Anna Netrebko

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Re: Anna Netrebko

Messaggioda Tucidide » sab 27 ago 2011, 13:02

Maugham ha scritto:
Tucidide ha scritto:Comunque questa Netrebko mi è piaciuta molto (direi che sia una delle cose migliori che le ho sentito fare) e sarei molto lieto di sentirla cantare tutta la parte. :)


Anche nel Miserere? Dovrò risentirlo.
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A me piace. E' vero, fa il vocione, ma il materiale è di primissima scelta e quindi l'effetto si fa sentire volentieri. :)
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Re: Anna Netrebko

Messaggioda Riccardo » dom 28 ago 2011, 0:14

MatMarazzi ha scritto:Ecco perché non vedrei tanto bene un Meli. Quanto a Villazon... ok, ma secondo voi accetterebbe di fare un Manrico senza "oteco"?
Oggi come oggi, il do per Villazon è una chimera.

L'ideale sarebbe un tenore giovane, di solida formazione belcantistica, colore scuro e vocalità centralizzante... e senza quel maledetto do! :)

Proprio Meli allora! Perché lo escludi?


MatMarazzi ha scritto:Il mio vecchio sogno? Se non aspetta troppo, oggi suggerirei la Kasarova.

E' un'idea fantastica, ma temo sia già troppo tardi per gli acuti di Azucena... :(
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Re: Anna Netrebko

Messaggioda MatMarazzi » dom 28 ago 2011, 10:22

Riccardo ha scritto:
MatMarazzi ha scritto:Ecco perché non vedrei tanto bene un Meli. Quanto a Villazon... ok, ma secondo voi accetterebbe di fare un Manrico senza "oteco"?
Oggi come oggi, il do per Villazon è una chimera.
L'ideale sarebbe un tenore giovane, di solida formazione belcantistica, colore scuro e vocalità centralizzante... e senza quel maledetto do! :)

Proprio Meli allora! Perché lo escludi?


Ehm... sì è vero! :)
E' che Meli mi entusiasma così poco...
Forse ...cercando bene nel mondo qualcuno più interessante potrebbe saltare fuori, no? ;)

MatMarazzi ha scritto:Il mio vecchio sogno? Se non aspetta troppo, oggi suggerirei la Kasarova.

E' un'idea fantastica, ma temo sia già troppo tardi per gli acuti di Azucena... :(


Non so come siano messi oggi gli acuti della Kasarova.
Chi l'ha sentita a Berlino in Dalila dice che ha ancora si bemolli solidissimi.
E' vero che Azucena avrebbe anche un do, ma è appena sfiorato in una cadenza.
Resta il fatto che (hai ragione) siamo già al limite... ora o mai più.
(Idem per Phides, altro ruolo in cui avrei voluto sentirla).

Salutoni,
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Re: Anna Netrebko

Messaggioda Rodrigo » dom 28 ago 2011, 10:55

Filianoti, anche alla luce del Macduff salisburghere e della psicologia non certo impossibile di Manrico, non lo giudichi plausibile nel ruolo?
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Re: Anna Netrebko

Messaggioda MatMarazzi » dom 28 ago 2011, 11:01

Rodrigo ha scritto:Filianoti, anche alla luce del Macduff salisburghere e della psicologia non certo impossibile di Manrico, non lo giudichi plausibile nel ruolo?


Certo, plausile sì, eccome! :) Anzi, è un'ottima idea...
Però Filianoti dovrebbe giurarci in varie lingue di astenersi dal do! ;)
Non perché non ce l'abbia, ma perchè (conoscendo il tipo) non reggerebbe alla tensione e lo steccherebbe come è vero Dio!
La cosa più bella sarebbe fargli fare il Trouvére francese, quello con i balletti e il nuovo finale...
A quel punto (filologia per filologia) nessuno si scandalizzerebbe più della mancanza dell'oteco.

Salutoni!
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Re: Anna Netrebko

Messaggioda Tucidide » dom 28 ago 2011, 11:04

MatMarazzi ha scritto:
Riccardo ha scritto:
MatMarazzi ha scritto:Ecco perché non vedrei tanto bene un Meli. Quanto a Villazon... ok, ma secondo voi accetterebbe di fare un Manrico senza "oteco"?
Oggi come oggi, il do per Villazon è una chimera.
L'ideale sarebbe un tenore giovane, di solida formazione belcantistica, colore scuro e vocalità centralizzante... e senza quel maledetto do! :)

Proprio Meli allora! Perché lo escludi?


Ehm... sì è vero! :)
E' che Meli mi entusiasma così poco...
Forse ...cercando bene nel mondo qualcuno più interessante potrebbe saltare fuori, no? ;)

Questo è poco ma sicuro. :D
Piuttosto, non sono molto convinto della necessità di un colore scuro e per Manrico. E' vero che mancano acuti iperbolici (se si toglie il do non scritto) ma le frasi acute sono tante, nel duetto con Azucena del II atto, nel finale II, nel cantabile dell'aria del III atto... Di fatto, i tenoroni baritonali fanno faville solo nel IV atto, dove in effetti la tessitura si abbassa repentinamente (duetto con Azucena).
Per intenderci, secondo me a livello timbrico perfetti sono stati Di Stefano, Carreras, Pavarotti, Licitra, il primo Alagna (bravissimo a Firenze, secondo me, anche se comprensibilmente a disagio nella Pira col do e l'orchestrazione furente e volgare di Mehta). Non Corelli e Del Monaco, Cossutta e Domingo.
Meli come caratteristiche timbriche e vocali secondo me è perfetto. Ma la tecnica... insomma... ha ragione Mat: se ne trovano di migliori, cento volte! :)
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Re: Anna Netrebko

Messaggioda Riccardo » dom 28 ago 2011, 11:19

MatMarazzi ha scritto:Non so come siano messi oggi gli acuti della Kasarova.
Chi l'ha sentita a Berlino in Dalila dice che ha ancora si bemolli solidissimi.
E' vero che Azucena avrebbe anche un do, ma è appena sfiorato in una cadenza.
Resta il fatto che (hai ragione) siamo già al limite... ora o mai più.
(Idem per Phides, altro ruolo in cui avrei voluto sentirla).

Anche Fides la vedo dura...
Il mio ricordo più recente della Kasarova risale ad una Matilde di Shabran a Londra di almeno tre anni fa, dove era veramente in difficoltà (e la parte di Edoardo non è particolarmente astrale).

Dalila sicuramente non le ha dato problemi di note!
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Re: Anna Netrebko

Messaggioda Rodrigo » dom 28 ago 2011, 11:56

Tucidide ha scritto:Piuttosto, non sono molto convinto della necessità di un colore scuro e per Manrico. E' vero che mancano acuti iperbolici (se si toglie il do non scritto) ma le frasi acute sono tante, nel duetto con Azucena del II atto, nel finale II, nel cantabile dell'aria del III atto... Di fatto, i tenoroni baritonali fanno faville solo nel IV atto, dove in effetti la tessitura si abbassa repentinamente (duetto con Azucena).
Per intenderci, secondo me a livello timbrico perfetti sono stati Di Stefano, Carreras, Pavarotti, Licitra, il primo Alagna (bravissimo a Firenze, secondo me, anche se comprensibilmente a disagio nella Pira col do e l'orchestrazione furente e volgare di Mehta). Non Corelli e Del Monaco, Cossutta e Domingo.
Meli come caratteristiche timbriche e vocali secondo me è perfetto. Ma la tecnica... insomma... ha ragione Mat: se ne trovano di migliori, cento volte! :)


Condivido le considerazioni su Manrico, anche a me complessivamente pare più acuto di Ernani. Tanto più che, se non mi inganno, Baucardé aveva in repertorio Pirata, Puritani e Favorita e dunque, pur tenendo conto che tenne a battesimo Poliuto a Napoli (scritto per Nourrit, ma riaggiustato per l'occasione), tanto basso di baricentro non doveva essere...
Buona domenica.
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Re: Anna Netrebko

Messaggioda MatMarazzi » dom 28 ago 2011, 12:04

Rodrigo ha scritto:Condivido le considerazioni su Manrico, anche a me complessivamente pare più acuto di Ernani. Tanto più che, se non mi inganno, Baucardé aveva in repertorio Pirata, Puritani e Favorita e dunque, pur tenendo conto che tenne a battesimo Poliuto a Napoli (scritto per Nourrit, ma riaggiustato per l'occasione), tanto basso di baricentro non doveva essere...


Io credo, Rod, che sia molto ma molto rischioso giudicare il baricentro di un cantante dai ruoli (non creati da lui) che teneva in repertorio, essendo acclarato che nell'Ottocento i cantanti si riscrivevano le parti su misura.
Se Baucardé avesse dovuto essere un tenore acuto solo per il fatto di aver cantato il Pirata, allora la Alboni e la Malibran avrebbero dovuto possedere quanto meno il mi bemolle sopracuto, avendo cantato Amina della Sonnambula.
Cosa che palesemente è falsa.

Gli unici ruoli sui quali occorre concentrarsi sono quelli creati da Baucardé o riscritti per lui (per esempio non mi pare che Poliuto possa, come estensione e baricentro, tenere il passo con i Martyres destinati a Duprez).
E ancora di più sul tenore Raffaele Mirate (creatore di numerose opere che però non conosco) originariamente destinatario di Manrico.

Salutoni,
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Re: Anna Netrebko

Messaggioda Ebestignani » gio 23 feb 2012, 1:39

E rieccoci con Anna nostra.
In TV Canada ogni settimana replicano una serata famosa. Ieri e' toccato all'ultima Bolena del MET (mcVicar: Armiliato: Netrebko,Gubanova,Abracadabra o come si chiama, Costello)
Mentre a Vienna ( prima Bolena) e a Milano ( Donna Anna)ero andata a sentirla, stavolta mi sono accontentata del video.
In video,bisogna dire,la sua strepitosa avvenenza un po' ci rimette. La ripresa fonica era invece inappuntabile.
E,devo dire, abbastanza impietosa. Io ho un po' di complessi di colpa quando ne parlo.Ma la registrazione della serata dovrebbe essere presto disponibile: se qualcuno pensa che io stia dando i numeri, provi un po' a risentirla.
Detto che direzione e resto del cast ( salvando Smeton che era il solito sopranino con pretese mezzosopranili,ma almeno non ha fatto danni) sono risultati di una inadeguatezza assoluta,con particolari note di biasimo e vituperio per le due voci maschili che sono veramente difficili da descrivere,e' vero che Anna e' stata la meno peggio. Ma mai vittoria fu piu' di Pirro.
Perche' a parte lo strumento che in zona centrale,sul mezzoforte,si fa sempre apprezzare, i problemi intravisti a Vienna e evidenziati a Milano si stanno ingigantendo. La parola legato e' un'illustre sconosciuta. A quote medio-alte non c'e' frase che non presenti deficit di intonazione. Gli assottigliamenti continuano a spezzarsi,ancora e piu' che a S.Ambrogio.
L'unica cosa che rimane uguale e' il comportamento del pubblico, che la applaude a non finire prima,durante (!) e dopo le esecuzioni, e che le tributa ovazioni da coda,orecchio y musica.
E allora,a questo punto,non so piu' cosa pensare.So che qui non e' bene accetto il riferimento allo "star system",ma un'altra logica spiegazione non la vedo. Non a questo livello: qui,nell'Ombelico del Mondo,MET 2011,popolo in delirio dopo una controprestazione del genere.
Boh.Provate a sentire

Maria Chiara
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Re: Anna Netrebko

Messaggioda elvino » sab 25 feb 2012, 22:59

E ancora di più sul tenore Raffaele Mirate (creatore di numerose opere che però non conosco) originariamente destinatario di Manrico.

Non ci credo che tu non conosca il creatore del Duca di Mantova alla prima di "Rigoletto" alla Fenice di Venezia del 1851 :lol:
Che quindi a guardare da questo ruolo aveva un baricentro decisamente medio-alto della voce......Delle altre opere da lui create io conosco la Virginia di Mercadante che come scrittura si colloca agli inizi degli anni 50 dell'800 ma x problemi di censura andò in scena(ultima prima assoluta di un lavoro di Mercadante)solo nel 1866...e dove lui interpretava Appio il "cattivo" e il "buono" di cui mi sfugge il nome del primo interprete era un tenore decisamente più centrale,mentre la sua scrittura è mediamente più alta...ultima opera fra l'altro penso a schierare come 50 anni prima due tenori uno più acuto come antagonista e uno più centrale come buono....Il buon vecchio Rudy nel suo per me molto ben fatto libro "Voce di Tenore" dice che era un tenore da ruoli diciamo David nei primi 10-15 anni di carriera e poi leggermente più basso come tessitura x il resto della carriera...anche se poi tanto basso non era visto che i due titoli sopra riportati pur appartenendo al secondo periodo hanno baricentro medio-alto e parecchie fiondate all'acuto...comunque le cronache riportavano di voce dal timbro un poco brunito nei centri,ma squillante e brillante negli acuti,e di notevole estensione e duttilità :wink:
Gian Luigi
P.S: Il ruolo di Appio fu creato come "favore" per Mercadante all'età di 51 anni e dopo 5 anni dal ritiro.
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Re: Anna Netrebko

Messaggioda MatMarazzi » dom 04 mar 2012, 17:29

elvino ha scritto:Non ci credo che tu non conosca il creatore del Duca di Mantova alla prima di "Rigoletto" alla Fenice di Venezia del 1851 :lol:


Caspiterina! :) è vero!
Il fatto è che, per strano che sembri, non mi ero mai posto il problema di chi fosse il creatore del duca.
Pensa i casi della vita! Proprio nello stesso giorno in cui tu mi fai presente la creazione del Duca da parte di Raffaele Mirate, scopro, leggendo in anteprima il libro di Mattioli, he la battuta di Borsa ("Quante belta! Mirate!") sarebbe un ironico ammiccamento da parte di Piave al fatto che il grande tenore fosse anche uno sciupafemmine!

Che quindi a guardare da questo ruolo aveva un baricentro decisamente medio-alto della voce......

E' vero.
Eppure ammetterai anche tu che Manrico, rispetto al Duca, non è altrettanto verticale... Già come estensione in alto c'è un bel tono in meno, il passaggio meno sollecitato e le ascese meno ardimentose.
Come lo spieghiamo?
Che forse Verdi abbia deciso (come faceva sempre in questi casi, lo fece anche per la ripresa di Traviata) di aggiustare tonalità e puntature in fretta e furia sulle caratteristiche del rimpiazzo?

Delle altre opere da lui create io conosco la Virginia di Mercadante che come scrittura si colloca agli inizi degli anni 50 dell'800 ma x problemi di censura andò in scena(ultima prima assoluta di un lavoro di Mercadante)solo nel 1866...e dove lui interpretava Appio il "cattivo"


Molto incuriosito da questa notizia, sono andato subito a cercare su Wikipedia la Virginia di Mercadante.
Però vi scopro un'incongruenza rispetto a quello che hai scritto tu.
Infatti su Wikipedia (alla voce in inglese) si attesta chiaramente che Mirate avrebbe creato la parte di Icilio (il buono), mentre Appio (il cattivo) lo avrebbe creato Filippo Morelli-Conti.
In pratica l'opposto di quel che dicevi.
Dato però che tu sei molto documentato (e che su Wikipedia molti sono gli errori che scappano) credo che tu abbia ragione e Wiki torto: Mirate non poteva interpretare, alla sua età, un eroino sentimentale che per giunta muore al primo atto.
E comunque ...è interessante notare che sia il Duca, sia Appio sono personaggi un po' eslegi in riferimento all'epoca di cui parliamo: benché tenorili e protagonistici, sono evidentemente negativi. Ci si potrebbe interrogare in merito...
Grazie mille delle interessantissime riflessioni!

Un salutone, Mat
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Re: Anna Netrebko

Messaggioda elvino » mar 06 mar 2012, 23:12

Caspiterina! è vero!
Il fatto è che, per strano che sembri, non mi ero mai posto il problema di chi fosse il creatore del duca.
Pensa i casi della vita! Proprio nello stesso giorno in cui tu mi fai presente la creazione del Duca da parte di Raffaele Mirate, scopro, leggendo in anteprima il libro di Mattioli, he la battuta di Borsa ("Quante belta! Mirate!") sarebbe un ironico ammiccamento da parte di Piave al fatto che il grande tenore fosse anche uno sciupafemmine!

Be non è una cosa da condanna capitale :) ma da fioretto di espiazione sì 8) .....hihihihihi....ecco questa del"mirate" come allusione non la sapevo,anche se dal ritratto che c'è sul libro di Celletti,la faccia da marpiuncello cìè l'aveva :wink:

E' vero.
Eppure ammetterai anche tu che Manrico, rispetto al Duca, non è altrettanto verticale... Già come estensione in alto c'è un bel tono in meno, il passaggio meno sollecitato e le ascese meno ardimentose.
Come lo spieghiamo?
Che forse Verdi abbia deciso (come faceva sempre in questi casi, lo fece anche per la ripresa di Traviata) di aggiustare tonalità e puntature in fretta e furia sulle caratteristiche del rimpiazzo?

Indubbiamente è come dici tu,quindi probabilmente sarà magari partito con l'idea di Mirate e poi avrà operato quegli aggiustamenti che la vocalità di Baucardè imponeva

Molto incuriosito da questa notizia, sono andato subito a cercare su Wikipedia la Virginia di Mercadante.
Però vi scopro un'incongruenza rispetto a quello che hai scritto tu.
Infatti su Wikipedia (alla voce in inglese) si attesta chiaramente che Mirate avrebbe creato la parte di Icilio (il buono), mentre Appio (il cattivo) lo avrebbe creato Filippo Morelli-Conti.
In pratica l'opposto di quel che dicevi.
Dato però che tu sei molto documentato (e che su Wikipedia molti sono gli errori che scappano) credo che tu abbia ragione e Wiki torto: Mirate non poteva interpretare, alla sua età, un eroino sentimentale che per giunta muore al primo atto.
E comunque ...è interessante notare che sia il Duca, sia Appio sono personaggi un po' eslegi in riferimento all'epoca di cui parliamo: benché tenorili e protagonistici, sono evidentemente negativi. Ci si potrebbe interrogare in merito...
Grazie mille delle interessantissime riflessioni!

Un salutone, Mat

Oddio..mi fai sorgere un dubbio...che mi è già passato :lol: dal libretto come sempre al top dell'incisione operarara il primo Appio è Raffaele Mirate mentre Icilio che se non erro viene ucciso proprio da Appio che poi farà in modo di far condannare Virginia(sostanzialmente x chè non gliela da :lol: ) e che questa verrà poi uccisa dal padre x difenderne l'onore era interpretato da Giorgio Stigelli e Virginia dalla prima interprete di Mina dell'Aroldo di Verdi ossia Marcellina Lotti Della Santa.
Si effettivamente come pscicologia a mio parere è più "profonda" quella di Appio,un cattivo che non potendo ottnere cio che più brama lancia un'accusa infamante contro Virginia per farla condannare e salvare in extremis,ma il padre gli rovinerà il piano,e non esita a uccidere il rivale,mentre il Duca è sicuramente "negativo" ma più come immoralità che gli sorge spontanea vista probabilmente l'educazione e il contesto in cui si è trovato ad operare,mentre Appio è più un uomo che avvicinandosi la "canuta età" cerca di ritrovare la giovinezza in un'amore comunque "insano" e che non sarà mai corrisposto se non con il ricatto.Effettivamente nessuno dei due incarna l'ideale romantico che da Raoul,Gualtiero e Edgardo in poi era venuto assumendo il tenore e sopratutto l'opera di Mercadante era già vecchia di 15 anni quando venne rappresentata e a me dà l'impressione che sia un ultimo estremo omaggio alla scuola napoletana e a tutto ciò che aveva rappresentato.
Prego :wink: è sempre un piacere :)
Un caro saluto
Gian Luigi
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Re: Anna Netrebko

Messaggioda FloriaTosca » lun 12 mar 2012, 17:11

Anch'io ho letto in un'intervista della sua intenzione di portare a teatro Leonora nel Trovatore. Ho sempre pensato che la Netrebko non avesse una voce leggera da ragazzina come voleva credere, ma un vocione carnoso e centrale che si addiceva ad altri ruoli rispetto a quelli affrontati. Probabilmente con un po' di caparbietà ha realizzato una reinterpretazione originale e anticonvenzionale del belcanto, ma ora la sua voce sta cominciando a ribellarsi e a pretendere un repertorio più pertinente: così almeno mi spiego i cali che voi avete notato. Un repertorio verdiano maturo mi sembra più adatto alle sue inflessioni drammatiche e penso che ci darà grandi soddisfazioni!
Ho letto anche di un futuro progetto su Norma per lei... non che mi dispiaccia, a Baden Baden aveva dato prova di una pregevole Casta Diva, complice anche la scrittura centralizzante della Pasta, ma più calante e deludente era stata la cabaletta veloce... che dire, dovrà lavorare ancora sulle colorature per portarlo a termine!
Neanche a farlo apposta, avevo predetto per lei questi due ruoli già un paio d'anni or sono!
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Re: Anna Netrebko

Messaggioda pbagnoli » lun 12 mar 2012, 18:15

Io invece, a questo punto della sua carriera, lascerei drasticamente perdere Bellini in genere e Norma/Puritani in particolare.
E' proprio necessario?
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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