Incisioni mozartiane dirette da Nézet-Séguin (DG)

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Incisioni mozartiane dirette da Nézet-Séguin (DG)

Messaggioda DottorMalatesta » ven 07 nov 2014, 15:14

In questi giorni sto ascoltando il Don Giovanni e il Così fan tutte dirette dal giovane Yannick Nézet-Séguin. Due edizioni interessantissime (e con suono dalla qualità strabiliante), soprattutto per la direzione trascinante (Nézet-Séguin ha fatto tesoro delle più recenti conquiste filologiche, conciliandole con una corposità di suono molto più tradizionale) e per la rilevanza data alla parola (non solo nei recitativi, che forse solo nelle incisioni di Jacobs, o nel DG di Abbado/Harding erano risuonati così teatralmente pregnanti, ma anche nelle arie).
Nel Don Giovanni, Pisaroni (un Leporello da medaglia d´oro) e D´Arcangelo cantano in modo quasi “colloquiale”, e il risultato è teatralmente strepitoso. Il pur “eterodosso” Villazon fa piazza pulita di tanti Ottavio svenevoli e crea un autentico personaggio, un vero Signore della nobiltà spagnola, appassionato ed eroticamente “a posto” :mrgreen: . Donne brave ma (forse) meno personali.



Il Mozart di queste incisioni è per certi versi molto meno “estremo” del Mozart di Currentzis, eppure anche qui si respira un´atmosfera teatrale davvero autentica. Siamo davvero lontani dal Mozart lezioso ed asessuato di certa tradizione.
Conoscete queste incisioni?

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Re: Incisioni mozartiane dirette da Nézet-Séguin (DG)

Messaggioda pbagnoli » ven 07 nov 2014, 17:02

Io sì.
Il DG mi è piaciuto abbastanza, anche se Villazon mi sembra assolutamente fuori posto a causa di una tessitura troppo alta per lui (non è questione di acuti, ovviamente: ma le sue due arie sono faticosissime) e complessivamente la sensazione è che sia una registrazione poco utile alla storia della discografia di questo capolavoro.
Ok, hai ragione: ce ne sono tante.
Una più, una meno, non fa differenza e questa poi è diretta davvero bene.
Il Così mi sembra peggio, ma non l'ho ascoltato con pari attenzione.
Appena posso lo rifaccio
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Re: Incisioni mozartiane dirette da Nézet-Séguin (DG)

Messaggioda DottorMalatesta » ven 07 nov 2014, 17:17

pbagnoli ha scritto:Villazon mi sembra assolutamente fuori posto a causa di una tessitura troppo alta per lui (non è questione di acuti, ovviamente: ma le sue due arie sono faticosissime) e complessivamente la sensazione è che sia una registrazione poco utile alla storia della discografia di questo capolavoro.


Certo. Ma almeno riesce a rendere l´idea di un Ottavio che non si limita a raccogliere margherite con Anna… :mrgreen: Complessivamente, sono d´accordo con te nel dire che questa incisione, per quanto bella, non cambia la storia della discografia (così come, in fondo, neppure Harding o Abbado). Diverso invece il caso del DG di Jacobs (ma ne avevi scritto egregiamente tu a suo tempo). Questo almeno per come la vedo io.
Il Così ho iniziato ad ascoltarlo ieri… Direzione davvero notevole, Villazon peggio che nel DG, Corbelli bravo. Vedremo…

Ciao!
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Re: Incisioni mozartiane dirette da Nézet-Séguin (DG)

Messaggioda DocFlipperino » ven 07 nov 2014, 17:27

DottorMalatesta ha scritto: Ma almeno riesce a rendere l´idea di un Ottavio che non si limita a raccogliere margherite con Anna… :mrgreen:

potrebbe magari essere questo il vero Ottavio. capiremmo di più le "voglie" di Anna....
ok mi autocensuro :oops:
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Re: Incisioni mozartiane dirette da Nézet-Séguin (DG)

Messaggioda DottorMalatesta » ven 07 nov 2014, 18:14

DocFlipperino ha scritto:
DottorMalatesta ha scritto: Ma almeno riesce a rendere l´idea di un Ottavio che non si limita a raccogliere margherite con Anna… :mrgreen:

potrebbe magari essere questo il vero Ottavio. capiremmo di più le "voglie" di Anna....
ok mi autocensuro :oops:


Che Don Ottavio e Donna Anna insieme non raccogliessero margheritine ce lo dicono Da Ponte e Mozart.

Donna Anna
Era già alquanto
Avanzata la notte,
Quando nelle mie stanze, ove soletta
Mi trovai per sventura, entrar io vidi
In un mantello avvolto
Un uom che al primo istante
Avea preso per voi:
Ma riconobbi poi
Che un inganno era il mio…


Don Ottavio

Stelle!... Seguite.

DaPonte (e con lui Mozart) non fanno intervenire Don Ottavio dopo “entrar io vidi, in un mantello
avvolto, un uom che al primo istante avea preso per voi”, ma dopo “ma riconobbi poi che un inganno era il mio!”.

Eppure, se Ottavio fosse stato davvero un effeminato raccoglitore di margherite sarebbe esploso in una reazione stupita già al sentire Anna che si vide piombare in camera un uomo scambiandolo per lui! E invece no, Ottavio non manifesta il suo stupore a questo punto. Come a dire: lo straordinario non sta nella visita notturna di Ottavio alla sua fidanzata, quanto piuttosto nel fatto che il presunto Ottavio... non era Ottavio!

Ora, Ottavio è davvero un effeminato raccoglitore di margherite? Penso che in parte questa sia una distorsione dovuta alle lenti deformanti del romanticismo. Il romanticismo ha esasperato la virilità (controparte “fisica” di una volontà di potenza meta-fisica) di Don Giovanni che ha letteralmente sottratto virilità agli altri uomini della vicenda: il Commendatore è un morto, quindi impotente per definizione; Leporello è un masturbatore cronico, ossessionato dalle conquiste del padrone e affetto da perenne, inguaribile invidia penis; Masetto si fa massaggiare qui e là da Zerlina, ma alla fine si ritrova la fidanzata sverginata dache ha “dipinto negli occhi l´onestà); Don Ottavio si riduce ad evirato cantore. E naturalmente la lettura deformante coinvolge anche le figure femminili. Prendiamo Donna Anna. Insomma, non lo diciamo mai, ma in fondo in fondo lo pensiamo: col fidanzato dolce sì, ma impotente, che si ritrova è come se Donna Anna volesse farsi stuprare da Don Giovanni. E donna Elvira? Una nevrotica assatanata di sesso che scade quasi a figura ridicola, nel suo presentarsi in valigia alla ricerca del marito fuggito dopo la prima notte di nozze, e nel suo guastafeste ripresentarsi a rompere le… uova nel paniere a Don Giovanni (che così, accidentaccio, non riesce mai a… concretizzare, con suo e - in fondo - nostro dispetto!).
Bene. Io penso che se proviamo a toglierci di dosso le lenti deformanti vedremmo il Don Giovanni con occhi diversi. Ossia come un´opera con intento morale che ha per protagonista il dissoluto punito. Il dissoluto punito. Tutto qui. Altro che il supereroe, il fratello di Faust, l´emblema della potenza fisica e metafisica nel suo bisogno d´assoluto!!! Lo stupratore di vergini, il blasfemo, il perturbatore delle sacre leggi dell´amore e della società civile! Un altro punto di vista. Quanto cambierebbe! Il finale (non a caso espunto in epoca romantica) tornerebbe ad avere un senso quasi necessario. Anna ed Ottavio tornerebbero a rappresentare l´amore sacro, completo, vero, inviolabile. Elvira tornerebbe a rappresentare l´amore divino che cerca di redimere l´uomo nel suo peccato, sempre e comunque, nonostante tutto e tutti. Il commendatore tornerebbe a rappresentare la giustizia terrena ed ultraterrena.

Così, almeno, per come la vedo io.

Ciao!

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Re: Incisioni mozartiane dirette da Nézet-Séguin (DG)

Messaggioda DocFlipperino » ven 07 nov 2014, 18:30

DottorMalatesta ha scritto: se Ottavio fosse stato davvero un effeminato raccoglitore di margherite sarebbe esploso in una reazione stupita già al sentire Anna che si vide piombare in camera un uomo scambiandolo per lui! DM


intendevo, un po' più maliziosamente, se ottavio stesse "recitando" per convenzione morale un ruolo eterosessuale a lui non gradito. e pertanto Anna cercasse - non in quel Don Giovanni - ma in un qualunque Don Giovanni che passasse di là una soddisfazione fisica a lei mancante
ma forse sto delirando
m.
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Re: Incisioni mozartiane dirette da Nézet-Séguin (DG)

Messaggioda pbagnoli » ven 07 nov 2014, 19:52

DottorMalatesta ha scritto: [
Il Così ho iniziato ad ascoltarlo ieri… Direzione davvero notevole, Villazon peggio che nel DG

Molto peggio.
L'Aura amorosa si colloca facilmente agli ultimissimi posti di quelli che l'hanno incisa: è un vero disastro
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Re: Incisioni mozartiane dirette da Nézet-Séguin (DG)

Messaggioda DottorMalatesta » ven 07 nov 2014, 20:11

DocFlipperino ha scritto:
DottorMalatesta ha scritto: se Ottavio fosse stato davvero un effeminato raccoglitore di margherite sarebbe esploso in una reazione stupita già al sentire Anna che si vide piombare in camera un uomo scambiandolo per lui! DM


intendevo, un po' più maliziosamente, se ottavio stesse "recitando" per convenzione morale un ruolo eterosessuale a lui non gradito. e pertanto Anna cercasse - non in quel Don Giovanni - ma in un qualunque Don Giovanni che passasse di là una soddisfazione fisica a lei mancante
ma forse sto delirando
m.


Certo, può essere così. In tal caso la mascolinità di Don Giovanni avrebbe risucchiato del tutto anche quella di Ottavio.

Però è verosimile (non dico vero, ma verosimile, sulla base del libretto e della musica) che Ottavio passasse qualche notte in camera di Anna. A far che? A veder stelle?

Ascoltate il recfitativo di Anna dal minuto 53'45:


Poi non mi convince l’immagine di un Ottavio complessato o che finge o che si nasconde. Ottavio ama sinceramente Anna. Il suo è un amore simbiotico (Dalla sua pace è tutta basata su una sottile trama di corrispondenze). E Mozart ce lo presenta come un amoroso (Dalla sua pace) e anche come il classico tenore eroe coturnato alla Idomeneo (Il mio tesoro intanto: ascoltate Villazon dal minuto 10’00 in poi).



Ottavio è limpido, sincero, non recita mai. Perché è la controparte di Don Giovanni che invece non fa altro che indossare maschere, fingere identità altrui, recitare (lo aveva capito Carsen nella sua geniale regia alla Scala, come a suo tempo ci aveva mirabilmente raccontato Matteo).
Alles IMHO!

Ciao!
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P.S.:
pbagnoli ha scritto:L'Aura amorosa si colloca facilmente agli ultimissimi posti di quelli che l'hanno incisa: è un vero disastro


Non ci sono ancora arrivato! :mrgreen:
Villazon è davvero il punto debole del cast (anzi, a tratti davvero pessimo con quel canto tutto aperto, stentoreo e tiratissimo negli acuti : Hurted : ). Però trovo interessante l'idea di un Ferrando con un po' di "personalità" e per giunta affrontato da un tenore con un timbro brunito. La direzione è davvero eccellente.
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Re: Incisioni mozartiane dirette da Nézet-Séguin (DG)

Messaggioda vivelaboheme1 » sab 08 nov 2014, 2:17

leggendo tutte le interessantissime considerazioni su questa incisione mi ritrovo rafforzato nell'opinione sulla eccezionalità della concezione e regia del recente Don Giovanni firmato da Graham Vick sul tema "depravato in un mondo di depravazione". Vick non salva né redime alcuno dei personaggi e, pensateli uno per uno, ce n'è anche uno solo che possa definirsi "innocente"? Zerlina? le due Donne? Ottavio? Masetto? Leporello? No. E nel finale by Vick... si daranno a totale depravazione, perché questo sono. Visione terribile ma totalmente coerente


marco vizzardelli
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Re: Incisioni mozartiane dirette da Nézet-Séguin (DG)

Messaggioda DottorMalatesta » sab 08 nov 2014, 12:22

vivelaboheme1 ha scritto:lpensateli uno per uno, ce n'è anche uno solo che possa definirsi "innocente"? Zerlina? le due Donne? Ottavio? Masetto? Leporello? No. E nel finale by Vick... si daranno a totale depravazione, perché questo sono.


Ciao Marco,
non dubito la coerenza e la forza della regia di Vick (che non vedo l'ora di vedere a meno di inevitabili impedimenti :roll: ).
Però ho qualche dubbio nel dubitare dell'innocenza degli altri personaggi del DG. A me sembra che, sforzandosi di guardare all'opera per quello che appare, Don Giovanni sia il male (il dissoluto) che corrompe tutto ciò che è puro e corrode ogni legame. E' interessante notare come, alla fine, la coppia "bassa" Zerlina-Masetto in qualche modo "regga", mentre non lo stesso si può dire della coppia "alta" Don Ottavio- Donna Anna:

Don Ottavio:
Or che tutti, o mio tesoro,
Vendicati siam dal cielo,
Porgi, porgi a me un ristoro,
Non mi far languire ancor.

Donna Anna:
Lascia, o caro, un anno ancora
Allo sfogo del mio cor.

L'ombra di Don Giovanni continua a "pesare" sul cuore di Donna Anna, per la quale nulla più sarà come prima. Del resto, più di un regista sottolinea questo aspetto: molto spesso vediamo regie in cui nel finale i personaggi appaiono come svuotati, devitalizzati, come se non avessero più ragione di essere, una volta scomparso Don Giovanni. Anche se fisicamente non è più in mezzo a loro, Don Giovanni continua tuttavia ad estendere il suo fascino e la sua influenza "metafisica". Penso all'efficacia del finale nella splendida regia di Peter Brook, con DG che si aggira come un fantasma in mezzo agli altri personaggi (soprattutto ad Elvira) e non si capisce se sia più lui ad avere nostalgia di loro o viceversa.

Passando invece al Così fan tutte (nel complesso molto molto al di sotto del DG), questa incisione si segnala anche per una delle peggiori Despina della discografia! Peccato perché la direzione è davvero notevole.

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Re: Incisioni mozartiane dirette da Nézet-Séguin (DG)

Messaggioda pbagnoli » sab 08 nov 2014, 12:43

Hai ragione, anche la Erdmann è pessima.
Anch'io ho l'impressione che la riuscita globale sia molto peggiore
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
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