Questo verbo è apparso in una recensione del sito. In realtà non esiste sui dizionari italiani. E' una sorta di neologismo ironico.
Sicuramente il messaggio è OT (e totalmente irrilevante), pertanto domando umilmente una dispensa amministratoriale
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Moderatori: DocFlipperino, DottorMalatesta, Maugham
Alberich ha scritto:Sicuramente il messaggio è OT (e totalmente irrilevante), pertanto domando umilmente una dispensa amministratoriale
pbagnoli ha scritto:Proprio recentemente è apparsa una querelle intorno al neologismo "perplimere", uscito da non so quale trasmissione televisiva e inteso come infinito del participio passato "perplesso".
Dopo l'iniziale sconcerto di molti come te, è entrata in azione l'Accedemia della Crusca che, come certamente sai, si arroga il privilegio di custodire il tesoro della nostra lingua.
Ebbene, stando agli Accademici, il verbo "perplimere" è, fra i tanti neologismi apparsi recentemente, da considerarsi accettabile anche per il modo in cui è stato costruito (un po' sulla base di "comprimere" e "compresso"); motivo per cui, data la benedizione di cotanto Istituto, io lo uso
grazieMatMarazzi ha scritto:
Che piacere rileggerti!
Alberich ha scritto: Per decidere cosa è opportuno dire e non dire uso i dizionari e, eventualmente, le grammatiche (e sui dizionari perplimere non è ancora stato sdoganato).
Comunque non voleva essere un appunto petulante, ogni tanto mi piace parlare della lingua che usiamo (deformazione professionale di ex allievo di liceo classico), e il verbo perplimere mi affascina perchè sempre più in uso, però era la prima volta che lo leggevo usato in senso "proprio" e non ironico.
Milady ha scritto: P.S. : per favore , dato che maugham scrive con ironia ,con grande eleganza e in ottimo italiano, togliete dall'editoriale l'orrido strafalcione " spettacoli di cui ne..." ( rigo 2) e sculacciate ben bene col battipanni chi ne è l'autore .Mi sarei presa un tre , ai miei lontanissimi tempi, dai miei severiossimi professori....
Maugham ha scritto:Però (scusate l'OT) continuo a non capire dove stia l'orrido strafalcione.
Perchè, l'ammetto, questa forma l'uso spesso.
"Matteo mi ha regalato molti libri di cui ne ho letto gran parte"
Io ho scritto:
I suoi spettacoli, di cui ne abbiamo visto la gran parte
Se avessi scritto (correttamente)
I suoi spettacoli, di cui abbiamo visto la gran parte
... mi suona male. O forse no?
Mah.
Tucidide ha scritto:Oh oh oh...Qui entriamo nel mio campo.
![]()
[...]
"di tenori come Corelli non ce ne sono più" "Dei tenori come Corelli non ci sono più"
Enrico ha scritto:Propongo "Tenori come Corelli non ce ne sono più".
O Tucidide, giochiamo in campi simili? io insegno Italiano e Latino in un liceo classico.
Luca ha scritto:Ma che bello il forum di OD: si discute anche di grammatica!
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Ma guardate, cari colleghi, che essere insegnanti non è per nulla disdicevole !!!![]()
Luca ha scritto:Ma che bello il forum di OD: si discute anche di grammatica!
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Ma guardate, cari colleghi, che essere insegnanti non è per nulla disdicevole !!!![]()
Saluti, Luca.
FRITZ KOBUS ha scritto:Che la forma linguistica non sia importante ma una variabile a gusto di chi scrive invece è una idea che mi dà ai nervi. In primo luogo perché il codice deve essere condiviso ed evitare gli errori è un dovere per il rispetto dovuto a chi legge. Inoltre perché la lingua a mio parere non deve essere sottoposta a violenza per ignoranza crassa. Sbagliare naturalmente si può; il problema è che spesso lo si fa sapendo di sbagliare e questo non va bene.
PS - Ciò che richiama Tucidide aprirebbe una questione qui improponibile.
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