La Dama di Picche: interpreti

cantanti, direttori, registi, scenografi

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Messaggioda pbagnoli » mar 06 nov 2007, 10:40

Parole sante, Walpurgys, di cui ti ringrazio.
Io, personalmente, mi sono rotto le scatole di questo andazzo, per di più dopo che avevo esplicitamente richiesto di smetterla di parlare dei cantanti in funzione delle loro liaisons sentimentali di cui non mi può fregar di meno.
A scanso di equivoci, sposo completamente i concetti espressi da Matteo, perché su questa cantante è ben documentato più di tutti quanti noi messi insieme e perché anch'io trovo mortificante dover continuare a discutere di come i coiti dei cantanti abbiano influito sulla loro carriera.
E siccome mi sembra che il tono generale abbia per di più preso la china antipatica delle ripicche personali, che qui su questo sito assolutamente non voglio, anche contro il parere di Matteo chiudo il thread
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Messaggioda MatMarazzi » mar 06 nov 2007, 13:50

PQYD ha scritto: Salome, Lulu e Wozzeck non mi sembrano titoli da poco nel curriculum della Silja. Certo Wieland l'ha aiutata a maturare a fondo questi personaggi in modo affatto personale.


Ma questo cosa c'entra con la scemenza di Rossiniano?
Quella per cui lei canta a Vienna sulla base delle importanti relazioni?
E' ovvio che un artista si nutra di ciò che un altro può dargli.
Anche se non fossero stati amanti, la Silja è evidentemente debitrice all'estetica drammaturgica di Wieland, così come Wieland è debitore a lei, perché - come tutti hanno sempre detto - il suo stile è cambiato dopo averla incontrata: prima fondato sulla staticità estrema, dopo esploratore del movimento febbrile, dell'ansia di gioventù, scoperto con l'ardore di questa incontenibile e travolgente attrice-cantante di vent'anni.

Se è per questo anche Klemperer (che era troppo vecchio - almeno lui - per andare a letto con la Silja) trovò in lei la musa degli ultimi anni.
Si chiama scambio artistico.

Anche la Callas è stata debitrice a Serafin, come a Visconti.
E anche loro lo sono stati della Callas.
Che c'è di strano?

Quanto ai signori Sutherland e Horne, il primo fu un insigne studioso e riscopritore del Belcanto oltre che un grande direttore.


Lo sapevo che saresti subito cascato nella rete! :)
Ti facevo più astuto Pqyd! :) Grazie!

Però, anche se te la prendi, la sostanza non cambia.
A differenza della Silja, Bonynge esiste (nel senso di "sappiamo chi è") solo perché a un certo punto una certa signora ha cominciato a dire "o canto con lui o con nessuno".
Di questo la Silja non ha mai avuto bisogno: era celebre prima di incontrare Wieland ed è celeberrima dopo aver divorziato da Dohnanji.

Sono d'accordo con te, poi, se mi dici che - indipendentemente da quanto sopra - il giudizio su Bonynge può essere (o deve essere) positivo.
:) vero...
Ma se è giusto giudicare positivamente la carriera di uno CHE L'HA FATTA SOLO GRAZIE AL CONSORTE (Bonynge), a maggior ragione si deve giudicare quella di una CHE L'HA FATTA INDIPENDENTEMENTE (Silja).
Che è esattamente quello che si volevasi dimostrare.

A differenza di Pietro, sono contento che questo scambio sia leggibile da tutti, senza tagli e moderazioni.
Il lettore che passerà di qua deve capire fino in fondo il livello delle vostre argomentazioni e delle vostre contraddizioni.
:)

Certo, rimane sempre da capire come mai Dochnanji sia così potente nel chiudere le porte dei teatri e non lo sia altrettanto ad aprirle. Vien da dire: meno male che si è innamorato della "piccola Callas"! T'immagini se fosse finito nelle grinfie di qualche cantantucola tipo la Devia? Chissà quanti anni di stinte Salome e Lulu inadeguate avremmo dovuto cuccarci.


Scusa, questa non l'ho capita.
Magari me la spieghi meglio.
Comunque penso che non ci voglia una gran fantasia nel capire che Dohnanji per fortuna non può imporre le sue volontà in tutti i teatri del mondo, ma solo quelli per i quali ha un rapporto stabile da decenni.

Va anche detto (tanto per chiarire, visto che qui tutti parlano di cose che non sanno) che quando la Silja ha sposato dohnanji nei primi anni '70, lui era un giovane direttore emergente, lei una star internazionale, sempre a Salisburgo, met, covent Garden, Vienna, ecc...
Chissà che non scopriamo che questo matrimonio ha fatto più comodo a lui che a lei? :)

Infine, per me dovresti cambiare avatar o in alternativa smetterla di parlare come Gregory di Yardale. E' una questione di coerenza, non trovi?


Tu hai affermato cose sbagliate e infondate (come quella che nel 95 Silja e Dohnanji fossero già divorziati) e io ti ho fatto notare l'errore.
Ti offende?
Pazienza: a modo suo, Eric Cartman è un cultore della verità, contro buonismi e facilonerie! :)

Salutoni,
Matteo
Ultima modifica di MatMarazzi il mar 06 nov 2007, 15:45, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda MatMarazzi » mar 06 nov 2007, 14:52

pbagnoli ha scritto:Io, personalmente, mi sono rotto le scatole di questo andazzo, per di più dopo che avevo esplicitamente richiesto di smetterla di parlare dei cantanti in funzione delle loro liaisons sentimentali di cui non mi può fregar di meno.


Ma quanto siete esagerati, ragazzi! :) (mi riferisco a Bangolo e a Walpurgys).
L'argomento era partito male, ne convengo, quando Rossiniano aveva affermato (in modo del tutto infondato e patetico) che la Silja canta a Vienna per ...questioni di vita privata, questioni che non sarebbe stato il caso di approfondire perché chissà quali scheletri sarebbero emersi.

Questo era un discorso inammissibile oltre che sciocco, avete ragione.
Sarebbe stato da cancellare, ma ho preferito che fosse smascherato, nella sua infondatezza e grossolanità.

Poi però la conversazione ha preso un'altra piega, che a me pare lecitissima e anzi interessante.
Non c'è nulla di scandaloso che gli artisti intrattengano legami fra di loro, nè che questi legami contribuiscano (come a una crescita comune) al valore delle loro opere.
Si è parlato di Bonynge e della Sutherland.
Si è detto che (come carriera) la Sutherland ha creato Bonynge.
Ma si è anche detto che (come progetto artistico) Bonynge ha creato la Sutherland.
Il rapporto (amoroso ma anche estetico) fra la Silja e Wieland Wagner è qualcosa di importante, i cui effetti si vedono sia in Wieland sia nella Silja.
Non si può parlare dei personaggi "Colbran" di Rossini, o dei personaggi "Pears" di Britten o persino dei personaggi "LeBlanc" su libretti di Maeterlinck senza tenere in considerazione la profondità di legami fra compositore e interprete.
Come non si può comprendere la porata delle collaborazioni Ursuleac-Krauss, Ludwig-Berry, Vichnievskaja-Rostropovich, Gencer-Gavazzeni, Friedrich-Armstrong, Toscanini-Farrar o dei coniugi Schnorr von Carolsfeld, o dei registi Hermann se non si considerano anche i legami extra-artistici che li uniscono.

Secondo me, per la piega che ha preso la discussione, non stiamo più parlando di gossip, ma di un nuovo affascinante argomento che è quello dell'incidenza di un artista su un altro.
E a me non irrita più questo discorso, anzi lo trovo stimolante.

La Silja (da cui eravamo partiti) è obbiettivamente una delle più alte espressioni dell'interpretazione operistica.
Una strana forza (sintomo di una vivacità artistica che può anche adare oltre l'arte) la spingeva e la spinge tuttora a cercare il confronto con altre grandissime personalità del nostro tempo.
E da questo confronto escono complesse creature operistiche, sintesi di profonde riflessioni e talvolta ancor più profondi sentimenti.
In questo non trovo nulla di male, anzi...

Io (scusa Pietro, parlo solo per opinione personale) non vedo assolutamente ragione di minacciare di chiudere il thread.
E se devo essere sincero, per me non c'è mai ragione di chiudere un thread. :)
E' un tipo di pratica che - tu mi conosci e mi scuserai - non potrò mai approvare.

Salutoni,
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Messaggioda pbagnoli » mar 06 nov 2007, 18:10

OK Matteo: mi hai convinto.
Riapro il thread.

Resta inteso che, come ci siamo già detti, non accetterò più in nessun modo attacchi personali e gratuiti e affermazioni non documentate volte solo a denigrare personaggi non graditi, in nome e per conto di prese di posizione apodittiche e assolutamente ingiustificate, per di più in un sito che ha fatto dell'ecumenismo delle scuole la propria bandiera.
Contrariamente a te, io sono un filo più impulsivo e meno tollerante, lo ammetto. Ma penso che ci siano alcuni princìpi imprescindibili che riguardano il rispetto nei confronti del proprio interlocutore e la necessità che il linguaggio sia sempre consono all'atmosfera.
Questa non è la Vucciria, o la ringhiera: è un forum dove si parla d'opera, dove ci sforziamo di dire cose diverse e in modo diverso, dove ci stiamo persino sforzando di creare una nuova corrente di pensiero che ci permetta di superare l'idea che in Italia si parla sempre e solo dei soliti venti cantanti (accusa che frequentemente ci viene rivolta dall'Estero).
Si deve poter fare qualcosa di più.
E' su questo che conto nello spirito costruttivo che, spero, tutti quanti condividiamo
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Messaggioda VGobbi » mar 06 nov 2007, 21:08

MatMarazzi ha scritto:E a Vittorio dico: PER CARITA! TIENITI LONTANO DALLA PEDERZINI IN CONTESSA!!!!! E' la tipica catastrofe che produce una "vocalista" in un ruolo dove si richiede una vera tecnica declamatoria

Appena mi hai detto di tenermi lontano dalla Contessa della Pederzini, me la sono andata a sentirla subito. :twisted:

Sul recitativo, bellissimo, che precede la romanza di Gretry non posso pronunciarmi senza avere davanti a me il libretto con la traduzione italiana. Diverso il discorso in merito alla romanza cantata in francese. Qui la Pederzini, lasciatemelo dire bello e forte, e' invero magnifica!!!
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Messaggioda PQYD » mer 07 nov 2007, 0:50

MatMarazzi ha scritto:
PQYD ha scritto: Salome, Lulu e Wozzeck non mi sembrano titoli da poco nel curriculum della Silja. Certo Wieland l'ha aiutata a maturare a fondo questi personaggi in modo affatto personale.


Ma questo cosa c'entra con la scemenza di Rossiniano?
Quella per cui lei canta a Vienna sulla base delle importanti relazioni?


ah, non so proprio. Io rispondo delle mie scemenze, non di quelle di Rossiniano. 8)

MatMarazzi ha scritto:E' ovvio che un artista si nutra di ciò che un altro può dargli.
Si chiama scambio artistico.
Che c'è di strano?


Nulla infatti! Lui ha avuto ispirazione e lei... anche. :D

MatMarazzi ha scritto:A differenza della Silja, Bonynge esiste (nel senso di "sappiamo chi è") solo perché a un certo punto una certa signora ha cominciato a dire "o canto con lui o con nessuno".
Di questo la Silja non ha mai avuto bisogno: era celebre prima di incontrare Wieland ed è celeberrima dopo aver divorziato da Dohnanji.

Sono d'accordo con te, poi, se mi dici che - indipendentemente da quanto sopra - il giudizio su Bonynge può essere (o deve essere) positivo.
:) vero...
Ma se è giusto giudicare positivamente la carriera di uno CHE L'HA FATTA SOLO GRAZIE AL CONSORTE (Bonynge), a maggior ragione si deve giudicare quella di una CHE L'HA FATTA INDIPENDENTEMENTE (Silja).
Che è esattamente quello che si volevasi dimostrare.


Se Bonynge non fosse stato all'altezza della moglie, la coppia non sarebbe durata così tanto... anche perché c'erano ben poche altre ragioni perché rimanesse in piedi.

MatMarazzi ha scritto:Va anche detto (tanto per chiarire, visto che qui tutti parlano di cose che non sanno) che quando la Silja ha sposato dohnanji nei primi anni '70, lui era un giovane direttore emergente, lei una star internazionale, sempre a Salisburgo, met, covent Garden, Vienna, ecc...
Chissà che non scopriamo che questo matrimonio ha fatto più comodo a lui che a lei? :)


Gli uomini, che mascalzoni! :lol:

Insomma, la Silja non è stata raccomandata da nessuno, ok. Anzi al limite ha raccomandato lei. Pace. Suggelliamo la ritrovata concordia con questa meraviglia della buona Anja:

http://www.youtube.com/watch?v=gRQ4feq8SPI

Così nobile, così intensa, così... intonata!
Ma come fa a non piacermi? :(

MatMarazzi ha scritto:Tu hai affermato cose sbagliate e infondate (come quella che nel 95 Silja e Dohnanji fossero già divorziati) e io ti ho fatto notare l'errore.
Ti offende?
Pazienza: a modo suo, Eric Cartman è un cultore della verità, contro buonismi e facilonerie!


Se avrai la bontà di rileggere quello che ho scritto, noterai che non ho detto di sapere quando avessero divorziato i due, anzi ho chiesto chiarimenti. Che tu peraltro non sei stato in grado di offrirmi. Come biografo della Divina Anja sei un po' scarsino, lasciatelo dire. :wink:

Ps - a Cartman interessa la verità? Ma South Park l'hai mai visto? :lol:
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Messaggioda Tucidide » mer 07 nov 2007, 1:02

PQYD ha scritto:Se Bonynge non fosse stato all'altezza della moglie, la coppia non sarebbe durata così tanto... anche perché c'erano ben poche altre ragioni perché rimanesse in piedi.

:shock: E questa da dove salta fuori :?:
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Messaggioda MatMarazzi » mer 07 nov 2007, 1:24

PQYD ha scritto: Se Bonynge non fosse stato all'altezza della moglie, la coppia non sarebbe durata così tanto... anche perché c'erano ben poche altre ragioni perché rimanesse in piedi.

Ma certo che è stato all'altezza della moglie.
Il punto non è quello.
Non vedo perché continui a difenderlo?
Non sono certo io che ironizzo sulle relazioni che permettono le carriere! :)
Solo che mi piace che sia BEN CHIARO se c'è qualcuno che è imposto dai consorti o se non lo è.

Così nobile, così intensa, così... intonata!
Ma come fa a non piacermi? :(


Me lo chiedo anche io.
Quell'incisione è di una grandezza strepitosa.
Di Salome così se ne sono viste poche.
E se non lo capisci, sono davvero dispiaciuto per te...
E qui proprio non posso mettere alcuna faccina sorridente.

Ps - a Cartman interessa la verità? Ma South Park l'hai mai visto? :lol

South Park è il mio vangelo! :)
Ne ho registrato tutte le puntate di tutte le serie e ne tengo un catalogo più organizzato di quello di Leporello.
Cartman poi è il mio magister vitae, il mio aio, il mio modello.

Sono stupefatto che tu non ne abbia colto la dimensione etica.
Manipolatore, amorale, d'accordo; iroso e brutale.
Ma la sua funzione è proprio questa.
Smascherare le tranquille convenzioni e le ipocrisie altrui; e imporre sempre, a dispetto di tutti, la terribile, inconfessabile verità! :)

Ricordi la puntata di Mister Hankey, the christmas poo?
Ricordi quando tutti alla fine, commossi, ascoltano il suo discorso di Natale e vergognosi ne accolgono i severi rimproveri?
Anche a noi, spettatori, verrebbe voglia di credere a quelle parole buone e carezzevoli, ed essere parte di questo poetico happy and...
Ma per fortuna c'è Cartman, che, dopo una pausa di riflessione, commenta: "bene ragazzi, vado a casa. non starò qui ad asocoltare una m....."
:D :D :D :D
Ancora una volta è un faro di luce che squarcia il velo di Maya!
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Messaggioda fadecas » mer 07 nov 2007, 1:30

VGobbi ha scritto:
MatMarazzi ha scritto:E a Vittorio dico: PER CARITA! TIENITI LONTANO DALLA PEDERZINI IN CONTESSA!!!!! E' la tipica catastrofe che produce una "vocalista" in un ruolo dove si richiede una vera tecnica declamatoria

Appena mi hai detto di tenermi lontano dalla Contessa della Pederzini, me la sono andata a sentirla subito. :twisted:

Sul recitativo, bellissimo, che precede la romanza di Gretry non posso pronunciarmi senza avere davanti a me il libretto con la traduzione italiana. Diverso il discorso in merito alla romanza cantata in francese. Qui la Pederzini, lasciatemelo dire bello e forte, e' invero magnifica!!!


Interessante questo ridimensionamento fatto da Vittorio della certezza che Matteo tende ad inculcarci, mi dispiace dirlo, con un certo oltranzismo, sul fallimento acclarato ed inesorabile degli accostamenti di intepreti italiani - di ieri e dell'altro ieri - ad una certa tipologia di opera novecentesca.

Purtroppo non ho elementi di ascolto e quindi di confronto sulla Pederzini, che mi ha suscitato sempre, però, un certo interesse per la variegatezza delle sue scelte di repertorio negli anni della maturità, quanto meno coraggiosa per chi era nata con Carmen e con Rossini ...
Sappiamo tutti che fu Madame de Croissy in Dialoghi delle carmelitane; meno noto, ad es., che cantò anche - negli anni '50 al Verdi di Trieste - nel Macbeth, non di Verdi ma di Bloch.

Qualche volta il coraggio delle sfide va considerato con un certo rispetto - oltre che, per quanto almeno mi riguarda, con simpatia - anche se i risultati non sono eccellenti ma soltanto decorosi.

Saluti, Fabrizio
Fabrizio
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Messaggioda MatMarazzi » mer 07 nov 2007, 1:43

fadecas ha scritto: Interessante questo ridimensionamento fatto da Vittorio

Certo... interessante!
Ma vittorio ha ben specificato a quale punto si riferisce: l'arietta di Gretry! ;)
E io ho sempre detto che quello è proprio il punto in cui le ex-vocaliste hanno qualcosa da dire!
Aspettiamo di sentire anche il resto dell'opera e vediamo cosa la Pederzini riesce a trarre dal personaggio e magari confrontiamolo alla Crespin o alla Moedl. :D

Per inciso, Fabrizio.
Io sarò pure oltranzista (non mi pare affatto, ma lo sarò...) però almeno la Contessa della Pederzini ce l'ho da sempre e la conosco bene! ;)

Qualche volta il coraggio delle sfide va considerato con un certo rispetto


Che devo dirti... può darsi.
Però a me la sfida fine a se stessa non emoziona!
Anche Bergonzi millenario che canta Otello era una sfida!
Anche la Jones che canta la Norma è una sfida!
Anche la Ricciarelli in Medea...
Ma cosa ce ne facciamo?

Comunque mi piacerebbe che il discorso sulla contessa della Pederzini procedesse, magari con l'opinione anche di qualcun altro.

salutoni,
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Messaggioda PQYD » mer 07 nov 2007, 21:55

MatMarazzi ha scritto:Quell'incisione è di una grandezza strepitosa.
Di Salome così se ne sono viste poche.
E se non lo capisci, sono davvero dispiaciuto per te...
E qui proprio non posso mettere alcuna faccina sorridente.



Non ti dispiacere per me, non ne vale la pena.
Cmq per la cronaca l'erede della Silja ce l'abbiamo... peccato che preferisca la Nilsson:

http://www.youtube.com/watch?v=bgLrRogSZxc

Quanto a Cartman, t'invito a rivedere la puntata in questione, perché se non ricordo male si chiude con Cartman che dice a Mr. Hankey: "portami tanti regali! io ho sempre creduto in te!"

Comunque per me la vera scena madre di Cartman, e uno dei momenti migliori in assoluto di SP (possiamo definirla la sua scena della pazzia), è la seguente:

[In the backyard. A classical piece plays as the camera looks at the picnic table left over from Cartman's birthday. Cartman is at table surrounded by four dolls: he is hosting a tea party. Think Mr. Hat, then the Mad Hatter…]

Cartman: Would you like some more tea, Polly Prissy Pants?
Polly: Yes, Eric, I would like some tea. Thank you.
Cartman: You're very welcome, Polly Prissy Pants. [The boys pop up over some bushes and look at Cartman from a distance] Would you like some tea, Clyde Frog?
Clyde: Yes, please, Eric. Why are you so cool?
Cartman: Oh. I don't know, Clyde Frog. I just am.
Polly: You are so strong and smart, Eric. Everybody likes you.
Cartman: Why, thank you, Polly Prissy Pants. How nice of you. [sips]
Stan: [behind the bushes with the others] Dude, this is pretty fucked up right here.
Kenny: (I think if we run, try to get Eric to drop his tea)
Kyle: Come on! Let's go make fun of him!
Stan: No, dude. This look really serious. I think we'd better get help.
Kyle: Really?
Peter: [back at table] We like ya, Eric. You are the coolest guy in the world. This is tremendous tea.
Cartman: Why, thank you, Peter Panda. This is Distinctive Earl Grey.
Polly: Eric is the best!
Clyde: Hooray for Eric!
Peter: Eric kicks ass!
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Messaggioda VGobbi » mer 07 nov 2007, 22:51

MatMarazzi ha scritto:
fadecas ha scritto:Interessante questo ridimensionamento fatto da Vittorio

Certo... interessante!
Ma vittorio ha ben specificato a quale punto si riferisce: l'arietta di Gretry! ;)
E io ho sempre detto che quello è proprio il punto in cui le ex-vocaliste hanno qualcosa da dire!
Aspettiamo di sentire anche il resto dell'opera e vediamo cosa la Pederzini riesce a trarre dal personaggio e magari confrontiamolo alla Crespin o alla Moedl.

Confesso che mi sembra errato affermare che il ruolo della Contessa sia adatto solamente ed esclusivamente alla cosidette declamatrici. Anzi la parte essendo breve, credo che pure le vocaliste, anche di una certa eta', non annegherebbero in un ruolo decisamente monstre per personalita', ma non certo per difficolta' vocale. E poi non confondiamo la scrittura vocale di un Janacek con quella di Ciajkovskj.

MatMarazzi ha scritto:Aspettiamo di sentire anche il resto dell'opera e vediamo cosa la Pederzini riesce a trarre dal personaggio e magari confrontiamolo alla Crespin o alla Moedl.

Quanto al resto, mi e' difficile se non addirittura impossibile, almen per me, giudicare un'interpretazione cantata in una lingua diversa che non sia quella concepita dall'autore. A meno che sia reperibile il libretto in italiano della Dama andata in scena a Firenze. Non nego, e' un problema mio, d'altronde mi rammarico di non poter apprezzare il conte Lensky di un Tucker (cantato in inglese), il Rigoletto di un Ivanov (cantato in russo), il Filippo II di un Uhde (cantato in tedesco) od il Boris Godunov di un Hotter (cantato in tedesco) ... e credimi che l'invidia mia e' assai tanta!
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Messaggioda MatMarazzi » gio 08 nov 2007, 2:47

Non ti dispiacere per me, non ne vale la pena.

Ma che dici...? Non ne vale la pena?
Sbagli... tuo malgrado, la mia universale empatia per le sofferenze dell'umanità mi fa piangere per le sciagure altrui!
Come non soffrire pensandoti al disperato inseguimento della Gruberova ultrassessantenne in Zerbinetta... nel contemporaneo disprezzo per la Silja nella Salome!!!

Cmq per la cronaca l'erede della Silja ce l'abbiamo... peccato che preferisca la Nilsson:


Come hai fatto a trovare quel video?
Non oso chiedermi cosa tu possa aver digitato nella casella "cerca"di Youtube.
Speriamo solo la parola "salome". :(
Fermo restando che tutti i gusti sono rispettabili!

Per quanto riguarda la predilezione per la Nilsson non mi sorprende! :)
Sono in molti quelli che per riuscire a sopportare Strauss... hanno bisogno di qualche bell'acutone rassicurante! :)
Anche questa è una più che lecita fruizione dell'opera!


Quanto a Cartman, t'invito a rivedere la puntata in questione, perché se non ricordo male si chiude con Cartman che dice a Mr. Hankey: "portami tanti regali! io ho sempre creduto in te!"


Accidenti, Pqyd! :)
La semplificazione vociologica vi ha reso semplici anche con i cartoni animati!
Ricordi benissimo, e tuttavia: perché ti fa ridere quella frase di Cartman?
Perchè urla la verità, benché sia opposta, smaccatamente opposta rispetto a ciò che dicono le parole.
Nessuno può credere a Cartman, nemmeno lui può credersi...
E smascherando sè stesso, Cartman smaschera tutto il mondo: tutti i bambini che invocano il natale solo per i regali.
Nessuno di quei patetici bravi bambini che lo circondano (Stan, l'insopportabile Kyle) ...potrebbe aspirare a urlare simili verità in faccia al mondo!
:)

Comunque per me la vera scena madre di Cartman, e uno dei momenti migliori in assoluto di SP (possiamo definirla la sua scena della pazzia), è la seguente:

E' grande, è vero.
E in questa scena non ci vedi la Verità?
non ci vedi il Nuomeno kantiano?
Io ritrovo questa identica scenetta persino in noi stessi: nell'atteggiamento con cui... molti di noi scrivono i post sul forum! :)
sbaglio?

Salutoni,
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Messaggioda MatMarazzi » gio 08 nov 2007, 3:07

VGobbi ha scritto: Confesso che mi sembra errato affermare che il ruolo della Contessa sia adatto solamente ed esclusivamente alla cosidette declamatrici.


Uffa Vittorio.
Ora ti cito ciò che avevo scritto qualche post fa, in questo stesso thread.

Ci sono ruoli, invece, colonizzati da entrambe le scuole (vocaliste e declamatrici): uno di questi è la Contessa, anche se - occorre essere sinceri - nessuna interprete italiana (nemmeno la Olivero) ha varcato i patri confini.
Mentre la Moedl, la Varnay, la Crespin, la Rysanek hanno letteralmente impazzato in questo ruolo ai quattro angoli del mondo.


Altrove dicevo che, risolvendola fra legati e pianissimi come la Olivero, l'aria di Gretry si adatta particolarmente alla vocaliste.
Quindi ben prima di te avevo detto che ...è possibile una lettura vocalistica.

Certo, come gusto personale (e non per dogmatica o oltranzistica certezza) continuo a preferire (in questo ruolo) le declamatrici, perchè (a parte la solitaria meditazione sul passato) il personaggio esibisce nel resto dell'opera una patetica e terrorizzante acidità, imponente e grottesca allo stesso tempo.
Inoltre il personaggio andrebbe visto attraverso gli occhi della follia di Hermann, che vede in lei una specie di mostro affascinante, spaventoso, calamitante. E non dimentichiamo infine che la contessa si manifesta anche come spettro.
Tutto questo richiede una varietà di colori e di accenti per cui una declamatrice a me pare favorita.

mi e' difficile se non addirittura impossibile, almen per me, giudicare un'interpretazione cantata in una lingua diversa che non sia quella concepita dall'autore.

Quindi suppongo che non ascolterai mai alcun Filippo II che canti in Italiano?
E suppongo che non ascolterai nemmeno la Callas in Medea (o qualsiasi altra la canti in Italiano)?
:)

Salutoni,
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Messaggioda MatMarazzi » gio 08 nov 2007, 16:36

lucavi58 ha scritto:trovo questi continui battibecchi imbarazzanti oltre che noiosi, potreste continuarli privatamente?


No!
Posso però consigliarti di non leggerli.

Saluti
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