La Dama di Picche (Cajkovskij)

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Re: La Dama di Picche (Cajkovskij)

Messaggioda MatMarazzi » gio 23 ott 2008, 16:56

Tucidide ha scritto:Me lo hai detto tu stesso di persona, Mat: se non si hanno le note per cantare una parte, è meglio non cantarla proprio. Lo dico e lo ribadisco, la Silja è stata imbarazzante perché non riusciva ad esprimere nulla causa una tessitura che non riusciva a gestire.


Non l'ho solo detto.
L'ho scritto in sede di recensione qualche mese prima che tu vedessi lo spettacolo! :)
Io - a differenza di qualcuno ;) - ammetto i limiti degli artisti che stimo e li rimprovero per i debutti sbagliati.
Era la parola "imbarazzante" che mi sembrava esagerata.
Io ho provato imbarazzo a teatro... quando la gente stecca, il pubblico urla... quando ci si ritrova a guardare in terra perchè ci si vergogna per il povero artista... ci si vorrebbe seppellire al suo posto...

La Silja era comunque la regina dell'allestimento, pensato dalla Nemirova su di lei; la stampa le ha rivolto solo elogi; il pubblico l'ha applaudita con entusiasmo (almeno alla mia recita, ma anche alla prima).
Non mi pare fosse per nulla imbarazzata... nè credo che il pubblico guardasse a terra dalla vergogna, durante la sua performance che - almeno a livello attorale - era grandiosa.

Intendiamoci, non sto giustificando la Silja: è inammissibile che uno canti ruoli di cui non ha le note... e per questo l'ho censurata. Se tu avessi detto inammissibile, non avrei avuto nulla da dire! :)
Ma ho come la sensazione che tu non sappia cosa voglia dire "imbarazzarsi" a teatro.
Chiedilo a chi era a quella famosa Lucrezia Borgia scaligera cosa vuol dire uscir da teatro "imbarazzati"... :)

Di certo ho ancora negli occhi quella camminata sbilenca ed insicura, e nelle orecchie il tono quasi infantile, puerile, con cui si dichiara a Liza.


Sì, certo, certo... da "actor studio".
La stessa identica camminata, gli stessi identici toni infantili che ci propina in qualsiasi ruolo (compreso Ernani e Manrico) da trent'anni a questa parte...
E c'è chi ci casca ancora! :)
Spero almeno che alla tua recita abbia imparato la parte, a entrare giusto... :)

Salutoni,
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Re: La Dama di Picche (Cajkovskij)

Messaggioda Tucidide » gio 23 ott 2008, 17:53

MatMarazzi ha scritto:Era la parola "imbarazzante" che mi sembrava esagerata.
Io ho provato imbarazzo a teatro... quando la gente stecca, il pubblico urla... quando ci si ritrova a guardare in terra perchè ci si vergogna per il povero artista... ci si vorrebbe seppellire al suo posto...

La Silja era comunque la regina dell'allestimento, pensato dalla Nemirova su di lei; la stampa le ha rivolto solo elogi; il pubblico l'ha applaudita con entusiasmo (almeno alla mia recita, ma anche alla prima).
Non mi pare fosse per nulla imbarazzata... nè credo che il pubblico guardasse a terra dalla vergogna, durante la sua performance che - almeno a livello attorale - era grandiosa.

Intendiamoci, non sto giustificando la Silja: è inammissibile che uno canti ruoli di cui non ha le note... e per questo l'ho censurata. Se tu avessi detto inammissibile, non avrei avuto nulla da dire! :)
Ma ho come la sensazione che tu non sappia cosa voglia dire "imbarazzarsi" a teatro.
Chiedilo a chi era a quella famosa Lucrezia Borgia scaligera cosa vuol dire uscir da teatro "imbarazzati"... :)

Un attimo, Mat: non mi fare le pulci sulla scelta lessicale! :) Con "imbarazzante" intendevo dire "scarso", "pessimo", non volevo dire "che ha fatto vergognare e messo in imbarazzo la gente".
Io ho avuto la sensazione che la Silja sia stata applaudita (non straordinariamente, ripeto) a prescindere dalla resa vocale, certamente per la sua grande resa attoriale, ma soprattutto perché il pubblico l'ha presa come un cammeo, cioè la classica vecchia gloria che si presenta sul palco in ruoli di contorno catalizzando su di sé l'attenzione, un po' com'era capitato l'anno scorso con la Caballé nella Fille du Régiment. Anche lì, c'era gente che era andata a Vienna solo per lei, e non per Florez e la Dessay, per sentire e vedere la grande Caballé dal vivo, anche se in un ruolo quasi solo parlato. In quell'occasione la particina della Crackentorp divenne fulcro dello spettacolo, perché c'era la Caballé.
Mi paragoni la Silja quasi settantenne che fa la Grafinja a quell'altra :D che fa la Borgia alla Scala a 39 anni? Su, ammettilo, stiamo parlando di due cose TOTALMENTE diverse. :)
Ti chiedo solo un'opinione: se invece di Anja Silja avesse cantato così una cantante di 35-40 anni, debuttante alla WS, come pensi che avrebbe reagito il pubblico? :wink:

Sia chiaro che il mio non è un discorso di "nome", come fanno insistentemente e compulsivamente alcuni da altre parti. E' una questione di "gerontofilia" del pubblico, che, del tutto legittimemente, esiste. Negli applausi alla Silja c'era una buona percentuale di ammirazione per quello che l'artista ha fatto in passato. Anche perché se uno è stato davvero grande, qualche zampata, due frasette, te le azzeccherà sempre, e in nome di quelle gli perdonerai tutto il resto.
E' una storia vecchia, Mat, e tu la sai meglio di me: i fischi li pigliano i cantanti che sono all'apice, non alla fine di carriera. Domingo ha dichiarato che smetterà di cantare quando sarà fischiato: allora canterà fino alla morte. Oramai, chi lo fischia più uno come Domingo? Chi si prende la responsabilità di contestare un simile monumento? Lo potevano fare venti, trent'anni fa (e lo facevano, come accadde all'Ernani della Scala), ma adesso non più.

Sì, certo, certo... da "actor studio".
La stessa identica camminata, gli stessi identici toni infantili che ci propina in qualsiasi ruolo (compreso Ernani e Manrico) da trent'anni a questa parte...
E c'è chi ci casca ancora! :)
Spero almeno che alla tua recita abbia imparato la parte, a entrare giusto... :)

Può essere, ma se per una manciata di ruoli quel modo stantio, risaputo e logoro "paga", io spettatore "ci casco", me lo godo e basta. Se mi avesse fatto così Manrico, non mi sarebbe piaciuto. :)
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: La Dama di Picche (Cajkovskij)

Messaggioda MatMarazzi » ven 24 ott 2008, 11:20

Tucidide ha scritto:Un attimo, Mat: non mi fare le pulci sulla scelta lessicale! :) Con "imbarazzante" intendevo dire "scarso", "pessimo", non volevo dire "che ha fatto vergognare e messo in imbarazzo la gente".


Ma Tuc....
che sarà mai di questa nostra povera comunicazione, se persino un filologo classico mi usa i vocaboli con leggerezza? :(
"imbarazzante" = participio presente del verbo imbarazzare.

Tucidide ha scritto:Io ho avuto la sensazione che la Silja sia stata applaudita (non straordinariamente, ripeto) a prescindere dalla resa vocale, certamente per la sua grande resa attoriale, ma soprattutto perché il pubblico l'ha presa come un cammeo, cioè la classica vecchia gloria che si presenta sul palco in ruoli di contorno catalizzando su di sé l'attenzione, un po' com'era capitato l'anno scorso con la Caballé nella Fille du Régiment. Anche lì, c'era gente che era andata a Vienna solo per lei, e non per Florez e la Dessay, per sentire e vedere la grande Caballé dal vivo, anche se in un ruolo quasi solo parlato. In quell'occasione la particina della Crackentorp divenne fulcro dello spettacolo, perché c'era la Caballé.


Non credo che, in assoluto, si possa considerare la parte della contessa un "cammeo".
Non lo è in assoluto, ma in particolare non lo era in questa produzione, che si concentrava talmente sul personaggio della contessa da farne il perno attorno a cui tutto ruota: senza una personalità di carisma e della forza intmidatori, la Nemirova avrebbe dovuto cambiare regia...
Peccato che non abbiano trovato un'interprete altrettanto carismatica ma più in regola con le note (forse, Ric sarà d'accordo, la Baltsa avrebbe potuto).
Certo, per rispondere alla tua domanda, con uno sconosciuto mezzosoprano qualsiasi di 35 anni... per quanto a posto vocalmente, tutto l'allestimento sarebbe risultato sbilanciato e assurdo.

La Crackentorp è sì un cammeo, a differenza della contessa, perché l'interprete di questo ruolo (fosse pure la Caballé) è irrilevante alla riuscita di uno spettacolo.
Se c'è un grande artista in un ruolo cammeo bene! Se non c'è si va avanti benissimo lo stesso.
Infatti a Londra e a New York hanno fatto tranquillamente a meno la Caballé e il successo è stato ugualmente clamoroso.
Mentre questa Dama... senza la Silja potrebbe andare avanti solo con una contessa ugualmente carismatica, mentre finora tutte le recite le ha fatte solo lei, e chissà quanto andrà avanti.

E poi... abbi pazienza tuc!:)
Dire che la Crackentorp della Caballé è stata il "fulcro dello spettacolo" ...mi pare un'enormità deliziosamente romagnola! :D
Di quelle che ogni tanto scappano persino a uno spirito lucido e ironico come te (ma pur sempre romagnolo!) ;)
Così come affermare che la gente accorresse a questa Fille "non per Florez e la Dessay" come hai scritto tu, ma per la Caballè! :)
Qualche smidollato del genere ci sarà pure stato, ma non credo tanti...

Tucidide ha scritto:Mi paragoni la Silja quasi settantenne che fa la Grafinja a quell'altra :D che fa la Borgia alla Scala a 39 anni? Su, ammettilo, stiamo parlando di due cose TOTALMENTE diverse. :)


O beato candore di cuore di fan! :D

Certo che sono cose TOTALMENTE (tutto maiuscole... va bene?) diverse.
Mai mi sarei sognato di paragonarle.... Che il Cielo mi aiuti!
Io mi stavo solo riferendo al termine "imbarazzante", che mi sembrava più appropriato alla circostanza di un fiasco allucinante, con tanto di fischi e urla del pubblico, epiteti ingiuriosi, inviti a tornarsene a casa (prontamente raccolti...).
Era solo l'esempio di un caso in cui a teatro si è davvero imbarazzati...
Alla Dama di Picche con la Silja (che in fondo come contessa ha rimediato applausi, elogi di stampa, decine di repliche a Vienna, scritture nello stesso ruolo in altri teatri d'Europa...) l'unico imbarazzato eri tu.
Ma che siano cose TOTALMENTE diverse è assolutamente vero...
E' una grande verità che l'artista settantenne è un po' come la croce rossa: chi se la sentirebbe di sparargli addosso?
Mentre, come tu dici, è a 30-40 anni che si prendono i fischi!
Sacrosanto! Indiscutibile...

Tutt'al più ci sarebbe da chiedersi come mai Frau Silja nè a 20, nè a 30, nè a 40, nè a 50, nè a 60 anni si è mai portatata a casa un disastro pirotecnico (e ...imbarazzante?) come quello che Madame René ha raccolto alla Scala! :)
E dire che la Silja non ha sempre cantato la Contessa... ma si dilettava, quando aveva l'età della Fleming, in ruoletti che forse erano un pochino più esposti e rischiosi di quelli della diva americana...
hai presente?... robina come Elektra, la Regina della Notte, Bruennhilde, Kostanze, Lady Macbeth, Turandot, Zerbinetta, i tre ruoli dei Racconti di Hoffmann, Salome, Lulu... Eppure mai fischi ed epiteti... bah!

Ma queste sono quisquilie! :) Ne convengo....
E ne converranno anche gli amici del forum (Riccardo, Teo, Pietro, Ilaria, Vittorio, ecc...) che due anni fa - in quella stessa Scala che pochi anni prima aveva così duramente malmenato la Fleming trentanovenne - assistettero a una famosa replica di Jenufa insieme a me.
In quell'occasione la Silja raccolse dal pubblico milanese ovazioni addirittura isteriche, tanto fracassanti che l'interprete del role-titre, la povera Emily Magee, dovette - alla seconda passerella degli artisti - far uscire la collega per ultima.
E' ovvio: come tu ci insegni, tutto quel baccano era dovuto al fatto che la Silja aveva 66 anni!
Da ciò deriva che se la Fleming - nella Lucrezia Borgia - avesse cantato allo stesso modo ("imbarazzante?") di come ha fatto, ma con 66 anni sulle spalle, avrebbe raccolto a Milano le stesse ovazioni della Silja... E' matematico!
E dirò di più: poiché la matematica non è un opinione, ne consegue che se la Fleming di anni ne avesse avuti 93 allora alla sua Borgia sarebbe venuto giù il teatro e avremmo dovuto chiudere il Piermarini per ulteriori restauri...
:|

Può essere, ma se per una manciata di ruoli quel modo stantio, risaputo e logoro "paga", io spettatore "ci casco", me lo godo e basta.


Sì... a meno che non salti fuori che quelle due furbate da "grande attore" instabile e ipersensibile anni '70 non sono altro che una maschera per coprire insufficienza tecnica, povertà di idee e - quel che è peggio - disinvolto rapporto col solfeggio!
Ma non insisto... :)
W "urletto Joe"!

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Re: La Dama di Picche (Cajkovskij)

Messaggioda Ilaria » ven 24 ott 2008, 13:05

MatMarazzi ha scritto:E poi... abbi pazienza tuc!:)
Dire che la Crackentorp della Caballé è stata il "fulcro dello spettacolo" ...mi pare un'enormità deliziosamente romagnola! :D
Di quelle che ogni tanto scappano persino a uno spirito lucido e ironico come te (ma pur sempre romagnolo!) ;)
Così come affermare che la gente accorresse a questa Fille "non per Florez e la Dessay" come hai scritto tu, ma per la Caballè! :)
Qualche smidollato del genere ci sarà pure stato, ma non credo tanti...


Fidati di Tucidide, ha più ragione di quanta tu non gliene riconosca :wink: Florez e la Dessay, che pure - è ovvio - hanno attirato da soli frotte di melomani indiavolati, li si potevano andare a vedere anche a Londra in low-cost, invece in molti hanno optato per Vienna proprio per la presenza della Senora. Alla nostra recita, l'ultima, la Montse s'è ritagliata un siparietto di venti minuti abbondanti in cui ha recitato, cantato, dialogato con il pubblico ironizzando su alcune scelte registiche, parlando dei vertici della Staatsoper e quant'altro. E sia io sia Riccardo non possiamo essere certo definiti fan sfegatati della Caballè :P
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Re: La Dama di Picche (Cajkovskij)

Messaggioda Riccardo » ven 24 ott 2008, 15:02

MatMarazzi ha scritto:Così come affermare che la gente accorresse a questa Fille "non per Florez e la Dessay" come hai scritto tu, ma per la Caballè!

Sicuramente, come ha detto Ila, le pagliacciate della Caballé sono state quel quid che ha favorito una trasferta che sui soli Florez e Dessay non si poteva reggere, anche perché a mio gusto la Fille non è certo uno di quei capolavori tali da meritare tutto questo interesse...
Senza contare che il giorno prima c'era il debutto viennese della Baltsa in Klytämnestra...

In quell'occasione la Silja raccolse dal pubblico milanese ovazioni addirittura isteriche, tanto fracassanti che l'interprete del role-titre, la povera Emily Magee, dovette - alla seconda passerella degli artisti - far uscire la collega per ultima.
Fu davvero in superserata... :shock:

Peccato che non abbiano trovato un'interprete altrettanto carismatica ma più in regola con le note (forse, Ric sarà d'accordo, la Baltsa avrebbe potuto).

Avrebbe potuto sì, avendo voglia di studiare il russo...
Ma non escludo che possa farlo in futuro. Potrebbe anche uscirne qualcosa di bello.
Ich habe eine italienische Technik von meiner Mutter bekommen.
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Re: La Dama di Picche (Cajkovskij)

Messaggioda Tucidide » ven 24 ott 2008, 16:50

MatMarazzi ha scritto:Non credo che, in assoluto, si possa considerare la parte della contessa un "cammeo".
Non lo è in assoluto, ma in particolare non lo era in questa produzione, che si concentrava talmente sul personaggio della contessa da farne il perno attorno a cui tutto ruota: senza una personalità di carisma e della forza intmidatori, la Nemirova avrebbe dovuto cambiare regia...

E' vero che la regia della Nemirova si concentrava sulla Contessa, ma è anche vero che questa parte è in assoluto piccola. E' importantissima e drammaturgicamente fondamentale, ma non di meno è una parte breve. La Contessa sta in scena molto più di quanto non canti.
E ne converranno anche gli amici del forum (Riccardo, Teo, Pietro, Ilaria, Vittorio, ecc...) che due anni fa - in quella stessa Scala che pochi anni prima aveva così duramente malmenato la Fleming trentanovenne - assistettero a una famosa replica di Jenufa insieme a me.
In quell'occasione la Silja raccolse dal pubblico milanese ovazioni addirittura isteriche, tanto fracassanti che l'interprete del role-titre, la povera Emily Magee, dovette - alla seconda passerella degli artisti - far uscire la collega per ultima.

Di certo la Sagrestana è un ruolo più adatto alla Silja. Non dubito che sia stata notevole.

E' ovvio: come tu ci insegni, tutto quel baccano era dovuto al fatto che la Silja aveva 66 anni!
Da ciò deriva che se la Fleming - nella Lucrezia Borgia - avesse cantato allo stesso modo ("imbarazzante?") di come ha fatto, ma con 66 anni sulle spalle, avrebbe raccolto a Milano le stesse ovazioni della Silja... E' matematico!
E dirò di più: poiché la matematica non è un opinione, ne consegue che se la Fleming di anni ne avesse avuti 93 allora alla sua Borgia sarebbe venuto giù il teatro e avremmo dovuto chiudere il Piermarini per ulteriori restauri...
:|

Eh eh, Mat, stai scivolando nel sofisma, ossia godi a render forte il discorso debole. :D
Alcune considerazioni. Per prima cosa (sia chiaro: questo OT è stato causato dal moderatore, ed io non ne sono assolutamente responsabile :wink: ) non credo che la Fleming sia stata "imbarazzante" in quella Borgia scaligera. Discutibile, imperfetta, incompleta, forse non matura, ma imbarazzante no, se si eccettuano alcuni scivoloni nella cabaletta finale, funestata per altro dalle assurde variazioni di Gossett.
Non so come abbia cantato la Silja in quella Jenufa: presumo molto bene, e mi fido dei vostri giudizi. Posso pure dire che probabilmente la Silja come Sagrestana sia stata migliore della Fleming come Lucrezia, ma c'è una cosa di cui non tieni conto. Il pubblico scaligero notoriamente si sente depositario del verbo belcantista o comunque italico, molto più che di quello janacekiano. Se devono scomodare i loro incliti fischi, lo fanno per Bellini, Rossini, Donizetti, Verdi, Puccini, e molto, molto meno per Janacek. Li ho sentiti io, certuni dire: "beh, quelle opere lì son tutto un urlo". Mi ricordo che parlai con un mio amico che era stato a sentire a Bologna la Salome con Merritt nella parte di Herodes. Gli chiesi come fosse stato, e lui rispose: "bah, cosa vuoi che ti dica: quel ruolo è tutto un urlo, se la cava". Quindi, onestamente, non sarei così propenso ad equiparare la severità e l'esigenza del pubblico scaligero su Lucrezia Borgia e Jenufa. :wink: Per molti melomani, Strauss, Wagner, Janacek e compagnia sono "quelle robe lì"... :D

Comunque la questione della gerontofilia dei pubblici d'opera non è una burletta come dici tu... :) Mi riferiscono di trionfi della Te Kanawa - che oramai canta solo in concerto - nonostante sia ridotta al lumicino (ma lumicino ino ino, eh). Quei trionfi che le tributano non sono dovuti esclusivamente alla sua resa... c'è molto di ammirazione per quella che è stata.
Pensaci: Shicoff è stato osannato la sera che l'ho sentito nella Dama di Picche. Siccome io non capisco una madonna, :) e mi son fatto buggerare dalle sue pose da Actor's Studio, :) :) io non faccio testo: ok, d'accordo :wink: . Resta però il restante pubblico della WS quella sera. Tutti cretini? Se vuoi trovare una spiegazione, non ti resta che ammettere, anche tu, che parte del suo successo sia stato causato da questa sorta di gerontofilia di cui i pubblici di tutto il mondo sono affetti. :D

Ultima cosa:
O beato candore di cuore di fan!

Fan? Io? :mrgreen:
Non so se l'hai notato... su questo forum le critiche più circostanziate al metodo di canto della Fleming (tutt'altro che ortodosso e consigliabile) provengono... da me. :D
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: La Dama di Picche (Cajkovskij)

Messaggioda MatMarazzi » ven 24 ott 2008, 20:02

Tucidide ha scritto:E' vero che la regia della Nemirova si concentrava sulla Contessa, ma è anche vero che questa parte è in assoluto piccola. E' importantissima e drammaturgicamente fondamentale, ma non di meno è una parte breve. La Contessa sta in scena molto più di quanto non canti.

Be' se il criterio per valutare la "cammeità" di un ruolo deve essere il minutaggio degli interventi canori, allora Ulrica è un ruolo cammeo! :shock: :shock:
I suoi minuti di canto sono infatti nettamente inferiori a quelli della contessa.

Eh eh, Mat, stai scivolando nel sofisma, ossia godi a render forte il discorso debole. :D


Ti sbagli, Tuc... non è un sofisma.
E' un paradosso: scandagliare le conseguenze di una tesi per dimostrare la sua infondatezza!

(sia chiaro: questo OT è stato causato dal moderatore, ed io non ne sono assolutamente responsabile :wink: )


:evil: :evil:

non credo che la Fleming sia stata "imbarazzante" in quella Borgia scaligera.


Eh... ora però stai andando fuori tema (anche se io ero andato off topic).
Infatti non era in questione la bravura (più o meno...) della Fleming in quella Borgia, nè l'inadeguatezza della Silja!
Non nel merito delle loro interpretazioni mi ero spinto, ma solo sull'appropriatezza (lo ripeto per la millesima volta) di un termine da te usato: quel famoso "imbarazzante" sulla cui opportunità - chinando tristemente gli occhi al suolo - mi ero imbarazzato!
:oops: :oops: :oops:


Quanto al discorso della gerontofilia, e qui rispondo anche a Ilaria, è vero che questo aspetto esiste...
Il problema è che invece di considerarlo una "sfumatura" di verità (come è) lo si è sventolato come un teorema, in maniera del tutto impropria.
Il pubblico ama rivedere i propri beniamini attraverso le diverse stagioni della vita.
E' bello - dopo averli visti giovani - ammirarli da vecchi; sondare la loro evoluzione; riscoprire dietro la palpebra appesantita di un'anziana signora il luccichio sfolgorante e ribelle della sua gioventù.
E' normale che questo aspetto esista, ma non fino al punto da far perdere al pubblico le sue facoltà di giudizio...

E' bellissimo guardare i film in cui Bette Davis aveva settant'anni e ripensare a come era quarant'anni prima.
Ma il fatto è - caro Tuc - che la Davis a settant'anni recitava come una padreterna ed è per questo che le facevano fare i film e non per facezie gerontofile.
La Lollobrigida a settant'anni, chissà perché, non fa più film... e dire che di ammiratori da giovane ne aveva anche lei.

Quindi, sì... ok... il gusto di vedere il vecchio artista può esserci; ma non facciamoci prendere la mano fino a pensare che un successo possa dipendere solo dal gusto morboso di vedere un vecchietto rinsecchito agitarsi e sputacchiare...
C'è sempre una questione artistica dietro.
La Caballé...
Va bene, ok... il suo show era interessante.
Ma, dimmi Ilaria: se la Caballé a Vienna avesse fatto un concerto solistico, con tutte le gags e battute esibite alla Fille, ma senza la Dessay, senza Florez, senza la Palmer, senza Pelly, ecc... tu saresti andata fino a Vienna?
Mi dici: ho preferito Vienna a Londra.
Ok, perchè su due torte uguali, pesa anche la cigliegina di differenza...
Ma era la torta ad attrarti! Non la cigliegina! no?

Ultimo punto.
La questione del pubblico italiano che applaude Janacek perché non sa cos'è e fischia Donizetti per dimostrare che sa cos'è...
Ok, anche qui è vero: è difficile, Tuc, che tu dica cosa non vere.
Però, anche qui, occorre prendere queste cose con leggerezza, senza farne teoremi.
Ti potrei rispondere che in quella stessa Jenufa che citavamo, non c'era solo la Silja.
C'era la Magee, c'era Storey... ma gli applausi che hanno raccolto loro sono stati ben diversi da quelli raccolti dalla Silja.
Evidentemente persino il pubblico nostrano quando va a sentire "quella roba là" sa distinguere fra livelli diversi...

Ora tu puoi occusarmi di fare sofismi, però secondo me la risposta più semplice è quella che si avvicina di più alla verità.
E se un'artista viene festeggiata e un'altra presa a insulti, a me viene da pensare che la prima - per varie ragioni - è piaciuta di più.
Le fantasiose e persino un po' faticose argomentazioni sul livello culturale del pubblico, sul fatto che una è vecchia e quindi non la si può fischiare, ecc... ecc... francamente non mi persuadono! :)

Vorrei invece concludere perorando con Ric l'ipotesi Baltsa in contessa.
Ma non penso che questo accadrà a Vienna, in quella produzione.
Intanto per una questione di ...scarsa adattabilità della Baltsa alla produzione.
Forse tu non hai visto la regia della Nemirova: della contessa si faceva una specie di manager miliardaria, sofisticata e sensuale.
Non so se la Baltsa, con quel qualcosa di terrigno e mediterraneo che si porta dietro, possa calarsi in simili vesti.
Secondo me per trionfare come contessa avrebbe bisogno di un allestimento in grado di valorizzarla.
Lo spettacolo della Nemirova poi ha la terribile aggravante di essere stato creato "da un'altra"...
E - come sai - la Baltsa è molto attenta a queste cose!

A Torino avrebbero fatto molto meglio a chiamare lei...
Per quanto riguarda la Silja, ci rifaremo a Londra! :)
Penso che un bel gruppetto di forumisti ci saranno! Anche Alberich ci raggiungerà!

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Re: La Dama di Picche (Cajkovskij)

Messaggioda Tucidide » ven 24 ott 2008, 20:49

MatMarazzi ha scritto:Ti sbagli, Tuc... non è un sofisma.
E' un paradosso: scandagliare le conseguenze di una tesi per dimostrare la sua infondatezza!

Appunto: uno strumento retorico del sofista. :D

Quanto al discorso della gerontofilia, e qui rispondo anche a Ilaria, è vero che questo aspetto esiste...
Il problema è che invece di considerarlo una "sfumatura" di verità (come è) lo si è sventolato come un teorema, in maniera del tutto impropria.
Il pubblico ama rivedere i propri beniamini attraverso le diverse stagioni della vita.
E' bello - dopo averli visti giovani - ammirarli da vecchi; sondare la loro evoluzione; riscoprire dietro la palpebra appesantita di un'anziana signora il luccichio sfolgorante e ribelle della sua gioventù.

Quindi, sì... ok... il gusto di vedere il vecchio artista può esserci; ma non facciamoci prendere la mano fino a pensare che un successo possa dipendere solo dal gusto morboso di vedere un vecchietto rinsecchito agitarsi e sputacchiare...
C'è sempre una questione artistica dietro.

Secondo me la dimensione artistica nel cantante "anziano" conta in relazione a quello che il cantante ha rappresentato da giovane.
Una cantante come la Silja ha stregato platee di mezzo mondo con la personalità, più che con la voce pura e semplice. In quella Grafinja viennese, il pubblico ha ravvisato la grande personalità, e in questo senso ha tralasciato la totale inadeguatezza alla parte.
Una cantante come Mirella Freni ha incantato il pubblico con i suoi suoni tondi e la longevità vocale. Nessuno avrebbe trovato motivi di interesse in un suo "ruolo cammeo": anche a 70 anni suonati, i suoi fan volevano le Bohéme, le Fedore, le Adriane, le Pulzelle d'Orléans. VOCE VOCE VOCE, insomma, e chi se ne frega della personalità.
Quindi, è vero che c'è pur sempre il lato artistico che conta, ma non da tutti i cantanti si pretendono le medesime cose.
Io, che forse non trovo la personalità della Silja travolgente come te, ne sono rimasto assai meno impressionato, e quindi ho trovato maggiormente deludente la sua prova.

Ultimo punto.
La questione del pubblico italiano che applaude Janacek perché non sa cos'è e fischia Donizetti per dimostrare che sa cos'è...
Ok, anche qui è vero: è difficile, Tuc, che tu dica cosa non vere.
Però, anche qui, occorre prendere queste cose con leggerezza, senza farne teoremi.
Ti potrei rispondere che in quella stessa Jenufa che citavamo, non c'era solo la Silja.
C'era la Magee, c'era Storey... ma gli applausi che hanno raccolto loro sono stati ben diversi da quelli raccolti dalla Silja.
Evidentemente persino il pubblico nostrano quando va a sentire "quella roba là" sa distinguere fra livelli diversi...

Non ne dubito, Mat. Non sono certo io che considero stupidi i pubblici plaudenti. :D
Dico solo che, forse, c'è verso quel repertorio meno interesse. E conseguentemente i loggionisti scrollano le spalle. Invece su Donizetti... apriti cielo!
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: La Dama di Picche (Cajkovskij)

Messaggioda MatMarazzi » ven 24 ott 2008, 21:12

Tucidide ha scritto:
MatMarazzi ha scritto:Ti sbagli, Tuc... non è un sofisma.
E' un paradosso: scandagliare le conseguenze di una tesi per dimostrare la sua infondatezza!

Appunto: uno strumento retorico del sofista. :D

Certo, però se tu scrivi "godi a render forte il discorso debole" non definisci nè un paradosso, nè l'arte dei sofisti, nè quello che stavo facendo io.
Io stavo dimostrando che la tua argomentazione era debole, e lo facevo mettendo il dito sull'assurdità delle conseguenze.
Tutto il contrario, come vedi...

Secondo me la dimensione artistica nel cantante "anziano" conta in relazione a quello che il cantante ha rappresentato da giovane.
Una cantante come la Silja ha stregato platee di mezzo mondo con la personalità, più che con la voce pura e semplice.


Fossi in te non mi avventurerei in cose che non conosci!
:) La Silja ha conquistato le platee di mezzo mondo proprio con la voce: una personalità da sola non fa il successo, se parliamo d'opera. Sei una persona troppo intelligente per cadere nelle banalità di alcuni ex-partecipanti del forum, per cui si può far successo all'opera senza saper cantare.

Una cantante come Mirella Freni ha incantato il pubblico con i suoi suoni tondi e la longevità vocale. Nessuno avrebbe trovato motivi di interesse in un suo "ruolo cammeo":


Nemmeno la Silja se è per questo! Mi pare che di ruoli cammeo non ne abbia proprio fatti.

anche a 70 anni suonati, i suoi fan volevano le Bohéme, le Fedore, le Adriane, le Pulzelle d'Orléans. VOCE VOCE VOCE, insomma, e chi se ne frega della personalità.


I fan... o lei stessa?
Il problema è che anche Mirella (mi perdoni Orbazzano) era una di quelle che credono che essere una cantante famosa significa fare sempre e solo le fanciulline innamorate... anche con la faccia cadente di rughe.
E' lei che si è resa comica con le sue Boheme e... "pulzelle" settantenni! I fans non c'entrano nulla!
Se la Freni avesse deciso a settant'anni di osare Madame Lidoine dei Dialoghi, la gente sarebbe accorsa a frotte lo stesso.
Chiedilo a Orbazzano!
Anzi... forse sarebbero accorsi anche quelli che - come me - che non solo della Freni non sono fans, ma che per giunta si facevano un punto d'onore a fuggire il più lontano possibile dalle sue Mimì geriatriche.

Dico solo che, forse, c'è verso quel repertorio meno interesse. E conseguentemente i loggionisti scrollano le spalle.


Be' erano spalle decisamente rumorose... visto che pareva che il teatro esplodesse dalle urla e dei battimani.
:) Strana espressione di ...disinteresse per Janacek! :D

Salutoni,
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Re: La Dama di Picche (Cajkovskij)

Messaggioda Tucidide » ven 24 ott 2008, 23:41

MatMarazzi ha scritto:Certo, però se tu scrivi "godi a render forte il discorso debole" non definisci nè un paradosso, nè l'arte dei sofisti, nè quello che stavo facendo io.
Io stavo dimostrando che la tua argomentazione era debole, e lo facevo mettendo il dito sull'assurdità delle conseguenze.
Tutto il contrario, come vedi...

:) ... ma fai un confronto che non sta in piedi: da una parte, una cantante anziana, in un ruolo a lei congeniale, di un repertorio perfetto per lei.
Dall'altra... che fai? IPOTIZZI una Lucrezia Borgia senile, ossia un repertorio non perfettamente congeniale, in un teatro infido per quel repertorio.
No, Mat. Se volevi essere equanime, dovevi ipotizzare una Marescialla (oppure un'Arabella, o una Contessa di Capriccio) senile. Ecco, lì sì che credo che la Fleming potrebbe andare sul sicuro sempre. :D

La Silja ha conquistato le platee di mezzo mondo proprio con la voce: una personalità da sola non fa il successo, se parliamo d'opera. Sei una persona troppo intelligente per cadere nelle banalità di alcuni ex-partecipanti del forum, per cui si può far successo all'opera senza saper cantare.

Perfetto!
Ma io non ho detto che la Silja non sappia cantare. Se noti, ho detto una cosa leggermente diversa. Ho detto che la Silja non ha fatto della voce pura e semplice la propria forza. Insomma, non è stata una Nilsson. Aveva musicalità. Aveva forza declamatoria. Aveva dizione chiara e scolpita. Aveva personalità scenica. La voce non era disprezzabile, ma non credo fosse la sua caratteristica precipua.Infatti... se devo dirla, la sua Grafinja era musicalmente apprezzabile. Si sentiva la grande sensibilità dell'artista di razza. Però i suoni erano totalmente fuori fase.
Ma poi è logico: non si fa carriera senza saper cantare. Non devi convincere me di questo: ne sono sempre stato convinto :wink:
Tu piuttosto, sollevi dubbi tecnici su Shicoff alle prese con questi ruoli, e pari non tener presente che il pubblico ha molto apprezzato. Cos'è? Il vecchio Neil (o Urletto Joe che dir si voglia) riesce a far successo anche senza saper cantare? :wink:
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: La Dama di Picche (Cajkovskij)

Messaggioda Riccardo » sab 25 ott 2008, 1:00

MatMarazzi ha scritto:
Vorrei invece concludere perorando con Ric l'ipotesi Baltsa in contessa.
Ma non penso che questo accadrà a Vienna, in quella produzione.
Intanto per una questione di ...scarsa adattabilità della Baltsa alla produzione.
Forse tu non hai visto la regia della Nemirova: della contessa si faceva una specie di manager miliardaria, sofisticata e sensuale.
Non so se la Baltsa, con quel qualcosa di terrigno e mediterraneo che si porta dietro, possa calarsi in simili vesti.
Secondo me per trionfare come contessa avrebbe bisogno di un allestimento in grado di valorizzarla.
Lo spettacolo della Nemirova poi ha la terribile aggravante di essere stato creato "da un'altra"...
E - come sai - la Baltsa è molto attenta a queste cose!

Condivido tutte le osservazioni, pur avendo visto solo le foto dell'allestimento...

A Torino avrebbero fatto molto meglio a chiamare lei...

Vane speranze purtroppo...

Per quanto riguarda la Silja, ci rifaremo a Londra! :)
Penso che un bel gruppetto di forumisti ci saranno! Anche Alberich ci raggiungerà!

:D
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Re: La Dama di Picche (Cajkovskij)

Messaggioda Riccardo » sab 25 ott 2008, 1:09

Riccardo ha scritto:
MatMarazzi ha scritto:
Vorrei invece concludere perorando con Ric l'ipotesi Baltsa in contessa.
Ma non penso che questo accadrà a Vienna, in quella produzione.
Intanto per una questione di ...scarsa adattabilità della Baltsa alla produzione.
Forse tu non hai visto la regia della Nemirova: della contessa si faceva una specie di manager miliardaria, sofisticata e sensuale.
Non so se la Baltsa, con quel qualcosa di terrigno e mediterraneo che si porta dietro, possa calarsi in simili vesti.
Secondo me per trionfare come contessa avrebbe bisogno di un allestimento in grado di valorizzarla.
Lo spettacolo della Nemirova poi ha la terribile aggravante di essere stato creato "da un'altra"...
E - come sai - la Baltsa è molto attenta a queste cose!

Condivido tutte le osservazioni, pur avendo visto solo le foto dell'allestimento...

A Torino avrebbero fatto molto meglio a chiamare lei...

Vane speranze purtroppo...

Per quanto riguarda la Silja, ci rifaremo a Londra! :)
Penso che un bel gruppetto di forumisti ci saranno! Anche Alberich ci raggiungerà!

Benone! :D
A Vienna appena ho detto di Londra alla Silja, ha voluto subito accertarsi che i biglietti li avessi presi in una data in cui cantava lei (!!) Mi è sembrata molto contenta del debutto.
Ah naturalmente ha detto che la recita della Dama di picche della sera prima era stata stellare e mi ha rimproverato per averla persa... :evil:
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Re: La Dama di Picche (Cajkovskij)

Messaggioda Orbazzano » dom 09 nov 2008, 20:56

MatMarazzi ha scritto:Se la Freni avesse deciso a settant'anni di osare Madame Lidoine dei Dialoghi, la gente sarebbe accorsa a frotte lo stesso.
Chiedilo a Orbazzano!
Anzi... forse sarebbero accorsi anche quelli che - come me - che non solo della Freni non sono fans, ma che per giunta si facevano un punto d'onore a fuggire il più lontano possibile dalle sue Mimì geriatriche.


Io non faccio testo...accorrerei adorante anche se debuttasse Compar Alfio! :lol:
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La Dama di Picche a Torino

Messaggioda VGobbi » sab 30 mag 2009, 18:04

Ieri sera sono andato a vedere il capolavoro russo con Teo4ottave.

Ecco le mie brevi impressioni. Regia schifio e scenografie ancor piu' scandalose (si vedeva addirittura la segnaletica di emergenza e la torre luci dell'impianto !!!).

Sulla direzione, a me e' garbata parecchio, anche se forse in qualche occasione ha scambiato la tensione narrativa con una certa foga.

Cast eccellente, se si eccettua il Jenis (gia' rivelatosi come sciagurato Don Rodrigo scaligero) ingolato. Bravissimo il tenore Aksënov, voce ottimamente proiettata e dall'acuto sbarazzino. Peccato che la voce mancasse di una certa polpa nel registro centrale, ma sopra tutto che fosse decisamente un po' piccola. Che stia gia' affrontando ruoli non suoi? Al di la' di considerazioni del tutto personali e che vanno prese per quel che sono, e' un ragazzo che ha classe indubbia e sarebbe un peccato sprecarlo sto' talento.
Superlativa la Vassileva che si conferma lirico nel vero senso del termine. Si direbbe una Liza d'altri tempi.
Piu' che buoni la Gerteseva ed in misura ancor maggiore l'esperto Vaneev (meglio nella romanza delle "tre carte" del primo atto).

Resta Lei, la diva d'eccellenza Silja. Scenicamente impagabile, mai un gesto fuori luogo, una recitazione da far invidiare i piu' celebrati Oscar del cinema ed una scena dela morte raccappricciante quanto vera. Sensazionale. Vocalmente confesso che son rimasto peplesso nel primo atto in cui faticavo a sentirla (ed ero in platea). Si e' riscattata da par suo nella scena madre del secondo atto, dove nel cantare la "romanza francese" non ho potuto trattenermi dal piangere dalla commozione. E cosa c'e' di meglio che piangere al teatro, mentre si ascolta un'opera lirica?
Tra l'altro la Contessa che ci ha tratteggiato era tutt'altro che decrepita, non la solita vecchia che di solito vediamo (come dimenticare le perfomance di una Modl?), quanto ancora di regale bellezza, altera, rispettabile.

Coro ai massimi livelli, davvero impareggiabile.

Alla fine trionfo per tutti, con un timido "brava" lanciato da me alla Silja ... :roll:
Ultima modifica di VGobbi il dom 31 mag 2009, 13:20, modificato 1 volta in totale.
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: La Dama di Picche a Torino

Messaggioda pbagnoli » dom 31 mag 2009, 12:30

Hai fatto bene, Vittorio.
Matteo Marazzi - non so se te lo ricordi, una volta scriveva per questo sito - ai tempi diceva che la tessitura della Contessa sfavoriva nettamente la Silja. Sono convinto che avesse ragione, ma quello che si percepisce sempre è che c'è un fuoriclasse sul palcoscenico. La gente potrà anche non conoscere Anja Silja, ma il carisma lo percepisce sempre anche se il suono non è perfettamente immascherato...
Grazie del contributo! :D
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(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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