MatMarazzi ha scritto: Non è importante l'anello in sè (anello a cui, scusatemi, io non riconosco alcun ruolo simbolico, tipo "denaro", "capitale" o cose simili).
Ci mancherebbe che ti scusassi!
Figurati. Anche a me tutta la fuffa da socialismo utopistico applicata al Ring oltre a puzzare di vecchio mi convince solo in parte.
Come mi convince poco il Wagner "barricadero" le cui rivoluzioni erano le "sue" rivoluzioni, non quelle di "tutti" come velenosamente fece notare Bakunin.
Rivoluzioni aventi ad oggetto il conflitto tra genio e società. Pensa te....
Penso che per rispondere alla tua domanda, il potere dell'Anello, giovi vedere le diverse versioni del Ring.
Il primo abbozzo del Ring nasce nel 1849 ed è figlio di un rivoluzionario imbevuto di Proudhon e di Feuerbach.
Qui Wagner afferma che il mito dovrebbe aprire la via che conduce al popolo.
Da buon figlio di Rockel e Bakunin afferma che il mito deve assumere la funzione di una teorizzazione sociale.
Diamogli la parola:
I Nibelunghi sono una stirpe germogliata nel grembo della notte. Con frenesia incessante e infaticabile essi frugano le viscere della terra e arroventano e forgiano i duri metalli. I giganti regnano su loro con ottuso feudalesimo. Non sanno utilizzare il potere; ai loro sensi ottusi basta aver sottomesso i Nibelunghi. Con alta attività gli dei ordinarono ora il mondo, legarono gli elementi con savie leggi e si dedicarono alla cura più provvida del genere umano. La loro forza sta sopra di tutto. Ma la pace che ha permesso loro di conquistare il potere non si fonda sulla conciliazione: è stata ottenuta con la violenza e con l'astuzia. La meta del loro superiore ordinamento del mondo è la coscienza morale: ma dell'ingiustizia che perseguitano sono essi sstessi colpevoli. Dalle profondità del Nibelheim rimbomba verso di loro la coscienza della loro colpa: poichè la servitù non è spezzata; solo il potere è stato strappato ad Alberich ma non per farne uso migliore. Sotto il ventre dell'ozioso drago giace sepolta e inutilizzata l'anima, la libertà dei nibelunghi.Occorre una volontà che rompa l'incantesimo.
E Wagner scrive:
Gli Dei individuano nell'uomo la capacità di possedere tale libera volontà.
L'abbozzo, grosso modo procede come nella versione definitiva eccetto che nel finale. Brunnhilde si sacrifica e rende l'anello alle figlie del Reno però non c'è nessun Crepuscolo degli Dei. Il suo sacrificio
libera i Nibelunghi e proclama la signoria di Wotan sul genere umano.
Nibelunghi, udite la mia parola! Proclamo la fine della vostra schivitù!
Chi forgiò l'anello e incatenò voi operosi, non potrà riaverlo mai, ma sia libero come voi!
(...)
Uno solo governi: tu, Dio padre, signore!Versi mai musicati e espunti dalla redazione definitiva.
Siegfried è per Wagner l'espressione della "libera volontà". Il violatore di ogni legge morale ovvero il classico esempio dell'egoismo vittorioso e liberatore della dottrina anarchica.
Poi ci furono fughe, fallimenti, debiti, letture onnivore, saggi teorici zurighesi...
E qui il discorso cambia.
Non sto a riportarvi il testo integrale della lettera a Rockel del 1854 in cui Wagner spiega la nuova concezione del mito nibelungico.
In pratica: l'umanità nasce solo dal tramonto di ogni statalismo. Come si annienta lo stato, ovvero i padroni? Tramite il libero amore tra gli uomini. Ora c'è il crepuscolo degli dei. Tutto deve finire per ricominciare.
Poi arriva la lettura di Schopenauer o, così credo perchè non ho letto il Mondo come etc. etc., la visione che Wagner aveva di Schopenauer.
Centrale il ribaltamento della figura di Wotan.
La rinuncia alla volontà.
Parole di Wagner:
Dopo la partenza dal colle delle Wakirie Wotan non è più, in verità, che lo spirito di un trapassato: il suo massimo fine non può essere che quello di lasciar fare., di lasciar andare le cose come vanno, senza più intervenire in modo determinante e per questo ora è diventato un Viandante: guardalo bene!, perchè assomiglia a tutti noi; è la somma dell'intelligenza del presente, mentre Siegfried è l'uomo del futuro che noi desideriamo e vogliamo, ma che non può essere fatto da noi, perchè deve crearsi da se stesso mediante il "nostro annientamento".Wotan quindi non deve più dominare, come nel 49, ma aprire la via all'uomo del futuro.
Inoltre solo l'autannientamento può portare alla redenzione.
Mica male come cambiamento di prospettiva in soli cin que anni.
Per farla breve conosciamo quattro finali del Crepuscolo che sono significativi:
a) il primo senza crepuscolo con la signoria degli Dei e la liberazione dei Nibelunghi con l'ascesa in una nuvola rosa (testuale) di Burnnhilde, Siegfried e Grane tra il tripudio di un umanità gioiosa.
b) il secondo, che è quello musicato ovvero con l'incendio del Walhalla e il rogo di Wotan e di tutti gli Dei. Gli dei dominatori, corrotti dalla potenza dell'oro tramontano dopo che lo stesso Soegfried è stato sacrificato perchè possa sorgere
la nuova purezza di un'umanità libera dal potere dell'oro.
c) Il terzo, mai musicato, contiene nella scena dell'immolazione alcuni versi alla Feuerbach di cui sono interessanti gli ultimi dieci:
Non beni, non oro, nè pompa divina; non casa, non corte, nè lusso regale; nè il vincolo ingannevole di torbidi patti, nè la dura legge d'ipocriti costumi: felici nel piacere e nel dolore rende solo...l'amore. d) E qui arriva il ribaltamento! Al momento della pubblicazione della versione pressocchè definitiva del Crepuscolo Wagner aggiunse, a mo' di appendice, questi versi che si proponeva di musicare poi o non ne ebbe tempo o voglia o non lo so.... Sentite cosa dice la Brunnhilde degli anni Settanta:
Se ora non vado più alla Rocca del Walhalla sapete dove vado? Lascio la casa del sogno, fuggo per sempre la casa dell'illusione; dell'eterno divenire le porte aperte chiudo dietro di me: alla sacra terra d'elezione senza illusione e sogni, meta del viaggio terreno, si avvia colei che sa. Dell'eternità la beata fine sapete come la ottenni? TATATAAAAA! Di un tristo amore il profondo dolore mi fece aprire gli occhi: vidi finire il mondo.Sentite che profumo di Tristano?
E facile capire perchè Wagner non li abbia musicati.
Qui proprio siamo dalla parti opposte del primo Ring tutto anticapilatista.
Musicare questi versi l'avrebbe costretto a un'opera immane.
Rivedere e rileggere tutta la tetralogia in un'altra chiave...
E forse non ci sarebbe mai stato l'agosto del 1876.... e Cosima l'avrebbe picchiato.
Quindi Mat, cosa ti posso dire?
Non so rispondere alla tua domanda.....
WSM