Riccardo ha scritto:Di ritorno da Vienna devo dire che la Fleming è una gran Contessa in Capriccio: il ruolo le calza a pennello ed è luogo privilegiato per i suoi manierismi vocali.
Peccato solo che l'allestimento viennese di Marelli fosse di una piattezza disarmante per un'opera che offrirebbe mille spunti di indagine...![]()
E peccato che gli altri cantanti non fossero tutti centrati: in particolare ho trovato del tutto fuori luogo l'aspro e goffo Flamand di Schade.
Non potevo farmi scappare l'occasione di vedere questo Capriccio, e sono andato nella capitale asburgica pure io.

Lo spettacolo di Marelli a me è piaciuto moltissimo: è certamente un po' casinaro, nel senso che manca forse di un concetto ben personale e preferisce stupire con la spettacolarità: il teatro è il regno dell'assurdo, sembra dire Marelli, che fa coesistere i cantanti italiani, goffi e stereotipati, con nientepopodimeno che Cappuccetto Rosso ed il Lupo...

La direzione di JOrdan è stata sensibile, anche se non ha ottenuto, forse nemmeno cercato, impasti timbrici memorabili, ma ha preferito, giuustamente, mettersi al servizio del palcoscenico.
Il cast è stato notevole: Skovhus come Graf ha fatto sbellicare nella recita con Clairon, sembrando davvero il classico signorotto borioso che crede che la Natura gli abbia concesso ogni talento, e non si rende conto di quanto sia ridicolo. La Kirchschlager ha ottima presenza vocale e scenica (bella donna davvero


La Fleming...


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