Milano - Teatro alla Scala

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Re: Scala di Milano: l'età Lissner, luci e ombre

Messaggioda beckmesser » ven 15 apr 2011, 15:18

Beh, direi che la stagione 2011-2012 io la metteri decisamente nel settore "luci". Oddio, ombre ce ne sono (la scelta dei titoli non è originalissima), ma per la prima volta da diversi anni qualche brividetto lungo la schiena nel leggere il programma l'ho avuto... La cosa curiosa è che l'aspetto forse più interessante è quello che nelle scorse stagioni era il più deprimente: il capitolo registi. La lista fa una certa impressione: Carsen (2 volte), Guth, Jones, Bondy, Pelly. Anche il capitolo cantanti non mi sembra male: star a volontà (persino troppe, quasi un'ostentazione, nel Don Giovanni inaugurale...), ma finalmente si vede gente come Netrebko, Dessay, ecc, e anche chicche meno altisonanti ma ugualmente interessanti (il Balstrode di Purvis; i quattro ruoli diabolici dei Contes di Naouri...). Il capitolo direttori resta invece non all'altezza, ma non si può avere tutto...

Resta un problema di fondo non da poco: la totale incapacità di dire qualcosa nel repertorio italiano dell'ottocento. Quanto proposto per la Miller, Aida e Rigoletto (e già il fatto che tutto questo repertorio venga limitato a Verdi la dice lunga) fa cascare le braccia (per non dire di altre parti anatomiche...).

In ogni caso, una stagione con alti e bassi che non mi sembra sfiguri, per una volta, con quanto proposto da altri teatri europei, e dato il passato è già qualcosa...

Saluti,

Beck
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Grande stagione

Messaggioda MatMarazzi » ven 15 apr 2011, 16:09

Sono totalmente d'accordo con Beckmesser.

Sono qui nel mio alberghetto di Parigi in attesa che vengano le sei per correre alla Sale Favart, dove insieme agli amici mi gusterò il Freischuetz alla Berlioz diretto da Gardiner. Ci sarà ovviamente anche il collega forense Mattioli, che poco fa mi ha condotto a un risorantino delizioso sul Pont Neuf.

per passarmi il tempo, butto l'occhio sulla nuova stagione della Scala... e ...no, caspita, no!
Questa è veramente una signora stagione!
Ha ragione Beck: i problemini sono sempre gli stessi, ossia titoli prevedibili e totale spaesamento sul fronte italiano.
E tuttavia una delle stagioni più sfolgoranti fra quelle apparse finora in campo internazionale, con la sola eccezione del Theater an der Wien e della Monnaie di Bruxelles, finora i vincitori del toto-stagioni liriche (però anche qualche zampata di genio di Mortier a Madrid merita considerazione).

E' un fatto che, per una volta, Milano batte Parigi (Opéra-Bastille) e sostiene un testa a testa con Londra.
Non è poco...

Avremo modo di entrare nel dettaglio sulla programmazione scaligera, ma per quanto mi riguarda... complimenti.
Ci sono voluti sette anni :) ma finalmente comincio a risentire l'atmosfera Lissner... della mia adolescenza allo Chatelet.

Salutons (alla francese)
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Re: Scala di Milano: l'età Lissner, luci e ombre

Messaggioda marco » ven 15 apr 2011, 16:12

finalmente una stagione come diciamo in Romagna col "verso"

P.S. per Tuc nel programma di Baden-Baden hanno messo la Renee nell'Ariadne con Thielemann, c'è stato un ripensamento?
Marco
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Re: Scala di Milano: l'età Lissner, luci e ombre

Messaggioda Alberich » ven 15 apr 2011, 16:15

Se posso dire: presi singolarmente direi che sono tutti titoli interessanti e ben assemblati (sperando non perdano pezzi nel tempo). Alcuni sono sulla carta grandiosi e ho l'impressione che quest'anno i miei genitori mi avranno a casa piu' spesso del normale :mrgreen:
Pero' che poca fantasia...Don Giovani (ancora?), Nozze di Figaro, Peter Grimes, Rigoletto, Aida, ...
Un titolo fantasioso avrebbero potuto inserirlo. L'impressione e' che stante l'incertezza dei conti pubblici non si possano permettere spettacoli con posti vuoti.
Comunque bene cosi!
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Re: Scala di Milano: l'età Lissner, luci e ombre

Messaggioda pbagnoli » ven 15 apr 2011, 19:14

Ragazzi!
Per la prima volta dall'età del Pleistocene un Rigoletto senza Leo Nucci!!!
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Re: Scala di Milano: l'età Lissner, luci e ombre

Messaggioda VGobbi » ven 15 apr 2011, 20:49

pbagnoli ha scritto:Ragazzi!
Per la prima volta dall'età del Pleistocene un Rigoletto senza Leo Nucci!!!

Ma canta nella "Luisa Miller" ...
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Re: Scala di Milano: l'età Lissner, luci e ombre

Messaggioda Enrico » sab 16 apr 2011, 0:49

Nel Rigoletto, dopo il "grande successo" televisivo da Mantova, c'è Grigolo . Leo Nucci sarà Rigoletto a Zurigo alternandosi con Bruson. E però alla Scala rimane la quasi cinquantenaria Bohéme di Zeffirelli.
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Re: Scala di Milano: l'età Lissner, luci e ombre

Messaggioda pbagnoli » sab 16 apr 2011, 7:22

Enrico ha scritto:Nel Rigoletto, dopo il "grande successo" televisivo da Mantova, c'è Grigolo . Leo Nucci sarà Rigoletto a Zurigo alternandosi con Bruson. E però alla Scala rimane la quasi cinquantenaria Bohéme di Zeffirelli.

È vero, hai ragione: volevo parlarne nel prossimo editoriale ma, già che ci siamo, vale la pena di fare qualche considerazione anche qui. Quando avremo mai il coraggio di rinunciare a questa gloriosa produzione? Ma basta!!!
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Re: Scala di Milano: l'età Lissner, luci e ombre

Messaggioda marco » sab 16 apr 2011, 9:11

in effetti mi sembra che ai tempi dell'ultima ripresa un paio d'anni fa fosse annunciata che sarebbe stata l'ultima volta e che la prossima Boheme sarebbe stata nuova, forse è stato solo un problema di budget
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Re: Scala di Milano: l'età Lissner, luci e ombre

Messaggioda mattioli » sab 16 apr 2011, 10:44

il collega forense Mattioli, che poco fa mi ha condotto a un risorantino delizioso sul Pont Neuf


Giusto per la cronaca (e scusandomi per la divagazione): il GM ha debuttato dicendo che, poiché è "a dieta" (la cosa più improbabile del mondo dopo Muti che sceglie dei cantanti buoni e un regista vero), si sarebbe accontentato di un piatto solo. Infatti alla fine il menu del GM si è così composto: asparagi bianchi con una vinaigrette burrosa; magret de canard al miele e sesamo con gratin dauphinois (strati di patate alternati a besciamella, consigliatissimo da tutti i dietologi); gelato alla vaniglia sommerso di ciliegine al kirsch. Non infierisco perché ha offerto lui e perché, poche ore dopo, si è sentito un Freischutz la cui unica definizione possibile è: storico.
Scusate per la nuova puntata dell'entusiasmanate serie: Vita da GM (così impara a svelare i miei altarini cellettiani)... : Nar :
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Re: Scala di Milano: l'età Lissner, luci e ombre

Messaggioda pbagnoli » sab 16 apr 2011, 10:52

mattioli ha scritto:
il collega forense Mattioli, che poco fa mi ha condotto a un risorantino delizioso sul Pont Neuf


Giusto per la cronaca (e scusandomi per la divagazione): il GM ha debuttato dicendo che, poiché è "a dieta" (la cosa più improbabile del mondo dopo Muti che sceglie dei cantanti buoni e un regista vero), si sarebbe accontentato di un piatto solo.

Caro Alberto, allora eccoti la seconda puntata.
L'altra sera, a casa mia, tanto per star leggero:
:arrow: inizio con "o' fritto", circa 3 etti di frittura mista sapida e ricca; naturalmente non si è potuto esimere dal pescare abbondantemente anche dal mio tagliere di salumi
:arrow: pizza diavola, con salame piccante
:arrow: torta di babà, peraltro riferita buonissima. In realtà è stato un ripiego: voleva la pastiera, ma purtroppo il proprietario non l'aveva fatta

Se ci sarà un "a suivre", ti racconterò quello che mangiò a Zurigo in occasione della Tosca Kaufmann, Hampson & Carsen
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Re: Scala di Milano: l'età Lissner, luci e ombre

Messaggioda mattioli » sab 16 apr 2011, 11:05

ti racconterò quello che mangiò a Zurigo


Ecco, in effetti vorrei saperlo. Anche se su Zurigo devo solo stare zitto perché, prima di ogni doppietta (matinée delle due, poi recita serale) di solito mi facevo un impressionante piatto tipico di vitello con funghi, vino e crema e rosti. E cmq effettivamente il GM l'ho trovato dimagrito, almeno 3-4 etti...

Sulla Scala: a differenza vostra, io non sono mai stato anti-lissneriano. La stagione mi sembra notevole, benché inficiata da tre imbarazzanti riprese archeoliriche (una volta si diceva: moriremo democristiani. Adesso: moriremo vedendo la Bohème di Zeffirelli...). Segnalo però un punto che mi sembra importante, poi ci si può riscannare su tutto: NESSUN teatro del mondo ha questo panel di direttori...
Scusate la divagazione (sulla Scala, intendo).
Ossequiosamente

AM

PS: ma il Divino che fa? E' sparito?
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Re: Scala di Milano: l'età Lissner, luci e ombre

Messaggioda pbagnoli » sab 16 apr 2011, 12:00

mattioli ha scritto:

PS: ma il Divino che fa? E' sparito?

Parli per caso di William Somerset?
E' un uomo molto impegnato, però chissà, magari...
Anch'io sento la mancanza dei suoi testi.

Se consideri, questo sito è caratterizzato dalla presenza di penne prestigiose, brillanti e caustiche, di idee diverse ma accomunate da un unico denominatore: bisogna scorticar loro lo scroto per convincerli a scrivere qualcosa.
Il che, ovviamente, riguarda anche l'Essere Obeso con cui stai dividendo il soggiorno parigino.
Salut

PS Pensi forse che l'Essere Obeso scriverà una recensione dell'evento storico cui avete assistito?... : WohoW : : WohoW : : WohoW :
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Re: Scala di Milano: l'età Lissner, luci e ombre

Messaggioda VGobbi » sab 16 apr 2011, 12:20

Io invece vorrei che il GM ci desse più delucidazioni sul perche', secondo lui, quest'anno la Scala ha fatto centro e tanto che ci siamo, aspetto pure l'editoriale sulla nuova stagione scaligera.

Grazie!
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Re: Scala di Milano: l'età Lissner, luci e ombre

Messaggioda mattioli » sab 16 apr 2011, 12:22

Parli per caso di William Somerset?


E' quel desso : Thumbup :

PS Pensi forse che l'Essere Obeso scriverà una recensione dell'evento storico cui avete assistito?...


Mah... l'ho lasciato ieri sera al termine del Freischutz mentre concionava in place Boieldieu in mezzo a un gruppo di italiani che pendevano dalle sue GL (grasse labbra). Però mi pareva di aver capito che ripartisse per l'Italia oggi... Altro non so.
Ossequiosamente

AM
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