da pbagnoli » mer 19 gen 2011, 7:49
D'Intino vociferante come al solito. Licitra ha gli acuti ma gli manca tutto il resto. La Zilio mi è sembrata imbarazzante. Sgura accettabile e direzione piuttosto sinfonica ma gradevole. Regia di una noia mortale: meglio i Pagliacci, almeno c'era un disegno, un'idea... Persino Zeffirelli trent'anni da aveva più idee.
Alla fine fischi solo per Licitra, ma non ne capisco le ragioni: Licitra ha sempre cantato così, non dovrebbe essere una novità. I fischi, se mai, dovrebbero essere regalati a chi lo scrittura.
Per Cura stesso discorso: ha ragione Luca, è invecchiato, i fiati non ci sono, urla in modo imbarazzante, non va a tempo per niente (la sua aria, da questo punto di vista, è stato un disastro: Harding arrancava penosamente con l'orchestra per inseguirlo), ma sono anni che Cura canta così. Come cantante di questi ruoli è finito da un pezzo; dovrebbe pensare a qualcos'altro, punto.
Maestri ha la classica e vera voce di baritono all'italiana; il problema è che ce l'aveva anche quando ha esordito ed era all'epoca la sua unica risorsa, ma da allora non solo non ha fatto passi in avanti ma ha anche perso gli acuti, che erano (lo ricordo bene) sfolgoranti. Non dirò che la sua prestazione sia stata censurabile: è stata...boh.
Alla fine chi m'ha convinto maggiormente è stato Cassi, Albelo (ma Peppe non è il suo ruolo!) e la Dyka, che almeno non ha cercato di trasformare in raffinata escort una povera sciacquetta di periferia
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)