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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda DottorMalatesta » ven 07 mar 2014, 19:03

VGobbi ha scritto:... visto che c'e' Kotcherga nei paraggi, non sarebbe interessante poterlo intervistare e chiedere al diretto interessato, cosa ne pensa dell'opera lirica? Daiii!!! : Love :


Te l'avevo detto che il grande Kotscherga dovevamo placcarlo all'uscita dal camerino!
:mrgreen:

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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda VGobbi » ven 07 mar 2014, 21:16

DottorMalatesta ha scritto:
VGobbi ha scritto:... visto che c'e' Kotcherga nei paraggi, non sarebbe interessante poterlo intervistare e chiedere al diretto interessato, cosa ne pensa dell'opera lirica? Daiii!!! : Love :


Te l'avevo detto che il grande Kotscherga dovevamo placcarlo all'uscita dal camerino!
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Ma tu me l'hai detto sul serio? Perché io mica l'ho sentito da te ...
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda DottorMalatesta » gio 13 mar 2014, 18:47

http://www.operadisc.com/vis_tutto_back ... ?idback=94

In home la recensione (ma non è solo questo, è molto di più!) de "La sposa dello Zar" con la regia di Cerniakov realizzata dal giovane Filippo Antichi, in arte reysfilip, che ringrazio pubblicamente per aver accettato il mio "invito" a scrivere un commento e un'analisi di questo complesso e affascinante spettacolo. : Thumbup :
Io la trovo davvero ben fatta, ricca di spunti di riflessione e discussione.
E voi?

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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda pbagnoli » ven 14 mar 2014, 18:12

DottorMalatesta ha scritto:http://www.operadisc.com/vis_tutto_backstage.php?idback=94

Io la trovo davvero ben fatta, ricca di spunti di riflessione e discussione.
E voi?

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Io pure!
Bravo Filippo! Grazie dell'ottimo contributo!
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda pbagnoli » mer 19 mar 2014, 23:20

Luca è tornato!
Gustatevi la sua recensione di un'edizione dell'opera innominabile!
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda DottorMalatesta » gio 20 mar 2014, 10:21

Complimenti all´amico Luca!!! Al solito, riconosco a Luca una grandissima abilità nel riferire in maniera obiettiva quanto recensito (ancorché talora un po´ troppo “severo” nei giudizi…! :mrgreen: ).
Ieri sera mi sono ascoltato diversi frammenti di questa incisione presenti su youtube (non mi sembra ci sia invece l´opera completa, e neppure su Spotify).
La trovo un´edizione per molti aspetti rappresentativa di quello che era il gusto imperante all´epoca.
Penso, al di là del canto della Tebaldi, a Di Stefano (tenore che, Luca lo sa e me lo rimprovera bonariamente, a me piace :oops: ). Luca ha scritto benissimo: le imprecisioni negli attacchi (rischia di perdersi a “La vita è inferno…”, mentre va decisamente fuori strada all´attacco di “Vissi nel mondo”; del resto, siamo dal vivo), il canto apertissimo, gli acuti stentorei, esibiti, e talora stiracchiati. E tuttavia il pubblico va in visibilio (basta sentire l´ovazione che conclude l´aria). Penso sia indubbio che Di Stefano, grazie all´immediata comunicativa, riesca a costruire un personaggio autentico, anche se alla sensibilità odierna rischia di apparirci grossolano e troppo caricato. Mi sembra interessantissimo discutere il riferimento che Luca fa con il verismo. A me sembra che Di Stefano (così come Del Monaco) non interpretassero questi ruoli rievocando alcuni stilemi espressivi del passato (il Verismo di Leoncavallo o Mascagni), ma immersi nell´estetica e nel gusto del neorealismo a loro contemporaneo (Roma città aperta è del 1945).

Che dite?
Ciao e ancora bravo a Luca!
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda flipperinodoc » gio 20 mar 2014, 10:33

d'accordissimo con francesco su distefano (anche a me piace......)
sulla tebaldi non esprimo giudizio, non sarei obiettivo. anche se ho sempre più la certezza che verdi scrivendo la musica della "innominabile" stesse pensando alla sua voce
complimenti a luca per la bella recensione (al solito)

una considerazione, siamo il sito con il maggior numero di recensioni discografiche e teatrali della Forza del Destino
a dimostrazione che della superstizione non ce ne frega niente. w noi :roll:
non respira! .... sarà all'ottavo piano!
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda DottorMalatesta » gio 20 mar 2014, 10:57

flipperinodoc ha scritto:una considerazione, siamo il sito con il maggior numero di recensioni discografiche e teatrali della Forza del Destino
a dimostrazione che della superstizione non ce ne frega niente. w noi :roll:


8)

:lol: :lol: :lol:

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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda DottorMalatesta » gio 20 mar 2014, 13:14







Enjoy!!!

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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda Luca » gio 20 mar 2014, 16:29

Mi sembra interessantissimo discutere il riferimento che Luca fa con il verismo. A me sembra che Di Stefano (così come Del Monaco) non interpretassero questi ruoli rievocando alcuni stilemi espressivi del passato (il Verismo di Leoncavallo o Mascagni), ma immersi nell´estetica e nel gusto del neorealismo a loro contemporaneo (Roma città aperta è del 1945).
====================================================================
Ringrazio Francesco e coloro che hanno lodato lo scritto. Però mi pare giusto puntualizzare la frase di Francesco che ho evidenziato con un ulteriore riflessione: in fondo le cantatirci 'dive' di casa nostra degli inizi del secolo o comunque fino all'avvento della Callas (escludendo quella grammatica di ortodossia vocale che era l'Arangi-Lombardi - e, prima di lei, alla Russ -, penso alla Burzio, alla Cigna, alla Rasa, alla Melis, alla Zamboni, alla Carena, ecc.) non cantavano forse ispirandosi agli stilemi del cinema muto in b/n dove lo sgranare gli occhi (magari con l'ausilio del nerofumo) o attaccarsi alle tende faceva 'tanto dramma' ? Aggiungo per esemplificare la famosa frase di Minnie della Fanciulla del West pucciniana e relativa alla Micheltorena: "E' una finta spagnola che fa uso di nerofumo per gli occhi".

Poi qualcuno mi 'appella' come severo. Tra qualche giorno vi mando una Turandot moderna ma .......
Sto ancora modellando i... parafanghi...
Saluti e ancora grazie!
Luca.
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda michele cesareo » dom 23 mar 2014, 18:55

Da quando avete testato il duetto della Forza ""invano Alvaro...." cantato da Protti/Di Stefano, ad onta delle pur vere "piccole pecche " evidenziate, sapete che l'avrò riascoltata almeno dieci volte ? Insaziabile !
E lo rifarò ancora quando avrò finito . Sono affascinato, ammaliato, rapito da quel modo di cantare , di porgere emotivamente le parole. Veramente è come se fossi "dentro" la scena, spettatore presente e partecipe, profondamente coinvolto. E' questa la MAGIA di questa NOSTRA MALATTIA, che rende "osmotici (?) "..... MEDICI e PAZIENTI.???
Buona Domenica,
Michele
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda marika » dom 23 mar 2014, 19:33

.....mi fate preoccupare! E' una delle mie opere preferite ed è quella che mi ha avvicinato alla lirica! ma perché "innominabile"???
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda DottorMalatesta » dom 23 mar 2014, 21:16

marika ha scritto:.....mi fate preoccupare! E' una delle mie opere preferite ed è quella che mi ha avvicinato alla lirica! ma perché "innominabile"???


Innominabile? Ma quando mai! Basta chiamarla nel modo corretto onde evitare di incappare in una s...fortuna di quelle che ti si appiccicano addosso come le zecche :mrgreen: . Quindi: "Potenza del Fato", "Ventisettesima opera di Verdi", "L'opera di San Pietroburgo"... scegli quella che più ti aggrada!
Il perché l'opera in questione non va nominata è presto detto: la trama è la dimostrazione del celebre detto "la fortuna è cieca, ma la sfortuna ci vede benissimo".

Riporto di seguito qualche commento riportato da Wikipedia:

Un'opera sfortunata?

Nonostante il successo che l'ha accompagnata nel corso degli anni (tanto da farla figurare nel cosiddetto "repertorio"), quest'opera di Verdi porta con sé una malignità che circola - sia pure a mezza voce - negli ambienti della musica lirica: si dice cioè che porti sfortuna. Una tale tesi verrebbe supportata da una lunga serie di motivazioni ed eventi negativi accostati a talune sue rappresentazioni del passato, alcune di poco conto, altre gravi o clamorose:

1. Durante la prima scena dell'Atto III, durante il recitativo di Alvaro prima dell'aria O tu che in seno agli angeli, il testo originale della prima edizione dell'opera metteva in bocca ad Alvaro la frase "Fallì l'impresa": il fallimento di un'impresa teatrale era una sventura frequente nel mondo teatrale ottocentesco e nessun cantante o impresario voleva nemmeno sentir pronunciare una frase del genere[1]. La frase, infatti, dalla seconda edizione dell'opera fu sostituita con "Fu vana impresa";
2. Il librettista Francesco Maria Piave finì la sua vita con una serie di sventure: nel 1866 si ammalò gravemente, il fratello fu imprigionato a Venezia per alto tradimento e la madre impazzì. Nel 1867, caduto in miseria, sarà costretto a chiedere in prestito 500 franchi a Verdi e il 5 dicembre di quell'anno rimarrà paralizzato, condizione che lo affliggerà fino alla morte nel 1876[1].
3. Si racconta che il 1º settembre 1939, cioè il giorno d'inizio della Seconda guerra mondiale con l'invasione della Polonia da parte della Germania nazista, in cartellone al teatro Wielki di Varsavia ci fosse proprio La forza del destino[2].
4. Il 4 marzo 1960, al Metropolitan di New York, durante la messa in scena dell'opera, il grande baritono Leonard Warren perì sul palcoscenico a causa di una trombosi proprio mentre attaccava l'aria Morir, tremenda cosa.
5. Innumerevoli anche gli incidenti di palcoscenico: la barba del Padre Guardiano che si stacca, Preziosilla che inciampa nei tamburi, don Alvaro che entra in scena scordandosi le parole o ancora peggio la pistola, il direttore d'orchestra che cade precipitando sui violinisti, furiose liti fra impresari e consigli d'amministrazione, e poi ancora forfait, cadute degli attori e terribili stecche[2].
6. Durante la prima scossa del violento terremoto di Sendai che ha colpito il Giappone l'11 marzo 2011 l'orchestra del Maggio Musicale Fiorentino stava conducendo una prova d'insieme dell'opera al Teatro Bunka Kaikan di Tokyo[3].
7. L'8 luglio 2011, in occasione del concerto a Nairobi (Le vie dell'amicizia), le due orchestre giovanili italiane Cherubini e OGI e due cori con il maestro Riccardo Muti sono riuscite ad arrivare in Kenya solo poche ore prima del concerto a causa del fallimento della compagnia aerea che doveva garantire il volo. In programma c'era la Sinfonia della Forza del Destino. Nei giorni precedenti, durante le prove, un ragazzo del Kenya e l'accompagnatore italiano del suo gruppo di artisti erano affogati in mare.

A queste motivazioni si aggiunga il fatto che raramente il tenore arriva a fine opera sano e salvo (la parte è una di quelle da far tremare anche i cantanti più valenti!).

---

Vorrei inoltre ricordare almeno due opere considerate portajella :mrgreen: :

1. La Juive di Halévy, che fu l'ultima opera cantata da Caruso. Inoltre fu proprio durante l'incisione di quest'opera che Carreras : Love : si ammalò di leucemia...

2. Tristan und Isolde di Wagner. Appena un mese dopo la prima a Monaco di Baviera (10 giugno 1865), il tenore per cui Wagner aveva composto il ruolo di Tristan (forse il più terribile ruolo per tenore di tutto il repertorio wagneriano), Ludwig Schnorr von Carolsfeld, si ammalò improvvisamente e morì per un attacco di febbri reumatiche. Wagner ne rimase profondamente scosso, e fu visto piangere disperato al suo funerale (cosa che invece non accadde al funerale della prima moglie, Minna Planer, al quale il compositore neppure si presentò adducendo come scusa - se non ricordo male - un'infezione all'alluce :shock: :mrgreen: ). Comunque, sembra che sul letto di morte, Ludwig fosse spirato dicendo "Chiamatemi Richard! Chiamatemi Richard!". La povera moglie, Malvina, non ebbe pace finché non riuscì a trovare una medium in grado di metterla in contatto con il marito nell'aldità. La medium, tale Isidore von Reutter, si mise dunque in contatto con lo spirito inquieto del tenore il quale, per tramite della donna, disse: "Portatemi Richard e gli dirò tutto quello che avrò da dirgli". Fu quindi organizzata una seconda seduta spiritica alla presenza di Wagner. E in quell'occasione, il fantasma del primo Tristano, per bocca della medium disse: "Il venerato Richard impari a comporre ruoli vocali meno nefasti per le voci!". :lol: :mrgreen: A quanto pare il buon vecchio Richard se la prese a morte, e mandò a quel paese il fantasma, la moglie del fantasma, e la presunta medium. Mandò a quel paese in senso letterale e non solo figurato, perché riuscì ad ottenere da Re Ludwig di Baviera (quello dei castelli, tra cui il celebre Neuschwanstein) i decreti di espulsione dal suolo di Baviera sia della Reutter che di Malvina, privata questa anche del vitalizio da poco concessole.
:lol: :lol: :lol:

La vita di Richard Wagner è davvero straordinaria: si legga il bellissimo libro di Vincenzo Ramon Bisogni, Richard Wagner - Das Rheingeld, un fiume di denaro... in cui viene riportata anche l'incredibile vicenda del primo Tristan e del suo fantasma, il primo dei molti spettri (e medium) "a tutelar l'arte antica del canto" :mrgreen: .

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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda reysfilip » dom 23 mar 2014, 22:13

DottorMalatesta ha scritto:
marika ha scritto:.....mi fate preoccupare! E' una delle mie opere preferite ed è quella che mi ha avvicinato alla lirica! ma perché "innominabile"???


Innominabile? Ma quando mai! Basta chiamarla nel modo corretto onde evitare di incappare in una s...fortuna di quelle che ti si appiccicano addosso come le zecche :mrgreen: . Quindi: "Potenza del Fato", "Ventisettesima opera di Verdi", "L'opera di San Pietroburgo"... scegli quella che più ti aggrada!
Il perché l'opera in questione non va nominata è presto detto: la trama è la dimostrazione del celebre detto "la fortuna è cieca, ma la sfortuna ci vede benissimo".

Riporto di seguito qualche commento riportato da Wikipedia:

Un'opera sfortunata?

Nonostante il successo che l'ha accompagnata nel corso degli anni (tanto da farla figurare nel cosiddetto "repertorio"), quest'opera di Verdi porta con sé una malignità che circola - sia pure a mezza voce - negli ambienti della musica lirica: si dice cioè che porti sfortuna. Una tale tesi verrebbe supportata da una lunga serie di motivazioni ed eventi negativi accostati a talune sue rappresentazioni del passato, alcune di poco conto, altre gravi o clamorose:

1. Durante la prima scena dell'Atto III, durante il recitativo di Alvaro prima dell'aria O tu che in seno agli angeli, il testo originale della prima edizione dell'opera metteva in bocca ad Alvaro la frase "Fallì l'impresa": il fallimento di un'impresa teatrale era una sventura frequente nel mondo teatrale ottocentesco e nessun cantante o impresario voleva nemmeno sentir pronunciare una frase del genere[1]. La frase, infatti, dalla seconda edizione dell'opera fu sostituita con "Fu vana impresa";
2. Il librettista Francesco Maria Piave finì la sua vita con una serie di sventure: nel 1866 si ammalò gravemente, il fratello fu imprigionato a Venezia per alto tradimento e la madre impazzì. Nel 1867, caduto in miseria, sarà costretto a chiedere in prestito 500 franchi a Verdi e il 5 dicembre di quell'anno rimarrà paralizzato, condizione che lo affliggerà fino alla morte nel 1876[1].
3. Si racconta che il 1º settembre 1939, cioè il giorno d'inizio della Seconda guerra mondiale con l'invasione della Polonia da parte della Germania nazista, in cartellone al teatro Wielki di Varsavia ci fosse proprio La forza del destino[2].
4. Il 4 marzo 1960, al Metropolitan di New York, durante la messa in scena dell'opera, il grande baritono Leonard Warren perì sul palcoscenico a causa di una trombosi proprio mentre attaccava l'aria Morir, tremenda cosa.
5. Innumerevoli anche gli incidenti di palcoscenico: la barba del Padre Guardiano che si stacca, Preziosilla che inciampa nei tamburi, don Alvaro che entra in scena scordandosi le parole o ancora peggio la pistola, il direttore d'orchestra che cade precipitando sui violinisti, furiose liti fra impresari e consigli d'amministrazione, e poi ancora forfait, cadute degli attori e terribili stecche[2].
6. Durante la prima scossa del violento terremoto di Sendai che ha colpito il Giappone l'11 marzo 2011 l'orchestra del Maggio Musicale Fiorentino stava conducendo una prova d'insieme dell'opera al Teatro Bunka Kaikan di Tokyo[3].
7. L'8 luglio 2011, in occasione del concerto a Nairobi (Le vie dell'amicizia), le due orchestre giovanili italiane Cherubini e OGI e due cori con il maestro Riccardo Muti sono riuscite ad arrivare in Kenya solo poche ore prima del concerto a causa del fallimento della compagnia aerea che doveva garantire il volo. In programma c'era la Sinfonia della Forza del Destino. Nei giorni precedenti, durante le prove, un ragazzo del Kenya e l'accompagnatore italiano del suo gruppo di artisti erano affogati in mare.


Volendo ci sarebbe anche un'ottava: pochi giorni prima che Benedetto XVI si dimettesse, l'orchestra del Maggio Musicale Fiorentino ha tenuto un concerto per il papa ora emerito e nel programma c'era l'Ouverture della Forza. Ma magari sono io che vedo teorie complottiste : Chessygrin :
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Messaggioda marika » dom 23 mar 2014, 22:42

...mi state spaventando!!!!!
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