Rodrigo ha scritto:proprio per la maggiore varietà dei "numeri" (solistici, corali, strumentali, descrittivi) teoricamente l'opera francese avrebbe più carte da giocare rispetto, ad esempio, all'opera italiana in cui a parte la sinfonia l'orchestra non ha vita propria, i cori spesso mancano del tutto e la spina dorsare della partitura è l'alternanza recitativo/aria. Oso dire che l'opera francese potrebbe offrire ghiotte occasioni al regista di turno, molte di più della sostanzialmente uniforme drammaturgia metastasiana (e qui porto acqua al mulino di PBagnoli). Concordo invece sul fatto che un'esecuzione in forma di concerto penalizza molto di più questo repertorio che non, ad esempio, le opere di Vivaldi, Scarlatti o Haendel.
Saluti.
io sono perfettamente d'accordo con te.
L'Opera italiana era teatralmente vivace nel '600. Dal momento in cui nasce l'Arcadia lo splendore dei libretti, la loro varietà, la loro profondità scatenata da teatro "sregolato" finisce miseramente.
I libretti "seri" del '700 sono uno strazio: ripetitivi, inerti, talmente poco interessanti che il pubblico ci si abitua.
Se Handel riesce comunque a tenere desta l'attenziono è per la sua grandezza di compositore-narratore, non certo per il valore dei libretti.
E nonostante questo lui, ben più di Rameau, ha un disperato bisogno (oggi) di registi che ne scatenino il potenziale.
L'opera francese ha semrpe avuto al contrario una profondità e un'autorevolezza poetico-psicologica a livello di testi, che - soprattutto nel '700 - non temevano confronti (a parte le opere buffe italiane che, sull'onda della protesta enciclopedista, conobbero una stagione di vero splendore).
In tutti i casi non è vero che l'Opera barocca francese sia così bistrattata: in Francia sono anni che sfornano produzioni grandiose; solo per fare qualche esempio, penso alle Boréades con la regia di Carsen, alla Platée con la regia di Pelly. Tutti spettacoli favolosi e reperibili in DVD.
Inoltre, proprio in ambito Lullyano, c'è il Theatre des Champs Eliysees che si sta dando molto da fare: il Thesée (con la Von Otter) e l'Armide (con la regia di CArsen) sono tra le cose più splendide che si siano viste recentemente.
Pensa che tempo fa aprii un thread sui ruoli Saint-Christophle delle opere di Rameau. Bene, qualche tempo fa vidi a Edimburgo un concerto della Von Otter (diretto credo da Christie) tutto dedicato ai ruoli Saint-Christophle.
Segno anche questo che qualcosa si sta muovendo.
Un salutone,
Mat