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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda Milady » sab 12 mag 2012, 17:43

Triboulet, mio carissimo Triboulet,
in genere le pagine di critica musicale, salvo rare eccezioni, mi paiono o più o meno abili scopiazzature oppure intrise di faziosità oppure di una noia mortale .
Ti confesso che raramente mi sono sentita coinvolta e partecipe come nei tuoi interventi su Mozart e ,in particolare ,nel terzo: profondità, originalità, stile perfetto...
Però non sottoporre me ( e tutti gli altri amici del Forum) al supplizio di Sisifo.
E un bravissimo anche a Rodrigo.
Un abbraccio da Milady
Milady
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda Triboulet » lun 14 mag 2012, 19:00

Grazie ancora Milady, i tuoi complimenti hanno (senza nulla togliere agli altri) sempre un valore aggiunto! :)
Ho paura che dovrete attendere un pochino per le prossime puntate, che comunque sono già pronte. Giustamente gli amministratori danno spazio in home anche ad altri argomenti, e per dovere di alternanza magari i gap tra una puntata e l'altra si allungano. Sono molto contento che il discorso interessi, magari quando avremo qualche elemento in più potremo parlarne tutti assieme.
Un abbraccio a te Milady
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda Rodrigo » sab 26 mag 2012, 14:57

Ancora una riflessione suggerita dagli ottimi interventi di Triboulet: Mozart e l’illuminismo. In altre parole: Mozart fu illuminista e, in particolare, che tipo di illuminista fu? Come per il rapporto con la fede cattolica, anche in questo caso, non si tratta a mio avviso di verificare l’adesione consapevole e coerente a un sistema di pensiero, ma di rintracciare degli orientamenti a cui l’ispirazione mozartiana è particolarmente sensibile.
Anzitutto credo che sia innegabile e precoce l’interesse del compositore per l’”età dei lumi”, ossia per il dibattito in atto nella società (nella buona società) della sua epoca. Un po’ per gli interessi extra musicali – veramente notevoli per l’epoca – del padre Leopold, un po’ per la frequentazione, sin dalla più tenera età, del c.d. bel mondo. Bel mondo, giova ricordarlo, che non era fatto solo da aristocratici frivoli e oziosi, tutt’altro. In fondo anche con i librettisti Mozart fu fortunato e, diciamo così, di gusti ricercati: si va dalla precoce (e casuale) collaborazione con il nostro Parini, al rispetto venato di soggezione per il vecchio Metastasio, fino alle collaborazioni con il libertino (in senso filosofico) Da Ponte e il compagno di loggia Schikaneder.
Il problema, ritengo, sia stabilire che tipo di illuminismo fu quello vagheggiato dal nostro. Triboulet suggerisce a questo proposito una affinità tra la concezione mozartiana e le istanze del deismo. E’ una tesi che non mi sento di seguire, proprio per il carattere che – come ho tentato di dimostrare – manifesta la religiosità mozartiana così sensibile alla “fede incarnata” ed al perpetuarsi di tale incarnazione del sacrificio eucaristico.
Del pari credo che sia lontano dalla concezione mozartiana quell’illuminismo caustico e scettico, materialista ante litteram che nutre le pagine di Voltaire. Peraltro Mozart provava per il francese un’antipatia che manifestò a chiare lettere chiosandone a modo suo la morte: “Ora le comunico una notizia che forse saprà già: quell'ateo e arcibirbone di Voltaire, è morto come un cane” (lettera al padre Leopold 1778). D’altra parte la sfrenata allegria dell’epistolario mozartiano, scanzonata e scurrile, è quando di più lontano – nella sua ostentata carnalità – dagli acuminati bon mots volterriani. Sarebbe piuttosto da indagare quanto vi sia di volterriano nell’insospettabile Paisiello con la comicità graffiante e un po’ cinica dell’Idolo cinese, del Socrate e soprattutto del re Teodoro. Non mi soddisfa neanche l’apparentamento con l’illuminismo larmoyant alla Russeau (e alla Cimarosa) con il suo rivendicare le ragioni del cuore e il rimpianto della felicità dello stato di natura.
Intendiamoci: non nego che questi temi manchino nella drammaturgia mozartiana, soprattutto nella trilogia dapontiana, ma credo che siano più il portato del librettista (mirabilmente trasfusi in musica, chi lo nega) che lo specchio di una visione del compositore.
Sono invece dell’idea che l’illuminismo autenticamente mozartiano sia affine al “dispotismo illuminato” dei suoi imperiali spettatori Giuseppe e Leopoldo, del nostro Parini e del mileau milanese. Un illuminismo concreto, a suo modo carnale anch’esso, dove la critica della società (e dell’oscurantismo) ha valenza necessariamente positiva, in quanto premessa per una promozione della “pubblica felicità”. Felicità che appare a portata di mano se, con la guida della ragione, si interviene sulla società esistente e sulle sue istituzioni non già per rovesciarle, ma per riformarle. In questo senso mi pare vadano lette la critica sociale – per pungente che sia - sottesa al Ratto, alle Nozze e al Così fan tutte. Per fare un paragone letterario riguardo alla società Mozart mi pare più vicino a Beaumarchais che a Laclos.
Non lontani da Mozart, e alla critica all’istituzione ecclesiastica che presuppone il Flauto, mi paiono ancora una volta gli interventi di Giuseppe II e Leopoldo in Austria e Toscana e – su un piano speculativo – quel “matrimonio” tra razionalità e devozione auspicato da L.A. Muratori nella De regolata devotione de' cristiani.
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda Triboulet » sab 26 mag 2012, 17:57

Bellissimo intervento Rodrigo, che mette tra l'altro in luce una competenza della materia che io, personalmente, non ho. La mia era solo una ipotesi sì, ipotesi nella quale si inserivano sia un certo tipo di condotta di vita, sia le istanze illuministe anti-ateiste (e infatti celebre quel passaggio che hai citato su Voltaire), sia l'idea di un Dio come "Gran Architetto dell'Universo" (per dirla alla maniera dei massoni, appunto). Tra l'altro, in Germania il deismo si diffuse anche grazie a Adam Weishaupt proprio all'interno della massoneria (lo stesso Weishaupt era massone e fonderà l'ordine degli "Illuminati"). Egli andava predicando che "ogni uomo capace di trovare in se stesso la Luce Interiore diventa eguale a Gesù, ossia Uomo-Re", ed io ho inteso la figura del Cristo "mozartiano" (me la si passi) più come modello di "primo uomo fra gli uomini" in comunione con la Luce, più che come l'incarnazione di Dio. In quest'ottica ho ad esempio commentato il Kyrie (che leggerete tra un paio di puntate). Tra l'altro Mozart nelle lettere non fà mai alcuna menzione alla figura del Cristo (almeno questo è emerso dalle mie ricerche). Epperò si esalta all'idea della comunione come fosse un atto purificatorio di "alleggerimento", vivendolo più in maniera sentimentalistica "come nella prima infanzia", direi quasi empatica. Sembra (è una ipotesi eh!) che per Mozart "S.Comunione" e "corpo di Cristo" siano due cose differenti.

A questo - apro solo una parentesi, visto che lo stesso Mozart cita la sua educazione cattolica - si aggiunga pure una buona dose di indottrinamento paterno, una serie di elementi che vanno via via scomparendo fino alla morte dello stesso Leopold. Come pure va consideratà l'attendibilità di certe dichiarazioni. Perchè noi ci riferiamo spesso (io per primo) alle numerose lettere di Wolfgang a Leopold senza però tener conto di quanta sincerità fosse infusa verso un mittente non proprio "neutro". In lettere come questa Wolfgang vanta una morigeratezza fin troppo esagerata: " “La natura si agita in me come in chiunque altro e forse più che in certi colossi. Mi è impossibile vivere come la maggior parte dei giovani d'oggi. Innanzitutto, sono troppo religioso, poi ho troppo amore per il prossimo e sentimenti troppo onesti per poter sedurre una ragazza innocente. In terzo luogo ho troppo orrore e disgusto, paura e ripugnanza delle puttane. Di conseguenza, posso giurare di non aver ancora avuto simili rapporti con una donna. Se fosse accaduto non glielo nasconderei, perché per l'uomo è sempre abbastanza naturale sbagliare e sbagliare solo una volta sarebbe una semplice debolezza, sebbene non oserei affatto promettere di limitarmi a quest'unico errore, qualora l'avessi commesso anche una sola volta. Ma posso giurarle per la mia vita e per la mia morte che quanto le ho detto è vero”. e ancora: “Subito dopo la sinfonia, per la gioia sono andato al Palais Royal, ho preso un gelato, ho recitato il rosario che avevo promesso e sono andato a casa, dove mi trovo sempre bene e dove vi starei sempre più volentieri; e così anche in casa di qualche buon tedesco, autentico e sincero, che quando è celibe vive solo come un buon cristiano, mentre quando è sposato ama la moglie e pensa ad educare bene i suoi figli”. Per dire quanto tutte le nostre speculazioni siano poi soltanto tali.

Vorrei da te un chiarimento Rodrigo, perchè ripeto non ho tutte queste conoscenze profonde di filosofia e di storia... è possibile che Mozart credesse ad una "elezione divina" dei sovrani? cioè detto in altri termini, quest'idea è pure compatibile con la sua adesione (più o meno convinta) alla massoneria?
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda pbagnoli » gio 31 mag 2012, 21:19

Ed eccovi l'ultimo contributo di Triboulet: semplicemente favoloso.
E' un vero e proprio saggio quello che sta componendo il nostro amico che, a nome dei latitanti moderatori e co-amministratori, ringrazio davvero sentitamente
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda TaO » ven 01 giu 2012, 13:58

Dalla 4° parte dell’analisi su Requiem-Mozart di Triboulet
“..La musica sacra del '700-'800 ha una caratteristica peculiare in questo senso: laddove nell'opera, nella sinfonia, nella produzione solistica ad un'evoluzione corrispondeva in qualche misura il superamento di un vecchio stilema, nella musica sacra si ha una sorta di sedimentazione dei vari processi compositivi, a tal punto che, come in un fossile, si possonodistinguere in sezione le varie stratificazioni delle varie ere, che in questo caso vanno dal canto piano del XVI
secolo, passando attraverso la polifonia rinascimentale, fino alle moderne istanze dello stile "romantico". A questa sedimentazione si aggiunge il fenomeno della contaminazione. E', come già accennato altrove, in particolare nel '700 che il linguaggio chiesastico si arricchisce pure sempre più di elementi "profani", come le dinamiche della forma-sonata, la drammaturgia dell'opera lirica, la ricercatezza timbrica della letteratura sinfonica. Va da sè che nel percorso poliedrico di un compositore come Mozart tanto più si va avanti quanto più le esperienze nei vari ambiti musicali si ritrovano a confluire nella produzione sacra in una sorta di sincretismo stilistico di stupefacente ricchezza. A questo si aggiungano ancora tutte le influenze esterne che derivano naturalmente dallo studio di altri compositori. Le influenze principali che Mozart ha negli anni assorbito si possono sintetizzare così: influenze della contemporaneità tedesche (M. e J. Haydn, i figli di J.S.Bach, per citare i principali) e italiane (Anfossi, Salieri, la scuola napoletana), e influenze del passato tedesche (Handel e lo stesso J.S.Bach) e italiane (Scarlatti, Marcello, Pergolesi ecc.)…”


Grazie Grazie Grazie :oops:
Non sapendolo probabilmente, hai assegnato pari dignità alla rigidità contrappuntistica/polifonica ed al bisogno di "ampie praterie creative", perchè l'una e l'altra si nutrono e alimentano a vicenda......ed è questa la strada maestra che sto tentando di usare nel 3d sul "polifonicamente...cantando"...insomma, indipendentemente, stiamo percorrendo una stessa traccia-guida : Thumbup :

Hai disegnato un tassello essenziale che può essere estrapolato dal contesto del "culmine del salisburghese" ed assunto quale descrizione sintetica di quale sia, e secondo me dovrebbe tornare ad essere, la strada maestra per coloro che si interrogano sul prosciugamento-estinzione della composizione musicale
( e appositamente non indico alcuna categoria-cornice specifica).

Per quanto mi riguarda, Mozart è stato al contempo un antiquario che recupera quanto già era acquisito-sedimentato ed un temerario sperimentatore, curiosissimo verso tutto ciò che era "contaminabile-miscelabile".

Non s'è auto-recluso nelle forme-musicali gradite ai suoi contemporanei o in ciò che riscuoteva un immediato consenso-approvazione; non s'è votato ad un unica modalità espressivo.musicale: s'è misurato, per nostra fortuna, con ambiti sonori i più diversi, dalla musica sacra al songspiel (che oggi potrebbe essere paragonato al rap o all'hip hop danza....come se un compositore classico si beasse nello scrivere il tormentone da disco o buono per l'estate e stop ..senza porsi il problema dell'adeguatezza-opportunità di sbrindellare il proprio piedistallino di esponente di cuspidi-colto-classiche), dal teatro musicale ai concerti per singoli strumenti o alle composizioni da camera...un meraviglioso e generoso onnivoro, la cui umanità comprendeva irrimediabilmente anche l'attenzione verso la spiritualità (che è un termine più ampio della religiosità).
E' come se oggi fossimo davanti nella stessa persona ad un autore di musica rap, spiritual, colta, teatrale....che non ha preclusioni verso questo o quel genere e soprattutto che ha risorse creative e conoscenze e sapienza tecnica da esaltarne ognuna.....non sottostando a ciò che "piace o non piace" ai suoi contemporanei (sempre parziale e temporalmente breve), ma preoccupandosi soltanto di come rendere al meglio ogni "settore musicale" che va a toccare.

Chiudo consigliando ancora di inserire qualche riga anche sul pianoconcerto k466, anch'esso in tonalità minore, come pochissimi altri scritti da Mozart. Quei venti minuti scarsi di musica lasciano intravedere cosa doveva essere la complessa ed ampia sensibilità percettiva/descrittiva/esplicativa dell'insostituibile Wolfy.

Grazie ancora
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda Milady » ven 01 giu 2012, 21:25

Triboulet,
grazie ! Grazie e grazie!
Le tue pagine sul Requiem sono per me "rugiada al cespite"... Aggiungo tranquillamente anche il resto : " di un appassito fiore ".
Lo sono per età e perché mi sono dovuta sciroppare oggi molte pagine di critica letteraria , insipide , lungagnone,nonché pure scopiazzate male : a toppine e con palese menefreghismo del principio di non contraddizione...
Ma sai cosa faccio?
Mi rinvispisco a razzo leggendo di nuovo la tua quarta puntata , concettualmente ancora più intrigante delle precedenti: "incredibile dictu".
E, di grazia, a quando la quinta?
Un abbraccio
da una deliziata Milady
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda pbagnoli » sab 02 giu 2012, 8:59

Milady ha scritto:
Mi rinvispisco a razzo leggendo di nuovo la tua quarta puntata , concettualmente ancora più intrigante delle precedenti: "incredibile dictu".
E, di grazia, a quando la quinta?

Prestissimo.
Ce l'ho già pronta (Triboulet è stato molto previdente), ma ve la voglio differire un po' perché questa quarta puntata merita di stare un po' in pole position in home.
Trib è davvero bravo!!!
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda Rodrigo » sab 02 giu 2012, 12:26

Triboulet ha scritto:Vorrei da te un chiarimento Rodrigo, perchè ripeto non ho tutte queste conoscenze profonde di filosofia e di storia... è possibile che Mozart credesse ad una "elezione divina" dei sovrani? cioè detto in altri termini, quest'idea è pure compatibile con la sua adesione (più o meno convinta) alla massoneria?


RIprendo alcuni temi nel tentativo di precisare gli aspetti segnalati da Triboulet. Anzitutto mi pare che storicamente il filone dell'illuminismo "riformatore" sia nel contesto austriaco (e ci metto pure la Lombardia)di gran lunga prevalente su quello, per così dire, "rivoluzionario". Non è un caso che i "grandi nomi" dell'età dei lumi in questo territorio sono - più che filosofi puri- economisti o giuristi (il nostro Beccaria), uomini di stato (Kauniz). E non è un caso che l'amministrazione imperial-regia subisce una profonda revisione ispirata a tali principi senza che ne sia messo in discussione il fondamento. Anche le logge massoniche viennesi, almeno fino a un primo provvedimento del 1785 (peraltro più riorganizzativo che veramente restrittivo), proliferano in piena libertà.
E' interessante notare che la massoneria austriaca dell'epoca aveva una vocazione piuttosto marcata per la "mutua assistenza". Vi è chi sostiene, e mi pare suggestivo, che Mozart entrò nella massoneria mosso da ideali di solidarietà ed amicizia profondamente sentiti. E in effetti la loggia alla quale si era iscritto era intitolata proprio alla beneficenza (Zur Wohltatigkeit). La stessa loggia, è giusto ricordarlo, nel 1784 si impegnerà a favore delle inondazioni raccogliendo una colletta di oltre 4.000 fiorini.
Quanto al "lealismo" verso il potere imperiale, facendo la tara alle disposizioni del 1785, è fin troppo facile notare l'alto numero di aristocratici presenti tra le fila della massoneria. A riprova di una sostanziale concordia tra lo stato e la massoneria va osservato che, proprio nell'anno in questione, viene conferito il titolo di "Cavaliere dell'Impero" a Ignaz von Born, esponente di spicco delle logge viennesi. Come noto per questa occasione, quasi un riconoscimento dei meriti dei fratelli muratori, Mozart compone la cantata Die Maurerfreude.
L'intesa tra il compositore e l'autorità imperiale, su cui Triboulet chiede ragguagli, è un tema su cui non ho particolari informazioni. Secondo me non va assolutamente sottovalutato l'episodio del Ratto nel serraglio in cui le istanze della politica culturale imperiale (di cui di fatto il Burg era espressione ufficiale) vengono accolte con evidente entusiasmo dal compositore. E, rovesciando le cose, non va dimenticato come proprio il compositore riuscì a sdoganare presso Giuseppe II - presso il quale godeva dunque di un certo credito - le Nozze di Figaro.
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda Triboulet » sab 02 giu 2012, 13:20

TaO ha scritto:Non sapendolo probabilmente, hai assegnato pari dignità alla rigidità contrappuntistica/polifonica ed al bisogno di "ampie praterie creative", perchè l'una e l'altra si nutrono e alimentano a vicenda......ed è questa la strada maestra che sto tentando di usare nel 3d sul "polifonicamente...cantando"...insomma, indipendentemente, stiamo percorrendo una stessa traccia-guida


Grazie a te TaO! che la polifonia non fosse una gabbia ma una risorsa l'hanno sempre saputo bene tutti i compositori, in particolare quelli dell'area tedesca (ma non solo). Mozart e Haydn avranno una "crisi contrappuntistica" che ne arricchirà notevolmente le potenzialità espressive. Beethoven ne farà uno strumento di ascesi (pensa non solo alle due messe ma soprattutto alle ultime sonate e ai quartetti), nello Schumann sinfonico-cameristico sarà parte del suo tessuto espressivo e Brahms ne fu totalmente immerso forse più di Beethoven (sinfonia, musica sacra, da camera, pianistica ecc); citare Wagner poi è quasi banale. Tutti questi compositori hanno continuato a "cantare polifonicamente" in tantissimi modi. Nel '900 ci sarà poi un deciso ritorno al contrappunto (pensa solo a Schoenberg e alla scuola di Vienna, Hindemith, Shostacovich). Non è mio quindi il merito di aver assegnato un valore così alto alla polifonia : Chessygrin :

TaO ha scritto:E' come se oggi fossimo davanti nella stessa persona ad un autore di musica rap, spiritual, colta, teatrale....che non ha preclusioni verso questo o quel genere e soprattutto che ha risorse creative e conoscenze e sapienza tecnica da esaltarne ognuna.....non sottostando a ciò che "piace o non piace" ai suoi contemporanei (sempre parziale e temporalmente breve), ma preoccupandosi soltanto di come rendere al meglio ogni "settore musicale" che va a toccare.


Come Zappa, McCartney o Bowie va! : Chessygrin : La grandezza di Mozart (e dei suddetti, con le dovute proporzioni) è proprio non nell'essersi cimentato (quello l'hanno fatto un po' tutti, Chopin a parte) quanto nel aver raggiunto gradi di eccellenza in ogni genere toccato.

TaO ha scritto:Chiudo consigliando ancora di inserire qualche riga anche sul pianoconcerto k466, anch'esso in tonalità minore, come pochissimi altri scritti da Mozart. Quei venti minuti scarsi di musica lasciano intravedere cosa doveva essere la complessa ed ampia sensibilità percettiva/descrittiva/esplicativa dell'insostituibile Wolfy.


Il tuo suggerimento TaO è pertinentissimo, ma non dovrebbe limitarsi al K466 (che ha diciamo una affinità di mood maggiore) ma all'intero corpus dei concerti per pianoforte, forse il ciclo in cui meglio si esprime - e con un livello sempre alto - la dialettica dei contrasti mozartiani con peculiarità sempre diverse (pensiamo al 488, al 491, al 503 o al 595), ad alcune sonate per piano e per piano e violino, ad alcuni capolavori della musica cameristica (non solo i quartetti ma, anche e soprattutto, i quintetti). Insomma sarebbe bello, e prima o poi lo farò, aprire un thread sulla musica strumentale mozartiana della quale, almeno in queste pagine, credo non si sia mai parlato, e che è invece intimamente connessa ai concetti di "dialogo", "contrasto" e "contaminazione" che appaiono nella sua produzione teatrale.

Un rinnovato abbraccio alla cara Milady e un grazie sentito a Rodrigo per le preziosissime e interessantissime informazioni che ha fornito (che ovviamente io non potevo conoscere :( ).
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda TaO » sab 02 giu 2012, 14:32

Tu non puoi sapere quali e quante parole e bofonchi ho sentito e proferito (dai 15 ai 35 anni più o meno) a proposito della percezione-gabbiachiusa della polifonia/musica vocale (come fosse un'occlusione arterio-sclerotica da cui non ci si cava nulla..) rispetto alla musica strumentale da un verso e alla lirica dall'altro e alla musica rocke-popppe dall'altro ancora :evil: :evil:
quando scrivevo che Mozart non ha avuto preclusioni e s'è cimentato, attingendo da ogni sorta di input (da autori di successo e da semi-sconosciuti..dalla musica colta/di corte alla musica di strada/popolare ..dal teatro incipriato alle compagnie da capocomico/dell'arte..)volevo accentuare il fatto che quell'omino ha raggiunto probabilmente il vertice dell'umanamente possibile proprio perchè non s'è lasciato ingabbiare...perchè lo spunto/input da una parte e la realizzazione/output non s'alimenta con gabbie e piedistalli e perchè l'orecchio ha da funzionà come un radar rotante in ogni direzione - a braccio libero :oops: e si nutre di contrasti-accostamenti-dirupi-altezze che non è detto debbano "piacere" al pubblico pagante (questa cancellatela e non ditela a chi manovra ..perchè per quello esiste solo quello...il presente e il pubblicopagante :wink: )..

Ma ben venga l'analisi del Mozart strumentale (senza gggente cantante-lagnante :oops: )...io non volevo certo ridurre il tutto al k466, ci mancherebbe pure :lol: ..
E' che io lo ascoltai poco dopo l'uscita del famigerato "Amadeus" film e prima di iniziare le prove del "Lagrimosa" dal Requiem con quel gruppo squinternato di coro polifonico in preda alla calura estivo-agostana all'epoca ..cioè eravamo in vacanza-prove, ma capitava ci si vedesse e provasse alla chetichella....e in una di quelle prove squinternate alla chetichella, saremo stati una decina, uno si portò appresso l'ellepi con quel pianoconcerto e lo ascoltammo in pre-prova da uno stereo sgangherato di casa-campagna.
Prima o poi scriverò quali discorsi mise in moto quell'ascolto.....fine della storiella: quando ho le idee confuse - e capita abbastanza spesso anche in questo periodo - io riascolto quella ventina di minuti scarsi e..l'idea preminente mi si fa largo in mente...ora non so se Wolfy quando la compose pensava all'impatto che quel contrasto-incontro-scontro di suoni avrebbe avuto sulla mia testolina, certo non era la sua priorità quella di sgombrarmi la mente a ducent'anni e passa di distanza.....E' a questo che facevo riferimento quando rimarcavo il fatto che Wolfy , come tanti altri compositori moseca, non scriveva in base al "gusto dei coetanei-conviventi", ma travalicando..assemblava-dipanava per l'intero prossimo....Che poi lo facesse scientemente o inconsapevolmente.. irrilevante jè :roll:

quindi Tribuletto, scrivi presto e non ti stancà : Thumbup :
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda pbagnoli » sab 23 giu 2012, 17:10

In home la quinta puntata del bellissimo saggio (perché così dobbiamo chiamarlo) di Triboulet sul Requiem mozartiano.
Leggetelo!
Con l'occasione, vi preannuncio il grande ritorno di Luca Di Girolamo con una bella recensione di un live del Requiem di Verdi; lo proporremo nei prossimi giorni!
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda Milady » lun 25 giu 2012, 23:58

Grazie Triboulet!
ho letto e riletto con vera "cupiditas" la stupenda quinta puntata del tuo ciclo mozartiano.
E' stata davvero freschissima " rugiada al cespite" in questo caldo africano.
A quando la sesta?
Dovresti publicare poi il tutto.
Grazie ! E avanti tutta!
Con l'amicizia e la stima di sempre
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda pbagnoli » dom 01 lug 2012, 9:07

La nostra sezione di musica sacra si arricchisce di un lavoro di Luca Di Girolamo su una registrazione del Requiem verdiano!
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Re: nuovi articoli in home

Messaggioda pbagnoli » sab 14 lug 2012, 18:46

In home la sesta parte del lavoro di Triboulet sul Requiem di Mozart: qui il nostro Trib ha davvero superato se stesso. Mi spiace che il formato del sito non permette di aggiungere una foto supplementare inviata da Trib...

Comunque lo si rigiri, un lavoro splendido!
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