Bella idea e molto feconda di riflessioni, quella dei confronti, ma credo che siano proposti usualmente quando si parla di una data opera. Comunque aprite e proponete: io non sono capace tecnicamente a compiere tali manovre, ma posso contribuire al commento.
Ieri m'è arrivato il disco di Veronique Gens (a proposito: sempre più brava) con le melodie francesi. Questa che vi propongo stamattina è meravigliosa. Di questo brano esistono centinaia di possibili versioni, ma questa della Gens è una delle più belle (assieme a quella della Petibon):
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!" (Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
E' incantevole ! Grazie dell' assaggio, caro Pietro, e tante cordialità Prima di rileggere ( per la terza volta ) il tuo editoriale su Traviata, avrei voluto riascoltare l'esecuzione del 7 corr.... Ma non è ancora reperibile. Non demordo ! PS : In compenso ho reperito della DessaY la Traviata di Sivadier e La Sonnambula del Met./ Pidò. Non ancora, sempre di Natalie, The Miracle of Voice... Ciao e buona serata
pbagnoli ha scritto:Di questo brano esistono centinaia di possibili versioni, ma questa della Gens è una delle più belle (assieme a quella della Petibon):
Utile, in effetti, l'ascolto comparato dello stesso brano nell'interpretazione della Petibon
Preferisco la Genc: più sensuale, più lirica. Ma anche la Petibon, una lama di luce, è bravissima!
Grazie del bell'ascolto e... buona serata!
DM
Un solo punto di vista è la vista di un solo punto
DottorMalatesta ha scritto: Utile, in effetti, l'ascolto comparato dello stesso brano nell'interpretazione della Petibon
Preferisco la Gens: più sensuale, più lirica. Ma anche la Petibon, una lama di luce, è bravissima!
A parte l'accompagnamento del violoncello che integra il pianoforte, c'è lei che dà di questo brano una lettura di sbalzo, grintosissima. Mi piace quasi come quella della Gens. La Pétibon è una cantante geniale
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!" (Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
Grazie Flipperino della proposta: ho quell'edizione dell'Alcina in selezione anche se poi è stata pubblicata integralmente. La particolarità è ascoltare un Wunderlich come Ruggero che, nei passaggi virtuosistici ("Sta nell'Ircana"), non è malvagio. Certo che 2 anni dopo nell'integrale DECCA con la Berganza, la Sciutti e la Freni si respira altra aria. Il guaio di quell'edizione sta nell'appropriazione dell'aria di Morgana da parte di Alcina, oltre a qualche aggiustamento fatto da Bonynge (così ho letto). Però, Sutherland a parte, la Berganza e la Freni sono sensazionali.
Una Sutherland IMMENSA!!! Qui è la voce stessa a farsi strumento. Questo è un vero paradigma di cosa sia (almeno nella sostanza) il canto barocco! Poi, si sa, negli anni successivi i vari Harnoncourt, Christie, Minkowski contribuiranno a riscoprire nuove sonoritá e nuovi stilemi esecutivi. Ma la rinascita dell´opera barocca inizia con la Sutherland.
Buona serata e grazie della bella proposta d´ascolto!
DM
P.S.: Scusate ma a proposito di "tornami a vagheggiar" so resistere, e vi poso, a confronto la stessa aria nell´interpretazione della Dessay (un piccolo regalo pre-natalizio a Michele), dal vivo!
Qui IMHO siamo addirittura un passettino oltre la Sutherland (ma quanta acqua è passata sotto i tempi: qualche anno che dal punto di vista del gusto e dello stile sono pari ad intere ère geologiche: l´Alcina della Dessay è figlia della rivoluzione filologica!): come sempre (chessó, Zerbinetta nella Ariadne o Vocalise di Rachmaninof), la coloratura nella Dessay non è solo ormaneto, orpello, "fioritura", "bello fine a se stesso", ma -screziatissima com´è di inflessioni, colori, pesi sonori, intensità sempre cangianti- diventa essa stessa mezzo espressivo.
Un solo punto di vista è la vista di un solo punto
Grazie flip, ma certo che è un buon sabato ... inquietante, data l'opera in questione! Come buongiorno forse sarebbe da orientare la scelta su temi più ... "soft".
Beh, caro Marco, non è questione di 'perdono', ma vista la congiuntura sociale, morale, ecc. ecc., se si deve dare un buongiorno l'oscura e perversa vicenda della Katerina Izmailova aggiunge inquietudine ad inquietudine.... Si tratta di un'opera che, pur conoscendola, francamente non andrei mai a vedere... Quanto alla Price, la ritengo grandissima: la sua voce è cioccolato fuso... in linea con il Natale dove i dolci si sprecano (ma a me piacciono poco)....