dario79 ha scritto:ultimamente ho letto che uno dei migliori rosenkavalier disponibili in dvd è quello diretto da solti, con la te kanawa (nella parte della marescialla ) registrato al covent garden nell'85, i costumi e la regia sono davvero eccezionali (un allestimento quasi zeffirelliano), mi convince molto poco la sguaiata anne howells, mentre aage haugland è la parodia ridicola di ciò che dovrebbe interpretare: canta malissimo. eccellenti orchestra e direttore (ma va'?) ottime la sensuale kiri e la dolce barbara bonney. voi cosa ne pensate? inoltre avendo solo questo dvd , sarei tentato di comprare la (dicono) mitica registrazione di karajan, è la migliore? se no quale mi consigliate?
Caro Dario,
dipende da ciò che ci si aspetta da un DVD.
Come avrai capito, in questo Forum molti di noi hanno in uggia la melassa e il gigantismo, la sottolineatura facile, il sentimentalismo decadente, l'effettistica scenico-orchestrale.
Per questa ragione io, ma - ad esempio - penso anche Maugham, consideriamo poco esaltante il video soltiano a cui fai riferimento.
Questo rischio (di supplire al poco affrondimento con sbrodalate di grandiosità tanto per fare effetto) Solti l'ha sempre corso, per tutta la sua carriera (non a caso divenne il principe degli effetti-disco nella prima fase della sterofonia); però negli ultimi quindici anni di carriera si è aggravato in modo per me assai poco digeribile.
Gli ultimi suoi dischi mi sembrano tanto retorici quanto superficiali.
Ok, stiamo sempre parlando di un grandissimo, ma se qualcuno mi chiede di fargli sentire una Frau ohne Schatten in DVD io evito con la massima cura proprio quella di Solti.
L'allestimento al "mascarpone" di quelle recite londinesi si sposa perfettamente con questa estetica: quando tu dici "zeffirelliano" secondo me azzecchi esattamente l'aggettivo.
Un regia che pensa di supplire con lo sfarzo di scene e costumi alla banalità della recitazione e alla superficialità dell'approccio a me sembra una regia fallita in partenza.
E tuttavia capisco che molti straussiani (anche esperti e sensibili) apprezzino questo turgore, questo climax continuo, questa continua esibizione di splendore... (altrimenti non si spiegherebbero i successi anche oggi di un Thielemann o di un Gergev). Quindi capisco che a molti questo Rosenkavalier possa piacere.
Quanto al Rosenkavalier di Karajan e della Schwarzkopf... è molto superato (annata 1960) ma secondo me è tutto a un altro livello.
Karajan esasperò in quest'opera la sua capacità di scendere fra le pieghe di un intimismo raccolto e svelare gli anfratti dell'animo della Marescialla (trovando nella Schwarzkopf la più compiuta interprete del ruolo forse di tutto il '900, freddezze e manierismi compresi).
Si può dire, usando un linguaggio cinematografico, che mentre Solti - specie il vecchio - lavora di campi lunghi, Karajan è il genio dei primi piani.
Se la ascolterai, sappici dire se ti piace.
Salutoni,
Matteo Marazzi