DottorMalatesta ha scritto:Forse di incisioni perfette (per come le intendi tu) ce n´é piú d´una: Tosca con Callas e Di Stefano, Turandot di Mehta, Rigoletto di Kubelik (come ricordato da altri).
Secondo te, ferma restando la perfezione esecutiva e tecnica, qual é l´incisione piú rappresentativa del secolo appena trascorso?
Io non metterei il Rigoletto di Kubelik fra le incisioni perfette: Bergonzi mi sembra andare in una direzione diversa dal direttore e anche dal protagonista. E in generale devo ammettere che non si tratta di uno dei miei ascolti preferiti.
Io considero perfetta un'incisione che sia stata pensata, eseguita e realizzata con un'idea precisa in mente, cui tutti gli artisti coinvolti si sono adeguati al meglio delle proprie possibilitià al punto da non lasciar nulla a desiderare.
Ne dico una sola: il
Freischütz TELDEC diretto da Harnoncourt. Rivoluzionario, diversissimo dal solito nelle sonorità orchestrali, con cantanti diversi dal solito per timbro, peso vocale e specificità tecniche, e registrato in modo superlativo, in modo che i pianissimissimissimo orchestrali sono sempre percepibili all'interno di una gamma dinamica fra le più spettacolari che si possano sentire in disco.
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...