Kaufmann - Du bist die Welt für mich

[beckmesser]

In linea generale amo poco i dischi di recital di grandi cantanti; ancor meno amo i dischi di recital in cui grandi cantanti escono dal loro repertorio abituale. Questo cd è decisamente un’eccezione: ed è un capolavoro. Lo è prima di tutto dal punto di vista editoriale: non un’accozzaglia di brani messi insieme a maggior glorificazione del divo (come un po’ lo erano, per restare a Kaufmann, quelli dedicati a Verdi e al verismo), ma una scelta oculata e intelligente finalizzata a riaccendere i riflettori su un repertorio e un periodo da troppo tempo lasciati nell’ombra.

È un capolavoro, in secondo luogo, dal punto di vista tecnico: quando escono dal loro repertorio abituale i cantanti lirici (con poche eccezioni) danno sempre l’impressione di pesci fuor d’acqua, creano un fastidioso senso di innaturalezza e impaccio. È questione di tecnica, ovviamente. Che Kaufmann potesse venire a capo più che bene dei capisaldi dell’operetta austro/tedesca era probabilmente facile da prevedere, dato che sono parti pensate per cantanti non molto diversi come caratteristiche. Ma che riuscisse a piazzare un tale funambolismo ritmico, una simile libertà espressiva, in altre parole: uno swing così irresistibile in brani come quelli di Heymann o di Abraham, fa veramente trasecolare… Così come è divertentissimo ascoltare come il più grande tenore wagneriano dei nostri tempi giochi con gli stilemi pseudo-wagneriani di un brano come il “Lied vom Leben des Schrenk” di Künneke: la parodia di una parodia...

Ma questo cd è un capolavoro (infine e soprattutto) dal punto di vista interpretativo. Rivisitare il repertorio di un’epoca così intrinsecamente legata alle proprie radici storiche e culturali è sempre molto rischioso. Bene: ascoltare Kaufmann alle prese con Lehár e Kálmán e confrontarlo con le celeberrime incisioni di Tauber fa un po’ lo stesso effetto che confrontare, nel repertorio straussiano, Kleiber figlio con Clemens Kraus. Da una parte (Tauber e Kraus) la testimonianza diretta DI COSA erano uno stile e un’epoca; dall’altra (Kaufmann e Kleiber) una rievocazione e una riflessione SU COSA quello stile e quell’epoca erano e, soprattutto, su cosa ancora significano per noi.

Si prenda ad esempio un brano emblematico come “Grüss mir mein Wien” dalla Contessa Mariza di Kálmán: il canto di Tauber ha la solidità e l’immediatezza di un uomo che rievoca qualcosa che ha vissuto direttamente, di uno che le “donnine affascinanti” le ha conosciute davvero, di uno che ha girato le “stradine misteriose” di quella Vienna, di uno per cui i “valzer di Vienna la bella” erano musica da ballare e non da ascoltare in concerto. Basta sentire come scandisce il ritmo ternario da valzer del brano, solo occasionalmente incrinato da lievissimi rubati.

In Kaufmann invece tutto si fa citazione: il ritmo ternario diventa più libero, i rubati un filo più accentuati, come "virgolettati". C’è un incredibile tono di nostalgia e ironia allo stesso tempo: è il canto di un uomo per cui quella Vienna è solo un mito, un oggetto d’arte, come lo è per noi che ascoltiamo, del resto.

In sintesi, quello che dovrebbe essere sempre essere lo scopo di un recital in disco… Imperdibile.

Saluti,

Beck

PS: il prossimo anno Kaufmann porterà in tour per tutta Europa un concerto basato su questo cd. A quanto pare, nessuna tappa italiana. Ma è giusto così: in Italia noi siamo troppo impegnati e superiori per musichette di questo tipo…

[VGobbi]

PS: il prossimo anno Kaufmann porterà in tour per tutta Europa un concerto basato su questo cd. A quanto pare, nessuna tappa italiana. Ma è giusto così: in Italia noi siamo troppo impegnati e superiori per musichette di questo tipo…

Scusa Beckmesser, ma Jonas l'ha proposto in Italia? Come mai questo rifiuto?

Complimenti invece per le tue considerazioni su questo cd, di cui confesso il genere dell'operetta non l'ho mai apprezzato. Certo che una minima curiosità sicuramente esiste.

[pbagnoli]

Io l'ho ordinato, dovrebbe teoricamente arrivarmi domani.
Sono molto curioso anch'io.

Beck, però, mi chiariresti un po' meglio la differenza fra Tauber e Kaufmann?
Cosa intendi con "virgolettati"?

[DottorMalatesta]

Grandissimo Beck!!! Questo CD fa venire l´acquolina in bocca anche solo a leggere la tua recensione!!!!
Scaricato da Spotify, in attesa di ascoltarlo. A proposito di Tauber, Beczala aveva di recente inciso “Heart's Delight - The Songs Of Richard Tauber”, con brani d´operetta. Sarebbe interessante confrontare le due incisioni…

DM

P.S.: e il Divin?

[VGobbi]

Meno male che Spotify c'è ...

Nel frattempo mi sto intossicando di Forze del Destino, sopra tutto mi sono soffermato su due in particolare : quella di Sinopoli e quella di Molinari-Pradelli.

Due esecuzioni opposte quanto entrambe splendide. Scusate l'off-topic.

[DottorMalatesta]

È un capolavoro

Ascoltato ieri. CD davvero splendido. Ciò che non cessa di stupirmi, ascoltando Kaufmann, è la sua diabolica capacità di dare risalto alla parola. Ascoltandolo, si può fare tranquillamente a meno di leggere il testo. E non è (solo) una questione di dizione. Ma proprio di significante che si fa significato, di suoni che si fanno espressione. Impossibile, mi sembra, trovare oggi un interprete con una “prosodia” (non saprei davvero come altro definirla) del canto in lingua tedesca del livello mostrato da Kaufmann.
DM

[dollarius@libero.it]

È un capolavoro

Ascoltato ieri. CD davvero splendido. Ciò che non cessa di stupirmi, ascoltando Kaufmann, è la sua diabolica capacità di dare risalto alla parola. Ascoltandolo, si può fare tranquillamente a meno di leggere il testo. E non è (solo) una questione di dizione. Ma proprio di significante che si fa significato, di suoni che si fanno espressione. Impossibile, mi sembra, trovare oggi un interprete con una “prosodia” (non saprei davvero come altro definirla) del canto in lingua tedesca del livello mostrato da Kaufmann.
DM

Vero Francesco? Io non conosco il tedesco, ma nel francese e' davvero, davvero impressionante! Come parli bene tu! A me basta quotarti. Sono ormai venti giorni che "consumo" questa registrazione e non riesco a smettere. E perche' farlo, poi?
Un saluto a tutti!
Irina

[DottorMalatesta]

Sono ormai venti giorni che "consumo" questa registrazione e non riesco a smettere. E perche' farlo, poi?

Già, perché?


Un affettuoso saluto... musicale!



DM

P.S.: Qualcuno va a Monaco per la Manon?

[michele cesareo]

Per come "adopera " "interpreta " "scandisce " " anima " ogni parola, mi fa venire in mente Dietrich Fischer DiesKau
Concordo su tutto il bene che ne state dicendo. Grazie !
Michele

[pbagnoli]

Il brano che mi ritrovo ad ascoltare più frequentemente è la quarta traccia: Hab'ein blaues Himmelbett, dalla Frasquita di Lehar.
E' una meraviglia: c'è tutto il meglio dell'arte di JK.
E' bellissimo anche Gruss mir mein Wien, da Grafin Mariza di Kalman. E qui è necessaria una riflessione.

Anch'io - come Beck - mi sono dilettato nel confrontare la versione di JK con quelle di Tauber e di Peter Anders, che mi sembrano gli unici due paragoni possibili per questo splendido brano. E mi sono trovato anch'io a riflettere sul modo in cui JK porge sapientemente la frase, con un tono che non è più quello di Tauber, ma quello di un moderno crooner, ammesso che un cantante confidenziale possa rendere la magia di questi brani.
Secondo me, sì; ed è il motivo per cui questo disco non solo funziona meravigliosamente, ma può essere la base per un auspicabile recupero di questo repertorio in un ottica diversa da quella storica.
Ne parlavo oggi con Matteo Marazzi: lui è sempre stato un fautore di questa operazione

[VGobbi]

Ne parlavo oggi con Matteo Marazzi: lui è sempre stato un fautore di questa operazione

Ma il Marazzo non potrebbe condividere le idee anche agli utenti del forum e non solo a te?

[pbagnoli]

Ne parlavo oggi con Matteo Marazzi: lui è sempre stato un fautore di questa operazione

Ma il Marazzo non potrebbe condividere le idee anche agli utenti del forum e non solo a te?

Mi pare che ne abbiamo già stra-parlato, Vittorio.
Come sai, non dipende da me, ma esclusivamente da lui.
Provaci tu: se riesci a convincerlo, sei bravo...

[Valentina]

Arrivo anche io!
Il moroso me lo ha regalato ieri... E in casa non si è ascoltato altro!
É un capolavoro! Mi piacciono tantissimo le atmosfere, il colore della sua voce, interpreta e sente davvero quello che canta...
Per non consumare il cd l'ho religiosamente copiato su iPod e via a ripetizione: non riesco a smettere.
Bello e utile il libretto nelle tre lingue per poter apprezzare anche il significato, le sfumature, le parole...
Non c'è una preferita in assoluto...continuo a cambiare in base al momento... Adesso però non posso smettere di ascoltare Du bist die welt für mich
E poi.... Bisogna ammetterlo: come dice mia mamma, é proprio un bell'ometto!!!
Torno a riascoltare ... E intanto io e mia mamma rimiriamo il libretto

[vivelaboheme1]

"Il brano che mi ritrovo ad ascoltare più frequentemente è la quarta traccia: Hab'ein blaues Himmelbett, dalla Frasquita di Lehar.
E' una meraviglia: c'è tutto il meglio dell'arte di JK."



Confermo il parere di Pietro e confesso, senza vergogna: al primo ascolto, giunto all'ultima nota del brano in questione, mi son trovato il volto inverecondamente rigato di lacrime... e l'ho riascoltato immediatamente. Irresistibile!

marco vizzardelli

[DottorMalatesta]

JK premiato con un (ennesimo) "diapason d´oro" dalla rivista francese Diapason per questo CD (analogo riconoscimento all´ultima incisione della DiDonato).

http://www.diapasonmag.fr/diapason-d-or

DM