Caspiterina! è vero!
Il fatto è che, per strano che sembri, non mi ero mai posto il problema di chi fosse il creatore del duca.
Pensa i casi della vita! Proprio nello stesso giorno in cui tu mi fai presente la creazione del Duca da parte di Raffaele Mirate, scopro, leggendo in anteprima il libro di Mattioli, he la battuta di Borsa ("Quante belta! Mirate!") sarebbe un ironico ammiccamento da parte di Piave al fatto che il grande tenore fosse anche uno sciupafemmine!
Be non è una cosa da condanna capitale
ma da fioretto di espiazione sì
.....hihihihihi....ecco questa del"mirate" come allusione non la sapevo,anche se dal ritratto che c'è sul libro di Celletti,la faccia da marpiuncello cìè l'aveva
E' vero.
Eppure ammetterai anche tu che Manrico, rispetto al Duca, non è altrettanto verticale... Già come estensione in alto c'è un bel tono in meno, il passaggio meno sollecitato e le ascese meno ardimentose.
Come lo spieghiamo?
Che forse Verdi abbia deciso (come faceva sempre in questi casi, lo fece anche per la ripresa di Traviata) di aggiustare tonalità e puntature in fretta e furia sulle caratteristiche del rimpiazzo?
Indubbiamente è come dici tu,quindi probabilmente sarà magari partito con l'idea di Mirate e poi avrà operato quegli aggiustamenti che la vocalità di Baucardè imponeva
Molto incuriosito da questa notizia, sono andato subito a cercare su Wikipedia la Virginia di Mercadante.
Però vi scopro un'incongruenza rispetto a quello che hai scritto tu.
Infatti su Wikipedia (alla voce in inglese) si attesta chiaramente che Mirate avrebbe creato la parte di Icilio (il buono), mentre Appio (il cattivo) lo avrebbe creato Filippo Morelli-Conti.
In pratica l'opposto di quel che dicevi.
Dato però che tu sei molto documentato (e che su Wikipedia molti sono gli errori che scappano) credo che tu abbia ragione e Wiki torto: Mirate non poteva interpretare, alla sua età, un eroino sentimentale che per giunta muore al primo atto.
E comunque ...è interessante notare che sia il Duca, sia Appio sono personaggi un po' eslegi in riferimento all'epoca di cui parliamo: benché tenorili e protagonistici, sono evidentemente negativi. Ci si potrebbe interrogare in merito...
Grazie mille delle interessantissime riflessioni!
Un salutone, Mat
Oddio..mi fai sorgere un dubbio...che mi è già passato
dal libretto come sempre al top dell'incisione operarara il primo Appio è Raffaele Mirate mentre Icilio che se non erro viene ucciso proprio da Appio che poi farà in modo di far condannare Virginia(sostanzialmente x chè non gliela da
) e che questa verrà poi uccisa dal padre x difenderne l'onore era interpretato da Giorgio Stigelli e Virginia dalla prima interprete di Mina dell'Aroldo di Verdi ossia Marcellina Lotti Della Santa.
Si effettivamente come pscicologia a mio parere è più "profonda" quella di Appio,un cattivo che non potendo ottnere cio che più brama lancia un'accusa infamante contro Virginia per farla condannare e salvare in extremis,ma il padre gli rovinerà il piano,e non esita a uccidere il rivale,mentre il Duca è sicuramente "negativo" ma più come immoralità che gli sorge spontanea vista probabilmente l'educazione e il contesto in cui si è trovato ad operare,mentre Appio è più un uomo che avvicinandosi la "canuta età" cerca di ritrovare la giovinezza in un'amore comunque "insano" e che non sarà mai corrisposto se non con il ricatto.Effettivamente nessuno dei due incarna l'ideale romantico che da Raoul,Gualtiero e Edgardo in poi era venuto assumendo il tenore e sopratutto l'opera di Mercadante era già vecchia di 15 anni quando venne rappresentata e a me dà l'impressione che sia un ultimo estremo omaggio alla scuola napoletana e a tutto ciò che aveva rappresentato.
Prego
è sempre un piacere
Un caro saluto
Gian Luigi