Ragazzi, intanto vi ringrazio per la bella discussione che state intavolando sul caro Bepi e mi scuso ancora una volta con Valentina per l'off-topic.
Però una premessa la devo per forza fare. Non sono un fanatico dei cantanti che applicano la TUC (che per inciso, io stesso ignorante musicalmente qual sono, oltre che per ovvi motivi fisici che non sto a tediarvi, farei pure fatica a distinguere un tenore che canta da uno che stona), ma non sono neppure un fanatico nemmeno dei declamatori allo stato puro. O meglio a me piacciono tutti i cantanti che al mio cuore ed al mio cervello (bacato) trasmettono qualcosa, che semplicisticamente chiamo emozioni, indipendentemente da quale tecnica di canto usano per trasmettere tali emozioni.
Altra precisazione, mai detto che Giacomini fosse il successore di Corelli (che per inciso e' un tenore che amo pochissimo
), mentre non nego che del Bepi, seppure mai dal vivo, ho ascoltato cose che mi hanno fatto accapponare la pelle dall'emozione. E' per questo che lo ritengo un grande, al di là delle considerazioni (scarse) da parte della majors discografiche e della carriera che ha fatto.
Rimanendo in argomento, potrei sapere di quale Otello vi riferite cantato da Giacomini? È quello forse diretto da Alain Lombard?
Ripeto, non sarà stato un grande della lirica, ma non esageriamo a paragonarli a nomi quali Barasorda & company.
Ultima chiosa. Ricordo, ai tempi dei primi anni di Oc e con Od ancora a venire, che Manrico64 avevo messo sul forum un file anomino di una romanza della Manon Lescaut. Il gioco consisteva nell'indovinare il nome. Allora scriveva gente che ora non scrive più qua, come Marazzi o Luca. Non vi dico gli elogi che erano nati nei confronti di una performance, (si trattava di un live) che era semplicemente sbalorditiva, ma che nonostante i numerosi tentativi nessuno era riuscito ad indovinare. Alla fine, venne svelato il nome, visto che nessuno riusciva a venirne a capo. Era Giacomini ... e non vi dico la delusione enorme dei detrattori di questo tenore, che tentavano di sminuire i precedenti facili entusiasmi quando lo avevano ascoltato, senza sapere chi era il tenore. I pregiudizi sono una brutta gatta da pelare.