Maugham ha scritto:MatMarazzi ha scritto:Tosca, lo ribadisco, a me pare più ragazza che donna. Ma sembra che nessuno la pensi come me!
Arrivato tra gli ultimi e spulcio piano piano i vecchi post...
Io la penso come te riguardo alla giovinezza anagrafica di Tosca. Ma anche di Cavaradossi. Come si spiegherebbe altrimenti la loro ingenuità di fronte a Scarpia che, ricordiamolo, non era il capo della polizia pontificia, ma di quella borbonica? Ovvero una sorta di SS dell'epoca. Come si poteva mai pensare di finire a palazzo Farnese in manette e pensare di uscirne vivi? Con la tartana? A Civitavecchia?
Carissimi Mat e Maugham (e carissimi tutti),
arrivo in ritardo e dirò cose dette e ridette....
Sì,Tosca e Cavaradossi sono psicologicamente due giovani ,dominati dalle loro passioni, fragili, incuranti delle loro flagranti contraddizioni esistenziali,ingenui sognatori, quindi facili prede di illusioni senza riscontro alcuno nella realtà, incapaci di valutare le conseguenze dei loro gesti.
Due giovani immaturi destinati ad essere fatalmente schiacciati da una macchina implacabile ,che, proprio loro, hanno messo in moto.
Cavaradossi è un perdente nato.
Floria ora recita ora è sincera; è del tutto sincera nella sua sensualità e soprattutto nella sua rovinosa gelosia ossessiva.Ora è diva , ora è una sorta di bambina viziata, abituata ad avere tutti ai suoi piedi.
Quanto ai suoi rapporti con Scarpia, avanzo l'ipotesi che , pur nella pregressa formalità dei rapporti sapesse perfettamente di essere desiderata da lui - una donna , a meno che non sia tonta lo capisce- e che pensasse ingenuamente di fare leva proprio su questo dato per riuscire a tenerlo in pugno.
Scarpia si trova ad avere , proprio grazie alla sventata passionalità giovanile ed alla gelosia cronica che ottenebra Tosca,la carta vincente per possedere finalmente l'oggetto del suo desiderio, animato per di più da una robusta dose di sadismo, dato il contesto e la "professione" da lui esercitata .
Però, per quanto scafato conoscitore del comportamento delle sue vittime, pur conoscendo e sfruttando al massimo il tallone d'Achille di Tosca, non riesce a prevedere la sua ribellione .(Ho cancellato per errore una riga del testo di Maugham : scusami Maugham).
Vidi , un tempo, una magnifica realizzazione di Tosca, ambientata alla fine della seconda guerra mondiale, con Scarpia nelle vesti dimesse e sgualcite di un alto funzionario dell'OVRA, in un misero ufficio colmo di carte ammucchiate alla rinfusa: un presagio cartaceo della imminente fine di un'epoca sciagurata. Anche sulla scen alternava momenti dell'antica arroganza a momenti di smarrrimento dina nzi a Floria.
E veniamo a Sinopoli, coltissimo e coerente nelle sue scelte di fondo che mi hanno o entusiasmato o , meglio ancora,fatto riflettere su opere che credevo di conoscere a fondo.
Poi , magari, talvolta dissentivo. Come tanti altri considero la sua morte in giovane età, quando avrebbe potuto reallizzare i suoi progetti senza condizionamenti di sorta, una perdita secca per il mondo dell'opera.
Mi piacque moltissimo l'impostazione psicanalitica alla base della sua Butterfly.
Non mi piacque la Freni - Giudici, che l'adora e che e la troverebbe sexy anche se ,putacaso, cantasse l'orario ferroviario, mi arrostirebbe ben bene e piano piano in una pira monumentale- Sì,magnici l'appoggio e la proiezione del fiato della Mirella nazionale ,voce saldissima ad ogni livello, ma troppo paciosa e bonacciona , in una parola inadatta alla concezione di Sinopoli. Anche a mio avviso non si distacca dalla sua prima Butterfly se non per qualche dettaglio.
E, infine , grazie a chi riconosce quanto sia ancora oggi sconvolgente e moderno il finale della Butterfly cantato dalla Callas, ma , per me ,tutta la sua concezione e la realizzazione in progress del personaggio è geniale.
E se qualche squisito delibatore di mende vocali storce il naso , tant pis pour lui.
Scusate, ancora una volta, la mia tirata.
Con simpatia
Milady