Moderatori: DocFlipperino, DottorMalatesta, Maugham
DocFlipperino ha scritto:personalmente, come scrissi credo un paio di anni fa su questo thread, questa volta non posso che essere nel più totale disaccordo con tutto quello che hai scritto..... dalla prima all'ultima riga (Borodina a parte, ma che c'entra come i cavoli a merenda in una registrazione cosi)
DocFlipperino ha scritto:
l'unica differenza rispetto al concerto è che la Harteros in disco diventerà una Tebaldi
marco
dell'aida ne parleremo sicuramente
Ma mi spiegate se uno ha l'Aida di Karajan, Abbado (live Scala), Muti, le innumerevoli Aide live con Bergonzi e Corelli, oltre a Harnoncourt che ha fatto il capolavoro, cosa compra a fare anche questa?
P.S. Non abbandonatemi, in questo agosto torrido, in citta', in piena pianura Padana......
mattioli ha scritto:
Io penso che ogni nuova edizione discografica di un'opera, anche quelle notissime e che hanno già un'ampia e prestigiosa discografia, sia di per sé benvenuta.
Anche perché non esistono edizioni "belle" in assoluto, ma tutte, semplicemente, raccontano il loro tempo. Così farà anche quella di Pappano, che non andrà giudicata in rapporto a quello che in Aida è già stato fatto, ma a quanto di contemporaneo, dunque di nuovo, saprà dirci su quest'opera. Molto più che adeguarsi a criteri di bellezza fissi e stabiliti una volta per tutti (quali, poi?), mi sembra che il compito dell'interprete sia quello di mettere in relazione passato e presente, cioè di scoprire quanto di presente c'è in quel passato.
AM
mattioli ha scritto:non sono andato a Roma e non ho volutamente ascoltato nulla di quell'Aida
AM
mattioli ha scritto:dell'aida ne parleremo sicuramente
Flipperino! Tu quoque? Almeno qui, salviamo l'italiano...
AM
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