Simon Boccanegra (Verdi)

[calbo]

Sto aspettando questo DVD di Simon Boccanegra. Chi conosce il Simon di Hampson?

[pbagnoli]

Non sono riuscito a leggere di chi è la regia. E il Simone di Hampson non lo conosco proprio. Mi chiedo se Matteo l'abbia visto con i giri del Wanderer club...

[calbo]

Il regista è Peter Steim (o Stein ho un dubbio)

[MatMarazzi]

Il regista è Peter Steim (o Stein ho un dubbio)

Stein.
Evidentemente a Vienna hanno ripreso lo spettacolo (a mio parere molto modesto) di Salisburgo, già importato a Firenze.

Purtroppo, Calbo, non ho mai visto Hampson in questo titolo. Ne hanno parlato tutti benissimo e, credo, con ragione.
In astratto io fatico a rinunciare - per questo magnifico personaggio - a quella componente "corsara" e plebea che Boccanegra, grande tribuno carismatico e popolano, doveva avere e che - nonostante tutto (come afferma Alberich) - rientrava nelle corde di Tito Gobbi.
Se devo essere sincere, in un personaggio così la piacioneria "high society" di Hampson, il suo porsi a gran divo, non mi paiono il massimo della vita.
Il mio Boccanegra di riferimento resta, per ora, Van Dam.
Comunque sarei curioso di sapere la tua opinione. Sappici dire appena hai visto questo DVD.

Un salutone,
Matteo

[VGobbi]

In astratto io fatico a rinunciare - per questo magnifico personaggio - a quella componente "corsara" e plebea che Boccanegra, grande tribuno carismatico e popolano, doveva avere e che - nonostante tutto (come afferma Alberich) - rientrava nelle corde di Tito Gobbi.

[calbo]

Il mio Boccanegra di riferimento resta, per ora, Van Dam.

Conosco solo il suo Paolo Albiani

Comunque sarei curioso di sapere la tua opinione. Sappici dire appena hai visto questo DVD.

Con piacere

[calbo]

Ho alfin visto il DVD. Hampson è un bellissimo Simon che apare sensibil e generoso; vocalmente Hamson mi è molto piaciuto e mi pare che la sua voce corrisponde al ruolo. Grandissimo Fiesco di Ferruccio Furlanetto che conosce perfettamente il suo personaggio. La sorpresa viene dal Paolo Albiani di Boaz Daniel che aparisce realmente come il demonio di Simon. Cristina Gallardo-Domâs e Miroslav Dvorsky sono onesti come Amelia e Adorno. Mi è piaciuta la direzione musicale di Daniele Gatti.

[pbagnoli]

E dello spettacolo cosa ci racconti? Sai che su questo sito è un aspetto cui prestiamo sempre attenzione!

[calbo]

Ehm... La regia è simpatica ma un po statica e mi pare che se il scenario fosse piu importante sarebbe meglio per la recita. I costumi mi essono sembrati adattati ai personnagi ma un po severi.

Se ho fatto errori di ortografia vi prego perdonarmi.

[pbagnoli]

No, Calbo: nessun errore significativo. Scrivi molto meglio tu in italiano di quanto io scriva in francese!

[calbo]

No, Calbo: nessun errore significativo. Scrivi molto meglio tu in italiano di quanto io scriva in francese!

Grazie mille

[DottorMalatesta]

Ieri sera mi sono visto (finalmente) il Simon Boccanegra nella regia (regia?) di Stein da Vienna. Lo conoscete?
Lo spettacolo è una autentica presa per i fondelli (lo pensavo avendolo visto nella direzione di Abbado, e lo penso a maggior ragione oggi), almeno tanto quanto il Don Carlo salisburghese. Non oso immaginare quanti soldi abbia intascato il signor Stein (un po' il Pizzi di Germania) per questa autentica porcheria!!!
Anche musicalmente le cose non vanno benissimo…
La direzione di Gatti alterna momenti riusciti (complici anche gli splendidi Wiener) ad altri in cui fa un gran casino e basta. La Gallardo-Domas fa la solita Amelia Freni-style, molto noiosa, molto anemica, molto fanciulla di virginal candore… Dvorsky massacra la parte di Gabriele. Furlanetto resta un interprete gigantesco, ma ormai di Fiesco/Andrea non ha più le note (anche a prescindere dal declamato spinto).
Ma la vera rivelazione è Hampson. Ora, anche prescindendo dal declamato (che, come impostazione vocale, gli comporta dei limiti, soprattutto negli acuti e, talora anche nell´intonazione), qui siamo di fronte ad un grandissimo. Innanzitutto per il senso della parola: la dizione è certo perfettibile (qualche papera qua e lá), ma il canto è una miniera di colori, di accenti, di sfumature. La scena del consiglio è, al proposito, illuminante. E, scenicamente, si dimostra infinitamente superiore al resto del cast.

DM