Lucia di Lammermoor (Donizetti)

[beckmesser]

Certo che con la Westbroek e Kaufmann, non avrei nulla da eccepire.

Allora mi sa che devi cominciare a prenotare un volo per New York. A quanto risulta, Westbroek (ma come Siglinde) e Kaufmann (che debutta Siegmund) dovrebbero prender parte al nuovo ipertecnologico Ring che il Met metterà in scena dalla prossima stagione.

Anche se domenica vedrò una Carmen grossomodo solo per il tenore.

Intendi quella della Scala? Anch'io ci sarò domenica. Non ho visto né sentito nulla della prima, e confesso che dopo tutto quanto è stato scritto qui e altrove sono abbastanza curioso...

Saluti,

Beck

[marco]

dimenticavo che l'Edgardo della Netrebko dovrebbe essere Vittorio Grigolo

[VGobbi]

Comunque Milling è lo stroardinario Hunding del Ring di Copenhagen della Decca.

Dvd o cd? Puoi parlarmi, brevemente, del Ring in questione? Non ne conoscevo l'esistenza, visto che penso (almeno credo) di possedere quasi tutti i Ring (mi limito solo a quelli in cd) in commercio (ora non ricordo quanti ne ho, ma dovrei avere sicuramente piu' di 20 Ring integrali).

Grazie!!!

[Enrico]

dimenticavo che l'Edgardo della Netrebko dovrebbe essere Vittorio Grigolo

Grigolo l'ho visto una volta come Arturo (nella Lucia) in un teatro molto più piccolo della Scala: carino, bella presenza, ma deboluccio. Ha mai cantato Edgardo, o sarà anche questo un debutto?

[Maugham]

Certo che con la Westbroek e Kaufmann, non avrei nulla da eccepire.

Allora mi sa che devi cominciare a prenotare un volo per New York. A quanto risulta, Westbroek (ma come Siglinde) e Kaufmann (che debutta Siegmund) dovrebbero prender parte al nuovo ipertecnologico Ring che il Met metterà in scena dalla prossima stagione.

Ti sei dimenticato di Terfel.
Comunque, rimanendo ai miei due piccioni presi con la mitica fava... aspetto i Troiani di Londra del 2012.

E il Lohengrin di quest'estate a Bayreuth.
WSM

[VGobbi]

Maugham, rispondi al mio post!!!

[Maugham]

Comunque Milling è lo stroardinario Hunding del Ring di Copenhagen della Decca.

Dvd o cd? Puoi parlarmi, brevemente, del Ring in questione? Non ne conoscevo l'esistenza, visto che penso (almeno credo) di possedere quasi tutti i Ring (mi limito solo a quelli in cd) in commercio (ora non ricordo quanti ne ho, ma dovrei avere sicuramente piu' di 20 Ring integrali).

Grazie!!!

Brevemente non te ne posso parlare.
E' un Ring molto complesso sotto il profilo drammaturgico.
E' centrato sulla figura di Brunnhilde e tutta la storia, grossomodo, è vista come un lungo viaggio a ritroso nella memoria di una famiglia stile Thomas Mann nell'arco di un periodo che parte dai primi anni del novecento per arrivare ai giorni nostri.
La Gotterdammerung è l'opera più riuscita.

Maugham, rispondi al mio post!!!

Prima di arrabbiarti potevi fare una ricerca sul forum.
Ne abbiamo parlato di sfuggita qui http://www.operadisc.com/forum/viewtopic.php?f=4&t=639&p=7248&hilit=copenhagen#p7248
Tra l'altro in un thread dove sei intervenuto anche tu.
Ciao
WSM

[Milady]

Carissimi,
riprendo l'antico tema del primo post : Devia-Lucia.
L'ho ascoltata a teatro, in un infelice allestimento tutto "pura lana scozzese".
La protagonista sin dalla lunare aria di entrata era costretta dal rinomato regista ad armeggiare con un coloratissimo plaid a quadrettoni , nonché a zampettare cautamente in una landa infida causa ricchi e poco visibili ciuffi d'erba e mucchietti di terriccio.
La Devia svettava regalmente su tutto il resto del cast per la tecnica trascendentale e la purezza cristallina dell'emissione. Ma... ed è un grosso ma, a parte la perfetta esecuzione dello spartito,una qualsivoglia interpretazione del personaggio non veniva fuori .
Non era in serata buona?
So che dicendo così mi tiro addosso le contumelie dei deviomani: in quella recita le cose andarono in questo modo.
Perla nera fu il coro che intonò "Ah quella destra di sangue impura!" con la rilassata spensieratezza " da italiani in gita" (Jannacci, "Bartali" )e al ritmo di un allegro valzerone.
Delle Lucie della Callas amo la seconda. Certo la voce non è più quella di pochi anni prima, ma ci viene offerto un capolavoro di scavo e di approndimento psicologico.E questo riscatta tutto.
Ascoltai quella della Sutherland - una delle prime diffuse in Italia-ad una radiolina perfettamente funzionante stando beatamente su una panchina di un celebre giardino.
Iniziamente rimasi ammaliata dalla tecnica mirabile e dalla bellezza seducente della sua voce che saliva ad acuti astrali , lucenti e corposi ,che affrontava con totale souplesse le più insidiose difficoltà.In seguito mi sembrò che da un un atto all' l'altro , a parte la dizione quasi incomprensibile,la sua interpretazione restasse sostanzialmente immutata: una magnifica monotonia , in senso etimologico.
Certamente mi sbagliavo.
Certamente il difetto è in me che desidero Lucie caratterizzate
Tutto qui.
Un saluto affettuoso
da Milady

[Triboulet]

Inutile dire cara Milady che mi trovi daccordo su tutto... ho ampiamente espresso i miei pareri in merito.
Mi piacerebbe sapere (da te come da chi non si è ancora espresso in merito e avesse voglia di intervenire) come trovi la Lucia della Dessay e, tra i classici, quella della Sills, che della Callas non aveva nè la voce nè l'acume interpretativo, ma che trovo artista a suo modo elettrizzante, con tutti i suoi eccessi e i suoi difetti.

[Milady]

Carissimo Triboulet,
grazie di essere in sintonia con me anche su questo argomento.
Amo i cantanti dalle grandi personalità, nel bene e nel male.
La Dessay ne ha da vendere.
Mi incantava ed insieme mi preoccupava la sua inclinazione ad andare oltre , a sperimentare ogni difficoltà tecnica , la sua recitazione spigliata , ironica e senza rete. Anche quando la sua voce era al top sentivo, e non so dirti come, che era tesa al massimo e temevo che si incrinasse, come è purtroppo accaduto.
Con umiltà e coraggio assolutamente ammirevoli è ripartita da zero. Non ha più la voce di un tempo, ma La sua Lucia ti prende alla gola , anche sul piano della recitazione.Io sento che la cantante che è sulla scena vive un proprio dramma personale oltre a quello di Lucia.Mi commuove.
Eccede ? Meglio così,almeno per me. In un mondo omologato , ben vengano le personalità individuali spiccate, pronte a rischiare. (Non c'entra con questa discussione , ma nella Fille de règiment , era un gioiello di ironia , di grazia e di arguzia ed era pure in voce).
Lo stesso discorso vale per la Sylls .Se come dicono i raffinati delibatori vocali aveva un registro basso di cartavelina , rispondo che ,stante il tipo della voce della grande Beverly, questa critica mi lascia del tutto indifferente:
con le sue variazioni spericolate ma sempre in funzione della SUA definizione del personaggio, la sua Lucia veniva fuori ( Sempre fuori tema : Sylls e Dessay : "A vos jeux" dall'Hamlet... e "Ai vostri giochi" della Callas ,il primo che ho ascoltato : tre intrepretazioni diverse, ma da far venire la pelle d'oca).
Torno in tema : Nathalie e Beverly, grandi personalità canore, grandi attrici, pronte a mettersi in gioco, coerenti nelle loro scelte.
Chapeau!
Milady

[Luca]

Concordo assolutamente con l'amica Milady. La Sills e la Dessay hanno nella loro arte quel carattere che si chiama spettacolarità nel senso ampio del termine. In merito è necessario andarsi a riascoltare quel cofanetto in 2 CD chiamato Sillsiana e il disco delle Mozartarien con il quale la Dessay entrava nel circuito discografico. Mai è stato dato tanto campo all'improvvisazione (Sills) e all'acrobazia vocale sostenuta da un grande magistero interpretativo (Dessay) in arie che solo apparentemente possono esser considerate esercizio tecnico fine a sé stesso.

Buona giornata a tutti.
Luca.

[Enrico]

Ho trovato il video con Grigolo-Arturo (Teatro Vittorio Emanuele di Messina, novembre 1999). Con Dimitra Theodossiu (Lucia), Carmelo Corrado Caruso (Enrico), Antonio De Palma (Edgardo), Giancarlo Tosi (Raimondo), direttore Andrea Licata.

[stecca]

Poche opere hanno avuto il privilegio di godere di una incisione in disco praticamente perfetta ed insuoerabile nella gran parte dei suoi componenti. La Decca 1972 diretta da Bonynge con il quartetto vocale Sutherland, Pavarotti, Milnes e Ghiaurov trovo sia tuttora insuperata e forse insuperabile e si che di Lucie in disco o in Teatro ne ho sentite...quel disco è un capolavoro che ai tempi ci feci i solchi...

[Milady]

Amici carissimi,
Sono andata a ricontrollare tra i miei vecchi dischi: trovai allora e trovo ancora nettamente superiore sul piano del fraseggio e della scavo psicologico la seconda Lucia della Callas.
E ancora ogggi questa sua interpretazione svetta alla perfezione: un punto fermo.
Se la voce presentava qualche menda , pazienza.
Quello che aveva perduto sul piano dellla bellezza vocale era ampiamente risarcito dall'approfondimento del personaggio.
E inoltre , finché le è stato possibile, ha saputo fare di necessità virtù ,piegando con somma astuzia le asperità vocali a fini espressivi.
Trovo invece l'Edgardo di Tagliavini invecchiato già per quei tempi.
Dal vivo, l'Edgardo di Kraus era un portento anche per la tavolozza timbrica e le nuances.
Rimasi di stucco quando lo sentii affermare con convinzione che le registrazioni in studio lo bloccavano, appunto quanto a colori e naturalezza.
Avrei pensato l'esatto contrario.
Con simpatia
Milady

[Triboulet]

La Sills e la Dessay hanno nella loro arte quel carattere che si chiama spettacolarità nel senso ampio del termine. Mai è stato dato tanto campo all'improvvisazione (Sills) e all'acrobazia vocale sostenuta da un grande magistero interpretativo (Dessay) in arie che solo apparentemente possono esser considerate esercizio tecnico fine a sé stesso.

La Decca 1972 diretta da Bonynge con il quartetto vocale Sutherland, Pavarotti, Milnes e Ghiaurov trovo sia tuttora insuperata e forse insuperabile e si che di Lucie in disco o in Teatro ne ho sentite...quel disco è un capolavoro che ai tempi ci feci i solchi...

trovai allora e trovo ancora nettamente superiore sul piano del fraseggio e della scavo psicologico la seconda Lucia della Callas.
E ancora ogggi questa sua interpretazione svetta alla perfezione: un punto fermo.

A seconda dei punti di vista avete tutti voi la vostra ragione. Ovviamente ognuno sceglierà poi la "sua" strada ma, gira che ti rigira, quando si parla di Lucia i nomi che vengon fuori son sempre gli stessi (qualche temerario aggiunge Scotto e Gencer). Personalmente mi sono sempre "fatto bastare" queste interpreti, ma mi chiedo (e vi chiedo) cosa ci possa essere OLTRE... Tentai una volta con la Lucia della Moffo... qualche frase suggestiva, la voce già un po' problematica nella gestione, poco pathos in tutta franchezza... L'amico stecca (che consiglierebbe qualsiasi cosa della Caballè) SCONSIGLIA la sua lucia, e questo mi pare un ottimo motivo per tenersene alla larga Non oso immaginare la Lucia della Deutekom, che pure l'ha cantata tante volte... Mi incuriosisce invece la Lucia della Gruberova. Confesso di non conoscerla, qualcuno mi sa dire qualcosa? La mia curiosità è in relazione all'evoluzione che può aver avuto l'interpretazione della cantante all'interno della sua carriera, ovvero, com'è oggi la Lucia della Gruberova? Un po' "ronzesca" anche lei (come ad esempio la sua Borgia)?
Avete altri nomi interessanti?