Tucidide ha scritto:Un attimo, Mat: non mi fare le pulci sulla scelta lessicale!

Con "imbarazzante" intendevo dire "scarso", "pessimo", non volevo dire "che ha fatto vergognare e messo in imbarazzo la gente".
Ma Tuc....
che sarà mai di questa nostra povera comunicazione, se persino un filologo classico mi usa i vocaboli con leggerezza?

"imbarazzante" = participio presente del verbo imbarazzare.
Tucidide ha scritto:Io ho avuto la sensazione che la Silja sia stata applaudita (non straordinariamente, ripeto) a prescindere dalla resa vocale, certamente per la sua grande resa attoriale, ma soprattutto perché il pubblico l'ha presa come un cammeo, cioè la classica vecchia gloria che si presenta sul palco in ruoli di contorno catalizzando su di sé l'attenzione, un po' com'era capitato l'anno scorso con la Caballé nella Fille du Régiment. Anche lì, c'era gente che era andata a Vienna solo per lei, e non per Florez e la Dessay, per sentire e vedere la grande Caballé dal vivo, anche se in un ruolo quasi solo parlato. In quell'occasione la particina della Crackentorp divenne fulcro dello spettacolo, perché c'era la Caballé.
Non credo che, in assoluto, si possa considerare la parte della contessa un "cammeo".
Non lo è in assoluto, ma in particolare non lo era in questa produzione, che si concentrava talmente sul personaggio della contessa da farne il perno attorno a cui tutto ruota: senza una personalità di carisma e della forza intmidatori, la Nemirova avrebbe dovuto cambiare regia...
Peccato che non abbiano trovato un'interprete altrettanto carismatica ma più in regola con le note (forse, Ric sarà d'accordo, la Baltsa avrebbe potuto).
Certo, per rispondere alla tua domanda, con uno sconosciuto mezzosoprano qualsiasi di 35 anni... per quanto a posto vocalmente, tutto l'allestimento sarebbe risultato sbilanciato e assurdo.
La Crackentorp è sì un cammeo, a differenza della contessa, perché l'interprete di questo ruolo (fosse pure la Caballé) è irrilevante alla riuscita di uno spettacolo.
Se c'è un grande artista in un ruolo cammeo bene! Se non c'è si va avanti benissimo lo stesso.
Infatti a Londra e a New York hanno fatto tranquillamente a meno la Caballé e il successo è stato ugualmente clamoroso.
Mentre questa Dama... senza la Silja potrebbe andare avanti solo con una contessa ugualmente carismatica, mentre finora tutte le recite le ha fatte solo lei, e chissà quanto andrà avanti.
E poi... abbi pazienza tuc!:)
Dire che la Crackentorp della Caballé è stata il "fulcro dello spettacolo" ...mi pare un'enormità deliziosamente romagnola!

Di quelle che ogni tanto scappano persino a uno spirito lucido e ironico come te (ma pur sempre romagnolo!)

Così come affermare che la gente accorresse a questa Fille "non per Florez e la Dessay" come hai scritto tu, ma per la Caballè!
Qualche smidollato del genere ci sarà pure stato, ma non credo tanti...
Tucidide ha scritto:Mi paragoni la Silja quasi settantenne che fa la Grafinja a quell'altra

che fa la Borgia alla Scala a 39 anni? Su, ammettilo, stiamo parlando di due cose TOTALMENTE diverse.
O beato candore di cuore di fan!

Certo che sono cose TOTALMENTE (tutto maiuscole... va bene?) diverse.
Mai mi sarei sognato di paragonarle.... Che il Cielo mi aiuti!
Io mi stavo solo riferendo al termine "imbarazzante", che mi sembrava più appropriato alla circostanza di un fiasco allucinante, con tanto di fischi e urla del pubblico, epiteti ingiuriosi, inviti a tornarsene a casa (prontamente raccolti...).
Era solo l'esempio di un caso in cui a teatro si è davvero imbarazzati...
Alla Dama di Picche con la Silja (che in fondo come contessa ha rimediato applausi, elogi di stampa, decine di repliche a Vienna, scritture nello stesso ruolo in altri teatri d'Europa...) l'unico imbarazzato eri tu.
Ma che siano cose TOTALMENTE diverse è assolutamente vero...
E' una grande verità che l'artista settantenne è un po' come la croce rossa: chi se la sentirebbe di sparargli addosso?
Mentre, come tu dici, è a 30-40 anni che si prendono i fischi!
Sacrosanto! Indiscutibile...
Tutt'al più ci sarebbe da chiedersi come mai Frau Silja nè a 20, nè a 30, nè a 40, nè a 50, nè a 60 anni si è mai portatata a casa un disastro pirotecnico (e ...imbarazzante?) come quello che Madame René ha raccolto alla Scala!
E dire che la Silja non ha sempre cantato la Contessa... ma si dilettava, quando aveva l'età della Fleming, in ruoletti che forse erano un pochino più esposti e rischiosi di quelli della diva americana...
hai presente?... robina come Elektra, la Regina della Notte, Bruennhilde, Kostanze, Lady Macbeth, Turandot, Zerbinetta, i tre ruoli dei Racconti di Hoffmann, Salome, Lulu... Eppure mai fischi ed epiteti... bah!
Ma queste sono quisquilie!

Ne convengo....
E ne converranno anche gli amici del forum (Riccardo, Teo, Pietro, Ilaria, Vittorio, ecc...) che due anni fa - in quella stessa Scala che pochi anni prima aveva così duramente malmenato la Fleming trentanovenne - assistettero a una famosa replica di Jenufa insieme a me.
In quell'occasione la Silja raccolse dal pubblico milanese ovazioni addirittura isteriche, tanto fracassanti che l'interprete del role-titre, la povera Emily Magee, dovette - alla seconda passerella degli artisti - far uscire la collega per ultima.
E' ovvio: come tu ci insegni, tutto quel baccano era dovuto al fatto che la Silja aveva 66 anni!
Da ciò deriva che se la Fleming - nella Lucrezia Borgia - avesse cantato allo stesso modo ("imbarazzante?") di come ha fatto, ma con 66 anni sulle spalle, avrebbe raccolto a Milano le stesse ovazioni della Silja... E' matematico!
E dirò di più: poiché la matematica non è un opinione, ne consegue che se la Fleming di anni ne avesse avuti 93 allora alla sua Borgia sarebbe venuto giù il teatro e avremmo dovuto chiudere il Piermarini per ulteriori restauri...
Può essere, ma se per una manciata di ruoli quel modo stantio, risaputo e logoro "paga", io spettatore "ci casco", me lo godo e basta.
Sì... a meno che non salti fuori che quelle due furbate da "grande attore" instabile e ipersensibile anni '70 non sono altro che una maschera per coprire insufficienza tecnica, povertà di idee e - quel che è peggio - disinvolto rapporto col solfeggio!
Ma non insisto...

W "urletto Joe"!
Salutoni,
Mat