Vec Makropoulos (Janacek)

recensioni e commenti di spettacoli visti dal vivo

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Vec Makropoulos (Janacek)

Messaggioda pbagnoli » ven 16 gen 2009, 17:58

Milano 2009

Un gran bello spettacolo!
Chi può - WSM, per esempio - se lo veda, perché merita davvero!
Direzione un po' fracassona, ma potabile.
Regia gradevole di Ronconi: mi aspettavo francamente di peggio, e invece lo spettacolo regge.
Ma è soprattutto lei, l'immensa Angela Denoke, a tener banco!
Presenza soggiogante,canto squisito e adattissimo alla scrittura di Janacek, la Denoke si impone alla grande come riusciva alla Silja nello spettacolo di Glyndenbourne.
Andateci, se potete
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
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Re: Vec Makropoulos

Messaggioda Maugham » ven 16 gen 2009, 19:25

pbagnoli ha scritto:Andateci, se potete


Leggo e volentieri obbedisco al boss.. :D
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Re: Vec Makropoulos

Messaggioda tatiana » sab 17 gen 2009, 22:49

Io ci vado domani, 18 gennaio. C'è qualcuno di voi domani?

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Re: Vec Makropoulos

Messaggioda pbagnoli » dom 18 gen 2009, 15:08

Non hai mai pensato di farlo?
E' una parte bellissima per una voce come la tua!
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Re: Vec Makropoulos

Messaggioda Alberich » dom 18 gen 2009, 15:22

Mi si dice che il teatro sia mezzo vuoto e ci siano un sacco di posti invenduti... Allora smetterò di lamentarmi se Lissner continua a propormi Nucci e Zeffirelli, a sto punto... :roll:
Controllato, e ci metto anche Ben Heppner, che sarà un po' cadente, ma non viene alla Scala da '92, mi pare:

Martedi
20/01/09 20.00 OPERA L'AFFARE MAKROPULOS
185
Giovedi
22/01/09 20.00 OPERA L'AFFARE MAKROPULOS
239
Lunedi
26/01/09 20.00 RECITAL BEN HEPPNER
736
Martedi
27/01/09 20.00 OPERA L'AFFARE MAKROPULOS
296
Giovedi
29/01/09 20.00 OPERA L'AFFARE MAKROPULOS
269
Domenica
01/02/09 20.00 OPERA L'AFFARE MAKROPULOS
421
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Re: Vec Makropoulos

Messaggioda Maugham » dom 18 gen 2009, 22:25

Alberich ha scritto:Mi si dice che il teatro sia mezzo vuoto e ci siano un sacco di posti invenduti...


Vero, tornato adesso da Mi.
Mezzo vuoto è troppo.... diciamo che il 25% dei posti in platea era vuoto.
Mi sono cacciato in prima fila :mrgreen:
Ora sono cotto. Ne parliamo domani. :wink:
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Re: Vec Makropoulos

Messaggioda Maugham » lun 19 gen 2009, 12:12

Eccomi.
Che dire, Denoke notevole.
Dimostrazione lampante di cosa sia il carisma.
Ferma, langidamente svaccata su una poltrona, zitta, mentre attorno a lei si scatena il putiferio.
E tu guardi lei. Un incrocio tra il gelido fuoco della Garbo (che Emilia Marty sarebbe stata...) e il focoso gelo di Bette Davis.
Un uso della dinamica vocale impressionante, la voce di volte in volta torturata in timbri opachi e plumbei che evocano caligini di antichi studi di alchimisti nella Praga del Cinquecento.
E all'improvviso inflessioni infantili, dolcezze estasiate, arrochimenti sensuali da giovane maliarda. A noi contemporanea.
Ma -e in questo sta per me l'incredibile maestria vocale della Denoke- tutto questo ti trasmette un senso di falso, di artefatto, di costruito.
Non riesci, giustamente, a crederle.
E' il nocciolo del personaggio.
Sotto il profumo e lo smalto dell'immagine, senti, nelle parole della Denoke, il tanfo del vecchio, della morte, della putrefazione.
Notevole. Davvero notevole.
Purtroppo l'allestimento di Ronconi (in pratica solo una scenografia d'effetto) lascia i cantanti a loro stessi.
Con la banalissima trasformazione in vecchiarda nel finale in grado di fare effetto solo sui bambini presenti in sala...
Certo che la Scala poteva, per il primo Makropulos nella sua storia, allestire qualcosa di meglio.
Non solo già visto a Torino, Bologna, Napoli per non parlare dell'edizione in prosa (quasi identica) con la Melato.
D'accordo, quindici anni fa, e forse i ventenni di adesso non l'hanno vista...
Ma con la Denoke sotto contratto! :shock: Metterla in questo allestimento così statico (scusate l'irrispettoso paragone) è come avere una Ferrari e farci un giro per le stradine del centro.
Cast discreto.
Menzione particolare per il Prus di Mark Steven Doss. Non l'avevo mai sentito ed è stata una rivelazione. Bellissimo timbro e gioco scenico convincente.
Alla fine, oltre che per la Denoke, ovazioni anche per lui.
Piccole note di colore (per me drammi).
Primo: Occorre risolvere il problema dell'acustica.
Al Piermarini non si sente più niente. Dicono a causa della torre scenica.
Se la scena è, come si dice in gergo, "parapettata", ovvero ha "soffitto e pareti" tutto funziona a dovere. Vedi Salome di Bondy o Prigioniero di Stein.
Se è aperta, come in questo caso, le voci, anche dalla prima fila, sono a volte coperte, quasi sommerse dall'orchestra.
Secondo: Il Makropulos dura poco più di un'ora e mezza. E' il caso di fare due intervalli di mezz'ora?
Con il paradosso dell'ultimo atto che dura meno dell'intervallo che lo ha preceduto. :shock:
Le solite malelingue mi hanno detto che ciò lo si fa per ragioni turistiche. L'opera deve avere gli intervalli. Capisco lo spettacolo inaugurale...
Terzo: Visto che la Scala è anche un'attrazione turistica si dovrebbe fare attenzione a cosa la gente porta nei palchi. Il finale era tutto un flash di macchinette fotografiche così fastidioso da rasentare l'indecenza.

Salutoni
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Re: Vec Makropoulos

Messaggioda tatiana » lun 19 gen 2009, 18:26

pbagnoli ha scritto:Non hai mai pensato di farlo?
E' una parte bellissima per una voce come la tua!


Certo che ho pensato di farlo, ma come ben sai questo non basta - deve per forza volerlo e pensarlo qualche agente...e mi fermo qui.

La Denoke ieri mi è piaciuta moltissimo.

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Re: Vec Makropoulos

Messaggioda pbagnoli » lun 19 gen 2009, 21:57

Maugham ha scritto:
Menzione particolare per il Prus di Mark Steven Doss

Hai ragione, ha convinto molto anche me.
Sono rimasto invece deluso da Opie, che mi è sembrato sfiatato e singolarmente inadatto a questo repertorio; ma non escluderei che fosse un problema dell'acustica.
Io ero in un palco laterale di II ordine, quindi piuttosto comodo, e facevo una fatica infernale a sentire, tanto da sospettare che il direttore pestasse sulla grancassa oltre il lecito, ma procedendo con lo spettacolo mi sono accorto che non era così.
Devo dire che mi ero trovato meglio con il suono di Bayreuth :mrgreen:
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Re: Vec Makropoulos

Messaggioda MatMarazzi » ven 23 gen 2009, 15:15

pbagnoli ha scritto:Un gran bello spettacolo!
Chi può - WSM, per esempio - se lo veda, perché merita davvero!


Io non ci sono andato, nonostante varie insistenze.
Per la semplice ragione che avevo già visto la Makropoulos della Denoke a Parigi l'anno scorso, in una trasferta col Wanderer.
Nell'occasione - a differenza della Scala - l'infinitamente più vasta Bastille era stracolma per tutte le recite.
I soci Wanderer che parteciparono alla nostra gita furono esattamente 87.
Nessuno di loro è andato alla Scala.

Perché? (e mi rivolgo ad Alberich) :)
Non si può dire che siano i soliti Baluba, Tosca-dipendenti, visto che in novanta erano andati fino a Parigi per questo titolo.
E allora perchè del Makropulos milanese non gliene frega niente a nessuno?

Non so.. ho alcune idee.
Primo perché, come dice Maugham, nessuno ha voglia di rivedere il polpettone di Ronconi.
Io l'ho subito a Bologna e mi è bastato.
A Parigi, invece, c'era una nuova produzione e per giunta affidata a un pazzo, geniale polacco come Warlikowski.
Uno spettacolo vivo, nuovo, di oggi (mentre quello di Ronconi era bolso e banale anche ai suoi anni).

Warlikowski aveva ripensato la fittizia eternità "biologica" della protagonista, come un'eternità dell'immagine, quella della Diva, attraverso i mostruosi e potentissimi meccanismi della pubblicità, dei tabloid, dell'enterteinment, e degli interessi planetari che vi sono dietro.
Emilya Marty era "la Diva" esaltata come immagine, maciullata come persona.

La Denoke, ormai privata di identità, era vestita di volta in volta come Marilyn Monroe, Gloria Swanson, Greta Garbo, Rita Hayworth.
Durante l'ouverture, sull'enorme boccascena della Bastille erano proiettati spezzoni muti da "Viale del Tramonto" e scene con Marilyn Monroe (compresa quella in cui è morta).
L'ingresso della Denoke al centro della Bastille tutta rossa, scosciata e bionda (a imitazione di "gli uomini preferiscono le bionde") è stato uno di quei momenti che non si dimenticano per tutta la vita.
Nel secondo atto veniva invece condotta in scena sulla mano nera e pelosa di un gigantesco King Kong.

Sai... non mi risulta così strano che la gente abbia affollato questo spettacolo a Parigi, accorrendovi da tutta Europa, mentre a nessuno è importato nulla della ripresa scaligera.
Inoltre, so che non sarai d'accordo, una delle ragioni per cui tutti andarono al Makropoulos di Parigi era il debutto della Denoke! :)
Può anche darsi che la cantante, prima di affrontare il ruolo alla Scala, avesse voluto sperimentarsi in provincia! ;)

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Re: Vec Makropoulos

Messaggioda pbagnoli » ven 23 gen 2009, 15:53

MatMarazzi ha scritto: Sai... non mi risulta così strano che la gente abbia affollato questo spettacolo a Parigi, accorrendovi da tutta Europa, mentre a nussuno sia fregato nulla della ripresa scaligera.
So che non sarai d'accordo, ma una delle ragioni per cui tutti andarono al Makropoulos di Parigi era per gustarvi il debutto della Denoke! :)
Può anche darsi che la cantante, prima di affrontare il ruolo alla Scala, avesse voluto sperimentarsi in provincia! ;)

Salutoni,
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Questa è gaglioffa! :D
A parte gli scherzi, lo spettacolo di Ronconi sarà stato bolso ecc, però ho avuto la sensazione che - a suo modo - funzionasse. Gli attori non mi sono sembrati soli e il carisma della Denoke mi sembrava ben valorizzato. La scena dell'invecchiamento non mi sembrava così tanto splatter.
Rispetto alla media delle regie italiane che ho visto, mi è sembrato uno spettacolo "pensato".
Insomma, sarò di bocca buona ( non credo, a furia di frequentare la gente di questo forum... ), ma io mi sono divertito!
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Re: Vec Makropoulos

Messaggioda Alberich » sab 24 gen 2009, 18:59

MatMarazzi ha scritto:Inoltre, so che non sarai d'accordo, una delle ragioni per cui tutti andarono al Makropoulos di Parigi era il debutto della Denoke! :)
Può anche darsi che la cantante, prima di affrontare il ruolo alla Scala, avesse voluto sperimentarsi in provincia! ;)

Accetto la stoccata, ma mi permetto un bre OT. :D
Non ho detto che alla Scala non si debbano fare debutti! Ho detto che spesso e volentieri un cantante ha bisogno di rodare un po' il personaggio, dunque mi pare ragionevole che si decida di debuttare in spettacoli non mediaticamente esposti (la Scala, 7 dicembre a parte, dunque è un buon momento :mrgreen: ). Più di preciso, ho detto che non valuto affatto una prima della scala per i debutti. Mi baso su esperienze passate, come lo Storey mediocre Tristano alla prima e molto meglio nelle altre recite, per dire.

Il perchè il teatro fosse vuoto non lo so. Però posso dirti che ieri ero a Londra e la Turandot era esaurita da settimane, mentre per scegliere i biglietti per Tote Stadt ho perso 20', tante erano le possibilità che mi ha offerto il bigliettaio, e si parla di un'opera mai vista in Uk, a Londra, con fior di cantanti-direttore-regista e in scena tra un settimana circa. Probabilmente gennaio-febbraio son mesi morti per il turismo, in questi due giorni londinesi ho visto una città vuota, e non ho praticamente mai sentito lingue straniere! Francamente non credo che la gente non sia andata alla Scala perchè la Denoke aveva già debuttato il ruolo o perchè avevano già visto la produzione.

Un saluto
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Re: Vec Makropoulos

Messaggioda tatiana » sab 24 gen 2009, 21:57

pbagnoli ha scritto:A parte gli scherzi, lo spettacolo di Ronconi sarà stato bolso ecc, però ho avuto la sensazione che - a suo modo - funzionasse. Gli attori non mi sono sembrati soli e il carisma della Denoke mi sembrava ben valorizzato. La scena dell'invecchiamento non mi sembrava così tanto splatter.
Rispetto alla media delle regie italiane che ho visto, mi è sembrato uno spettacolo "pensato".
Insomma, sarò di bocca buona ( non credo, a furia di frequentare la gente di questo forum... ), ma io mi sono divertito!


Anch'io come Pietro ho goduto lo spettacolo alla Scala. E poi, ben consapevole di suscitare le ire e il disprezzo di mezzo forum, vorrei dire che io vado a sentire un'opera prima per la musica, poi per gli esecutori. Il regista è l'ultimo dei miei pensieri, per me non è la cosa più importante di un'opera. Adesso sparatemi.
Come cantante invece la figura più importante per me e per la mia esecuzione buona o cattiva è il direttore d'orchestra...Anche qui sparatemi se volete.

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Re: Vec Makropoulos

Messaggioda MatMarazzi » dom 25 gen 2009, 10:43

Alberich ha scritto:mi pare ragionevole che si decida di debuttare in spettacoli non mediaticamente esposti (la Scala, 7 dicembre a parte, dunque è un buon momento :mrgreen: ).


eheheh... :lol:

Più di preciso, ho detto che non valuto affatto una prima della scala per i debutti. Mi baso su esperienze passate, come lo Storey mediocre Tristano alla prima e molto meglio nelle altre recite, per dire.


Vedi, il fatto che Storey sia migliorato nelle recite successive non toglie che fosse un "debuttino"...
O più semplicemente una modesta scelta, considerata l'occasione e il clima penosamente mistico di cui era circondata la produzione.
Se parliamo di "debuttini" sono d'accordo con te.
Io invece parlavo di "debuttoni"; che non siano necessari è vero, ma che siano un ulteriore potentissimo strumento per attirare il pubblico e l'interesse della stampa questo è anche più vero.
Non voglio dire che un gigante vada bocciato perché "ha già cantato un ruolo": anche la Callas aveva già cantato Norma prima di inaugurare la Scala in questo ruolo. Quindi non è che sono in netto disaccordo con te: si può chiamare qualcuno che ha già cantato il ruolo atrove.
Ciò su cui proprio non sono d'accordo è la questione del "rodarsi".
La Nilsson non si è rodata da nessuna parte prima di aprire la Scala nel 58 con la sua prima Turandot...
Se la scelta è giusta, un cantante può trovare al debutto il meglio delle sue risorse, per non parlare del fatto che - non essendo ancora irrigidito da lunghe pratiche e routines - è più adattabile alle prospettive di direttore e regista.
Questo ovviamente secondo me.


per scegliere i biglietti per Tote Stadt ho perso 20', tante erano le possibilità che mi ha offerto il bigliettaio, e si parla di un'opera mai vista in Uk, a Londra, con fior di cantanti-direttore-regista


Ok, è normale che anche in Inghilterra il pubblico dei "grandi eventi" prediliga Turandot a Die Tote Stadt (però ti assicuro che trovare un biglietto per il Rheingold di quattro anni fa è stato impossibile, mentre - nella stessa occasione - abbiamo trovato uno sparverso di posti per il Don Pasquale con Florez).
Però non credo che quello della Tote Stadt sia un esempio proprio calzante, anzitutto perché la vetusta produzione di Decker ha già circolato tantissimo (anche io l'ho già vista quattro anni fa a Salisburgo) ed è presente da tempo in dvd.
Inoltre, con l'eccezione della Micael, non è che il cast sia di quelli che ti sconvolgono. Il protagonista è Stephen Gould; Finley si deve accontentare della parte di Frank, che non è tutto questo granché. Quanto al direttore... anche se bravo ...non è che Metzmacher sia una colonna del repertorio.
Nemmeno io sarei andato a vedere quella Città Morta.
La Turandot se non altro presentava, oltre al solito Cura (il cui Calaf è già stranoto, ma il cui nome è sulla ribalta da molto più tempo della Michael), il debutto di Irene Theorin, ultima Isolde a Bayreuth.

Francamente non credo che la gente non sia andata alla Scala perchè la Denoke aveva già debuttato il ruolo o perchè avevano già visto la produzione.


Io non posso parlare a nome della "gente".
Posso invece parlarti a nome mio e dei soci Wanderer.
Per Warlikowski (nuova produzione) e la Denoke (debutto) siamo andati a vedere quest'opera fino a Parigi.
Per Ronconi (produzione vecchia) e la stessa Denoke (già vista a Parigi) non siamo andati a Milano.
Ciò che è indiscutibile è che a Parigi la Bastille era stracolma... mentre la Scala (che pure era pienissima per Kabanowa e Jenufa) era vuota per questo Makropoulos.

Salutoni,
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Re: Vec Makropoulos

Messaggioda MatMarazzi » dom 25 gen 2009, 10:48

tatiana ha scritto:E poi, ben consapevole di suscitare le ire e il disprezzo di mezzo forum, vorrei dire che io vado a sentire un'opera prima per la musica, poi per gli esecutori. Il regista è l'ultimo dei miei pensieri, per me non è la cosa più importante di un'opera. Adesso sparatemi.
Come cantante invece la figura più importante per me e per la mia esecuzione buona o cattiva è il direttore d'orchestra...Anche qui sparatemi se volete.
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Ma Tani... non capisco perché ti si debba sparare.
Ognuno a teatro può cercare quello che vuole... Per quanto mi riguarda si può andare anche per osservare i costumi (ci sarà sicuramente qualche stilista e storico del costume che lo farà...)
E' una questione soggettiva.
Tu puoi ritenere irrilevante la figura del regista. E sei liberissima.
Sei altrettanto libera di considerare determinante la figura del direttore d'orchestra (che fino a metà ottocento era solo un battisolfa e che nessuno avrebbe considerato importante ai fini di uno spettacolo).

Il punto però non erano le ragioni personali per cui ognuno di noi va a teatro.
Il punto era: perché questo Makropoulos è stato disertato dal pubblico?
Mentre la Kabanowa (anch'essa in prima milanese) MA con la regia di CArsen è finita "sold out"?
Evidentemente, quali che siano le nostre preferenze, per il pubblico la regia conta... eccome!

Un abbraccione,
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