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[VGobbi]

Ragazzi, ho sentito i primi due atti di questa Aida. Ma che ciofeca è? Però aspetto di sentirla tutta, prima di esprimere il mio parere ed entrare nel dettaglio.

[VGobbi]

Ragazzi, io ho appena finito di sentire questa Aida. Per me è la peggiore Aida che mi sia capitato di sentirla. Davvero deludentissima, a partire dalla direzione di Pappano (che stimo moltissimo), con uno sfasamento nei piani sonori insopportabili, tale che in alcuni momenti sfiorava l'inudibile, in altri il fortissimo con una incongruenza musicale imbarazzante.
Sul cast, Kaufmann non aggiunge nulla di nuovo di quanto gia fatto negli anni '70 l'immenso Vickers nell'imperdibile registrazione sotto Rca.
Harteros ha mostrato problemi vocali, di cui francamente non si è capita la sua scelta.
Semenchuk fa la voce grossa, senza avere la canna vocale di una Bumbry, Cossotto o Borodina.
Tezier canta un anonimo Amonasro.
Schrott nei panni di Ramfis e' un peso piuma impari al ruolo.

Insomma, senza riandare ai fasti del passato, basterebbe tornare di qualche annetto e risentire l'incisione di Harnoncourt per capire la differenza abissale tra le due registrazioni discografiche. Quella di Harnoncourt, pur denotando défaillance non trascurabili, alla fine ci regala un'Aida comunque compiuta, diretta magnificamente e cantata con convinzione. L'Aida di Pappano ha sulla carta, nomi assai più importanti rispetto a quelli in possesso del direttore austriaco, ma non sa che farsene e dove ognuno canta per conto suo, regalandoci alla fine un'Aida fallimentare, nonostante Kaufmann.

[pbagnoli]

Sul cast, Kaufmann non aggiunge nulla di nuovo di quanto gia fatto negli anni '70 l'immenso Vickers nell'imperdibile registrazione sotto Rca.

Be', insomma...
L'ho risentito nei giorni scorsi, Vickers in Radames.
Di sicuro non smorzava il si bemolle né lo attaccava in pianissimo. Era un iniziale tentativo di rispetto del prescritto (sullo spartito) morendo, ma la prima realizzazione compiuta e conclusa è proprio quella di Kaufmann.
Vickers è bravissimo, fenomenale, grandissimo fraseggiatore; ma io un "Oh terra addio" come quello di Kaufmann proprio non l'ho mai sentito in tutta la mia vita. Da nessuno. E di Radames ne ho sentiti la mia parte.
Se dici che Vickers è il più ovvio antecedente di Kaufmann, sono d'accordo con te.
Se dici che Vickers era grandioso nel delineare il personaggio, sono d'accordo con te.
Se dici che Kaufmann non aggiunge niente, mi permetto di suggerirti di... riascoltarlo. Forse ti è sfuggito qualcosa

[DottorMalatesta]

Ho iniziato ad ascoltare questa Aida ieri sera (e non ho ancora letto la recensione di Pietro per garantirmi un approccio tabula rasa). Per ora sarei curioso di sapere da chi ha assistito alle recite dal vivo se vi sono differenze importanti rispetto all´incisione. By the way, questa risulta essere un´incisione in studio o live (con/senza pubblico)?

DM

P.S.: scusate la mia latitanza: al lavoro è un periodo molto molto molto duro...

[VGobbi]

Sul cast, Kaufmann non aggiunge nulla di nuovo di quanto gia fatto negli anni '70 l'immenso Vickers nell'imperdibile registrazione sotto Rca.

Se dici che Kaufmann non aggiunge niente, mi permetto di suggerirti di... riascoltarlo. Forse ti è sfuggito qualcosa

Ok Pietro! Ma sul resto del cast? In particolare Pappano???

[pbagnoli]

Se dici che Kaufmann non aggiunge niente, mi permetto di suggerirti di... riascoltarlo. Forse ti è sfuggito qualcosa [/quote]
Ok Pietro! Ma sul resto del cast? In particolare Pappano???[/quote]
Be', mi sembra di essermi espresso piuttosto chiaramente in home, no?...

[VGobbi]

Be', mi sembra di essermi espresso piuttosto chiaramente in home, no?...

Uff ...

[DocFlipperino]

in home anche le mie considerazioni su Aida.

Non sono stato tanto buono mi sa

[pbagnoli]

In home, nella sezione recital, un disco meraviglioso di un'Artista immensa: Kathleen Ferrier che canta folk songs delle Isole Britanniche

[DottorMalatesta]

In home qualche mia considerazione sulla Götterdämmerung del Ring di Stoccarda (forse la regia più intrigante delle quattro, l´altra interessante è quella del Siegfried di Morabito/Wieler. Ho vaghi ricordi della Walküre e del Rheingold di Schlömer che però mi sembra fosse inguardabile...) che ho rivisto dopo qualche anno.

http://www.operadisc.com/rec_dischi.php?id=921

DM

[VGobbi]

In home qualche mia considerazione sulla Götterdämmerung del Ring di Stoccarda (forse la regia più intrigante delle quattro, l´altra interessante è quella del Siegfried di Morabito/Wieler. Ho vaghi ricordi della Walküre e del Rheingold di Schlömer che però mi sembra fosse inguardabile...) che ho rivisto dopo qualche anno.

http://www.operadisc.com/rec_dischi.php?id=921

DM

Grandissimo Francesco, ma quello che mi ha lasciato sempre perplesso ed impedito di acquistare questo Ring, e' proprio la mediocrità del cast. Insomma, vale l'acquisto solo per la regia? Sinceramente propendo per il no.

[DottorMalatesta]

In home qualche mia considerazione sulla Götterdämmerung del Ring di Stoccarda (forse la regia più intrigante delle quattro, l´altra interessante è quella del Siegfried di Morabito/Wieler. Ho vaghi ricordi della Walküre e del Rheingold di Schlömer che però mi sembra fosse inguardabile...) che ho rivisto dopo qualche anno.

http://www.operadisc.com/rec_dischi.php?id=921

DM

Grandissimo Francesco, ma quello che mi ha lasciato sempre perplesso ed impedito di acquistare questo Ring, e' proprio la mediocrità del cast. Insomma, vale l'acquisto solo per la regia? Sinceramente propendo per il no.

Complessivamente questo Ring è molto discontinuo dal punto di vista registico (anche se, ripeto, dovrei rivedermi anche le altre tre opere). E se è vero che non dice nulla di nuovo, è peraltro vero che rappresenta molto bene un certo modo di intendere il teatro di Wagner. Che può piacere o no, che può essere ideologico o polveroso quanto vuoi, ma che a mio parere va conosciuto.
La Götterdämmrung di Konwitschny, pur nella sua impostazione classicamente brechtiana (nel finale dell´opera, tanto per intendersi, il regista si limita a mostrare la didascalia del libretto proiettata su un sipario nero: chiara rinuncia ad interpretare il testo, nella presunzione che esso possa parlare da solo) e nel chiaro intento demitizzante e demistificante, ha un´immediatezza teatrale che non capita di vedere spesso. Che poi già nel 2003 un approccio interpretativo come questo forse già un (bel) po´ vecchiotto (ma non più di tanto: la regia operistica è sempre stata più "pigra" del teatro di prosa nel recepire le novità del linguaggio), anche questo mi sembra indiscutibile.
Tanto per essere chiari, il Ring da Copenhagen nel complesso mi sembra tutta un´altra storia (anche se anche lì non è che ci sia un cast eccelso, e per di più la ripresa video è orribile).

DM

P.S.: comunque puoi farti un´idea della sola parte musicale di questa Götterdämmerung diretta da Zagrosek perché ne è stato ricavato l´audio in CD edito dalla NAXOS (penso lo trovi anche online).

[pbagnoli]

Qualcosa di interessante: Palestrina, Allegri e la polifonia

[DocFlipperino]

In home Filippo (reysfilip) ci racconta il Wozzeck scaligero

http://www.operadisc.com/vis_tutto_backstage.php?idback=136

[pbagnoli]

In home Filippo (reysfilip) ci racconta il Wozzeck scaligero

Bravo!
Recensione sintetica, precisa, perfetta!