mattioli ha scritto:Caro Mat,
ti rispondo subito perché ho appena visto un caso,come dire?, di scuola: La traviata di Pelly.
L'esempio della Traviata, Alberto, è perfettamente calzante, ...anche se per altri versi deprimente.
Giustamente, come mi diceva Maugham, pensa se noi in Italia dobbiamo spendere per coprodurre una Traviata con Santa Fe, senza poterci permettere la Star per cui l'allestimento è stato concepito, star che - giustamente - ha troppe cose belle e importanti da fare nel mondo, per venire nella nostra periferia (dove ci spelliamo le mani per Nonna Mariella) a lavorare male e in un clima sbagliato. Molto più semplice e ragionevole lasciarci nella nostra melma!
E così, per colpa di quattro sfigati, tutto il nostro pubblico (anche la maggioranza schiacciante, fatta di gente coi neuroni) si gioca la possibilità di vedere e giudicare dal vivo i grandi artisti di oggi.
Grazie agli sfigati suddetti, quei disturbatori che la Callas chiamava "gente infame, gente piccola", chi ama la Dessay (e sono in tanti) deve andarsela a sentire a Tokyo (fortuna che la Provenza è più vicina).
Morale: sì, è giusto che i registi riprendano di persona le loro produzioni, tanto più che vengono pagati anche se non ci sono (sì, adesso sulle regie c'è il diritto d'autore). Ma è altrettanto giusto e soprattutto indispensabile che, qualora non ci siano, chi lo fa abbia il coraggio di smontarle e rimontarle addosso a chi dovrà interpretarle.
Esattamente quel che penso io.
E aggiungo che non sarebbe male che i teatri affiancassero al firmatario dello spettacolo un aiuto-regista di loro scelta (specializzato nel rapporto con gli interpreti) che seguisse l'allestimento e avesse l'incarico preciso di lavorare con i cast successivi o alternativi, sovrintendendo (d'accordo col regista) non solo ai cambiamenti di regia, ma anche agli aggiustamenti di custumi, trucco, hair-style...
Chissà ...se in tempo di vacche magre i teatri saranno disposti a spendere per un'ulteriore figura professionale!
Penso di no... Eppure, magari eliminando qualche altra figura come i "drammaturghi" o i "collaboratori concettuali", ci si potrebbe pensare....
Salutoni e grazie mille degli spunti e della testimonianza!
Ma