Der Ring des Nibelungen (Wagner)

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Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)

Messaggioda pbagnoli » dom 14 nov 2010, 19:26

VGobbi ha scritto:L' ultimo grande Wotan, se mi permettete, più che Albert Dohmen, io opterei per Robert Hale. Voce non imponente ma mobilissima!!!

Un grande, a mio dire!

Devo dirti la verità: come Wotan non l'ho mai sentito.
A me Struckmann sembra molto interessante, ma io ho un discreto debole per questo cantante per cui non faccio testo
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Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)

Messaggioda VGobbi » dom 14 nov 2010, 19:40

pbagnoli ha scritto:
VGobbi ha scritto:L' ultimo grande Wotan, se mi permettete, più che Albert Dohmen, io opterei per Robert Hale. Voce non imponente ma mobilissima!!!

Un grande, a mio dire!

Devo dirti la verità: come Wotan non l'ho mai sentito.
A me Struckmann sembra molto interessante, ma io ho un discreto debole per questo cantante per cui non faccio testo

Ve ne sono due incisioni, un live completo ed uno discografico incompleto.

Il primo e quello diretto da Sawallisch. L'averlo ascoltato e' stato un fulmine a ciel sereno, proprio perché non me lo sarei mai aspettato un nuovo Wotan e così in gamba.

Il secondo poteva essere un Ring d'inestimabile valore, in cui tentare nuove letture d'interpretazione. La nomina di von Donhany era già per s'è un segnale chiarificatore. Anche qui e' presente Hale. Purtroppo, come vi anticipavo, esiste solo il prologo e la prima giornata.
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Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)

Messaggioda pbagnoli » dom 14 nov 2010, 19:55

VGobbi ha scritto:
Il primo e quello diretto da Sawallisch. L'averlo ascoltato e' stato un fulmine a ciel sereno, proprio perché non me lo sarei mai aspettato un nuovo Wotan e così in gamba.

Il secondo poteva essere un Ring d'inestimabile valore, in cui tentare nuove letture d'interpretazione. La nomina di von Donhany era già per s'è un segnale chiarificatore. Anche qui e' presente Hale. Purtroppo, come vi anticipavo, esiste solo il prologo e la prima giornata.

Ah sì, ho sentito parlare di entrambi ma non li ho mai ascoltati.
Il secondo, quello con Dohnany era quello con la Silja come Fricka.
Se ne hanno venduta una sola copia in Italia, credo di sapere chi possa essersela presa : Chessygrin :
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Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)

Messaggioda mattioli » dom 14 nov 2010, 19:56

L' ultimo grande Wotan, se mi permettete, più che Albert Dohmen, io opterei per Robert Hale.

Beh, Vittorio, io non ho detto che Dohmen sia un grande Wotan (e comunque non è affatto disprezzabile: peccato per un modo di camminare che i francesi definiscono "se dandiner" e che era tipico di molti Borbone, per esempio Luigi XVI e suo fratello Luigi XVIII), ma semplicemente che Wotan, nella maggior parte dei cinque anni di quel Ring, era lui. Su Hale sono d'accordo: anche a me piaceva molto e lo ricordo soprattutto in una Frau a Salisbrugo con Solti. Ma credo (sottolineo: credo, non ho controllato) che si sia scassato abbastanza presto.

Sull'Elektra di Kusej so di essere solo contro tutti

Non sapevo che non fosse piaciuta nemmeno al GM... io per la verità ne ho un ricordo abbastanza vago, però sono certo che non mi piacque per nulla e di averlo anche scritto da qualche parte, credo su "Musica". Ricordo un incredibile Carnevale di Rio quando arriva finalmente la mattanza finale (Carnevale di Rio non in senso figurato, ma proprio con le ballerine con il sedere fuori e le piume in testa: alquanto piacevoli, ma nell'Elektra non proprio la mia tazza di thé, come direbbe WSM...)

Quest'estate la situazione era molto strana anche per via di una Westbroek Crisotemide che ancora un po' si divorava la sorella

Vero. Poi arrivava anche Pape e se la mangiavano in due. Però, appunto, io avevo la Baird, che io definirei un'onesta professionista, non esattamente quel che ti aspetti di trovare in una nuova produzione di Salisburgo in scena insieme a Westbroeck, Meier e Pape. Vasi di coccio...

Ciao miao bao a tutti
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Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)

Messaggioda VGobbi » dom 14 nov 2010, 20:23

pbagnoli ha scritto:
VGobbi ha scritto: Il secondo, quello con Dohnany era quello con la Silja come Fricka.
Se ne hanno venduta una sola copia in Italia, credo di sapere chi possa essersela presa : Chessygrin :

Di copie ne hanno vendute due, visto che una ne possiedo io. :mrgreen:
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Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)

Messaggioda pbagnoli » dom 14 nov 2010, 20:37

Mamma mia...
Sai che non m'ha mai veramente attirato quella produzione?
Cosa c'è di attraente in un disco del genere?
La Marc come Sieglinde?
La Schnaut come Brunnhilde?
La Silja come Fricka?...
Non è Wagner di Bayreuth, ma nemmeno Wagner internazionale.
Tutt'al più Wagner ibrido, di mezza provincia.
Ecco: credo che sia stato l'ultimo - o giù di lì - capitolo di quella iperproduzione discografica che era iniziata a metà degli Anni Settanta e che voleva riscrivere tutta la storia discografica che l'aveva preceduta. Solo che col Ring la vita era dura: in casa Decca ne avevano già una mica male e difficile da rimpiazzare :D
E poi... Le vendite di quello della Emi diretto da Haitink non credo fossero andate benissimo; di quello di Levine credo che abbiano venduto molto di più il video, che aveva maggior senso e così anche per quello Teldec che riprendeva le recite di Bayreuth dirette da Barenboim - che di sicuro non riscriveva la storia del Ring, ma che stava realizzando la propria personalissima integrale wagneriana - con l'interessante regia di Kupfer.
E incidere un Ring nuovo costa soldi...
E se non vendi nulla con la Walkiria, come pensi di mettere insieme il Siegfried e il Crepuscolo?
Mah.
Produzione nata male e finita peggio
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Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)

Messaggioda Alberich » dom 14 nov 2010, 20:56

Quel Ring è secondo me è un prodotto piuttosto inutile. C'è Elming, ottimo a mio parere. C'è Hale che non è rivelatore, ma propone una visione interessante (io continuo a dire che Dohmen e Hale a parte, negli ultimi 20 anni c'è stato Struckmann che è un grandissimo interprete, e mi piacerebbe ritrovare qualche registrazione di Pederson).
La direzione è straordinariamente discontinua, ma a me affascina. Bisogna solo non ascoltare dei pezzi.... :mrgreen:
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Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)

Messaggioda Riccardo » dom 14 nov 2010, 21:47

mattioli ha scritto:Ricordo un incredibile Carnevale di Rio quando arriva finalmente la mattanza finale (Carnevale di Rio non in senso figurato, ma proprio con le ballerine con il sedere fuori e le piume in testa: alquanto piacevoli, ma nell'Elektra non proprio la mia tazza di thé, come direbbe WSM...)

Vero, però a me aveva colpito come viene tratteggiato il personaggio di Elektra: una disturbata mentale, imbevuta d'odio, disadattata al mondo per via dei drammi famigliari che su di lei si riversano.
Mi sembra molto calzante col nostro tempo. Kusej mette allo scoperto l'universalità del mito. Carsen nella sua versione lo lascia tale e lo gestisce, mirabilmente, solo dall'esterno.
Se indovinate, a me piacciono anche le regie "di contenuto"!
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Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)

Messaggioda mattioli » dom 14 nov 2010, 21:49

Ma io quella di Carsen non l'ho vista! :oops: E :cry:
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Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)

Messaggioda Riccardo » dom 14 nov 2010, 21:51

mattioli ha scritto:Ma io quella di Carsen non l'ho vista! :oops: E :cry:

Peccato :( A Firenze c'era pure una signora Clitennestra (così come nella ripresa di Kusej a Zurigo lo scorso inverno).
:D
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Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)

Messaggioda MatMarazzi » mar 16 nov 2010, 14:21

mattioli ha scritto:Ricordo un incredibile Carnevale di Rio quando arriva finalmente la mattanza finale (Carnevale di Rio non in senso figurato, ma proprio con le ballerine con il sedere fuori e le piume in testa: alquanto piacevoli, ma nell'Elektra non proprio la mia tazza di thé, come direbbe WSM...)


Per quella scena, una impagabile socia Wanderer coniò il termine (felicissimo) di "catarsi interrupta". :)
Comunque è vero: io ho detestato Kusej in qualsiasi cosa l'abbia visto; e quell'Elektra orripilante ancora si salvata! Avresti dovuto vedere Carmen, i Gezeichneten, la Lady Macbeth di Mzsensk... idiozie allo stato puro, ovviamente a mio gusto.
Va detto, però, caro Ric, che non sei COMPLETAMENTE solo: Maugahm - e con le sue solite ottime ragioni - ha difeso l'Elektra zurighese.

Salutoni,
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Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)

Messaggioda mattioli » mar 16 nov 2010, 14:59

Avresti dovuto vedere Carmen,

Questa poi la conosco purtroppo. Ma peggio il Don Giovanni di Salisburgo... : WallBash : Mamma mia!
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Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)

Messaggioda Maugham » mar 16 nov 2010, 19:14

MatMarazzi ha scritto:Va detto, però, caro Ric, che non sei COMPLETAMENTE solo: Maugahm - e con le sue solite ottime ragioni - ha difeso l'Elektra zurighese.

Salutoni,
mat


Si.
Caro Ric non sei solo.
Riemergo dalla letargia lavorativa (per me la veglia è OD, il sonno è il lavoro, tipo Erda) per difendere l'Elektra di Kusej.
Forse la chiave non era chiarissima. Ma un volta trovata lo spettacolo funzionava.
Ambientata tutta nella mente di Elektra.
Una scatola che, sulle prime può essere letta come una cella d'isolamento di un manicomio.
In realtà ha le porte imbottite... all'esterno.
E' la testa di Elektra. Siamo nella sua mente, ormai definitivamente blindata, una scatola che Elektra si è costruita, come tutti gli adolescenti in difficoltà, per proteggersi dal mondo esterno che è pericoloso e traumatizzante.
Ogni tanto questa scatola si rompe ed entrano schegge impazzite del mondo esterno ovviamente paradossali, enormi, grottesche, deformate come sono certi incubi degli adolescenti spaventati.
Il carnevale finale rientra in quest'ottica. E' la gioia liberatoria di una ragazzina ferita che fa festa. Elektra, ovviamente per Kusej, non riesce a immaginare una gioia se non facendo ricorso a queste, piccole, struggenti immagini forse pescate da ricordi immagazzinati da piccola. Quando i mostri c'erano già, ma non le facevano troppo male.
Ovviamente tutto questo è molto dramaturg, teatro di regia, tesi e controtesi. E alla lunga stucca. Ma l'Elektra è corta.
Difendo Kusej anche nella Carmen di Berlino. Ha uno dei più favolosi incipit del II atto che ricordi.
Nella Lady-Sost. ha qualche intuizione però poi è risaputo, sensazionalistico, biricchino e marachelloso per tutta l'opera.
Anche se la passione per la Westbroek mi è nata in quella Lady.
Comunque è un regista che, per ora, mi interessa poco.
Come tutti i registi ossessionati da un idea fissa alla lunga mi annoiano.
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Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)

Messaggioda Maugham » mar 16 nov 2010, 19:26

mattioli ha scritto:ma WSM mi manca: scrive da Dio e nei miei confronti è un po' come Filippo II: severo ma giusto : Nar : ...


Ci mancherebbe altro. Al tuo confronto -per rimanere in tema- io sono al massimo Tebaldo con la mandolina. :oops:
Non ho tempo di scrivere per sostenere il tuo entusiasmo, che condivido assolutamente, per McVicar. (che hai espresso in un post non riesco a trovare dove)
Un esempio incredibile di tecnica di palcoscenico come solo il teatro inglese produce.
Vedi le sue Nozze e dici... be', normali, cosa ci vuole?
E invece quella sua fluidità narrativa, quella sapienza incredibile nel gestire lo spazio scenico, quell'arrivare subito al sodo, quello scorrere veloce dell'azione che sembra nascere dagli stessi attori-cantanti, quasi stessero improvvisando è un risultato che a teatro l'ottieni solo con prove su prove e con una chiarezza di intenti e con una sapienza tecnica che persino il mio amatissimo Guth è ancora lontano dal possedere.
Anche quando non mi convince, McVicar è comunque sempre interessante.
Speriamo si mantenga.
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Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)

Messaggioda Tucidide » mar 16 nov 2010, 19:28

Maugham ha scritto:Difendo Kusej anche nella Carmen di Berlino. Ha uno dei più favolosi incipit del II atto che ricordi.

Infatti stavo per dire: OK, d'accordo, non sarà tutta 'sta roba, ma ragazzi, alla Scala abbiamo avuto la Dante, con quella Chanson Bohème tutta a spintarelle e mossette. :D Al confronto, quella di Kusej è formidabile.
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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