da Milady » lun 25 gen 2010, 13:28
Carissimi amici,
in base alla mia lunga e sconfortante esperienza, posso dire solo che gli assessori ( in genere ) e alla cultura ( in particolare) - pagati forse non molto, ma con sostanziosi e taciti benefits aggiunti ,che crescono velocemente , con lo stipendio, in proporzione alla densità di popolazione - non hanno, purtroppo, specifiche competenze in materia: dunque , non sanno distinguere un progetto serio da uno campato in aria.
Sono molto più disponibili a finanziare una qualsivoglia sagra del tortello o del brigidino - intendiamoci : il tortellino o il raviolo doc li adoro- , esibizioni dei più noti canterini della musica legggera o " amici" ( pittori, poeti e chi più ne ha più ne metta )- che ad una autentica promozione , del teatro d'opera , senza rendersi conto che . l'indotto nel caso in questione sarebbe molto più pingue di quel poco o nulla ( e in sconfortante rosso di bilancio) da loro immaginato.
Ho chiesto per anni un contributo per la Biblioteca dell' Istituto in cui insegnavo , che aveva falle paurose, a tutto danno dei nostri studenti. In più,l'ultima volta che sono andata col cappello in mano, era possibile acquistare a prezzo stracciato una magnifica biblioteca di settore ,di cui gli eredi volevano disfarsi il più presto possibile : una occasione unica.
Fui lodata dal Rettore (e da vari assessori alla cultura (?!) per la mia diligenza, ma soldi , mi assicurò ( e mi assicurarono) tutto dispiaciuto ( e tutti dolenti), non ce n'erano.
(C'erano invece - e proprio tanti, ma proprio tanti di più- per il solito questuante venuto proprio dopo di me e che proponeva per l'ennesima volta il solito convegno sul santo patrono, con ricche sagre mangerecce annesse : aria fritta , direbbe un giornalista , dato che si sentivano sempre le stesse persone strapagate dire imperturbabili le stesse cose da anni ed anni).
Uscita arrabbiatissima entrai , una volta , per sbaglio nella stanza di un alto dirigente .
Costui stava facendo montare nella sua stanza un megatelevisore , in vista dei campionati mondiali di calcio.
Spappagallai , interrogata in proposaito,quanto avevo sentito pontificare dalle somme autorità calcistiche della famiglia.
Il dirigente annuì, stette a parlare con me di calcio per una ventina di minuti , poi mi chiese il motivo della mia visita. XCol saorriso di chi passa sopra ad una marachella della Pierina di turno, stabilì allora una erogazione di soldi - la metà del fabbisogno,ma capace di sanare i vuoti più vistosi- accompagnando la benigna largizione con radioso : Lei è veramente molto preparata.
No comment.
Sarebbe compito istituzionale dello stato e dei suoi rappresentanti locali dare una buona educazione musicale di base e invogliare ,con una politica intelligente, le persone ne a conoscere l'opera ( come la musica classica, il balletto ed il teatro di prosa) e a prendere l'abitudine di frequentarla.
Fanno qualcosa per le scuole, ma non basta.Tra l'altro, considerando che si tratta di bambini o di ragazzi , propinano spesso operine che non sono proprio, per così dire, la crème de la crème.
Di prezzi veramente popolari non se ne parla ( e non se ne parlava)va neanche in periodi antecedenti alla crisi atuale.
Le famiglie poi , se non amano la lirica o la ritengono roba sorpassata o una sorta di cedimento a capricci elitari, preferiscono pagare mensilità salate per i clubs calcistici, fermo restando che lo sport ,se insegnato e praticato nella maniera giusta , è una sana ed entusiasmante scuola di vita. ( Ho visto su minuscoli campetti genitori e nonni dei ragazzini in campo sbraitare e dare di sé uno spettacolo miserevole, con tanto di insulti all'arbitero o ioncitando i pargoletti alla violenza).
Stanno proiettando in questo periodo nella mia città una rassegna di opere filmate , ma , oltre all'ora (ed all'ubicazione )infelici, c'è una tale mole burocratica da smaltire e così pochi posti , oltre a quelli riservati agli eletti ,che mi sono sentita cadere le braccia: non ne ho fatto di nulla.
Le associazioni che , come il Wanderer , riescono a mettere in piedi una manifestazione interessante e di alto livello come quella proposta sono veramente da lodare senza riserve.
Se amo l'opera è perchè sono stata educata ,senza forzature, fin da piccola a capirla e ad andare ad ascoltarla in piccionaia , allora sede dei veri intenditori, che beccavano senza pietà in primis i claqueurs prezzolati.
Bisognerebbe venire incontro alle famiglie perché educassero i figli a conoscere e ad apprezzare l'opera e la musica.
Ma sarebbe indispensabile che i potenziali educatori fossero già stati educati in questo senso oppure bisognerebbe metterli in grado di a svolgere questo non facile compito.
Con simpatia
Milady
Milady