Jacqueline Brumaire

Moderatori: DocFlipperino, DottorMalatesta, Maugham

Jacqueline Brumaire

Messaggioda MatMarazzi » sab 05 nov 2011, 11:49

Nata nel 1921 (come la Jurinac che ha appena trionfalmente compiuto novant'anni) Jacqueline compirebbe gli anni proprio oggi.
E' stata un'artista discreta, un po' segregata - come i suoi colleghi dell'epoca - in una Francia che allora, dopo la guerra, pagava scelte operistiche autarchiche e provinciali, tutto il contrario di adesso...
Eppure la Brumaire mi ha sempre affascinato, per la sua modernità, lucidità di interprete e la varietà del suo repertorio.

Soprano lirico (come si diceva allora) ma dotata contemporaneamente di autorevolezza e di virtuosismo, potè passare dai ruoli aerei della tradizione "lyrique" (Mireille, Juliette, Manon, Antonia) al repertorio novecentesco per cui ebbe una predilezione. Fu lei a creare l'interessantissima "Madame Bovary" di Bondeville e a portare in Francia "Uno sguardo dal ponte" di Rossellini.
Poi fu una mozartiana (in anni in cui non era frequente trovarne specie in francia): Kostanze, Elvira, Pamina.
Osò Esclarmonde, pur passando per Louise e Thais. Si spinse fino alla Marescialla e addirittura all'Angelo di Fuoco.
Il tutto senza dimenticare un ambito che - allora - in Francia nessuno osava: il cosidetto "drammatico di agilità" del repertorio italiano, specializzandosi in quelle eroine che furono scritte per il Grand Opéra, come Helene dei Vepres Siciliennes e Mathilde del Guillaume Tell (di cui cui la Brumaire fu la più celebre interprete dei suoi anni in lingua originale).

La sua voce aveva uno scintillio argenteo, che conservò anche negli anni 60, e un'intensità di accento che non aveva nulla in comune con le effusioni sdolcinate di molte sue colleghe.
Secondo me fu, con la Crespin e la Rodhes, la più importante artista francese della sua generazione.

Ricordiamola con questi brani:

Thais, davvero commovente.



Poi i Vespri in francese.
Pur essendo del 1969 (a Londra) quindi in anni un po' avanzati, la Brumaire si rivela la più sobria, maestosa delle Duchesse siciliane.
Sentite nella canzone del primo atto (minuto 0:16:00): tutto è trattenuto, compresso, quasi soffocato nella collera austera di un'aristocratica in lutto, senza le solite zampate da primadonna.
Per me è fantastica: con lei finalmente si capisce perché i francesi non si accorgono che quella innocua canzone è in realtà un inno insurrezionale, mentre di solito - con le divastre coi pugni sui fianchi, gli occhi dardeggianti e il cipiglio da tribuni eccitapopoli - non risulta chiaro.



Salutoni,
Mat
Avatar utente
MatMarazzi
 
Messaggi: 3182
Iscritto il: gio 05 apr 2007, 12:34
Località: Ferrara

Re: Jacqueline Brumaire

Messaggioda pbagnoli » dom 17 nov 2013, 18:40

L'ho riascoltata nei Vepres proprio in questi giorni; tra l'altro, edizione complessivamente piuttosto deludente, a distanza di anni.
MI spiace ma come Hélène non ci siamo proprio: è un ruolo Cruwell di cui lei non ha proprio la caratura vocale.
E' vero: l'immagine della nobile emerge, ma - senza voler fare il vociofilo a tutti i patti - occorrono anche altre cose che la Brumaire, secondo me, non ha.
Preferisco la Scotto o, al limite, la Cerquetti
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
Avatar utente
pbagnoli
Site Admin
 
Messaggi: 4006
Iscritto il: mer 04 apr 2007, 19:15


Torna a SOPRANI, MEZZOSOPRANI, CONTRALTI

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 8 ospiti

cron