La mia disistima per molta critica musicale italiana (molta, non tutta) deriva dal fatto che spesso si rivela non informata. Posto che qui parliamo di teatro "parlato", mi sembra del tutto legittimo dire che Michieletto non piace. Sarebbe grave, invece, dire: Michieletto, chi?, che è poi la reazione di quattro quinti della critica italiana ogni volta che le si para davanti qualcosa o qualcuno che non ha mai visto o che non conosce. Cioè i nove decimi di quel che succede nel mondo...
Ciao ciao
AM
) mi viene da dire che ho potuto assistere ad una grande prova di teatro. Uno spettacolo che non ha certo lo scopo di intrattenere il pubblico ma di scuoterlo. E non sto parlando di cagate alla Vick (vedi l'ultimo Don Giovanni) dove le pseudo-provocazioni sono funzionali solo al nascondimento del vuoto di idee del regista. 
mi viene da dire rispetto allo spettacolo che "Non saprei dire se sia un bello spettacolo, che è il mestiere della critica. Ma se il compito del teatro è quello di porre domande più che di dare risposte, e arrivare al cervello passando dal cuore, allora questa è una di quelle occasioni in cui il teatro ha ancora un senso."
