La Traviata (Verdi)

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Re: La Traviata (Verdi)

Messaggioda MatMarazzi » dom 25 lug 2010, 16:29

marco ha scritto:parere personale nei confronti delle Violette citate da Mat e Tuc, conoscendone una buona parte, anche se non sempre in Traviata: se ne devo scegliere una prendo Patrizia Ciofi, la più commovente, anche per la sua fragilità fisica e vocale


Ti dò ragione... e poi ha avuto la fortuna di lavorare con Carsen, che non sarà stato al massimo della forma, ma sempre un bel lavorare.
Infatti io non avevo fatto una classifica di quelle che considero le più brave (ci avrei messo la Mei? :) )
Parlavo di quelle più "significative" (ossia nominate, ascoltate, divulgate) nel primo decennio del ventunesimo secolo.

Comunque se devo dire chi è stata per me la migliore del decennio... so che non sarai d'accordo, ma voto la Schaefer, che ho sentito dal vivo in questo ruolo a Berlino nel 2004, insieme al Villazon dei grandi giorni e a ...Hampson (alla faccia di Tuc! :) )
Purtroppo dirigeva Baremboim e la regia era di Mussbach. ;)

Ok, la Schaefer non è una belcantista vera (ma una vocalista a tutta prova, questo sì, con agilità e pianissimi e sopracuti perfetti), non è una grande voce (anche se decisamente più grande della Ciofi), in compenso è una fortissima personalità, una vera, vera artista, anche se tutta in delicatezze e nuances.
Indimenticabile... bionda, fragile, delicata e struggente. L'addio del passato più emozionante che ricordi.

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Re: La Traviata (Verdi)

Messaggioda Tucidide » dom 25 lug 2010, 17:09

MatMarazzi ha scritto:
Tucidide ha scritto:Zurigo, 30 giugno 2010
Comunque la si voglia considerare, una delle Violette più rappresentative del primo decennio del secolo è stata Renée Fleming (insieme alla Gheorghiu, alla Netrebko, alla Devia, alla Mula e alla Ciofi).


Scusa sai, ma la tua classifica delle Traviate più rappresentative mi sembra molto riduttiva e italo-centrica.

Beh, ovviamente, oltre a quelle citate ce ne sono state molte altre... Alla tua lista aggiungo anche la Lungu e la Vassileva (sempre nella serie "Violette de noantri" :mrgreen: ) e la Poplavskaya, che ha ripreso lo spettacolo di Decker ad Amsterdam con un bravissimo Ismael Jordi come Alfredo.

Non intendevo dare una valutazione oggettiva e di merito, né pretendevo di essere onnicomprensivo. Violetta è uno dei ruoli più cantati al mondo perché La traviata è una delle opere più rappresentate. Di Violette è pieno il mondo.
La Dessay l'ha fatta lo scorso anno a Santa Fè... un po' poco, visto oltretutto che non ci sono registrazioni né radio né ufficiali.
La Schaefer l'ha cantata abbastanza spesso, è vero, anche nell'allestimento molto bello di Marthaler con Kaufmann. Ecco, su di lei hai ragione: merita di essere inserita. :)
Non penso di essere troppo lontano dal vero se dico che le Violette da me citate, stanti le registrazioni audio e video che hanno prodotto, saranno quelle di cui si avrà più memoria in futuro. Perché in fondo, per falsante che possa essere, la testimonianza discografica e video è fondamentale per stabilire le gerarchie e scrivere la storia.
Ci sono state cantanti che hanno cantato Lady Macbeth molto più della Callas (che l'ha fatta solo per una serie di recite), ma intanto, la registrazione dal vivo certifica la greca come una delle più importanti Lady del XX secolo.
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Re: La Traviata (Verdi)

Messaggioda MatMarazzi » lun 26 lug 2010, 14:57

Tucidide ha scritto:Non penso di essere troppo lontano dal vero se dico che le Violette da me citate, stanti le registrazioni audio e video che hanno prodotto, saranno quelle di cui si avrà più memoria in futuro. Perché in fondo, per falsante che possa essere, la testimonianza discografica e video è fondamentale per stabilire le gerarchie e scrivere la storia.



Non è del tutto vero, almeno per me.
Se così fosse non dovremmo giudicare "rappresentativi" del loro tempo il Romeo di De Reszke o la Juliette della Patti perché non esistono testimonianze sonore.
E invece, se dovessimo stilare una lista dei Romei e delle Juliette più rappresentativi della fine dell'800, non avremmo dubbi a indicare loro.

Così come chiunque volesse stilare una lista delle Violette più rappresentative degli anni a cavallo fra 50 e 60 sarebbe pazzo a non citare la Gencer (avendo lei cantato la parte in tutti i teatri d'Italia, da Trieste a Palermo, ma anche a San Francisco, Vienna con karajan, persino al Bolchoi di Mosca).
Violetta era il suo biglietto da visita, con cui - nella sua prima maniera - raccolse trionfi spaventosi ovunque.
Eppure non ci restano registrazioni, tranne un impresentabile live (peraltro drammaticamente tardivo) del '64.

Le registrazioni non sono un sufficiente criterio di "rappresentatività"; ne sono un fattore, è vero, ma non tanto importante quanto le presenze nei grandi teatri e l'impatto sul pubblico.
La Dessay ad esempio ha cantato quella Violetta per due mesi filati a Santa Fe, facendone quindi una marea di recite.
Ed è ragionevole pensare che - considerata la vastità del teatro e la celebrità della diva - siano venuti da tutti gli Stati Uniti per sentirla, anche perché le recite erano in periodo estivo e ...in località che è anche turistica.
pensa che in tantissimi sono andati a Santa Fe dall'Europa (ci avevo pensato pure io).
Tante, tante persone l'hanno sentita in quei due mesi.

Ci sono state cantanti che hanno cantato Lady Macbeth molto più della Callas (che l'ha fatta solo per una serie di recite), ma intanto, la registrazione dal vivo certifica la greca come una delle più importanti Lady del XX secolo


Voglio poi darti un'informazione che, per la tua giovane età (accidenti a te), non puoi sapere.
Negli anni '70 ogni volta che si parlava di Lady Macbeth tutti citavano la Callas. Era considerata storica.
Se poi si parlava di "anni 50" e di Lady "rappresentative dell'epoca" il primo nome che si faceva - ovviamente - era il suo.
Eppure prima nel 1981 nessuno aveva mai sentito la registrazione scaligera, sepolta negli archivi RAI e la cui pubblicazione era vietata (come tutti i live della Callas) dai diritti di esclusiva che la Emi deteneva.

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Re: La Traviata (Verdi)

Messaggioda Tucidide » lun 26 lug 2010, 15:52

Il discorso ha un po' preso la tangente... :D Torniamo in tema.
A me pare che, se dobbiamo prendere un periodo di tempo limitato (10 anni!!!) non possiamo inserire nel novero delle interpreti di un qualsiasi ruolo un numero spropositato di nomi. Con tutto il rispetto per la Nylund, per la Szmytka, per la Dunleavy e per la Futral, a me pare che non abbiano fatto parlare di sé tanto da definirle "rappresentative".
Quanto alla Devia, Mat, so che a te non piace, che che la consideri decotta, e tutto il resto. OK! Però, che caspita, è una delle Violette che si sono sentite di più in Italia, e non solo a Bologna e Verona, ma anche alla Scala. La Scala: teatro di periferia, va bene, gestito da incompetenti, va bene, oramai non se lo fila più nessuno, va bene...
Per quale ragione l'Opera di Santa Fè (caspita! Hai detto il Met! :D ) dovrebbe essere più rappresentativa della Scala?

Vorrei poi dirti una cosuccia: forse tu non bazzichi forum e siti melomaniaci americani, ma ti assicuro che la Devia è assai apprezzata anche oltreoceano, dove diverse persone si sollazzano delle sue incisioni e degli spezzoni su YT, e addirittura rimpiangono che al Met o in altri teatri del Nuovo Mondo non canti mai. Non me lo sto inventando: quando si parla di una prova belcantistica, della Netrebko come della Fleming, della Dessay come della Damrau, ci sono sempre confronti sai con chi? Con la Devia! Per gli Americani è un po' come una Pizia, conosciuta quasi solo tramite registrazione, pietra di paragone del Belcanto.
Sai cosa mi ha detto una ragazza americana, di NY, grande fan della Fleming? Che mi invidia perché vivo in Italia e posso ascoltare la Devia! :D Non sto scherzando! :)
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Re: La Traviata (Verdi)

Messaggioda MatMarazzi » lun 26 lug 2010, 16:07

Tucidide ha scritto:A me pare che, se dobbiamo prendere un periodo di tempo limitato (10 anni!!!) non possiamo inserire nel novero delle interpreti di un qualsiasi ruolo un numero spropositato di nomi. Con tutto il rispetto per la Nylund, per la Szmytka, per la Dunleavy e per la Futral, a me pare che non abbiano fatto parlare di sé tanto da definirle "rappresentative".


E questo chi te lo dice? :)
I Blog italiani?
Sei sicuro che nel mondo si parli più della Mula e della Ciofi (in Violetta) che di gente che l'ha cantata al Met, a Monaco, a Bruxelles?

Per quale ragione l'Opera di Santa Fè (caspita! Hai detto il Met! :D ) dovrebbe essere più rappresentativa della Scala?

Qualsiasi teatro diventa rappresentativo se ospita un debutto come questo (per inciso con la nuova produzione di Pelly) e se accoglie in un'estate ...decine di migliaia di persone lungo tutto l'arco delle recite.
Mentre l'importantissima Scala (nonostante tutto è importantissima, ne convengo) non suscita alcun clamore con una Traviata messa su alla bell'e meglio per sostituire un Andrea Chenier cancellato, con una produzione di oltre vent'anni prima e un cast (ovviamente) raccogliticcio, visto che in programma c'era tutt'altro. Fortunati loro che hanno trovato libera (che strano!) una così gran diva come la Mariella che il mondo, ma che dico il mondo, l'universo intero ci invidia (peccato che, pur invidiandocela, non la scritturino anche). :)

forse tu non bazzichi forum e siti melomaniaci americani


Sbagli, li bazzico eccome, anche se negli ultimi anni un po' meno.
Ho scoperto Opera-L per esempio fin dagli anni '90. E per molto tempo ci andavo di continuo!

E' vero che, oltre che in Italia, qualche nostalgico che singhiozza a sentire un pianissimo ben fatto e un sopracuto alla fine di un'aria abita anche là.
Ma i nostalgici Americani non mi danno nessun fastidio... :) Sono sinceri e simpatici!
Sono mossi da vera passione e non da saccenteria pedante e improvvisata da "manuale del piccolo critico".

E poi, come in ogni settore, da loro in America c'è di tutto.
Io andavo a leggerli negli anni '90 non certo per sentire i loro rimpianti sulla Devia, ma perché, mentre da noi nessuno sapeva chi era la Silja, lì ne parlavano continuamente, con dibattiti che coinvolgevano appassionati di tutto il mondo, e con memorie di tantissimi spettacoli con lei che a me facevano venire il magone (già, perché io vivevo nel paese dove invece della Donna senz'Ombra o dell'Affare Makropulos con la Silja mi sciroppavo la Devia in Sonnambula).

Sai cosa mi ha detto una ragazza americana, di NY, grande fan della Fleming? Che mi invidia perché vivo in Italia e posso ascoltare la Devia! :D Non sto scherzando! :)

ma non ho dubbi! Solo una che non ha mai sentito la Devia dal vivo può dire una cosa simile! :twisted: ;)

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Re: La Traviata (Verdi)

Messaggioda Tucidide » lun 26 lug 2010, 16:38

Beh, meno male che non sono l'unico stordito che legge quella roba là! :mrgreen:
Leggere i forum di melomani americani è spassosissimo, e anche molto istruttivo. Si scopre un mondo in cui le nostre certezze, i nostri luoghi comuni non sono minimamente presi in considerazione, sostituiti da altri, ugualmente sclerotizzati.
In America hanno un culto perenne per le vecchie glorie del Met, mentre tendono a snobbare quelle della Scala dei tempi d'oro. Tengono in palmo di mano Merrill, Tucker, Milnes, Milanov, Tebaldi, Pavarotti, Morris, Hines, così come noi abbiamo sempre sulla bocca Di Stefano, Bastianini, Ghiaurov, Cappuccilli.
La Callas è meno idolatrata che da noi, della Olivero ricordano la famosa Tosca del '75 al Met; la Kabaivanska manco sanno chi sia. :D
Ma poi ci sono culti per cantanti molto più recenti, che noi oramai abbiamo lasciato passare nel dimenticato: per la Studer (passi), per la Millo, e persino per la Battle :!:
E il bello è che trovi gente che ti contesta lo stile e la tecnica della Dessay e come termine di paragone non ti porta la Sutherland o la Sills, ma la Battle :!: :!: : Chessygrin :

Per altro, paese che vai, orizzonti che trovi.
A Zurigo ho scambiato due chiacchiere con un ragazzo del posto che mi ha citato, come esempio di belcantista somma... "Lùcia Aliberti" :!: :!: :!: :!:

P.S. Mat, in tutti questi anni ho capito tante cose, ma ancora non afferro bene le ragioni del tuo amore per la Devia. Dovremo riparlarne, mi sa... :mrgreen:
Ultima modifica di Tucidide il lun 26 lug 2010, 18:04, modificato 1 volta in totale.
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Re: La Traviata (Verdi)

Messaggioda MatMarazzi » lun 26 lug 2010, 17:13

MatMarazzi ha scritto:Beh, meno male che non sono l'unico stordito che legge quella roba là! :mrgreen:


Io li ho sempre solo letti, ma sono mai intervenuto perché il mio inglese (mai studiato, purtroppo, se non all'università, per conto mio) è talmente dozzinale che avrei paura di farmi ridere dietro da tutti.
A proposito...

e persino per la Battle :!:


posso sfruttare la tua celebrata anglofonia per capire qual'è la domanda ha fatto tanto incavolare l'irascibile Battle in questa famosa intervista, dove passa nel giro di un secondo da gattina miagolante a tigre rabbiosa?
Non riesco a decifrare le singole parole...



Grazie,
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Re: La Traviata (Verdi)

Messaggioda Tucidide » lun 26 lug 2010, 18:26

MatMarazzi ha scritto:posso sfruttare la tua celebrata anglofonia

La mia che :?: :?: :?: :?: :?: :shock: :shock: :shock:
Sono sempre stato NEGATO per capire e parlare le lingue straniere. Leggerle e ('inglese) scriverle non è un problema, ma il flusso parlato per me è un mistero insondabile! : Hurted : : Hurted : : Hurted : :oops: :oops: :oops:

qual'è la domanda ha fatto tanto incavolare l'irascibile Battle in questa famosa intervista, dove passa nel giro di un secondo da gattina miagolante a tigre rabbiosa?
Non riesco a decifrare le singole parole...

Nemmeno io, ma mi pare di capire che l'intervistatrice le rinfacci di aver avuto una pessima reputazione di persona intrattabile. E lei... dimostra che tale fama era perfettamente aderente al vero! :mrgreen:
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Re: La Traviata (Verdi)

Messaggioda MatMarazzi » lun 26 lug 2010, 18:35

Tucidide ha scritto:mi pare di capire che l'intervistatrice le rinfacci di aver avuto una pessima reputazione di persona intrattabile. E lei... dimostra che tale fama era perfettamente aderente al vero! :mrgreen:


Immaginavo una cosa del genere...
Però quel video è splendido.
Guarda il secondo in cui l'espressione da "ochetta ridanciana" trapassa in pochi secondi a "furia oltraggiata"!
E' un miracolo di efficacia mimica!
Temo che in tutti questi anni abbiamo sottovalutato le risorse espressive della Battle.

Grazie,
mat

PS: te lo devo dire? A me la Battle non fa tutto questo schifo, specie quando evita di cantare ruoli belcantistici e virtuosi....
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Traviata, Sarajevo

Messaggioda Alberich » ven 15 ott 2010, 11:46

Un paio di settimane fa, sono finalmente riuscito ad andare al Narodno Pozorište di Sarajevo per un'opera: Traviata.
Davanti all'ingresso del teatro si teneva l'evento di fine campagna elettorale dell'SDP, il partito socialdemocratico (uscito peraltro straordinariamente bene dalle urne), erede del partito comunista, soprattutto nell'evitare la logica etnica propria di quasi tutti i partiti bosniaci ed erzegovesi nati dal declino della Jugoslavija, dalla guerra e nel lungo post guerra.
Il comizio rendeva impossibile l'ingresso al teatro (per chi non vi è mai stato: in Bosnia colpisce sempre la particolare cura dei dettagli). "Ulaz u pozorište", ingresso al teatro: il cartello era retto da una maschera, che con grande gentilezza indicava la strada alternativa per entrare. Non era teatro situazionista, ma potrebbe essere un'idea da riciclare.

Primo atto. Violettona e Alfredino, cori e comparse. Scenografia elegante, regia tradizionalissima. Intervallo.
Bar chiuso. Ci aggiriamo per le sale, cercando se non ce ne fosse un altro. Niente.
Appare enorme Bosniaco, in costume di scena, voce tuonante: "RECITE!", dite!. "Cerchiamo il bar". "Piano interrato, lì c'è l'ascensore".
Scendiamo. Non sembra un bar normale, malgrado la cassa con monitor luminoso. C'è tantissima gente vestita come un parigino dell'ottocento. Qualcun'altro è in smoking e porta con se degli strumenti.
E' il bar degli artisti! Violetta in sottoveste, coristi al bancone con bicchieri di rakija, bassotubista che si aggira furioso cercando chissà cosa. Noi tre birre, cincin (anzi, živijeli!): finalmente mi han fissato il colloqui di lavoro. "Cinque minuti e si inizia". Ritorniamo su.

Atto secondo: Alfredino e Violettona. Violettona e Giorgionissimo ("E' lui! E' lui che ci ha indicato il bar!"). Giorgionissimo e Alfredino (ma han fatto solo la seconda strofa...niente Provenza qui in Bosnia, solo natìo e fulgente suol). Intervallo.
Bravi, però. Lei è una vera diva di provincia: canta tutto, canta bene, un vibratino stretto che altrove detesterei, ma che qui ci sta, comunicativa, partecipe. Qualche effettaccio.
Il tenore è un coreanino tascabile, sguardo perso e innamorato, sempre proteso un po' in avanti e fermo in scena come un vaso di fiori. Lo hanno montato su dei trampoli, ma il dislivello con violetta rimane tutto. La voce tiene, non è bella, ma canta tutto. Il padre sgrana gli occhi ogni nota, si strozza sugli acuti, ma nei pezzi più cantabili ha una bellissima voce, piena, fonda. Deve aver molto ascoltato i dischi di Siepi (r moscia entrambi, tra l'altro).

Atto terzo. Lei sempre più diva, lettera slava fino al midollo, pianissimi gustosi nell'aria. Si rialza, sta bene! No, muore...povera. Applausi.

I to je to. E questo è quanto.

Si potrebbe aggiungere che l'orchestra era amplificata, il che ne amplificava la pessima qualità. E che il direttore è ingiudicabile, visto che l'orchestra non ha i crismi di un'orchestra professionale. Molto meglio il coro, maluccio alcuni comprimari, meglio altri. Ma non è questo che conta.
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Re: Traviata, Sarajevo

Messaggioda Enrico » ven 15 ott 2010, 12:04

Bellissimo!!!

Mi veniva in mente la Traviata di questo film:
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Re: Traviata, Sarajevo

Messaggioda Alberich » sab 16 ott 2010, 10:39

:mrgreen:
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Re: La Traviata (Verdi)

Messaggioda Tucidide » dom 17 ott 2010, 23:35

Bologna, 2010
Uff...
Alle volte mi tocca, almeno parzialmente, dare ragione a questa manica di cultori del declamato :D
La Traviata di Bologna aveva per me due motivi di interesse, opposti fra loro: la tarda Violetta dell'ormai anziana Mariella Devia e la direzione del giovane astro nascente Michele Mariotti.
In un allestimento funzionale ma che non sapeva né di me né di te, tranne che nel III atto, con una bella idea finale, la Devia ha mostrato solo in parte i pregi su cui si è costruita la sua fama. L'età è quella che è, e per avere 62 anni (non è peccato dire l'età delle signore, no? :mrgreen: ) canta bene, regge benissimo le frasi in piano e pianissimo, smorza e rinforza quasi sempre senza sforzo, lega e quant'altro. Il centro e il grave sono piccoli e opachi, adesso più che mai, e in certi punti, come ad esempio "Amami, Alfredo", l'effetto è smortino. Il virtuosismo è ancora buono, ma non come una volta, e questo si è sentito in un moscissimo "Sempre libera", lento, pesante, noioso.
Bei momenti? Non sono certo mancati, perché, checché se ne dica, :twisted: la Devia è una cantante di categoria superiore: i momenti di canto elegiaco, in piano e pianissimo, soavi, sono stati belli o anche bellissimi, come ad esempio "Ah, fors'è lui" con le due strofe e "Addio, del passato", il suo momento migliore, diretto benissimo da Mariotti.
La Devia, però, come Violetta ha un difetto (quello che per alcuni è IL suo difetto): dà l'idea, almeno a me, di buttare via frasi, incisi, cantandoli con tono uniforme e sbrigativo, concentrandosi sui suoi pezzi forti. Almeno a mio gusto, la sua Violetta paradossalmente potrebbe essere bellissima in una selezione, ma integralmente perde di consistenza e di carica, in una parola, di "verità". Nel complesso, toltomi il cappello di fronte alla tecnica di Donna Mariella, non posso certo dire di aver trovato il suo personaggio particolarmente coinvolgente. Certo, ho ascoltato un canto preciso, bello, talora molto bello. Ma è sufficiente questo?
Mariotti, il direttore, ha talento. Lo si capisce da alcuni spunti degni di un grande direttore: il Preludio I è stato davvero eccellente, e in generale il III atto è stato notevole. Ma spesso l'ho trovato smorto, lento, anzi direi slentato, annacquato, noioso. Deve ancora migliorare, ma, ripeto, le stigmate dell'ottimo direttore ci sono. E' un direttore che ho sentito spesso ultimamente: secondo me gli manca continuità. Se migliora sotto questo aspetto, può diventare qualcuno.
Degli altri... taccio.
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Battle

Messaggioda Riccardo » lun 18 ott 2010, 21:26

Tucidide ha scritto:
MatMarazzi ha scritto:qual'è la domanda ha fatto tanto incavolare l'irascibile Battle in questa famosa intervista, dove passa nel giro di un secondo da gattinamiagolante a tigre rabbiosa?
Non riesco a decifrare le singole parole...

Nemmeno io, ma mi pare di capire che l'intervistatrice le rinfacci di aver avuto una pessima reputazione di persona intrattabile. E lei... dimostra che tale fama era perfettamente aderente al vero! :mrgreen:

Vedo solo ora questi messaggi!
Anche se molto OT è divertentissima la cosa!

L'intervistatrice chiede sì alla Battle qualche spiegazione sulla reputazione di artista intrattabile, ma lo fa in modo un po' incauto :D

Nello specifico la giornalista dice alla Battle di aver letto :!: che lei sarebbe una perfezionista e le chiede se per caso è questo il motivo per cui corre voce che sarebbe un'artista con cui è difficile lavorare : Chessygrin :
Poi tenta di limare la cosa dicendo che vuole solo sapere come può mantenere una tale qualità di canto...ma è evidentemente troppo tardi!

In realtà comunque non vedo questo cambio improvviso di espressione...anzi lei continua a sorridere, anche se diventa più artificiosa. Secondo me già prima c'è qualcosa di strano e di innaturale nel modo di porsi. Concordo con Mat sul fatto che dalla Battle si sarebbe potuto tirare fuori molto di più...

Salutoni
Ric
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Re: La Traviata (Verdi)

Messaggioda FloriaTosca » lun 21 mar 2011, 17:38

So di riesumare forse una discussione un po' vecchia e "tormentata", ma c'era un nome che mi aveva attirato: Irina Lungu.
Ne leggo parlare bene, altrettanto quando, alla vigilia della Traviata dell'anno scorso al San Carlo di Napoli, cercai qua e là informazioni su quella che sarebbe stata la prima interprete di Violetta. Sono consapevole che le produzioni del nostro teatro vivono un periodo di declino, ma la regia di quella Traviata fu insolitamente originale, il baritono una commovente rivelazione...ma fu voce comune del pubblico che il soprano fosse stata una pessima scelta, ancora se ne parlava dopo settimane sulla community o con esposti presso la direzione artistica. Il motivo era molto semplice e di comune percezione: aveva una voce troppo bassa di volume, probabilmente la sentiva solo l'orchestra! Avevo un palchetto vicino al palcoscenico, eppure è stato come sentire tutto il primo atto senza soprano. Solo quando l'orchestra si fermava (È strano...) riaffiorava. Rimasi molto scossa, era stata rovinata la più bella prova di canto della Traviata, ovvero quella della festa del primo atto! Vorrei poter dire che fosse colpa dell'orchestra, troppo vigorosa o troppo amplificata, ma tutti gli altri cantanti si facevano sentire benissimo...
Per il resto (ovvero nei giri di note tra un rimbombo dell'orchestra e l'altro) dava prova di una bella voce e di una bella tecnica, un po' rinvigoritasi nell'Amami Alfredo, ma nel complesso un po' deludente per provenire dalla Scala
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