Riccardo ha scritto:Di ritorno da Vienna devo dire che la Fleming è una gran Contessa in Capriccio: il ruolo le calza a pennello ed è luogo privilegiato per i suoi manierismi vocali.
Peccato solo che l'allestimento viennese di Marelli fosse di una piattezza disarmante per un'opera che offrirebbe mille spunti di indagine...
E peccato che gli altri cantanti non fossero tutti centrati: in particolare ho trovato del tutto fuori luogo l'aspro e goffo Flamand di Schade.
Non potevo farmi scappare l'occasione di vedere questo Capriccio, e sono andato nella capitale asburgica pure io.
Lo spettacolo di Marelli a me è piaciuto moltissimo: è certamente un po' casinaro, nel senso che manca forse di un concetto ben personale e preferisce stupire con la spettacolarità: il teatro è il regno dell'assurdo, sembra dire Marelli, che fa coesistere i cantanti italiani, goffi e stereotipati, con nientepopodimeno che Cappuccetto Rosso ed il Lupo...
La direzione di JOrdan è stata sensibile, anche se non ha ottenuto, forse nemmeno cercato, impasti timbrici memorabili, ma ha preferito, giuustamente, mettersi al servizio del palcoscenico.
Il cast è stato notevole: Skovhus come Graf ha fatto sbellicare nella recita con Clairon, sembrando davvero il classico signorotto borioso che crede che la Natura gli abbia concesso ogni talento, e non si rende conto di quanto sia ridicolo. La Kirchschlager ha ottima presenza vocale e scenica (bella donna davvero non a caso un ammiratore le ha consegnato una specie di lettera d'amore all'uscita dei camerini ); Eroed, come Olivier, è stato molto bravo, confermando l'idea positiva che mi aveva destato il giorno prima come Valentin nel Faust di cui parlerò fra poco. Concordo con Riccardo sull'inefficienza di Schade come Flamand, querulo e sbiancatino.
La Fleming... Vabbè... che dire? Se devo essere sincero, l'ho trovata un po' svociata, nel senso che la voce, almeno all'inizio, era piccola e secca, e la parte così bastarda, tutta conversazione, non le rendeva agevole il compito. Però è cresciuta in maniera esponenziale nel corso della recita, e il finale è stato abbacinante! Su un orchestrale non proprio leggerino la sua voce non si è mai persa, e galleggiava su di esso con naturalezza, mai un suono sforzato, e un fraseggio per mio conto sensazionale. OK OK, sono di parte, ma se dico che alla fine, quando il Maggiordomo è entrato a dire: "Frau Graefin, die Souper ist serviert", io quasi piangevo perché era finito, voi ci credete???
Chi ha visto questo Capriccio, dica la sua!