Berliner Philharmoniker - Nuovo Direttore

sinfonia, cameristica e altri generi di musica non teatrale.

Moderatori: DocFlipperino, DottorMalatesta, Maugham

Berliner Philharmoniker - Nuovo Direttore

Messaggioda DocFlipperino » ven 24 apr 2015, 10:58

Di passaggio a Milano il 2 maggio per il Festival delle Orchestre Internazionali per Expo 2015, ormai ridotto solo ad un festival sudamericano - Berliner, Wiener, Budapest, Boston, Israel, Santa Cecilia, Cleveland, Concentus..... : Chessygrin : - l'occaasione è buona per parlare della prossima votazione da parte dell'Orchestra berlinese del successore di Sir Simon Rattle a partire dal 2018.
Chi sarà secondo voi? Nelsons, Barenboim, Dudamel, Thielemann, una sorpresa?
Voi chi vorreste?

Secondo voi Rattle ha confermato le grandi aspettative che avevamo riposto in lui? Personalmente io risponderei di no, nel senso che dopo un inizio sfolgorante si è un po' "seduto" sugli allori, lavorando peraltro benissimo sul "marketing" dell'orchestra piuttosto che sul suono orchestrale vero e proprio (la Digital Concert Hall ne è una grande dimostrazione).
In una recente intervista Rattle ha dichiarato: "Dubito che un'orchestra di questo livello e con tanta personalità possa trasformarsi per via di un direttore....." Che ne pensate?

Sentiamo come "suonano" i Berliner con i diversi direttori











-------------------------
è in arresto. sì! all'ottavo piano....
Avatar utente
DocFlipperino
Moderator
 
Messaggi: 749
Iscritto il: gio 08 mag 2014, 11:11

Re: Berliner Philharmoniker - Nuovo Direttore

Messaggioda teo.emme » ven 24 apr 2015, 13:20

Un grande direttore DEVE trasformare l'orchestra nella SUA orchestra. Rattle mi sembra vi abbia rinunciato fin dal principio pur essendo un grande direttore. Quindi sì, ha deluso le aspettative. Per il futuro dei Berliner mi piacerebbe un direttore che voglia trasformarli e farli propri (escludo quindi Barenboim e Thielemann), escludo anche Dudamel che non mi ha mai convinto. Mi auguro Nelsons, ma francamente non so se augurarlo a lui (personalmente trovo che le grandi orchestre siano meno interessanti delle compagini meno blasonate ma più versatili audaci e curiose, e in cui si crea col direttore un vero rapporto che cresce e matura)
Matteo Mantica
"Fuor del mar ho un mare in seno"
Avatar utente
teo.emme
 
Messaggi: 883
Iscritto il: mar 06 apr 2010, 19:32
Località: Crema

Re: Berliner Philharmoniker - Nuovo Direttore

Messaggioda DottorMalatesta » ven 24 apr 2015, 14:53

Eppure se c´era un direttore con personalità, carisma, originalità e tecnica quello era proprio Rattle. Quindi o è lui ad essersi “seduto”, rinunciando a lavorare sull´orchestra, o l´orchestra si è dimostrata refrattaria ad ogni tentativo di modifica da parte di Rattle (forse per una non si sa quanto inconscia mancanza di piena fiducia o stima, vallo a sapere). Eppure, dagli ascolti proposti, non penso proprio si possa dire che i Berliner in passato siano stati incapaci di adattarsi alla concezione del “suono” imposta/proposta/suggerita dal loro direttore principale.

Chi vedrei bene come successore di Rattle? Salonen, che se lo strameriterebbe. Però non so neppure se sia fattibile…

DM
Un solo punto di vista è la vista di un solo punto
Avatar utente
DottorMalatesta
Moderator
 
Messaggi: 2696
Iscritto il: gio 12 lug 2012, 13:48

Re: Berliner Philharmoniker - Nuovo Direttore

Messaggioda teo.emme » ven 24 apr 2015, 15:36

DottorMalatesta ha scritto:Eppure se c´era un direttore con personalità, carisma, originalità e tecnica quello era proprio Rattle. Quindi o è lui ad essersi “seduto”, rinunciando a lavorare sull´orchestra, o l´orchestra si è dimostrata refrattaria ad ogni tentativo di modifica da parte di Rattle (forse per una non si sa quanto inconscia mancanza di piena fiducia o stima, vallo a sapere). Eppure, dagli ascolti proposti, non penso proprio si possa dire che i Berliner in passato siano stati incapaci di adattarsi alla concezione del “suono” imposta/proposta/suggerita dal loro direttore principale.

Chi vedrei bene come successore di Rattle? Salonen, che se lo strameriterebbe. Però non so neppure se sia fattibile…

DM


Sì, secondo me Rattle ha proprio rinunciato, forse per un certo timore reverenziale o per l'oggettiva difficoltà - immagino - a piegare un'orchestra che sicuramente è refrattaria ai cambiamenti. Non per mancanza di fiducia o stima, ma per una certa presunzione (comprensibile). In questo senso se un'orchestra come i Berliner, gelosa e orgogliosa della sua storia, del suo suono e dei suoi direttori, si trova di fronte un Rattle "intimorito", è chiaro che l'alchimia non scatta. E ognuno resta sulle sue posizioni. Io però credo che se da una parte "ascendere" al podio dei Berliner è sicuramente una consacrazione, dall'altra non è detto che sia una garanzia. So che l'ho scritto molte volte - e risulterò noioso - ma credo che siano altre le orchestre dove un musicista possa crescere e far musica senza dover rendere conto all'immagine pubblica, la storia, le aspettative, le tradizioni e le case discografiche. Io ho una passione per le orchestre radiofoniche (così complete e versatili...) quelle che creano un rapporto di simbiosi col loro direttore e che hanno tempo e possibilità di provare e studiare e anche sperimentare, laddove le grandi orchestre devono fare i conti con gli impegni e le esigenze di repertorio. Certo Salonen è un grande direttore, anche Nelsons e molti altri (Pavo Jaarvi ad esempio, Harding di cui il 27 a Milano vedrò un concerto che si preannuncia interessantissimo). Ma sono grande perché possono esprimersi con le loro orchestre: compagini cresciute con loro e che condividono suono e valori. Temo che alle prese con realtà più istituzionalizzate e refrattarie al cambiamento, pure loro dovrebbero smussare e ridimensionare le rispettive personalità, dovendo tener conto di tanti altri fattori che spesso confliggono col far musica in libertà (anche Abbado ci ha messo del tempo prima di scalfine il monolite dei Berliner).
Matteo Mantica
"Fuor del mar ho un mare in seno"
Avatar utente
teo.emme
 
Messaggi: 883
Iscritto il: mar 06 apr 2010, 19:32
Località: Crema

Re: Berliner Philharmoniker - Nuovo Direttore

Messaggioda DocFlipperino » ven 24 apr 2015, 16:08

teo.emme ha scritto:(anche Abbado ci ha messo del tempo prima di scalfine il monolite dei Berliner).


c'è da dire che Abbado ha dovuto modificare il suono Karajan (IMHHHHHHO peggiorandolo sensibilmente).
una impresa titanica che ha richiesto del tempo. e lo ha fatto con la sua incredibile bravura (l'esito è una valutazione personale: a me non piace ma è indubbio che un esito sia stato raggiunto).

il nuovo direttore credo farà poca fatica (se vorrà) a imporre un suono suo.

Simon Rattle dal 2017 andrà alla London Symphony Orchestra: sono sicuro che i risultati del suo lavoro saranno molto più evidenti

marco
-------------------------
è in arresto. sì! all'ottavo piano....
Avatar utente
DocFlipperino
Moderator
 
Messaggi: 749
Iscritto il: gio 08 mag 2014, 11:11

Re: Berliner Philharmoniker - Nuovo Direttore

Messaggioda vivelaboheme1 » ven 24 apr 2015, 18:13

Mi avete praticamente tolto le parole di bocca postando l'argomento, perché ieri avevo provato ad inviarvi un pistolotto sul concerto di Currentzis a Ferrara che partiva proprio dall'argomento "elezioni dei Berliner". Quando avevo quasi finito, il lavoro è stato mangiato (solito mio errore, non salvare o copiare quando tiro in lungo). Poco male, rimedio dividendo in due (qui e sotto "Theodor Currentzis a Ferrara") quanto avevo scritto.
L'evento, lo svelamento del nome del nuovo direttore dei Berliner Philarmoniker previsto per l'11 maggio, ha una sua forte valenza storica. I nomi di Wilhelm Furtwangler, Herbert von Karajan, Claudio Abbado (e Simon Rattle in misura minore e forse, o senz'altro, un po' deludente rispetto alle aspettative destate quando arrivò), ovvero i direttori dei Berliner, coincidono, in qualche modo, con una evoluzione dell'arte del dirigere, in parte della figura stessa del direttore.
Si sa (su esternazioni di qualche membro stesso dell'orchestra) che sono (o sono state se i giochi son fatti) in bilico due concezioni: una scelta più "conservativa", un passo forse "indietro" rispetto al doppio salto in avanti consecutivo operato con Abbado e Rattle, il che risponderebbe al nome di Christian Thielemann (ma ha Dresda, il festival di Pasqua a Salisburgo, che fa, si prende tutto?) o una scelta "giovane", e qui il nome circolato sarebbe Gustavo Dudamel (con molte incognite sull'attuale evoluzione del venezuelano. Chi qui scrive non lo ascolta da tempo e ultimamente pareva passare dal vulcanismo giovanile ad una più placida classicità). Con in mezzo le nomination dei vari Nelsons (bravo), Jansons (bravissimo ma cagionevole), Barenboim (attempatello), Chailly (impegnato). E, a mio parere, uno strano silenzio su un nome di altissima qualità: Vladimir Jurovskij, età e talento "giusti". Chi qui scrive stravede, come noto, per Daniele Gatti, ma la nomina ad Amsterdam risponde perfettamente alle comuni caratteristiche di direttore ed orchestra: mi sembra perfetto "lì".
Detto questo, a personale avviso di chi qui scrive, se i Berliner intendono proseguire nell'identità di orchestra che "detta" la storia e l'evoluzione della direzione d'orchestra, tre oggi sono i direttori decisamente proiettati nel proprio secolo e in avanti, per stile e concezioni: Esa-Pekka Salonen, Kirill Petrenko, Theodor Currentzis. I primi due li ho di recente ascoltati in magnifiche prove a Parigi (Salonen, l'"Enfant et les Sortileges") e Monaco di Baviera (Petrenko, Die Walkure). Dell'altro, ascoltato mercoledì a Ferrara, riferisco a parte. A mio avviso, se i Berliner vogliono continuare ad essere l'orchestra-guida di una cultura della direzione, questi tre (dopo Furtwangler, dopo Karajan, dopo Abbado - e mettiamoci pure anche Rattle) sono i nomi (più Jurovskij per qualità).


marco vizzardelli

P.s. ritengo che il ruolo e l'apporto di Claudio Abbado presso i Berliner vadano nettamente spaccati in un "prima" e un "dopo". In mezzo c'è stata la malattia, che ha letteralmente trasfigurato l'uomo, il musicista e i suoi rapporti umani e artistici. Negli anni-Berliner precedenti la malattia (non i migliori della sua pur eccelsa carriera) Abbado finì un po' per subire (più che imporre un proprio suono) la tendenziale elefantiasi sonora (quel discutibile Falstaff così diverso e minore rispetto ai "suoi" altri Falstaff) della pur eccelsa orchestra. E' quanto è accaduto allo stesso Rattle, che aveva il suono d'un folletto quando arrivò a Berlino da Birmingham - il suo periodo migliore - e lo ha perso strada facendo. E' accaduto che i Berliner, dopo esser stati ingoiati dall'immenso Karajan, tendessero ad "ingoiare" i direttori. Il nuovo arrivato ne dovrà tener conto....
La sortita dalla prima operazione di un Abbado mutato in fisico (ma anche in spirito! Lui lo ha sempre detto) ha dato vita a quello stupefacente, ultimo suo periodo presso i Berliner (poi proseguito a Lucerna e altrove) del quale l'incredibile, pazzesca integrale delle sinfonie di Beethoven è stata, a Roma e a Vienna dal vivo e nell'incisione approvata dal direttore, l'evento e il momento-simbolo.
vivelaboheme1
 

Re: Berliner Philharmoniker - Nuovo Direttore

Messaggioda mattioli » lun 27 apr 2015, 9:27

Ah, che bello, finalmente un argomento in cui non sono d'accordo con teo.emme :twisted: .
Secondo me, se c'è proprio una caratteristica tipica dei Berliner è la loro versatilità. E' un'orchestra che si è sempre adattata al suo direttore, a cominciare proprio dal passaggio da Furtwangler a Karajan: o non penseremo davvero che il suono alonato, sfumato, morbidissimo di Karajan (ottenuto perfino con voluti "errori" tecnici, cioè infinitesimali sfasature negli attacchi) fosse quello della Grande Tradizione Tedesca, tutto in maiuscole? Altro spettacolare passaggio con Abbado, quando in poco tempo l'orchestra si è reinventata (fermo restando, ma è ovvio, parliamo del meglio del meglio, la sua straordinaria bravura tecnica e il non meno straordinario virtuosisimo) un suono completamente diverso, sempre morbido ma nervoso, affilato, novecentesco.
Con Rattle, e qui sono abbastanza d'accordo con chi mi ha preceduto, il passaggio è stato meno convincente. Nel senso che sir Simon ha fatto, come tutti, cose magnifiche, belle e meno belle, ma alla fine senza dare un segno davvero forte, a parte, come notava il Doc (intendo Flip), nel "marketing", che è poi qualcosa di più complesso che riguarda anche l'"immagine" dell'orchestra, e alla fine anche la sua identità artistica.
Però non so davvero come si possa dire che quest'orchestra sia "refrattaria" ai cambiamenti. Refrattari sono semmai i Wiener, che suonano allo stesso modo da sempre e con chiunque sia sul podio, e che proprio per difendere questa primazia dell'orchestra sul direttore rifiutano di averne uno stabile. I Wiener quello sono e quello restano; i Berliner, no. Ma questo dipende, IMHO, anche dall'ambiente. Berlino è, almeno dagli inizi del secolo scorso, una città cosmopolita, internazionale, multietnica (oggi), progressista e anche un po' radical chic (non a caso era detestata dai nazi e li detestava): e la sua orchestra è così. Vienna, provinciale, conservatrice, saldamente rivolta al passato, ha l'orchestra che sappiamo: meravigliosa ma sempre uguale.
E' per questo che la candidatura che sembra abbia più probabilità di spuntarla, quella di Thielemann, non mi convince. Lui non è affatto l'ultimo epigono della GTT come da marketing discografico e marketting critico: si è sempre pensato come l'erede di Karajan, che di quella tradizione era un innovatore e non un semplice continuatore. Però non mi sembra in linea con la curiosità inquieta e innovativa della città e dell'orchestra (e infatti finora non mi sembra che si siano amati molto), come potrebbe esserlo un Petrenko che, sempre IMHO, sarebbe il candidato ideale (anche se spero che non venga scelto, perché a me piace l'opera e preferisco averlo sul podio della Bayerische Staatsoper che su quello dei Berliner...). Comunque i Berliner hanno spesso preso delle decisioni spiazzanti, vedi appunto quella di Abbado, e si sono spesso rivelati molto più avanti degli osservatori: quindi speriamo bene.
Beh, scusate la lenzuolata. Amo quest'orchestra più di qualsiasi altra, anche se nell'evo dC (dopo Claudio) ho avuto meno occasioni di ascoltarla.
Buona settimana

AM
Twitter: @MattioliAlberto
mattioli
 
Messaggi: 1100
Iscritto il: mer 09 dic 2009, 19:09

Re: Berliner Philharmoniker - Nuovo Direttore

Messaggioda vivelaboheme1 » gio 07 mag 2015, 0:26

Oggi, il Corriere della Sera ha pubblicato una interessante paginona dedicata a Thielemann e alla sua possibile "elezione", enunciandone pro e contro. Una pagina molto ben fatta e interessante. Ora, di tutte le questioni politiche connesse, poco mi curo (ma se ne curano, giustamente, i tedeschi). Ci sono state sortite d'un certo tipo in base alle quali... che il personaggio non sia esattamente un simpaticone, si evince comunque.
Il punto, a mio modestissimo avviso, è però un altro, e torno alle nostre precedenti riflessioni. Se i Berliner intendono continuare ad essere ciò che sono stati, l'organismo musicale-simbolo dell'evoluzione della direzione d'orchestra da un'epoca all'altra (Furtwangler-Karajan-Abbado, e mettiamoci anche Rattle, pur un po' deludente rispetto ai scintillanti inizi), allora con Thielemann (che è bravissimo, per carità!!! Non si tratta di qualità) siamo al riflusso e al ristagno, Se i Berliner, ripeto, intendono continuare un cammino percorso in tutta una vita, il primo nome (e quasi l'unico) sarebbe Esa-Pekka Salonen, con due "soluzioni" alternative. Una è già in Germania e con enorme successo, e si chiama Kirill Petrenko. L'altra sarebbe un ulteriore - magari eccessivo, ma nel segno di ciò che sono stati Abbado e Rattle - "salto in avanti": Theodor Currentzis. Nelson è assai bravo ma ancora poco "identificato", anche nelle scelte d'interprete. Thielemann è assai bravo, ma, se alta tradizione deve essere (e con nomi che personalmente apprezzo già assai ben accasati), allora sceglierei una lussuosa transizione affidata (nonostante la salute magari imperfetta) allo stupendo Mariss Jansons di questi anni. Non ho verso Thielemann un'opposizione legata al talento: ma il senso dell'operazione, quale sarebbe? Un ritorno ad un presunto "germanesimo"? E quando mai, nella loro Storia - da Furtwangler a Karajan ad Abbado - i Berliner, patrimonio del Mondo da salvaguardare in quanto tali, sono stati "solo" un'orchestra "tedesca"? Non riesco a non vedere nell'eventuale scelta-Thielemann una sorta di chiusura in se stessi. E un po' la temo: tira in giro per l'Europa una tristarella aria di "riflussi" e "chiusure". Spero ci riflettano.

marco vizzardelli
vivelaboheme1
 

Re: Berliner Philharmoniker - Nuovo Direttore

Messaggioda vivelaboheme1 » gio 07 mag 2015, 1:04

Poi, (a parte nomi che stimo, recentemente felicemente accasati) continuo a chiedermi se sia possibile che un nome, Vladimir, e un cognome, Jurovskij, non siano stati neppure presi in considerazione, se volessimo farne una pura questione di talento, e magari di età (perfetta)

marco vizzardelli
vivelaboheme1
 

Re: Berliner Philharmoniker - Nuovo Direttore

Messaggioda vivelaboheme1 » lun 11 mag 2015, 19:35

Così questo pomeriggio la rivista Gramophone. L'eletto sarebbe Nelsons.




https://www.facebook.com/GramophoneMagazine?fref=ts


Purtuttavia i Berliner non confermavano. Non ci resta che attendere

marco vizzardelli
vivelaboheme1
 

Re: Berliner Philharmoniker - Nuovo Direttore

Messaggioda DocFlipperino » lun 11 mag 2015, 22:15

Fumata nera.
Nessun nome oggi.
Grande imbarazzo nella comunicazione ufficiale sul profilo Twitter dei Berliner.
Grande divertimento invece nel leggere i commenti sull'hashtag #berlinerphilharmoniker
-------------------------
è in arresto. sì! all'ottavo piano....
Avatar utente
DocFlipperino
Moderator
 
Messaggi: 749
Iscritto il: gio 08 mag 2014, 11:11

Re: Berliner Philharmoniker - Nuovo Direttore

Messaggioda vivelaboheme1 » mar 12 mag 2015, 0:53

hanno detto che si prendono tutto il tempo che vogliono. Fanno bene. Gramophone può pure chiudere. Che figura.

marco vizzardelli
vivelaboheme1
 

Re: Berliner Philharmoniker - Nuovo Direttore

Messaggioda DocFlipperino » mar 12 mag 2015, 12:11

vivelaboheme1 ha scritto:hanno detto che si prendono tutto il tempo che vogliono. Fanno bene. Gramophone può pure chiudere. Che figura.


già....
chissà cosa è successo. un banale riscontro numerico? (non sappiamo nemmeno che tipo di votazione era stata scelta).
la fantasia galoppa. sugli hashtag #berlinerphilharmoniker e #habemusmaestro hanno scritto di tutto, anche le cose più improbabili e irriverenti.....
un qualcosa di più grave? un conflitto tra le varie generazioni degli orchestrali?
un conflitto generazionale tra direttori?
o veramente crediamo che nessuno potesse essere il candidato giusto perchè troppo giovane, vecchio, di destra, di sinistra, conservatore, rivoluzionario, wagneriano, beethoveniano, alto, basso, biondo, moro?
che sia un messaggio, nemmeno tanto celato, proprio a SImon Rattle di "sfiducia"?
di certo nessuno si sarebbe aspettato un finale così.....

ai posteri......
-------------------------
è in arresto. sì! all'ottavo piano....
Avatar utente
DocFlipperino
Moderator
 
Messaggi: 749
Iscritto il: gio 08 mag 2014, 11:11

Re: Berliner Philharmoniker - Nuovo Direttore

Messaggioda DocFlipperino » lun 22 giu 2015, 11:16

Secondo il quotidiano "Die Welt" i Berliner avrebbero scelto il Direttore.

And the winner is.....


Sarà vero?
Alle 13 di oggi la conferma, o la smentita.
In caso fosse vero, per me una scelta straordinaria!

marco
-------------------------
è in arresto. sì! all'ottavo piano....
Avatar utente
DocFlipperino
Moderator
 
Messaggi: 749
Iscritto il: gio 08 mag 2014, 11:11

Re: Berliner Philharmoniker - Nuovo Direttore

Messaggioda mattioli » lun 22 giu 2015, 12:16

Se è vero, godooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!
: Groupwave :

AM

PS: non so se si è capito che Petrenko mi piace...
Twitter: @MattioliAlberto
mattioli
 
Messaggi: 1100
Iscritto il: mer 09 dic 2009, 19:09

Prossimo

Torna a musica non operistica

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 0 ospiti

cron