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C’è l’immancabile “Vesti la giubba”, berciata con la bava alla bocca, con il solito tono perennemente incazzato con il mondo! E a questo proposito: possibile che mai nessuno si sforzi di trovare strade interpretative diverse?
Tucidide ha scritto: E' vero che ha dato nuova linfa a Werther e a Lohengrin (per mio gusto personale, più nel primo che nel secondo caso), ma non è detto che debba essere sempre illuminante, o addirittura che ad ogni recita dello stesso ruolo debba sempre trovare qualcosa di innovativo, persino rispetto al sé stesso della volta precedente. Che cos'è Kaufmann, un mostro?![]()
MatMarazzi ha scritto:E anche nel brano che hai quotato io non riconosco il Kaufmann che conoscevo: qui mi sembra Alighiero Noschese che fa l'imitazione del tenore verista, replicandone tutti i vezzi e la retorica.
L'impressione che ho io, come Pietro, è che il nostro Jonas stia tentando di imitare ciò che qualcuno gli ha detto essere "lo stile del tenore da soldi facili".
pbagnoli ha scritto:Vedi, Tuc, io credo che Kaufmann debba seguire il suo stile, che è quello che Matteo ha definito "ricercatezza da liederista" in ruoli che questo atteggiamento non prevedono. Lui NON E' Mario Del Monaco: non lo sa fare, non è strutturato, non è attrezzato per questo. Se decide di fare il verso ai tenorastri iperdrammatici di stampo italiano, farà esattamente quello che fa qui: affondo mostruoso, birignao, voce scurita e chiusa e acuti che, per il momento, sono ancora belli e sonori, ma che col tempo diventeranno come quelli di Giacomini.
Luca ha scritto:A me piace moltissimo questo "Vesti la giubba". Ha una grande intensità e, soprattutto nel recitativo, ricorda molto, nel suono e nell'espressività, Vickers (altro grande Canio con Karajan).
Enrico ha scritto:Non posso giudicare il disco per intero, non ce l'ho ancora: mi limito a quanto già ascoltato su youtube.
"Viva il vino spumeggiante" secondo me si salva solo nel disco sui generis di Caruso e nell'incisione di Gigli con Mascagni, l'unica in cui il rallentando e il rubato non sembrino forzature artificiose: per il resto ho l'impressione che sia un pezzo difficilissimo, e non particolarmente bello.
Sulla Tosca voglio contraddire in parte il giudizio letto sopra, e difendere la Tosca di Monaco: non ho visto né sentito la Tosca di Zurigo se non per quei pochissimi frammenti, troppo miseri e brevi, che si trovavano sul "tubo", e mi dispiace non poter giudicare direttamente l'interpretazione di Kaufamm che altri hanno definito eccezionale (e non dubito della fondatezza di questo giudizio). Ma forse proprio per questo a me è sembrata eccezionale l'interpretazione di Monaco (con qualche riserva sul primo atto, senza parlare in questa sede degli altri interpreti). Provate a vedere il Cavaradossi di Kaufmann e dopo rivedetevi uno dei classici filmati con Domingo, il film con la Kabaivanska per esempio, o la Tosca nei luoghi e nelle ore, o qualunque altra Tosca con Pavarotti o Carreras o Di Stefano con la Caballè (e sono tutti cantanti che per vari motivi ho sempre apprezzato e stimato), o, se volete la modernità, qualche bella Tosca con Alvarez o con Licitra: dove lo trovate un altro Cavarodossi che recita e interpreta come Kaufmann? non è perfetto come a Zurigo, mi dite, e vi credo: ma siamo sempre a un livello molto alto.
Enrico ha scritto: Per il resto è difficile fare previsioni sulla sua evoluzione (o, speriamo di no, involuzione) teatrale e discografica, che non dipende certo da noi: a meno che non trovi il tempo di venire a leggere le nostre recensioni e discussioni, e, perché no, intervenire.
è stato varie volte dichiarato "miglior tenore del mondo"
non dipende certo da noi: a meno che non trovi il tempo di venire a leggere le nostre recensioni e discussioni, e, perché no, intervenire.
Tucidide ha scritto:Come dico sempre a Maugham, io non sono un melomane molto "raffinato",
Non fa portamentoni (il buon gusto da liederista si fa sentire), non tiene le note allo spasimo, resta sempre in ritmo, gigiona giusto un po' - ma poco - nelle prime frasi dell'arioso, cercando un'espressione trucida e ghignante. Ma per il resto è molto "castigato", molto "liederistico".
Maugham ha scritto:I suoi prossimi debutti (almeno quelli che so navigando sul web) prevedono per i prossimi tre anni Maurizio di Sassonia, Siegmund, CavPag al Met, Des Grieux Puccini con Netrebko, Eneas, Andrea Cheniér e Bacchus. Magari salteranno fuori anche altre cose, ovvio, magari anche un Sanson o un Admeto (speriamo)...ma per ora non ci sono.
Il tutto intercalato da miriadi di Tosche, Carmen e Werther.
Maugham ha scritto:Penso che le considerazione che sia Pietro sia Mat hanno fatto su questo CD di Kaufmann (a cui aggiungo modestamente le mie) siano una dimostrazione di come Operadisc non sia un'accozzaglia di fan, ma di persone pensanti capaci di giudizi oggettivi.
Qui la penso come Marazzi.
Se Kaufmann imbrocca questa strada non so più cosa farmene.
marco ha scritto:letto ieri nel sito di una sua fan: Manrico a Monaco nel '12
Tucidide ha scritto: Andrea Chénier, ruolo Borgatti, gli starebbe bene a livello vocale, ma mi dite che nel disco non riescono bene i momenti solistici.
Una curiosità mi frulla in capo. Ammettendo che Kaufmann imbocchi, dio non voglia, la strada del tenore facilone, a vostro avviso resterebbe valido interprete dei ruoli adatti a lui, o andrebbe alla deriva, cominciando a deludere le aspettative anche come Lohengrin, come Werther e come Josè?
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