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[pbagnoli]

Ecco in home il nostro racconto della recente fatica discografica della Dessay.
Vi sembra una stroncatura?
Sì, lo è.
Non siamo mai pregiudizialmente pro o contro: come al solito, valutiamo con testa e cuore

[VGobbi]

Ecco in home il nostro racconto della recente fatica discografica della Dessay.
Vi sembra una stroncatura?
Sì, lo è.
Non siamo mai pregiudizialmente pro o contro: come al solito, valutiamo con testa e cuore

Pregi : Sills e Cappuccili.

Che c'entrano?

A parte questo lievissimo errore, in questa recensione in cui tutto e' stroncato, cosa salvi? Niente, ma proprio niente? E chi la Dessay non l'ha mai sentita in Lucia, questa incisione discografica, non e' una buona occasione per sentirla?

[pbagnoli]

Ecco in home il nostro racconto della recente fatica discografica della Dessay.
Vi sembra una stroncatura?
Sì, lo è.
Non siamo mai pregiudizialmente pro o contro: come al solito, valutiamo con testa e cuore

Pregi : Sills e Cappuccili.

Che c'entrano?

Hai ragione: stanchezza...

[pbagnoli]

E' tornato Triboulet!
Ci offre le sue considerazioni su una registrazione di una (a me) sconosciuta opera di Renzo Rossellini, interpretata da Magda Olivero.
A me è piaciuta moltissimo; spero sia così anche per voi!

[MatMarazzi]

E' tornato Triboulet!
Ci offre le sue considerazioni su una registrazione di una (a me) sconosciuta opera di Renzo Rossellini, interpretata da Magda Olivero.
A me è piaciuta moltissimo; spero sia così anche per voi!

Anche io plaudo con entusiasmo al ritorno del figliol prodigo, la cui recensione di "Guerra" è uno schiaffo - degno di quelli inferti a suo dire dalla Olivero - a chi per decenni ha mistificato (e continua a mistificare, per noia e ripetizione) la caratura di questa artista.
Triboulet, nella sua appassionata descrizione, ha colto perfettamente le contraddizioni e le complessità di questa affascinante "passatista", che ha saputo sfruttare il suo essere antica e anacronistica, persino i limiti del suo vecchio vocalismo, per dare vita e voce come nessun'altra a tanti personaggi che a loro volta erano antichi e anocronistici, male inseriti nel proprio tempo, come questa madre di Rossellini.
Questa capacità di ascoltarsi e giudicarsi, questa severità lucida e ironica nel vedersi in rapporto al proprio tempo, questo saper valorizzare persino lo stridore del suo essere "altro" hanno fatto di lei uno dei giganti del nostro teatro musicale, nonostante tutto l'impegno furbescamente profuso da Celletti per farla passare per la solita scolaretta che piace a lui.

Grazie mille Triboulet e ben tornato!!

Salutoni,
Mat

[Triboulet]

Ringrazio di cuore e saluto con affetto gli amministratori e "tutti quelli che mi conoscono" come si suole dire in tv scusandomi ancora per la mia ennesima e improvvisa latitanza. Farò quel che potrò, in ogni caso vi leggo (e vi leggero) sempre con immenso interesse. W Operadisc!

[pbagnoli]

Ho messo in home le mie considerazioni su uno spettacolo straordinario: i Dialoghi delle Carmelitane allestiti lo scorso anno a Monaco con la direzione di Kent Nagano e la regia di Tcherniakov.
Prendetevelo, scaricatevelo, fate quello che volete ma vedetevelo!
A parte il fatto che vi disintossicherà da Aide archeologiche e menate varie, questo è uno spettacolo che vi riconcilierà con il teatro d'opera in genere.
Spettacolare anche la resa musicale grazie a Nagano e alle protagoniste alcune della quali - Resmark, Isokoski - sono vere fuoriclasse!

[Enrico]

Prendetevelo, scaricatevelo, fate quello che volete ma vedetevelo!

Ho visto oggi in un negozio il DVD: costa troppo!!! purtroppo in offerta si trovano solo le solite cose viste e riviste...
Ma prima o poi cederò, e quindi preferisco rimandare la lettura della tuo racconto della "ristrutturazione" operata da Tcherniakov a quando avrò visto l'opera (come avevo fatto, per esempio con il Don Giovanni di Guth: prima lo vedo, poi leggo i commenti)

il modo odierno di rappresentare l’opera lirica esiste

Lo sappiamo: ma non fa male sottolineare ancora una volta come molti teatri italiani, a parte qualche raro spettacolo di qualità (di solito "di importazione") continuino a propinarci inutili costose schifezze.
Torino in questi giorni offre un Barbiere con Siragusa, Comparato, De Candia, Ulivieri diretti da un tal Galoppini e regia di V.Borrelli e di nuovo la Butterfly con Angeletti, Pisapia, Balzani, direzione di Rustioni e regia di Michieletto. Vista l'eccezionalità di questi due grandi eventi (ai quali, come dicevi tu, assisterei solo se mi regalassero in biglietti: non vado a spendere 80 euro per annoiarmi o fare inutili confronti con precedenti migliori allestimenti) ci sarà di entrambe le opere la diretta su radio3!

I cantanti esistono, eccome. E sanno non solo cantare, ma anche recitare

I cantanti che sanno cantare e recitare alla Scala non li vogliono, oppure vengono fischiati. Anche quelli che non sanno cantare vengono fischiati: quindi non c'è speranza. Qui a Torino invece sempre applausi automatici per qualunque cosa, presentazioni e promozioni sensazionali, e recensioni meravigliose (penso alla "sublime" Lucia con Mosuc Meli Campanella recensita a luglio da Giudici): e anche qui non c'è speranza, svegliare il nostro pubblico diventa sempre più difficile. Le recite del Barbiere di cui parlavo sopra sono già esaurite in prevendita!!!

[pbagnoli]

Prendetevelo, scaricatevelo, fate quello che volete ma vedetevelo!

Ho visto oggi in un negozio il DVD: costa troppo!!!

Hai ragione.
Prendilo all'estero, come ormai faccio sempre io.
Di solito compro su Internet: me lo recapitano a casa (anzi, me lo faccio recapitare al lavoro, a casa non ho servizio di portineria) e costa tutto meno.
Oppure scaricalo da Internet: ormai è possibile trovare materiale in alta qualità. Certo, magari ci si mette un po' di tempo ma ne vale la pena

[Enrico]

Radio3 continua a offrirci meraviglie: dopo l'Aida da Milano, dopo la Butterfly e il Barbiere torinesi, stasera la registrazione della Tosca fiorentina diretta da Oren con Serafin/Giuliacci/Mastromarino.

[pbagnoli]

Radio3 continua a offrirci meraviglie: dopo l'Aida da Milano, dopo la Butterfly e il Barbiere torinesi, stasera la registrazione della Tosca fiorentina diretta da Oren con Serafin/Giuliacci/Mastromarino.

Il mio ideale, come cast e direzione: peccato che me la perderò per seguire Milan-Juventus

[Enrico]

Da quest'anno ho cominciato a pagare il canone Rai, così posso continuare a godermi le belle trasmissioni d'opera alla radio... Ma chi ha deciso che qualunque opera si faccia al Regio di Torino debba essere trasmessa per radio? dopo la recente Bohéme (Agresta tanta voce, niente di particolare gli altri, direzione sviolinante sentimentale lacrimosa sdolcinata
-almeno negli ultimi atti, non ho ascoltato i primi - che pareva fosse tornato Oren, con l'allestimento di Patroni-Griffi) stasera toccava in diretta "euroradio" all'ennesimo mediocre Rigoletto diretto da Rustioni con, tra gli altri, Rancatore e Pretti (e credo che fosse, in questo 2012, già la quinta opera trasmessa da Torino).
Ho ascoltato parte degli ultimi atti: nessuno mi obbliga, mi direte, ma mi piacerebbe ascoltare qualche volta qualcosa di interessante tra le proposte del "servizio pubblico": paghiamo il canone, con i contributi pubblici si finanziano teatri "prestigiosi" come il Regio, e questo significa che paghiamo due volte per la produzione di simili spettacoli: se questo non è uno spreco che cos'è?

[MatMarazzi]

Da quest'anno ho cominciato a pagare il canone Rai, così posso continuare a godermi le belle trasmissioni d'opera alla radio... Ma chi ha deciso che qualunque opera si faccia al Regio di Torino debba essere trasmessa per radio? dopo la recente Bohéme (Agresta tanta voce, niente di particolare gli altri, direzione sviolinante sentimentale lacrimosa sdolcinata
-almeno negli ultimi atti, non ho ascoltato i primi - che pareva fosse tornato Oren, con l'allestimento di Patroni-Griffi) stasera toccava in diretta "euroradio" all'ennesimo mediocre Rigoletto diretto da Rustioni con, tra gli altri, Rancatore e Pretti (e credo che fosse, in questo 2012, già la quinta opera trasmessa da Torino).
Ho ascoltato parte degli ultimi atti: nessuno mi obbliga, mi direte, ma mi piacerebbe ascoltare qualche volta qualcosa di interessante tra le proposte del "servizio pubblico": paghiamo il canone, con i contributi pubblici si finanziano teatri "prestigiosi" come il Regio, e questo significa che paghiamo due volte per la produzione di simili spettacoli: se questo non è uno spreco che cos'è?

Sono totalmente d'accordo!!!
Le scelte della RaI sul fronte operistico sono grottesche.
NOn solo le piazze sono sospettosamente sempre le stesse, ma per titoli e cast che davvero non hanno alcun motivo di essere proposti.
E' più che uno spreco... è il solito dilettantismo.

Salutoni,
Mat

[VGobbi]

Bell'iniziativa quello di Pietro di dedicarsi alle "cose" di Wagner. Argomento tosto come pochi per un compositore tra i piu' complessi che il panorama operistico ci ha offerto. Un compositore che non ammette mezze misure : o lo si ama alla follia, o lo si ripudia drasticamente.

Il mio "folle" amore per Wagner e' stato tardivo (verso i 22 anni, quando l'opera lirica l'ascoltavo gia' da almeno 10 anni). Ricordo ancora, come se fosse adesso, la mia prima opera integrale. Era "Die Walkure", live dal Met del '41 con nomi del tutto sconosciuti, abituato a sentire l'opera italiana, sconfinando al massimo nel repertorio francese (Carmen e Faust) e russo (Boris Godunov) e con artisti la maggior parte greco/italianissimi, sopra tutto il trio delle meraviglie Callas/Di Stefano/Gobbi.

Nomi sconosciuti, dicevo, ma che al primo ascolto mi avevano notevolmente impressionato ... Melchior (ed il suo eterno "Walse"), i prodigiosi "hojotoho" della Traubel, il Wotan ultraterreno (in tutti i sensi e lo ritengo ancora adesso il mio Wotan per eccellenza) Schorr e l'Hunding nerissimo di Kipnis (mai sentito ed eguagliato il suo "Du labtest ihn"!).

E da allora tutti i miei sforzi, sopra tutto economici, erano dedicati all'acquisto di opera wagneriane, sopra tutto il Ring dal mio negozio di fiducia Stradivarius. Ogni volta che entravo, il fido Giorgio aveva per me sempre un nuovo Ring da propormi ed io immancabilmente lo compravo (a meno che mi anticipava quel bruto di Bagnoli, che puta caso era l'ultima copia disponibile!!! ).

Ho perso il conto dei Ring integrali, anche perche' sono un po' sparsi disordinatamente per la mia discoteca (che ha subito un brusco arresto nell'acquisto dei cd, da un po' di anni, anche causa una perdita vistosa dell'udito, non permettendomi di apprezzare l'opera come un tempo). Comunque ad occhio e croce ne possiedo 22/23 Ring (non meno e sicuramente qualcuno di piu') e qualche Ring incompleto (Oro e Siegfried di Karajan citati da Pietro - mentre non ne ero per niente a conoscenza il fatto che fosse uscito il terzo atto della Walkiria -, ma soprattuto il mio grossissimo rammarico e' per la Tetralogia dimezzata di von Dohnany, che a fronte di un cast alterno - meritevoli sopra tutto Rober Hale e Kim Begley -, presenta una delle direzioni piu' sconvolgenti che mi sia capitato di sentire, con una dovizia dei particolari, una sottolineatura dei leitmotiv senza perdere la quadratura d'insieme che non teme confronti, nemmeno di fronte ad un Boulez).

Ecco allora che colgo l'invito a tutti i forumisti, di raccogliere ed intervenire le proprie impressioni sul grande lavoro che sta svolgendo (da solo povero) il grande Bagnolo.

Io lo faro' tra poco ...

[pbagnoli]

Grazie, Vittorio.
Nessuna pretesa: proviamoci, e vediamo se salta fuori qualcosa di interessante...
Buona serata a tutti