I primi 5 anni di Operadisc

[Maugham]

Chiedo scusa, ma mi pare che non funzioni il link "continua" dalla home.

Ho visto anch'io...
Bisogna per forza che aspettiamo il risveglio del Giovin Signore...

Domanda al giovin signore perchè tutte le volte che mi connetto risulto -così mi dicono- nascosto.
Ho settato tutto il settabile ma non ne vengo fuori.
WSM

[pbagnoli]

Ragazzi...
...MA CHE BELLO E' IL NUOVO SITO?!?
Io l'avevo già visto nelle versioni di prova, ma vederlo in opera è tutt'altra cosa!
Un applauso al quasi-ingegnere, che si scusa perché ancora non tutto funziona a meraviglia...

[Milady]

Carissimo Pietrone and company,
la nuova veste grafica è assolutamente accattivante :mi piace moltissimo. Una goduria!
Grazie al quasi-ingegnere : non c'era miglior modo di celebrare i primi 5 anni del nostro sito.
Ottimo il nuovo make up : ma la sostanza resterà , ne sono convinta , la stessa: un gruppo di amici che discutono appassionatamente o che si scontrano altrettanto appassionatamente , ma sempre con una ricca dose di ironia e di autoironia.
Un abbraccio affettuoso a tutti
milady

[wverdi1980]

Tanti auguri per i primi 5 anni di questo sito veramente ben fatto. E vivissimi complimenti per la nuova veste grafica!
Lunga vita a OD!

[pbagnoli]

Grazie a tutti, davvero!
Le vostre belle parole ci incoraggiano non solo a andare avanti, ma anche a promuovere novità per il nostro sito.
Anzi, già che ci siamo ve ne preannuncio una: prossimamente inaugureremo una nuova sezione. A presto per i dettagli!

[Tucidide]

Ho letto l'editoriale, Pietro, e mi permetto di dire che ho notato, nella dichiarazione di intenti "montaliana" una mancanza: l'importanza della regia.
Mi pare che, anche grazie alle testimonianze dei nostri giramondo e alle discussioni sui DVD da poco editi, che OD sia unico proprio per questo aspetto: l'importanza riconosciuta, giustissimamente, alla regia nella moderna concezione del teatro d'opera. La discussione, interessantissima, sulla Khovanschina in DVD e più in generale su Cherniakov, così come i tanti discorsi su Guth, Carsen, Jones, Decker, McVicar, ne sono una dimostrazione.
Se dovessi individuare un aspetto davvero "unico" di OD, direi questo, anche più degli aspetti meramente musicali e tecnico-vocali affrontati.

[pbagnoli]

Ho letto l'editoriale, Pietro, e mi permetto di dire che ho notato, nella dichiarazione di intenti "montaliana" una mancanza: l'importanza della regia.

Hai ragione, Alberto: ce ne siamo dimenticati.
D'altra parte è come se avessimo detto: "Intendiamo dare notevole rilievo alla resa del canto". Avremmo fatto ridere, no? Sarebbe stato un pleonasmo, parlando d'opera lirica.
In realtà non è merito nostro il fatto di parlare di regia in ambito teatrale: stiamo parlando di uno spettacolo, la regia è un componente talmente essenziale che far notare ai nostri lettori che ne parliamo ci sembra quasi un insulto alla loro (e nostra) intelligenza.
E invece questo aspetto tu lo definisci "unico", perché siamo gli "unici" a dare un'adeguata rilevanza a questo dato: gli altri o non se ne curano, oppure lo sbertucciano, oppure molto spesso non lo vedono.
Sai, Alberto, io sono fermamente convinto che se oggi stiamo vivendo una stagione meravigliosamente esaltante in ambito di rappresentazione operistica, il merito sia anche e soprattutto dei registi che:
hanno proposto punti di vista completamente nuovi
hanno saputo esaltare capacità dei cantanti che forse nemmeno i cantanti sospettavano di avere
in qualche caso (vedi Wieland nella Bayreuth Anni Cinquanta) hanno proprio guidato la rivoluzione culturale, portando per mano direttori rivoluzionari come Krauss e Karajan (quest'ultimo per poco, purtroppo), o tradizionalisti come Knappertsbusch, e crescendo una scuola di cantanti che hanno inventato di sana pianta il loro approccio ai personaggi che affrontavano
Io credo che sia facile sbeffeggiare il "teatro di regia", come viene genericamente chiamato tutto quello che prevede la presenza di un regista che detta i propri ritmi a uno spettacolo; facile, dicevo, ma infantile, perché la regia è ormai quella che, di comune accordo con il direttore, dà la direzione allo spettacolo.
E le voci, dirai tu?...
Cazzo, Alberto, ti sembra che manchino le voci?!?

[Tucidide]

E invece questo aspetto tu lo definisci "unico", perché siamo gli "unici" a dare un'adeguata rilevanza a questo dato: gli altri o non se ne curano, oppure lo sbertucciano, oppure molto spesso non lo vedono.

Hai ragione, è proprio questo il punto!
Ed è anche il motivo per cui, ultimamente, ho diradato la mia partecipazione attiva. Non già perché non trovi più interessante il forum (tutt'altro!), ma perché io su questioni di regia posso parlare come un ragazzino che ha appena studiato "rosa rosae" può discettare della sintassi del periodo di Sallustio.

E le voci, dirai tu?...
Cazzo, Alberto, ti sembra che manchino le voci?!?

Le voci sono quelle su cui mi concentro maggiormente ancora adesso, quando vedo uno spettacolo, a meno che non ci sia una regia che mi prenda per il bavero e mi dica "eh,no, bimbo, ci sono anch'io, adesso mi guardi e cerchi di capirmi!" Non mi succede spesso: solo con i registi VERAMENTE grandi, quelli di cui persino uno come me riesce a capire (almeno in parte) la grandezza e la bravura.

E, certo, le voci non mancano. Da me non lo sentirai mai dire (ecco, se proprio vogliamo, alcune tipologie tenorili sono un po' sguarnite... diciamo... però lo dico sottovoce, piano, piano... )

[pbagnoli]

Ed è anche il motivo per cui, ultimamente, ho diradato la mia partecipazione attiva. Non già perché non trovi più interessante il forum (tutt'altro!), ma perché io su questioni di regia posso parlare come un ragazzino che ha appena studiato "rosa rosae" può discettare della sintassi del periodo di Sallustio.

Be', Alberto: questo non me lo puoi proprio dire!
Io sono ignorante di tecnica registica. Ho però scoperto Guth autonomamente guardando il DVD delle Nozze di Salisburgo e rimanendo folgorato da questa scena:

Ma è probabile che la prima volta in cui veramente mi sono confrontato con una vera e propria regia operistica sia stato in occasione dei Dialogues des Carmelites diretti da Carsen. Spettacolo indimenticabile. Non occorreva capire: bastava farsi accompagnare dal regista. Ricordi la scena finale del Salve Regina? Due volte lo vidi, e tutt'e due le volte mi ritrovai con le lacrime agli occhi:


Per cui non facciamoci problemi. Siamo forse professionisti quando discettiamo di voci dei cantanti? Non ti preoccupare: nemmeno gli altri lo sono

[VGobbi]

Bellissima la nuova veste grafica! Complimentissimi al Bagnolino, nipote di Bagnoli!!!

Giusta inoltre l'osservazione data da Tucidide su uno dei punti di forza di questo sito, ovvero l'importanza fondamentale data alla regia d'opera, quasi sempre trascurata, me compreso.

Nel frattempo attendo la nuova chicca che ci ha anticipato il Bagnoli.

[pbagnoli]

Bellissima la nuova veste grafica! Complimentissimi al Bagnolino, nipote di Bagnoli!!!

...che nella fattispecie in realtà è cugino.
Per la sorpresa, essendo tale, aspetta!

[Maugham]

Ed è anche il motivo per cui, ultimamente, ho diradato la mia partecipazione attiva. Non già perché non trovi più interessante il forum (tutt'altro!), ma perché io su questioni di regia posso parlare come un ragazzino che ha appena studiato "rosa rosae" può discettare della sintassi del periodo di Sallustio.

Non mi pare si parli solo di regia... diciamo che parliamo di teatro, visto che si chiama così.
Comunque ci sono thread interi dedicati alle voci. Non ultimo quello sugli heldentenor.
E comunque penso che nessuno su OD tratti con supponenza chi non mastica alla pefezione la drammaturgia applicata all'opera.
Anche perchè se tu sei alla prima declinazione io al massimo sono arrivato a res/rei....

WSM

[Teo]

Congratulation! ottima grafica per il nuovo look di OD.
Ringrazio tutti quanti per il contributo reso a questo sito, ma, mi sia concesso, vorrei ringraziare in modo particolare Pietro per il suo instancabile e incessabile attaccamento alla maglia (gergo calcistico).
Tutto si può dire di OD ma quello che sicuramente gli va riconosciuto è l'onestà intellettuale con cui si presenta e si pone nel complesso mondo dell'interconnected networks italiano.
Il mio contributo al sito è davvero esiguo, ma seguo con vivo interesse i commenti agli spettacoli visti dai nostri amici forensi, così come gli editoriali sulla discografia passata o recente (ancora non mi capacito di come Luca sia riuscito a realizzare un lavoro così imponente sul Lohengrin...).
Sovente vi sono commenti o posizioni con le quali non mi sento di poter essere in accordo, ma del resto credo sia normale.
In linea generale posso dire che grazie a questo sito e ai suoi principali fautori, ho potuto scoprire quanto di buono è successo nel panorama internazionale operistico in questi ultimi anni, e che l'Italia purtroppo non ha saputo essere protagonista di questi cambiamenti.
Ho conosciuto registi che ancora oggi sono capaci di rendere credibile e affascinante vicende umane pensate e vissute in un altro periodo storico culturale distante dal nostro mondo, ma capaci di avvicinarci a quelle vicende con un linguaggio che per per noi oggi ha un senso vero, che ancora fa si che ci si possa stupire ed emozionare.
Non riesco (ma può anche essere un mio limite) invece ad apprezzare completamente un certo modo di intendere il canto, ovvero il modo in cui si costruisce e si sa rendere un suono; non posso soprassedere ad esempio a certe sonorità di Kuafmann o della Bartoli (sono solo un esempio).
Forse sarò retrograde, ma il canto per me non è solo espressione di un intenzione o di un pensiero, il canto deve anche essere sostenuto da una sua verità primordiale, che deve risultare libera da ogni sovrastruttura psicologica e di adattamenti. La tecnica dovrebbe infatti consentire di arrivare a questo, liberare la propria natura e non condizionarla in uno stereotipo appositamente creato per ottenere un certo suono o per superare un certo ostacolo (sarò esagerato ma sento troppa gente che "accomoda, aggiusta o che si arrangia").
Certo non penso che tutti i cantanti di oggi siano da cassare e che in passato vi fossero solo esseri celestiali, sarebbe stupido e sopratutto non realistico, dico solo che non riesco comunque ad accettare l'idea che un cantante possa "anche " possedere una giusta vocalità. Ma questo forse è un discorso che dovrebbe essere trattato in altra sede...

Auguri dunque a OD per i suoi 5 anni con la speranza che, visto e considerato che la stagione scaligera si presenta quest'anno interessante, ci si possa radunare tutti quanti per vederci, guardare, ascoltare, parlare e mangiare!!!

Salutissimi.

Teo

[Alberich]

Complimenti per i 5 anni e per la grafica!

[elvino]

TANTISSIMI AUGURI AL SITO CHE E' UN VERO GIOIELLINO IN TUTTI I SENSI SIA NEL CONTENUTO,CHE NELLA NUOVA E INTERESSANTE VESTE GRAFICA