Ho finalmente ascoltato qualche brano con la dovuta attenzione.
Tanto per cominciare mi è parso (e, mea culpa, io questo nella fretta non l'avevo capito
) che il pubblico abbia invece apprezzato la parte musicale, contrariamente a quel che avevo ingenuamente dedotto da ascolti distratti e letture altrettanto fugaci.
E già questo mi lasciato perplesso dato che non solo la direzione di Barenboim era pesante e noiosa (oltre che scollata in più punti dal palcoscenico) ma la stessa interprete di Carmen offriva una performance davvero misera non solo sul piano interpretativo (niente sensualità, niente accento ferino, insomma meno di una carnale e ammiccante Carmen ordinaria) ma anche sul piano strettamente vocale. Come si fa ad essere calanti già dal la bemolle? ma a parte questo, il canto mi è parso in più passaggi buttato là, assai impreciso e a tratti sciatto (respiri presi a casaccio, enfasi su note a caso, aperture e cambiamenti di registro altrettanto casuali), a questo aggiungiamoci un timbro non eletto... non voglio fare il tecnicista anche perchè non sono in grado, ma spesso leggo (anche quì invero) che ci si accanisce sui limiti vocali di cantanti come Gobbi, Di Stefano, la Stratas, ma lì c'era ben altro, non certo l'eloquenza di una che pare stia cantando la lista della spesa...ma oggi si perdona e si applaude anche questo.
Kaufmann in alcuni punti sembra lasciarsi andare a questo pressapochismo, considerando che Josè vive e reagisce in funzione di Carmen, e la sensazione è stata anche di una scarsa intesa con la direzione d'orchestra che in qualche modo gli ha fatto da palla al piede; vero è che l'aria del fiore è cantata magnificamente a dimostrazione che il tenore, in un contesto intimo dove l'orchestra lo sostiene e la regia (o i partner) non lo ostacolano, è capace di rendere al meglio delle sue possibilità. Ma mi pare davvero poco laddove il ruolo centrale ovvero interessante di quest'opera è quello della protagonista femminile.
Mi sono sadicamente gustato anche il video del dissenso alla Dante. Niente di personale contro la regista, solo che Barenboim che se la prende per il braccio e la porta avanti con fierezza a ricevere quell'orda di fischi mi è parsa una scena ridicola ed evitabilissima. Dovrei guardare lo spettacolo nella sua intierezza per capire qualcosa dell'impostazione registica, quei pochi dettagli che ho scorto mi danno una sgradevole sensazione di farraginoso e pretenzioso, aldilà della dietrologia di eventuali significati che quindi si rende di per sè inutile.