Sabato, 23 Novembre 2024

Editoriale: Auguri!

Aggiunto il 31 Dicembre, 2014

Alla fine di quest’anno, consentitemi di togliermi qualche sassolino dalla scarpa.
Abbiamo perso per strada qualcuno che non ha voluto rassegnarsi al concetto di pluralità di idee come ingrediente necessario – anzi, indispensabile – per una civile convivenza.
Altrove le voci di dissenso vengono soffocate nella derisione. In questo strano sito che è il nostro, invece, in cui il pluralismo viene vissuto come valore aggiunto, tutti si sentono autorizzati a prendersi “una pausa di riflessione”.
Mi sono sentito dire che il sito “è diventato stretto”; in questo caso, il motivo è stato l’articolo in memoria di Bergonzi, altrove salutato come esempio di equilibrio e buon senso. L’autore di questa singolare decisione ha pensato bene anche di togliermi l’amicizia su Facebook, gesto di particolare sgradevolezza non per il fatto in sé, ma per il significato: non la penso come te, quindi ti elimino.
Oppure, come è successo più recentemente, una persona che stimavo per intelligenza e cultura, con un gesto di singolare maleducazione ha tolto tutti i post da lui scritti perché ci eravamo permessi di parlar male del suo regista del cuore.
A costoro – che eleggo a simbolo negativo di questo 2014 – ricordo che “cultura” non è saperne più degli altri.
Cultura è tolleranza, accettazione del prossimo anche se non la pensa come te. Leggo in questi giorni su altre piazze internet insulti e irrisione verso chi si permette di criticare, di dissentire, di eccepire; quello che, in cuor mio, ho sempre rifiutato e, come me, tutte le persone che gestiscono o hanno gestito questo sito.
Cultura è apertura mentale, riconoscimento dei propri limiti.
Cultura è sana curiosità, voglia di cercare, di approfondire, di studiare, di rimettersi in discussione anche se si hanno decine di primavere sulle spalle.
Cultura è voglia di rileggere e riascoltare i classici su cui ci siamo nutriti nei tempi tempestosi della nostra gioventù, e scoprireche le cose non stanno sempre esattamente come uno se le immaginava.
Esauriti i sassolini, una volta di più devo ringraziare chi ha presidiato con forza su queste pagine: e mi riferisco, in particolare, a Francesco Brigo – Dottor Malatesta – e la “new entry” Marco Delfini Strozzi, alias Flipperino, il cui giovanil fuore ha dato forza e motivazioni a quello che è rimasto dei Padri Fondatori di questo sito, vale a dire il sottoscritto e il Divino Maugham.

Il 2014 è stato comunque un anno di costruzione.
Abbiamo aperto due nuove rubriche sul sito: i Classici e il Barocco.
La prima sottolinea – una volta di più – l’importanza di confrontarci in modo costruttivo col nostro passato di ascoltatori.
La seconda ci permette di “scorporare” una categoria che negli ultimi anni ha raggiunto una piena autonomia stilistica e che, ancora oggi, è fonte di sorprese e sede di sperimentazioni non sempre appropriate.
Abbiamo continuato a recensire dischi e spettacoli, acquistati ovviamente a nostre spese, e sempre con il solito intento costruttivo che ci caratterizza dalla fondazione.
Abbiamo fatto interviste a personaggi importanti della creazione, della rappresentazione e della diffusione della musica.
Per quanto ne sappiamo, non esiste niente del genere su Internet; siamo ovviamente molto contenti di essere stati i primi a costruire qualcosa di questo tipo.

Abbiamo guadagnato nuovi amici sul forum: compensano coloro che sono in pausa di riflessione.
L’augurio a tutti è: godetevi la musica. Accoglietela felicemente nelle vostre vite senza pretese di spiegarla al mondo, di criticarla, di massacrarla.
Grazie a Dio, c’è sempre qualcuno che ha voglia di scriverla, di rappresentarla, di registrarla: fra alti e bassi, fra difficoltà, gioie e miserie della vita quotidiana, Operadisc c’è sempre per raccontare la musica che tanto amiamo.
Auguri a tutti voi e alle vostre famiglie!

Categoria: Editoriale

 

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Questo sito si propone l'ambizioso e difficile compito di catalogare le registrazioni operistiche ufficiali integrali disponibili sul mercato, di studio o dal vivo, cercando di analizzarle e di fornirne un giudizio critico utile ad una comprensione non sempre agevole.