I cantanti di Mozart

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'Vorrei spiegarvi, oh Dio!' per Aloysia Weber KV 418

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Re: I cantanti di Mozart

Messaggioda Luca » ven 30 lug 2010, 15:24

Posso essere cattivello? Povera Devia!!! :lol:
E c'è chi la mette sullo stesso piano della Sutherland!!

A parte questo, è giusta la proposta di Matteo di proporre il "Vorrei spiegarvi o Dio", ma lì andrebbero messe la Sills e la Sutherland, anche se si va indietro nel tempo, però sono due belle (ed antitetiche) versioni.

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Re: I cantanti di Mozart

Messaggioda MatMarazzi » ven 30 lug 2010, 15:30

Luca ha scritto:A parte questo, è giusta la proposta di Matteo di proporre il "Vorrei spiegarvi o Dio", ma lì andrebbero messe la Sills e la Sutherland, anche se si va indietro nel tempo, però sono due belle (ed antitetiche) versioni.


Hai perfettamente ragione... chi ci impedisce infatti di usare anche dive non più in carriera?
Naturalmente bisogna anche fare i conti con Youtube e vedere cosa si trova...

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Re: I cantanti di Mozart

Messaggioda Riccardo » ven 30 lug 2010, 16:06

MatMarazzi ha scritto:
Luca ha scritto:A parte questo, è giusta la proposta di Matteo di proporre il "Vorrei spiegarvi o Dio", ma lì andrebbero messe la Sills e la Sutherland, anche se si va indietro nel tempo, però sono due belle (ed antitetiche) versioni.


Hai perfettamente ragione... chi ci impedisce infatti di usare anche dive non più in carriera?
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Per Vorrei spiegarvi o dio si trova si trova... E' già quasi tutto predisposto, e ci sarà da divertirsi (specialmente per chi non è uno spasimante accanito della Dessay :mrgreen: :twisted: )
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Re: I cantanti di Mozart

Messaggioda Luca » ven 30 lug 2010, 18:17

Ringrazio Matteo che ha intelligentemente colto la mia proposta. Volevo però fare una riflessione che c'entra più con le nostre prime due classificate che con Mozart in particolare.

La riflessione è questa: travolgente debutto in disco è stato quello della Dessay con le cosiddette Konzertarien, tuttavia al contrario della Gruberova (e prima ancora della Sills), la Dessay (anche e soprattutto nella prima fase della carriera) non ha registrato la versione originale dell'arioso (lungo, dura quasi 15 minuti!) di Zerbinetta dell'Arianna straussiana. Anche nell'edizione integrale diretta da Sinopoli con Heppner e la Voigt, la Dessay si limita ad eseguire quella ordinaria. A giudicare dal virtuosismo esibito altrove (Mozart in particolare, ma anche repertorio francese), la Dessay poteva permettersi l'incisione di quella stratosferica aria della quale resta la massima esecuzione quella appunto della Gruberova (Orfeo C 101 841 A). Con la proposta Dessay si sarebbe avuto un confronto davvero interessante sull'uso della coloratura.

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Re: I cantanti di Mozart

Messaggioda Riccardo » ven 30 lug 2010, 18:48

Luca ha scritto:Con la proposta Dessay si sarebbe avuto un confronto davvero interessante sull'uso della coloratura.

Interessante quello che dici Luca, ma ho davvero l'impressione che alla Dessay il canto di coloratura sia sempre stato sulle scatole, pur trovandosi spesso ad eseguirlo per naturale attitudine vocale.

Nel cd di Mozart si sente molto bene quanto lei lo consideri mero arabesco da "tollerare" e quanto invece, d'altro canto, la Gruberova lo valorizzi invece per quel che dovrebbe essere e cioè un mezzo espressivo come gli altri.

Non è un caso che oggi la Dessay canti un repertorio molto meno propenso a svolazzi et similia.
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Re: I cantanti di Mozart

Messaggioda MatMarazzi » ven 30 lug 2010, 19:40

Luca ha scritto:La riflessione è questa: travolgente debutto in disco è stato quello della Dessay con le cosiddette Konzertarien, tuttavia al contrario della Gruberova (e prima ancora della Sills), la Dessay (anche e soprattutto nella prima fase della carriera) non ha registrato la versione originale dell'arioso (lungo, dura quasi 15 minuti!) di Zerbinetta dell'Arianna straussiana. Anche nell'edizione integrale diretta da Sinopoli con Heppner e la Voigt, la Dessay si limita ad eseguire quella ordinaria. A giudicare dal virtuosismo esibito altrove (Mozart in particolare, ma anche repertorio francese), la Dessay poteva permettersi l'incisione di quella stratosferica aria della quale resta la massima esecuzione quella appunto della Gruberova (Orfeo C 101 841 A). Con la proposta Dessay si sarebbe avuto un confronto davvero interessante sull'uso della coloratura.


Be' Luca, non è colpa della Dessay se non ha cantato la Zerbinetta versione Siems (quella originale).
Ci sarebbe stata come i cavoli a merende nell'edizione viennese, quella che ha sempre eseguito (e che tutti eseguono, Gruberova compresa).
La versione originaria di Dresda (quella che prevede le varianti sopracute di Zerbinetta) è un'altra opera, che - lo capisco - non avrebbe alcun senso privilegiare alla versione rivista e ripensata dagli stessi autori.
Nè avrebbe senso eseguire la versione corrente e poi appiccicarle l'aria di Zerbinetta da Dresda (che peraltro richiede orchestrazione differente).

Nemmeno la Gruberova ha mai cantato all'opera la Zerbinetta-Siems, nè a teatro, nè nell'incisione integrale. L'ha eseguita solo in un disco di brani separati, quello a cui tu facevi riferimento, avulsa dal contesto dell'opera, come una curiosità.

Hai ragione a rimpiangere che la Dessay non l'abbia eseguita almeno in forma di concerto... oggi sarebbe un po' tardi.
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Re: I cantanti di Mozart

Messaggioda Luca » ven 30 lug 2010, 19:46

1.ho davvero l'impressione che alla Dessay il canto di coloratura sia sempre stato sulle scatole, pur trovandosi spesso ad eseguirlo per naturale attitudine vocale.

2. Non è un caso che oggi la Dessay canti un repertorio molto meno propenso a svolazzi et similia.
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1. Come mai allora ha inciso i suoi primi dischi con tutti brani di agilità (persino il Concerto di Glière!) ?
2. Questo è vero, però credo che abbia dovuto fare di necessità virtù, dopo gli "aggiustamenti chirurgici" che ha dovuto subire alle corde vocali! Comunque resta sempre una grande!


Saluti, Luca.
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Re: I cantanti di Mozart

Messaggioda Riccardo » ven 30 lug 2010, 19:53

Luca ha scritto:1. Come mai allora ha inciso i suoi primi dischi con tutti brani di agilità (persino il Concerto di Glière!) ?

Perché da incredibile virtuosa qual era, erano brani d'obbligo. Ed era pure fantastica, ma in quelle cose c'era anche una componente di insterismo e pazzia che le appartiene. Per le arie virtuosistiche di Mozart ci vuole altro credo...

Luca ha scritto:Questo è vero, però credo che abbia dovuto fare di necessità virtù, dopo gli "aggiustamenti chirurgici" che ha dovuto subire alle corde vocali! Comunque resta sempre una grande!

Saluti, Luca.

Secondo me se gli "aggiustamenti chirurgici" le avessero date una vociazza drammatica, lei sarebbe stata ancora più contenta! :mrgreen:

Si deve invece accontentare sì di una vociazza ma non drammatica, certo molto espressiva per come la usa, e tremendamente moderna nei colori e nell'accento. Forse la Dessay è la cantante per eccellenza del nostro tempo, non trovate? Con quei limiti e quei pregi che non posso non riconoscerle pur non avendomi esaltato l'unica volta che l'ho vista dal vivo nella Fille du regiment...
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Re: I cantanti di Mozart

Messaggioda MatMarazzi » ven 30 lug 2010, 20:11

Riccardo ha scritto:Interessante quello che dici Luca, ma ho davvero l'impressione che alla Dessay il canto di coloratura sia sempre stato sulle scatole, pur trovandosi spesso ad eseguirlo per naturale attitudine vocale.


Su questa frase, a meno che non l'abbia compresa male, non mi trovo d'accordo.
Al di là di quello che possa aver dichiarato in qualche intervista e al di là persino del repertorio che oggi sta giustamente privilegiando, la Dessay si è sempre divertita come una pazza nella coloratura.
Ricordo le prime volte in cui la sentivo dal vivo (fine anni '90) e un concerto tutto francese a Genova (seremmo stati nel 2000). Si scatenava nella coloratura come se fosse gioia di vivere, urlo di felicità... Aggiungeva acuti e sopracuti come una Erna Sack... e sapeva che più pazzie vocalistiche metteva in campo, più il pubblico l'avrebbe adorata.
La Dessay è coloratura!

Semmai sulle scatole le stava il modo con cui - prima che lei cambiasse il mondo - si eseguiva la coloratura.
Con una serietà compunta, da studentelle tutte serie e castigate con la faccina da brave ragazze...
Quello le stava sulle palle!
E infatti la Dessay può considerarsi l'inventrice della coloratura "punk". Il suo modo di vivere l'agilità e il virtuosismo (che oggi ha fatto scuola e che tutte imitano) era una specie di isterismo giovane, provocatorio, metropolitano, esuberante e scatenato.

Questo spiega perché (e qui sono d'accordo con te) proprio in Mozart non risulti così entusiasmante: evidentemente perché la pazzia "punk" fatica a entrarci.
Ma, credimi, una Dessay senza coloratura non è una Dessay! :)

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Re: I cantanti di Mozart

Messaggioda Luca » ven 30 lug 2010, 21:26

E' possibile considerare la Dessay una continuatrice della linea funambolica del virtuosismo così come ce lo ha presentato B. Sills? In un'intervista, tuttavia, la Dessay dice di prediligere la Sutherland però è assai diversa la sua arte virtuosistica rispetto a quella dell'australiana.
Che ne pensate?

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Re: I cantanti di Mozart

Messaggioda Riccardo » sab 31 lug 2010, 0:48

MatMarazzi ha scritto:Su questa frase, a meno che non l'abbia compresa male, non mi trovo d'accordo.
Al di là di quello che possa aver dichiarato in qualche intervista e al di là persino del repertorio che oggi sta giustamente privilegiando, la Dessay si è sempre divertita come una pazza nella coloratura.
Semmai sulle scatole le stava il modo con cui - prima che lei cambiasse il mondo - si eseguiva la coloratura.
Con una serietà compunta, da studentelle tutte serie e castigate con la faccina da brave ragazze...
Quello le stava sulle palle!

Ma questo modo da "brave ragazze" di cantare la coloratura in realtà è più uno stereotipo creato da quei cantanti che non la gradivano affatto...nessuna cantante avvezza al canto di questo tipo è mai stata in realtà seria e compunta, nemmeno la Sutherland! Figuriamoci la Sills...

MatMarazzi ha scritto:E infatti la Dessay può considerarsi l'inventrice della coloratura "punk". Il suo modo di vivere l'agilità e il virtuosismo (che oggi ha fatto scuola e che tutte imitano) era una specie di isterismo giovane, provocatorio, metropolitano, esuberante e scatenato.

Questo spiega perché (e qui sono d'accordo con te) proprio in Mozart non risulti così entusiasmante: evidentemente perché la pazzia "punk" fatica a entrarci.

Ma secondo te davvero c'è pazzia "punk" in quel cd mozartiano degli esordi?
Tu dici che la Dessay è coloratura. Ma la Coloratura a ben vedere è sempre stata un po' "Dessay" in bocca alle virtuose...

La novità vocalistica della Dessay mi sembra più che altro proprio la gestione dei sovracuti nei quali per la prima volta il senso di sforzo e di oltrepassamento del limite è diventato un valore di bellezza, di esaltazione per il pubblico!
E continua ad esserlo oggi, anzi ancora di più perché ora le basta un si bemolle per dare il senso di sfondamento di una barriera, non le serve più arrampicarsi fino al sol con Olympia!
Questo sì che è punk, spaccarsi le corde vocali fino a toccare le stelle! Le note pazze e veloci le facevano già prima, forse ancora più vorticose...

Questa è stata un po' una sua rivoluzione secondo me (rispetto alla quale i mi bemolli pur raggianti e radiosi ma inesorabilmente "preparati" della Devia sono diventati se possibile ancora più vecchi).

Una Dessay senza acuti sovversivi non è una Dessay :)

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Re: I cantanti di Mozart

Messaggioda Maugham » sab 31 lug 2010, 8:09

Riccardo ha scritto:

Questa è stata un po' una sua rivoluzione secondo me (rispetto alla quale i mi bemolli pur raggianti e radiosi ma inesorabilmente "preparati" della Devia sono diventati se possibile ancora più vecchi).

Una Dessay senza acuti sovversivi non è una Dessay :)

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Secondo me la Dessay è stata una delle prime cantanti -tra le recenti- che, per capirne l'importanza, dovevi vedere. Non ti bastava sentirla.
Il suo grande, planetario merito è stato quella di dare alla coloratura un valore teatrale oltre che musicale.
Una teatralità, a volte, insolente, sfrontata, aggressiva.
Che sembrava impossibile declinare con il mondo apparentemente algido e privo di conflitti dei soprani di coloratura.
E una di quelle cantanti da cui non si può prescindere.
Se lo fai ritorni nel passato remoto.


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Re: I cantanti di Mozart

Messaggioda Tucidide » sab 31 lug 2010, 9:49

Secondo me avete ragione un po' tutti.
La Dessay è coloratura, assolutamente. E' vero che si era fatto anche di meglio, con le note più sgranate e senza aspirazioni, ma non in quel modo, con quella sfrontatezza, quel senso di superaramento del limite quasi frenetico, nevrotico. Anche la stratosfera, però, ha giocato un ruolo principe nel successo della grandissima Natalie. E anche in questo caso, è stata la sfrontatezza, la mancanza totale di ritegno, di pudore. I sovracuti della Dessay sono nudi, esposti, lanciati al pubblico con la provocante ingenuità di una Lolita che indossa vestiti succinti mostrando le proprie grazie.
Tornare indietro, rispetto a lei, sarebbe senz'altro un passo indietro, ma anche qui io porrei un distinguo, vedendo quel che è successo nel recente passato in un caso analogo.
Anche Blake rivoluzionò il tenorismo rossiniano. La sua coloratura virile, sfrontata, sottilmente angosciante nel suo ossessivo martellare, e il suo timbro aspro, i suoi acuti pieni, facilissimi eppure ruvidi, grattanti, hanno fatto scuola. Gli Alva, i Misciano, i Benelli, i Monti sembravano definitivamente mandati in pensione. I Kunde e i Ford si posero su quella strada, seppure mitigandone certi aspetti. Chi non aderì alla rivoluzione "rockwelliana" : Chessygrin : dovette mettersi a cantar altro (Araiza) o restò in secondo piano (Palacio e Giménez).
Poi... è arrivata la nuova generazione tenorile rossiniana, che di fatto si è rifatta al passato, quel passato che pareva definitivamente finito. Florez è un Alva, oppure un Benelli, più tecnico e accattivante, ma del tutto estraneo, mi pare, alla concezione di Blake.
Eppure, ha saputo anch'egli ritagliarsi uno spazio. Dove? Nei ruoli nei quali l'approccio-Blake si era rivelato buono ma non insostituibile, specialmente nelle opere buffe e semiserie. Vabbè, non continuo perché sono cose che si sanno... :) Adesso, solo Brownlee e in parte Michael Spyres (teniamolo d'occhio, ragazzi! Questo ne sa a pacchi, come si dice in gergo giovanile :mrgreen: ) stanno fuori dal tracciato dominante.
Quel che voglio dire è che non è impossibile prescindere dalla Dessay nel repertorio di coloratura. Lo è in quei ruoli in cui il suo approccio è risultato fondamentale. Zerbinetta su tutte, direi.
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: I cantanti di Mozart

Messaggioda MatMarazzi » lun 02 ago 2010, 16:31

Riccardo ha scritto:Per Vorrei spiegarvi o dio si trova si trova... E' già quasi tutto predisposto, e ci sarà da divertirsi (specialmente per chi non è uno spasimante accanito della Dessay :mrgreen: :twisted: )


Bene... direi che possiamo dichiarare chiuso il sondaggio.
Vincitrice la Gruberova!
Dessay seconda classificata, Piau terza classificata.
Non classificate (punti 0) la Damrau e ovviamente la Devia!

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Vorrei spiegarvi, oh Dio! KV 418

Messaggioda Riccardo » lun 02 ago 2010, 18:28

Ecco qui.
Nel caso di più di una versione per la stessa interprete, ho cercato di scegliere quella che a mio parere le facesse fare la miglior figura.
La Schaefer in quest'aria non mi risulta ci sia su Youtube, mi spiace Mat... Se la puoi inserire tu, la mettiamo.

Questa volta il voto non si può modificare, dunque "votate bene" da subito :)

Buon ascolto!

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