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[DottorMalatesta]

Ho letto la bella recensione di Pietro su un'edizione dei Meistersinger che ancora non conoscevo e che penso di acquistare a breve. Sarà un ascolto utile per un breve ripasso (oddio, breve?! Mica tanto considerando la durata dell'opera... ) in vista dello spettacolo con la regia di Herheim che ascolterò a Salisburgo ad agosto! Ma prima mi devo sorbire quella p***a del Werther (per fortuna che almeno c'è JK!) altrimenti il Moderatore in verde estrae il cartellino rosso
Un caro saluto,
DM

[Enrico]

Ma prima mi devo sorbire quella p***a del Werther (per fortuna che almeno c'è JK!)

Pensavo la stessa cosa quando il Werther si doveva sopportare solo perché c'era Kraus: con JK ho cambiato idea (anche se di certe parti dell'opera in cui lui non c'è farei a meno senza troppe difficoltà: purtroppo non si possono saltare se si vuole capire bene ciò che avviene quando lui c'è).
Per i Meistersinger invece ci vorrebbero, per convincermi, almeno sette JK, perché non sono riuscito finora a reggere nemmeno poche pagine del libretto. Mi limito, ogni due o tre anni, a riascoltare il preludio (Karajan, Toscanini, i soliti...).

[flipperinodoc]

Ma prima mi devo sorbire quella p***a del Werther
DM

e finalmente qualcuno che lo dice

[pbagnoli]

Con questa simpatica recensione inizia il contributo di Francesco Brigo (AKA Dr. Malatesta) sulla nostra home.
Chiara, precisa, sintetica e in pieno "stile Operadisc": leggetela, merita davvero!

[Enrico]

Ho già visto la recensione, e per abitudine alla "filologia" non ho avuto difficoltà nel riconoscere lo stile elegante e chiaro dell'autore.
Bene bene. Le acque si smuovono e il sito si arricchisce. Arrivo da una discussione con un giovane pavarottiano... Ora, nella recensione ufficiale, il giudizio severo sulle voci era prevedibile. Ma il problema rimane aperto: trovatemi un buon Oronte e parliamone. Nel frattempo andate ad ascoltare il Pagano di Raimondi, così parliamo anche di quello nei thread verdiani.

[Luca]

Davvero molto nitida e precisa la recensione di un'edizione che a me ha sempre dato l'idea di un prodotto... surgelato. Buono lo stile di Francesco!
Saluti, Luca.

[DottorMalatesta]

Cari amici,
vi ringrazio della stima (che non merito) e dell´incoraggiamento (di cui ho bisogno).
Vorrei precisare ad Enrico che le riserve a Pavarotti, piú che alla voce (splendido il timbro, e ancora perfettamente rispondente alla tessitura), erano rivolte all´interprete.
Non metto assolutamente in dubbio la potenziale eccellenza di Pavarotti nel ruolo di Oronte (prova ne sia la splendida incisione di “La mia letizia infondere” nel disco con le rarità verdiane diretto da Abbado). Cosí come non dubito che nell´incisione in vivo con la Scotto, che purtroppo non conosco, sia assolutamente irreprensibile sotto il profilo vocale e interpretativo. Peró la lente d´ingrandimento dell´incisione ufficiale in studio sottolinea spietatamente come l´Oronte del Pavarotti “ultima maniera” sia parecchio discutibile per la linea frammentata, l´agogica fluttuante ed irregolare, il gusto canzonettaro. In definitiva, una splendida occasione sprecata (anche e soprattutto considerando il tesoro vocale di cui questo grandissimo tenore disponeva!).
Un caro saluto,
Francesco

[Enrico]

Vorrei precisare ad Enrico che le riserve a Pavarotti...

Ti rispondo nel thread verdiano: http://www.operadisc.com/forum/posting.php?mode=reply&f=4&t=1868
Intanto, come hai visto, almeno tre membri della commissione giudicatrice hanno espresso un parere positivo sulla tua recensione (e sul tuo stile, in un mondo in cui è sempre più raro trovare qualcuno che abbia uno stile!): continua così e sarai promosso!

[VGobbi]

Letta la recensione con molto interesse, visto che questa edizione discografica anch'io la possiedo. Il ricordo e' assai vacuo - e' da una vita che non l'ascoltavo e che dovrei riprenderla - comunque la trovai la migliore incisione dei "Lombardi", pure lo stesso Pavarotti mi colpi' notevolmente, nonostante l'eta' (62 anni non son proprio pochi, neh!). La Anderson tratteggiava la sua classica Giselda altera, regale. Leech si confermava come uno dei tenori piu' interessanti di quel periodo ed il suo Arvino e' li' a dimostrarlo. Grande il Pagano di Ramey, sopra tutto vocalmente, ma quanto a livello introspettivo, la testimonianza discografica lasciataci da un Petri, resta ancora ineguagliata. Levine si conferma uno dei piu' grandi direttori d'orchestra.

Chissa' che a riascoltare questi "Lombardi" cambi totalmente idea.

Mi unico anch'io al coro di complimenti, meritati per inciso, per il bel debutto del dottor Malatesta.

[Enrico]

... la trovai la migliore incisione dei "Lombardi", pure lo stesso Pavarotti mi colpi' notevolmente [...]
Grande il Pagano di Ramey, sopra tutto vocalmente [...]
a livello introspettivo, la testimonianza discografica lasciataci da un Petri, resta ancora ineguagliata.

Ho aperto un thread su I Lombardi alla Prima Crociata, così possiamo continuare a discutere della discografia di quest'opera:
http://www.operadisc.com/forum/viewtopic.php?f=4&t=1869

[pbagnoli]

Luca è tornato con una nuova rece di una delle sue opere preferite, il Don Carlo.
Lo trovate qui.
Stavolta è stato un po' cattivello, ma va capito: è pur sempre un prof!!!

[DottorMalatesta]

Luca è tornato con una nuova rece di una delle sue opere preferite, il Don Carlo.
Lo trovate qui.
Stavolta è stato un po' cattivello, ma va capito: è pur sempre un prof!!!

Anche per questo sono di fondamentale utilità le recensioni: ci aiutano a limitare le spese inutili!
Bravo Luca!
DM

[Luca]

Non è che sono cattivello perché sono prof, ma perché in questa edizione molti sono " 'na manica de' p...." come si dice a Roma....

Salutoni, Luca.

[VGobbi]

Questo Don Carlo l'avrei preso per due motivi : Rysanek ma sopra tutto Uhde (anche se sulla carta, in effetti, mi sembra un ruolo troppo grave per i suoi mezzi vocali).

[pbagnoli]

Francesco/Dr. Malatesta è scatenato: ecco le sue impressioni su uno spettacolo di qualche anno fa.
Leggetevele: sono davvero espresse benissimo!

A margine: anch'io vidi questo spettacolo e, Alvarez a parte, mi piacque tantissimo.
Anch'io trovai splendida la Garanca e la regia di Serban.
Peccato per Alvarez, un vero spreco: la voce sarebbe meravigliosa per le necessità del ruolo, il cervello invece è totalmente scollegato