Cantare bene ha scritto:Dottor Bagnoli, calma!
Ahahahahahah, scusatemi... la battuta sulle sessantenni mi è venuta così, sena pensarci... chiedo scusa se vi ha offesi.
Nessuna offesa, sono abbastanza grande per queste cose.
Mi interessava capire se eri qui solo per rompere i coglioni, o per discutere animatamente e divertirti.
Se sei nella seconda categoria, e mi sembri confermarlo, ribadisco il benvenuto
Cantare bene ha scritto:Però l'analogia resta, perché a volte voi mi sembrate così ansiosi di giustificare il presente da arrivare ad accettare anche le storpiature più oscene. Capisco il vostro amore per il teatro, capisco che, come me, non possiate fare a meno di vivere l'opera anche oggi anno 2010 d.c., però signori miei io non capisco come possiate farvi piacere i pessimi cantanti e le grottesche carnevalate che ci propinano i teatri e i dischi oggigiorno!
Per un motivo molto semplice: perché ciò che per te è "pessimi cantanti" per noi sono "artisti", "fenomeni", "declamatori", "coloristi", "scuola americana", "scuola tedesca", eccetera.
Ciò che per te è "grottesca carnevalata", per noi è spesso, specie se abbiamo avuto il privilegio di parteciparvi, "spettacolo storico". In altra parte del forum, ho descritto la reazione di persone che non avevano mai visto una regia moderna di fronte alla "Traviata" di Salisburgo 2005, messa in scena da un grande regista - pur se non fra i più grandi di sempre - come Willy Decker, e con una grandissima primadonna, una di quelle che noi riteniamo "storiche" e che tu probabilmente disprezzerai, e cioè Anna Netrebko.
Perché noi facciamo parte di un gruppo che si sforza di capire e seguire l'evoluzione - cioè la progressione, il cambiamento - di un'arte che riteniamo che abbia ancora tantissimo da dire parlando un linguaggio diverso da quello che, sinora, ha detto cose indimenticabili.
Contrariamente a quello che pensi tu, noi non rinneghiamo il nostro meraviglioso passato; se vedessi la mia discoteca vi scopriresti probabilmente molte più incisioni antiche di quelle che ci sono a casa tua. Oltre alle incisioni complete di Lauri-Volpi, Caruso, Gigli, Pertile, Schipa, Anselmi, Luccioni, Vezzani, D'Arkor, Escalais, Slezak, Borgatti, McCormack, Schipa, Bonci, Piccaver, Wittrisch, Rosvaenge, De Lucia - citati alla rinfusa e tanto per stare ai soli tenori, e ne mancano ancora un bel po' - io ho anche un sacco di incisioni di Maria Ivogun, Fritzi Jokl, Maria Jeritza, Emma Calvé, una sfilza di Lebendinge Vergangenheit, quelle complete di Emmy Destinn e Luisa Tetrazzini, Schlusnus e chi più ne ha più ne metta. E, ripeto, sto approssimando per difetto.
E lo stesso la maggior parte di quelli che frequentano questo sito, a cominciare dai miei due soci.
Quindi, non credo di essere tacciabile di progressismo alla cazzo di cane, se mi passi il francesismo: non ci può essere nessun progresso se non c'è conoscenza, piena e approfondita, della Storia, quella vera, quella con la S maiuscola.
La differenza, se vuoi, è che noi non ci fermiamo al dato storico: partiamo da quello per cercare di capire il presente.
Un esempio che abbiamo fatto milioni di volte (ah, se solo avessi letto quello che abbiamo scritto!): noi ci opponiamo a coloro che dileggiano il Mozart "viennese" e quello "inglese", perché sono momenti storici fondamentali che hanno ancora oggi sbocchi interpretativi importantissimi. Noi ci opponiamo fermamente all'idea che esista un solo modo di cantare, perché c'è l'evidenza storica che esistono tantissime scuole di canto, ognuna con la propria storia, ognuna con il proprio percorso, ognuna con i propri campioni; e, già che siamo in prossimità della Walkiria scaligera, questo è un discorso che abbiamo fatto migliaia di volte a proposito proprio dei vari modi di interpretare Wagner: da quello di stretta osservanza bayreuthiana, a quello internazionale, e così via.
Queste non sono puttanate che ci passano per il cervello al mattino quando ci svegliamo: il dottor Matteo Marazzi ci ha scritto paginate e ci ha fatto sopra fior di conferenze in giro per l'Italia.
Cantare bene ha scritto: Poi capite, mi tocca leggere pure questa sorta di damnatio memoriae nei confronti di un musicologo come Celletti, e certe prese in giro verso quelli che voi chiamate suoi "seguaci"... è chiaro che intervengo per polemizzare! Voi parlate di "allargare i propri orizzonti". Sono d'accordo, ma non fino al punto di accettare una situazione come quella odierna! E poi cos'è questa storia del "canto professionale"??? Io parlo semplicemente di "canto", anzi Canto con la lettera maiuscola: o si canta, o non si canta, non ci sono vie di mezzo! Io oggi non sento più nessuno che canta!!! E sono triste per questo!
Questi sono problemi tuoi, CB.
Noi scherziamo su zio Rudy ma, come vedi, con rispetto e affetto: egli è stato un grande della critica musicale italiana, un uomo molto colto, un fine letterato e una personalità intrigante. Ci siamo nutriti tutti, noi poveri somari, a quella greppia. Poi abbiamo cominciato a camminare con le nostre gambe e a vedere che, altrove, si cantava in modo diverso. Non necessariamente meglio: diverso.
Altri si sono fermati a zio Rudy: sono quelli che si definiscono suoi seguaci e custodi della sua memoria. Anche fra di essi ci sono bravissime persone in perfetta buona fede, ma l'evidenza spesso ci orienta verso un panorama diverso: fischiatori vuoti di contenuti, arroccati su un atteggiamento tetragono e lontano le mille miglia da qualunque apertura mentale, paghi soli di formalismi che hanno valore solo per loro e per nessun altro al mondo. Contenti loro... E' l'atteggiamento che io definisco "geovista": attendono la fine del mondo che non arriva e non si divertono mai, e sono convinti che persino il Padreterno debba chiamarsi come decidono loro...
Cantare bene ha scritto:Uffi, mi rileggo e so di essere pesante e polemico. Spero di intervenire ancora in futuro, magari in un'altra discussione, per apportare un contributo più "costruttivo". Questa mia polemica qui mi pare fuori tema. Ripeto, la mia voleva essere solo un'obiezione incidentale alle vostre provocatorie frecciatine. Niente di più.
Saluti
Così saremo amici! Ti aspettiamo ansiosi.
Ci fa sempre piacere discutere con chi non la pensa come noi!!!