da DottorMalatesta » dom 15 set 2013, 20:38
Questo scritto di Matteo trasuda intelligenza, competenza, passione. E' ben più di una banale intervista, di una raffica di domande e risposte. E' un testo da leggere e rileggere, da studiare approfonditamente. Un testo pieno di stimoli, che risponde a mille domande, generandone altrettante. Un testo su cui riflettere per comprendere appieno la parabola artistica di una personalità, quella di Raina Kabaivanska, che ho sempre considerato sfuggente, complessa, difficile da afferrare in pieno nelle sue mille sfaccettature. Spero davvero che a questo splendido contributo ne seguano molti altri.
Non capita tutti i giorni di leggere pagine come queste, ennesima dimostrazione che Matteo è una delle persone più esperte al mondo del fenomeno "opera" nel suo complesso: storia del genere e della vocalità, tecnica e interpretazione vocale, sperimentazione registica... Degno di stare al pari di gente del calibro di Parker o della Abbate.
Gli auguro con tutto il cuore di poter ricevere il riconoscimento e le soddisfazioni che merita. Perché se lo merita!
E auguro a tutti noi che segua il mio invito, che gli rinnovo nuovamente, e trovi il tempo per sistematizzare i suoi appunti e raccoglierli in un libro: in tempi come i nostri, in cui l'Italia è il fanalino di coda del mondo operistico, sarebbe un modo per dimostrare che persone eccellenti e meritevoli esistono anche nel nostro paese!
DM
Un solo punto di vista è la vista di un solo punto