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Backstage: “Boris Godunov – A teatro con lo zar” di Vittorio Mascherpa: la vitalità di un capolavoro inafferrabile

Aggiunto il 20 Settembre, 2014

Ci sono opere liriche che - vuoi per imprinting, vuoi per assiduità nella frequentazione - rivestono un ruolo particolare nella vita di un appassionato. Per Vittorio Mascherpa quest´opera è il Boris Godunov di Musorgskij. Opera che l´Autore ha seguito con inesausto interesse nella sua lunga esperienza di spettatore teatrale.
“Boris Godunov – A teatro con lo zar”, e-book edito da Piccoli Giganti Edizioni e uscito in questi giorni in una nuova edizione rivista ed ampliata, è prima di tutto la cronaca di una passione per l´opera che, nelle parole dello stesso Mascherpa, “per decenni ho desiderato rivedere e sempre ho rivisto e ascoltato con il maggior interesse”.
Come è noto, Boris Godunov è un´opera estremamente complessa nella genesi e nella strutturazione: anche l'appassionato più consapevole e preparato rischia di perdere l´orientamento di fronte alle varie versioni di questo vero e proprio work in progress. In “Boris Godunov – A teatro con lo zar”, Mascherpa riesce nel difficile compito di presentare con estrema chiarezza la genesi dell´opera, le caratteristiche delle diverse versioni e delle varie revisioni (da quella “classica” di Rimskij-Korsakov, a quella “sovietica” di Šostakovič fino alla negletta elaborazione “americana” del polacco-ucraino Karol Rathaus). In questo, il libro svolge una funzione didattica, e risulta quindi particolarmente indicato a chi per la prima volta desideri accostare con sguardo curioso e consapevole quest´opera così complessa ed affascinante. Indubbiamente, “Boris Godunov – A teatro con lo zar” viene a colmare un vuoto editoriale: esistono infatti numerose ottime pubblicazioni in lingua straniera dedicate al capolavoro di Musorgskij (una tra tutte la monografia de L'avant-scène opéra), ma finora nessun testo in italiano (al di lá di alcuni programmi di sala, tra cui quello dello spettacolo diretto da Eliahu Inbal alla Fenice di Venezia nel 2008) aveva presentato un´analisi dell´opera e delle sue variantitestuali così precisa, completa e documentata.
Nel capitolo introduttivo si racconta con dovizia di particolari ed aneddoti curiosi la vita del personaggio storico che dà il titolo all´opera. Seguono quindi delle sezioni dedicate alla genesi del capolavoro di Musorgskij, all´argomento dell'opera, e alle vicende compositive a partire dal dramma di Puškin fino alla revisione di Rimskij-Korsakov del 1908.
Nella seconda parte dell´e-book, l´Autore propone invece un commento ai numerosi Boris Godunov cui ha potuto assistere nel corso della sua lunga carriera d´ascoltatore, iniziando da uno spettacolo visto a Milano nel 1967 fino ad una rappresentazione a Torino nel 2010. La finalità dichiarata da Vittorio Mascherpa è quella di “raccontare e spiegare perché ben raramente mi sia accaduto di vedere rappresentata alcuna di queste versioni così come approntata dagli Autori”. In altre parole, il testo si propone come una dimostrazione per esperienza diretta della vitalità di Boris Godunov e della sua sfuggente e affascinante inafferrabilità. In questo viaggio alla (ri)scoperta di Boris Godunov capita talora di abbandonare per un attimo la strada maestra addentrandosi nelle dotte digressioni in cui l´Autore propone considerazioni personali che aiutano il lettore a guardare all´opera da prospettive spesso inusuali e rivelatorie.
Ma questo libro è anche la dimostrazione di come un testo teatrale abbia subìto lo scorrere del tempo, di come la sua fisionomia sia cambiata a contatto con la realtà del teatro d´opera nelle sue limitazioni e convenzioni, e nella diversa ricezione del pubblico. Anche in questo il Boris Godunov conferma la propria natura di work in progress. Non solamente nella sua complessa identità testuale, ma anche nel suo essere testo davvero vivo e vitale solo sulle tavole del palcoscenico. Come diceva Roland Barthes, "The Text is experienced only in an activity of production". Ogni opera teatrale parla al suo presente, al “qui e ora”.Vittorio Mascherpa ne è ben consapevole. E facendo intuire come la sua esperienza e sensibilità di spettatore siano cambiate a contatto con il capolavoro di Musorgskij, l´Autore dimostra che l'opera lirica non è un pezzo da museo, ma una realtà è viva e vitale. E che indubbiamente gode di buona salute.

Francesco Brigo

Categoria: Backstage

 

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