da VGobbi » ven 05 apr 2013, 0:37
Letta la recensione con molto interesse, visto che questa edizione discografica anch'io la possiedo. Il ricordo e' assai vacuo - e' da una vita che non l'ascoltavo e che dovrei riprenderla - comunque la trovai la migliore incisione dei "Lombardi", pure lo stesso Pavarotti mi colpi' notevolmente, nonostante l'eta' (62 anni non son proprio pochi, neh!). La Anderson tratteggiava la sua classica Giselda altera, regale. Leech si confermava come uno dei tenori piu' interessanti di quel periodo ed il suo Arvino e' li' a dimostrarlo. Grande il Pagano di Ramey, sopra tutto vocalmente, ma quanto a livello introspettivo, la testimonianza discografica lasciataci da un Petri, resta ancora ineguagliata. Levine si conferma uno dei piu' grandi direttori d'orchestra.
Chissa' che a riascoltare questi "Lombardi" cambi totalmente idea.
Mi unico anch'io al coro di complimenti, meritati per inciso, per il bel debutto del dottor Malatesta.
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!