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[flipperinodoc]

Hai ragione, in astratto.
Però considera che nemmeno la Gencer - sulla carta - era adatta a Leonora di Vargas, e invece guarda cos'ha tirato fuori dal ruolo...

mi autocensuro, caro collega

[pbagnoli]

mi autocensuro, caro collega

Non è davvero il caso.
Guarda: ho cercato la Leonora della Ligabue sul Tubo, ma non l'ho trovata.
In compenso ti posto la sua Elisabetta, che sicuramente già conoscerai:

E' un bel liricone, di notevole colore e di ottimo fiato; con appena un accenno di vibrato stretto che a me, personalmente, non dà fastidio.

Questa, invece, è la Gencer alla Scala nella performance da cui è originata la famosissima trasferta tedesca:


Sicuramente una voce non di polpa e consistenza enormi, ma che - così sfruttata - da luogo a risultati di bellezza trascendentale, per me superiori anche a quelli di Renata Tebaldi che pure, in questo ruolo, è semplicemente grandiosa

[flipperinodoc]

splendida l'elisabetta della Ligabue ma converrai con me che è ruolo più "lirico" di Leonora.

sulla Gencer chiedo scusa ma non riesco a farmela piacere nei ruoli verdiani (Lady esclusa). e nella sua Leonora c'è sempre quel che di artificioso e costruito (anche nei passi più belli, e onestamente riconosco che non sono pochi).... quel che di artificioso che non c'è nella Leonora della Tebaldi (a mio avviso, con tutti i suoi difetti ancora insuperata e insuperabile) ma anche nella Leonora della Price, della Arroyo e persino della Milanov

[Luca]

Esiste - ed è una registrazione RAI già da qualche anno in circolazione in CD (che non ho acquistato per l'eccessivo prezzo) - La Forza del destino con la Ligabue: è diretta da Previtali con Bergonzi (Alv.), Cappuccilli (D. C.); Mattiucci (Prez.); Ferrin (P. G.); Trimarchi (Fr. Mel.). La registrai su nastro molti anni fa e forse devo essermene disfatto...
Circa la Tebaldi la metto al di sopra di tutte le Leonore (anche se la Callas, forse più della Gencer, colpisce per la sua carica drammatica ed esistenziale), peccato che quando era all'epoca aurea si è trovata accanto Del Monaco. Esiste anche un'edizione con Di Stefano (..."mejo me sento" ) e poi la recita napoletana filmata con Corelli, però l'incontro con Bergonzi (cantante con il quale la Tebaldi stessa diceva di sentirsi maggiormente a proprio agio) almeno in quest'opera non si è dato, almeno in testimonianza audio.

Saluti, Luca.

N.B: Poi qualcuno di voi mi spiegherà cosa ci si trova di tanto grande nella Milanov.... per me è insopportabile.

[pbagnoli]

N.B: Poi qualcuno di voi mi spiegherà cosa ci si trova di tanto grande nella Milanov.... per me è insopportabile.

Per quanto mi riguarda, è questione di pura bellezza dell'emissione. Legati, fiati interminabili, filati, smorzature... è una questione puramente estetica, me ne rendo conto; con la Gencer siamo ovviamente un passo oltre, perché si abbina anche il senso delle cose che Leonora dice, superando la pura bellezza del suono.

: senti la smorzatura infinita su "Invan la pace", col fiato che continua sul successivo "Invan". Erano cose che lei faceva e mandavano in visibilio il suo pubblico.
Ecco il suo celeberrimo "Enzo adorato"; siamo nel 1939:

Ma quasi vent'anni dopo, è ancora lei; e il pubblico va ancora in delirio:

Certo, sono bellurie; sono d'accordo con te, la dimensione del personaggio si ricava da altri dettagli e, come dicevo, la Callas prima e la Gencer poi gettano un'altra luce su questo personaggio così bello e contorto.
La Tebaldi, invece, rimane alla superficie, esattamente come la Milanov; ma lo fa con una voce di tale strepitosa bellezza, di tale "adeguatezza", che ti sembra nata per questo ruolo.

Questo è il mio "perché" sulla Milanov

[pbagnoli]

Io invece - già che stiamo parlando di Leonora di Vargas - vorrei che qualcuno mi aiutasse a apprezzare Martina Arroyo.
L'ha anche incisa con Lamberto Gardelli e il nostro amico Bergonzi; se devo dire, il motivo principale per cui mi tengo alla larga da quella registrazione è proprio lei.
La voce sarà anche bella, ma la trovo terribilmente monotona, priva di dinamiche (altro che la Milanov!). Mi è insopportabile anche come Aida, e proprio per le stesse ragioni.
Però so che ci sono alcuni che la adorano, e quindi vorrei conoscerne le ragioni; magari mi aiutano a trovare qualche stimolo per capire aspetti che sinora mi sono sfuggiti

[VGobbi]

Sulla Milanov mi trovo d'accordo, ogni tanto con Bagnolo. Anch'io la trovavo mediocre come cantante, sopra tutto a livello vocale. Il Mat, tanto tempo fa, mi disse che la Milanov andava assolutamente ascoltata negli anni ante '50 e da allora mi si apri' un altro mondo, sentendo ed apprezzando tutt'altra cantante di quella conosciuta, e dove ci ha lasciato maggiori registrazioni discografiche, degli anni '50.

[flipperinodoc]

Io invece - già che stiamo parlando di Leonora di Vargas - vorrei che qualcuno mi aiutasse a apprezzare Martina Arroyo.

se mi passate la battuta la Arroyo era una Leontyne Price senza i "difetti" di Leontyne Price
seriamente parlando invece, una voce di una bellezza unica: purtroppo su tale bellezza tendeva a "sedersi" tralasciando tutto il resto.....
ma nel ballo, in aida, in ernani e nella juive io la trovo straordinaria

qualche anno fa ascoltai a genova Indra Thomas, che dal vivo nel Ballo mi sembrava ricordasse tanto la Arroyo....
dopo quel ballo ne ho perduto le tracce.....

[Luca]

Anche a me la Arroyo piace poco, mi sono molto meravigliato perché ha cantato addirittura Turandot (esiste testimonianza in Youtube)! Ma i limiti della monotonia li rilevava anche Celletti, pur notando la bellezza di suono. Quanto alla Milanov, sarà, ma preferisco, specie, in Gioconda, altre cantanti.

Saluti, Luca.

[flipperinodoc]

alcune testimonianze




che ne pensate?

[DottorMalatesta]

Sebbene colpevolmente in ritardo mi unisco anch'io ai complimenti a Luca per la succosissima recensione (che, oltre tutto, mette i puntini sulle i a proposito del Solti direttore verdiano e di Bergonzi in uno dei suoi ruoli migliori!).
En passant, concordo anche sulle perplessità circa la Milanov (voce di algida bellezza, ma interpretativamente parlando ogni confronto con la Gencer o la Callas è francamente improponibile: laddove la Milanov è pomposa e matronale, la Gencer, che come Leonora non conoscevo, è di una modernità estrema, basta sentire come "morde" le consonanti!) e la Arroyo (piatta ed anonima come poche altre...).

Ultima cattiveria sulla Milanov: a smorzature e filatini preferirei un'intonazione più corretta (sentirla nei "pace, pace " verso 1:46) e molta meno retorica !!

DM

[Luca]

Si potrebbe fare un trattatello: L'Arroyo o dell'imbambolamento vocale. Nel Requiem davvero il soprano contrasta con la vorticosa (ma a mio avviso molto epidermica) direzione di Bernstein che mira molto all'effetto poco alla sostanza (per me resta il REQUIEM quello diretto dall'allor giovane Abbado qui a Roma: Chiesa della Minerva con la Scotto, la Horne, Pavarotti e Ghiaurov stesso anno di questo di Bernstein).
Turandot è poi un personaggio lontano le mille miglia da un soprano sostanzialmente 'molliccio' come la Arroyo: a parte la direzione bruttarella e il Calaf vociante, la Arroyo, manca di perentorietà e di nerbo, di squillo ecc., poi alcune frasi ("l'aspro dominio..." e "si spense la sua fresca voce") sono rese male.
Non ho udito l'arioso di Elsa, ma dopo 2 arie così cantate mi viene mi mente il famoso motivo di Califano....

Saluti a tutti.
Luca.

[DottorMalatesta]

Si potrebbe fare un trattatello: L'Arroyo o dell'imbambolamento vocale.

E non dimentichiamo la noiosissima Amelia del Ballo in Maschera diretto da Muti...

DM

[VGobbi]

La Sutherland e' la regina sovrana dell'imbambolamento vocale !!!

L'Arroyo, al limite puo' essere una semplice allieva.

[Luca]

La Sutherland e' la regina sovrana dell'imbambolamento vocale !!!
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Mah, non direi proprio, date le caratteristiche del suo virtuosismo! La Arroyo (come anche la L. Price) non aveva neppur quello!
Saluti, Luca.