da Milady » dom 15 mag 2011, 19:10
Carissimo Bagnolone e amici carissimi ,
a gentile richiesta , frugo - fuori tempo massimo : sono la maglia nera di Operadisc- nei "fonds d'armoire " e nei bauli polverosi nella soffitta della mia memoria .
Da una nuvola di polvere emerge imperioso il ricordo fiammeggiante -breve come una fulgida meteora- della "Norma" da me ascoltata nel novembre del 1948,protagonista Maria Callas.
Frequentavo la seconda elementare . "E' troppo piccola per andare al Teatro !"( notorio luogo di perdizione) " E pure di sera" ( anch'essa notte foriera di peccati), tuonava la parte seriosa della famiglia, ignara dei matinés e delle prove cui ero andata di soppiatto insieme al nonno: un inviolabile e gustoso segreto tra noi due.
Ma il nonno, implacabile ,replicò: "Vergognatevi ! La bambina deve avere una buona educazione musicale : su questo siamo tutti d'accordo.E allora cosa c'è di meglio di portarla ad ascoltare le opere? Volete che senta le canzonette? O che vada a sballonzolare nelle balere? Ma dove avete il cervello? " -Per vincere la battaglia mi aveva procurato, vero asso nella manica, di straforo un "posto da signori " , ossia nelle prime file della platea.
Per di più, sarei stata incardinata tra due venerande signore , ( capitane di lungo corso nell'ormai remota giovinezza, come appurai in seguito ), ma, in quel momento, titolari di marmorea fama di moralissime e castissime donne ( per raggiunti limiti di età , nonché a a causa della "natura matrigna").
I loro pissi pissi all'acido muriatico ,lanciati come missili terra-aria sulle tapine ,racchie o belle, che cadevano sotto il loro tetro sguardo , bollavano tutte come scostumate- Quanto alla fauna maschile di qualsiasi età - pur composta di cocus magnifiques , in potenza o in atto-erano tutti, ma sì, " ben portanti ". insomma : "incolume il desio, la speme estinta".
Mia madre mi fece subito confezionare una pelliccetta bicolore di lapin .
Oggi sarebbe condannata al pubblico ludibrio ed alla morte civile dagli animalisti del mio quartiere (per l'omicidio di vari innocenti coniglietti), ma allora quella pelliccetta striminzita era un segno di distinzione, un must ineludibile .
Della trama sapevo poco o nulla, tra silenzi imbarazzati e frasi smozzicate : una fumoso pastrocchio relativo a una storia di corna.
La ricordo così : Norma era una sacerdotessa pagana, figlia a sua volta di un sacerdote pagano,ossia una specie di suora , però con prole . Infatti, pur legata al voto di castità',era stata colpita da una insana passione segreta per un ufficiale romano, Pollione . Doppio scandalo perché perché al bellimbusto , reo di far parte dell'esercito che occupava le Gallie oppresse, e di aver ingravidato Norma per ben due volte, col passare degli anni erano passati gli ardori per Norma :si era invaghito perdutamente di Adalgisa, sacerdotessa del tempio di Irminsul, naturalmente più giovane e più bella . (Démon du midi?) Norma , a farla breve, che si voleva vendicare in maniera atroce del fedifrago ,- e non mi fu detto come- veniva condannata alla fine per le sue colpe - i due figli- , e moriva sul rogo, ma insieme al coturnato donnaiolo ,alla fine redento e tornato in sé e all'antico amore. (E' la sintesi delle versioni della mamma e del nonno).
E pensare che non c'erano sottotitoli in italiano e che molti cantanti avevano una pronuncia farfugliata. Comunque "l'importante è la musica, stai a sentirla attentamente e fregatene delle parole."
Al Teatro, in platea e nei palchi, le signore di medio e alto ceto erano adorne di gioielli - stile Madonna di Pompei- indossavano abiti elegantissimi ,ampi visoni lunghi fino ai piedi , e olezzavano pure di costosi profumi. Di Violetta di Prma invece le due inamene vecchiarde al mio fianco.
Sentii che dicevano con aria di riprovazione :" Norma ,è una cantante greca ,una sconosciuta, ma l'ha voluta "un certo " Siciliani. Lo sai che per questa greca un ricchissimo industriale di su [del Nord] , un gran bel bel signore (?!) con qualche annetto più di lei(?!) , ha perso la testa ed ha lasciato la sua città, famiglia e quello che aveva? .Eh, le greche ..., si sa "."Stai zitta, c'è la bambina".
Io ero nella massima confusione , col cuore che mi batteva in testa .
Ero incantata dalle scene e dalla musica.
Poi arrivò la greca . Alta ,grossa, goffa, con un costume che pareva fatto coi lenzuoli del corredo e con le tappezzerie del salotto di casa. D'altra parte i soprani oversize ed extralarge erano allora di rigore.Non era certo bella- truccata come un mascherone da fontana- ma attirava la mia attenzione come una calamita. Bellissimi gli occhi grandi e mobilissimi, assolutamente espressivi.Bellissime le mani. Si muoveva sostanziamente con i gesti tradizionali del teatro d'opera ,ma in un modo particolarissimo: emanava regale autorevolezza.
E poi lei possedeva qualcosa di misterioso : in scena non c'era che lei.Gli altri sparivano.
La voce, potente ed estesissima, riempiva il teatro: ora lunare , ora insinuante, ora imperiosa, ora intrisa di dolore o di nostalgia , ora dolce, ora beffarda ,ora vendicativa . E nel finale trasfigurata.
I sentimenti che la Callas conferiva al suo personaggio erano allo stesso tempo umani e sotto certi aspetti no, comunque ipnotizzarono me e tutto il pubblico. E la sua voce dal timbro sin golarissimo, suo e solo suo ,- ha una voce brutta dicevano e diranno poi in molti- per me era invece simile a uno sconosciuto strumento antico che tornasse a suonare magicamente dopo secoli di silenzio.
Maria cantava in modo assolutamente diverso da tutte le altre cantanti che avevo ascoltato "pirzonalmente di pirzona " o in vecchi 78 giri col gradischi a manovella.
Alcuni borbottavano : "troppi vocalizzi , non c'è naturalezza, e poi ha la patata in bocca".
Balle .
Fu un trionfo.
Per me , che la guardavo con gli occhi spalancati , a bottone, sul proscenio non c'era che lei.
Ebbi questa precisa sensazione : ho la fortuna di aver ascoltato un opera bellissima e con una protagonista assolutamente eccezionale: un'esperienza "bouleversante", direi ora .
Ero infatti tutta scombussolata.
Non ricordo chi fossero tutti gli altri interpreti, né ho fatto ricerche.
Spero , egoisticamente, che non ci sia o che non riaffiori una testimonianza di quella serata indimenticabile.
Ho amato molto anche la Norma della Sutherland e della Caballé (rispettivamente seconda e terza nella mia soggettivissima classifica).
Con questi precedenti nella mente e nel cuore, quando è venuta fuori, anche sul nostro sito, la Norma della Bartoli mi sono sentita cascare le braccia.
Astutissima operazione di marketing , con tanto, ma proprio tanto battage mediatico, ma la protagonista era del tutto impari del tutto al compito.
Non ho scritto niente : totale danmatio memoriae della signora , che pure stimo moltissimo: in tut'taltro repertorio, naturalmente.
E qui ,Bagnolone mio, chiudo la scolorita pagina dei ricordi di una vecchia signora, che , molto probabimente, sono interessanti solo per lei.
Buona Domenica a te e a tutti da
Milady.
Milady