Beh, direi che la stagione 2011-2012 io la metteri decisamente nel settore "luci". Oddio, ombre ce ne sono (la scelta dei titoli non è originalissima), ma per la prima volta da diversi anni qualche brividetto lungo la schiena nel leggere il programma l'ho avuto... La cosa curiosa è che l'aspetto forse più interessante è quello che nelle scorse stagioni era il più deprimente: il capitolo registi. La lista fa una certa impressione: Carsen (2 volte), Guth, Jones, Bondy, Pelly. Anche il capitolo cantanti non mi sembra male: star a volontà (persino troppe, quasi un'ostentazione, nel Don Giovanni inaugurale...), ma finalmente si vede gente come Netrebko, Dessay, ecc, e anche chicche meno altisonanti ma ugualmente interessanti (il Balstrode di Purvis; i quattro ruoli diabolici dei Contes di Naouri...). Il capitolo direttori resta invece non all'altezza, ma non si può avere tutto...
Resta un problema di fondo non da poco: la totale incapacità di dire qualcosa nel repertorio italiano dell'ottocento. Quanto proposto per la Miller, Aida e Rigoletto (e già il fatto che tutto questo repertorio venga limitato a Verdi la dice lunga) fa cascare le braccia (per non dire di altre parti anatomiche...).
In ogni caso, una stagione con alti e bassi che non mi sembra sfiguri, per una volta, con quanto proposto da altri teatri europei, e dato il passato è già qualcosa...
Saluti,
Beck