VGobbi ha scritto:[...]
Riferendosi ai personaggi principali, penso che il risultato finale sia un secco quanto imbarazzante 3 a 0 per le femmine
Forse perchè non amo affatto il calcio, questi giudizi -da esso mutuati-, non mi dicono nulla; anzi, mi convincono ancor più che gli slogan sono nocivi e, spesso, senza senso...
Cmq., poichè siamo qui per valutare una performance e non per fare il tifo, a ciò atteniamoci con un certo scrupolo!
VGobbi ha scritto:Ligabue (che piacevolissima sorpresa, pochissime volte ho avuto l'occasione di ascoltarla), Freni (28enne gia' maliziata e maliziosissima Susanna) e Berganza (Cherubino d'antan ma pur sempre di grande fascino, anche se meglio nel "Voi che sapete")
Scusa, Vittorio, se mi permetto, ma mi pare che ci siano meno slogan in uno stacco pubblicitario di cinque minuti, che in ciò che ho appena quotato!
Non sarebbe stato più facile, e di molto, affermare: ascoltate l'opera per apprezzarne il cast femminile?!
Cmq., per andare nello specifico, la Ligabue non era nuova nei ruoli mozartiani (fu, infatti, una mozartiana d.o.c.). Tra le sue performance, ne esiste una, per l'esattezza si tratta di un video, del don Giovanni (con Petri nel ruolo di protagonista e Bruscantini come leporello, che ebbi modo di far vedere allo stesso Matteo... or non è guari)... senza contare il Così fan tutte!
Voce, tecnica, fraseggio, fiati, timbrica... non c'è sbavatura, non esiste imperfezione percettibile nell'ascoltarla.
Karajan, per esempio (se è vero ciò che testimonia Isotta nell'articolo scritto sul corriere in occasione della morte della cantante) non voleva far prove con lei... tanto grande era la sintonia che esisteva fra i due!
La Freni mi è parsa quella stessa ascoltata altre volte... non ha aggiunto o tolto nulla al personaggio (parlo in temini diacronici... cioè: il personaggio di Susanna lo ha sempre reso così lungo il corso della sua lunga carriera... basta averla ascoltata una volta che...!).
Brava, indubbiamente... bella voce, inequivocabilmente... ma il suo personaggio non è altro che un cliche da cui non ci si aspetta nulla.. qualcuno potrebbe anche replicarmi che forse a 28 anni il personaggio lo stava ancora creando! Ed io, a costui, replicherei che, a quanto sembra a me, il suo è stato un atto creativo e conservativo; in altre parole: appena è stato creato il personaggio, è stato immediatamente cristallizzato ed è rimasto quel che era sino alla fine.
Sul Cherubino della Berganza non mi pronunzio... credo che per poterne definire i tratti dovremmo contestualizzarne la performance all'interno dello stile vigente nel periodo in questione (stesso discorso, certo, vale per le due donne cui ho appena detto qualcosa poco sopra).
VGobbi ha scritto:In merito alle voci maschili, Evans mi pare cachinnoso quanto basti per non poterlo reggere (sentire cos'e' il suo "Aprire un po' quegli occhi", tale che sembra di ascoltare un'altra romanza)
Evans, unanimemente riconosciuto come uno dei più grandi interpreti mozartiani (particolarmente nella trilogia dapontiana), credo soffra un po' per la direzione di Solti, sbrigativa e a tratti accellerata sino alla corsa... resta pur vero -e come dubitarne!- che la sua, soprattutto se messa a confronto con quella di Otto Klemperer, è la quant'essenza del brio; sembra quasi che egli voglia rendere plasticamente "la folle giornata".... ma quando è troppo è troppo!
Infatti, Evans, tenta di stargli dietro come può... appunto, COME PUO'... ma purtroppo non sempre ci riesce... meno che meno nell'aria in questione... lì la folle giornata è una folle corsa contro il tempo: "allegro accellerato con brio furioso".
Cmq., i cantanti sono come le fidanzate: li si ama senza motivo! Ed io, lo confesso pubblicamante, mi innamorai di Evans dopo aver ascoltato il suo Leporello nel don Giovanni mozartiano diretto da Karajan nel '69 a Salisburgo.
VGobbi ha scritto:mentre Gobbi merita un discorso a parte, anche perche' e' il mio idolo.
Dicevo, Gobbi canta un ruolo che non rientra per nulla nelle sue cordi vocali, ma sopra tutto non possiede il glamour, la nobilta' di fraseggio che richiede un personaggio cosi' snob com'e' appunto il Conte di Almaviva. Non ho mai sentito dei recitativi, cantati da Gobbi, cosi' tirati via alla bella e meglio ... quello che appunto dovrebbe essere il suo punto di forza. Insomma una recita che non pensavo cosi' negativa.
Non lo credevo neanche io...
Il vero problema di Gobbi, in questa occasione molto più fastidiosamente accentuato (per non dire del suo don Giovanni), da più parti costantemente ricordato e sottolineato, è l'inflessione della voce, a tratti stridula ed evocativamente e volutamente cavernosa, cui spesso si concede per tentare di scurirla... voce, detto per inciso, che appartiene a tutt'altra corda.
VGobbi ha scritto:E voi? Cosa ne pensate? Qualcuno l'hai mai sentito questo live?
Spero avere risposto, non dico esaustivamente, almeno chiaramente!
Gaetano T.
P. S.
Carissimi amici, spero essere tornato definitivamente...
Ben trovati a tutti... un abbraccio affettuoso!