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[VGobbi]

La Leontyne e' la Sutherland del repertorio verdiano e non, la Nilsson e' la Sutherland del repertorio wagneriano. Basta come spiegazione?
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Ma che bisogna leggere su questo forum.... E altro non dico....

Bisogna leggere che sono tre bluff ... Leontyine Price, Joan Sutherland e Birgit Nillson. Semplice.

[flipperinodoc]

Bisogna leggere che sono tre bluff ... Leontyine Price, Joan Sutherland e Birgit Nillson. Semplice.

adesso diluvierà per davvero!!!!!!

[pbagnoli]

Bisogna leggere che sono tre bluff ... Leontyine Price, Joan Sutherland e Birgit Nillson. Semplice.

adesso diluvierà per davvero!!!!!!

In assenza di Francesco, posso chiedere io per cortesia di limitare il numero di post stupiti (nel senso che manifestano lo stupore di chi li scrive)?
Lo spazio sul forum non è gratuito: vorrei che lo usassimo per le cose interessanti che qui sono la maggior parte.
Sappiamo benissimo come la pensa Vittorio (ovviamente sono solo ed esclusivamente opinioni sue), non c'è bisogno di meravigliarsi per ogni volta che la spara grossa per tenerci allegri un po'... anche perché se gli diamo corda poi comincia a parlarci di Gobbi

[pbagnoli]

La Leontyne e' la Sutherland del repertorio verdiano e non, la Nilsson e' la Sutherland del repertorio wagneriano. Basta come spiegazione?
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Ma che bisogna leggere su questo forum.... E altro non dico....

Bisogna leggere che sono tre bluff ... Leontyine Price, Joan Sutherland e Birgit Nillson. Semplice.

Vittorio,
le tue opinioni le conosciamo tutti, da anni.
Sono opinioni solo tue, per me totalmente destituite di ogni fondamento e oltre non vado per rispetto nei confronti tuoi e delle tue idee, che non condivido ma che rispetto.
Vorrei che - per rispetto nei nostri confronti - limitassi l'uso di espressioni così fuori da ogni logica, tanto più se espresse facendole cadere dall'alto, arroganti e senza spiegazioni argomentate e precise. E, per di più, senza farle precedere da un classico, formale e doveroso In My Humble Opinion.
Voglio dire: hai tutti i diritti di dire che la Nilsson ti fa schifo (opinione soggettiva e legittima); non hai invece pari diritto di dire che è un bluff (affermazione universale che esce dal concetto di opinione), senza argomentare in modo adeguato ma dicendo solo "è la Sutherland del repertorio wagneriano" (che cavolo vuol dire?)
Questo è - per quanto mi concerne - l'ultimo cartellino giallo su questo tipo di affermazione, che ti lascio solo per non dare l'idea che cancello le idee.
La prossima volta, invece, andrò di machete su tutto ciò che mi sembrerà offensivo senza argomentazione, ovviamente senza nessun preavviso.

E adesso, ti chiedo di essere cortese nei confronti di chi ti ha chiesto di argomentare in modo ragionevole queste affermazioni surreali.
Fallo, per piacere.
Grazie

[Luca]

Trovo di una grande correttezza l'intervento di Pietro non soltanto per spegnere certa animosità (e spero anch'io che si finisca), ma per far comprendere l'oggettività necessaria anche quando si operano stroncature: si devono portare delle ragioni dettagliate e non giudizi sommari (bluff non dice nulla, perché è pur sempre un artista che ha cantato secondo suoi parametri che non ci piacciono, che ci appaiono scorretti - e talvolta scorrettissimi -, ma ci sono: persino Celletti parlando di Gobbi come Rigoletto dice: "un pessimo Rigoletto, ma è Rigoletto") e che davvero - come Pietro dice - sono giudizi ed affermazioni privi di fondamento. Poi, insomma, Price, Nilsson e Sutherland non sono state delle comprimarie....

Saluti da una Roma che mescola canonizzazioni e cielo grigissimo e vento (per ora).
Luca

[VGobbi]

Nilsson, Price, Sutherland per me sono la Devia del passato, pur con mezzi più eccezionali (Nilsson) o doviziosi (Price), quanto alla Sutherland scusate ma non trovo proprio nulla di lei che mi pare "dovizioso" od "eccezionale", pure nel suo timbro che per me è tutto tranne che bello. Del loro canto non mi garba l'uniformità, la dizione semplicemente inesistente, la noia insita nel loro incedere che è la morte dell'interpretazione, la morte della capacità di commuovere, anche se sono a fronte di mostri della tecnica vocale ... ma cosa farsene della loro tecnica infallibile se non comunicano NIENTE?

Qua parlate e discutete tanto dei filatini della Devia e non vi soffermate di quello di una Price, Nilsson o peggio ancora della Sutherland? Forse perché loro cantavano nel periodo d'oro della lirica anni '60-'70?

No scusatemi, a me basta un accento della Modl per soppiantare il canto tribunizio della Nilsson, mi basta la varietà d'interprete di una Dessay per annullare la noia fatto suono della Sutherland, mi basta il fraseggio bruciante di una Scotto per far impallidire il canto "lunare" di una Price.

Io, Vittorio con un forte handicap sonoro, ha bisogno di altrettanti forti "suoni particolari" per accendere in me la passione per il melodramma. Nilsson, Price ma sopra tutto la Sutherland me la stavano facendola disamorare l'opera lirica!!!

[DottorMalatesta]

Ok Vittorio, bene. Grazie per aver chiarito il tuo pensiero.
Se solo mi posso permettere, e lo dico a te in amicizia, e a tutti gli altri nostri amici, eviterei di ripetere in maniera ossessiva, quasi fino alla nausea alcuni giudizi che abbiamo espresso più e più volte su questo forum. E questo per evitare di ripeterci stancamente (l´abbiamo capito che non ti piace il trio Sutherland-Price-Nilsson!!! )... Anche perché, come ha sottolineato Pietro, il tempo, le energie, e gli spazi non sono infiniti (e neppure la pazienza del moderatore e degli amministratori !).
Resta poi fermo l´invito a cercare sempre di esplicitare e chiarire il perchè delle nostre affermazioni, per evitare di lanciare proclami e per permettere agli altri di confrontarsi su qualcosa di più di semplici (pre)giudizi insindacabili ed indiscutibili. I dogmi, vi prego, lasciamoli fuori dal nostro forum!
Un affettuoso saluto ed augurio di buona domenica a tutti voi!
Francesco

[DottorMalatesta]

In home la recensione di due importanti spettacoli: Il Don Carlo nella regia di Philipp Himmelmann nell' interessantissima recensione di Vittorio Mascherpa (a lui un sentito e riconoscente grazie)

http://www.operadisc.com/vis_tutto_back ... ?idback=97

e l'Elektra nella regia di Patrice Chéreau nel resoconto di Marco Vizzardelli (che ringrazio personalmente per aver accettato prontamente il mio invito a recensire questo spettacolo per Operadisc)

http://www.operadisc.com/vis_tutto_back ... ?idback=98

Sarà bello discuterne insieme nel forum!

Un caro saluto a tutti,

Francesco - DM

[pbagnoli]

L'instancabile Luca ci parla di un vecchio Trovatore della RCA

[VGobbi]

L'instancabile Luca ci parla di un vecchio Trovatore della RCA

Ringrazio Luca per la recensione, per quel che ritengo il mio Trovatore da portare sull'isola deserta compreso i difetti, che non mancano, ma che risultano inferiori al risultato complessivo di questa edizione. Cast perfetto, fenomenali il duo Tucker e Price (in una delle rarissime incisioni in cui l'apprezzo), di notevole spessore il Conte di Warren (baritono di altissima scuola e che reputo tra i migliori, insieme a Thibbett e molto più del metronomo Mc Neil), originalissima la Elias come Azucena per aver reso una lettura che va al di la della solita strega maledetta, zingara malefica, quanto prima di tutto madre disperata alla ricerca del figlio perduto. Basile? Leggo peste e corna. Sui tagli penso che sia ingeneroso, anche perché all'epoca era d'uso ricorrere alle forbici. Sulla resa orchestrale, ho trovato il Basile direttore teatralissimo, rendendo l'opera affine ai romanzi da cappa e spada, di conseguenza privilegiando ritmi serrati e scansione turbolenta ma mai precipitosa o confusionaria. Insomma ... io avrei dato qualche altra stella in più, delle due miserrime rifilate da Luca.

[Luca]

Ritengo invece Basile in questo Trovatore una delle più brutte esecuzioni che mi sia dato di ascoltare: Teatralita? Suvvia..... ma scherziamo: è la sagra dello zumpapà. Direttori teatrali del tempo per me si chiamano Gui, Serafin e, ancor più, von Karajan (specie il live con Corelli e la Price). Due stellette ho dato, ma per Basile non ne avrei data neppure mezza!
D'altronde negli anni '50 tutto era concesso in arbitri.... e qui ce ne sono molti. La Price è radiosa, Tucker onesto, ma mi pare un pò poco per far funzionare un'opera come questa.
Se ci si accontenta di questa concezione che definirei 'paleolitica'.... ci si accomodi.... Io non ci sto....

Saluti, Luca.

[DottorMalatesta]

Mi sono procurato quest´edizione segnalata dall´amico Luca che non conoscevo, e conto di ascoltarla nei prossimi giorni.
Domanda a bruciapelo: qual è l´edizione de Il Trovatore che vi portereste sull´isola deserta?
Non vi nascondo che tutte quelle che conosco mi lasciano deluso per un motivo o per l´altro. Forse comunque sceglierei la prima incisione in studio di Karajan (se non altro per lui e la Callas, peccato Di Stefano sia fuori tempo massimo), anche se la sua seconda incisione (nonostante un cast quantomeno discutibile ) sia a mio parere la più bella direzione. Se proprio vogliamo un´incisione alla “cappa e spada” (per dirla con Vittorio), allora propenderei per l´edizione con Corelli e la Tucci diretta da Schippers (ma forse il live con Corelli e la Price diretto da Karajan in fondo è nettamente preferibile). Altre edizioni (Mehta, Bonynge, Muti, Serafin, Sinopoli, Giulini…) non riescono a convincermi a sufficienza.
By the way, confesso che il mio Manrico ideale, con un buon coach, sarebbe stato Carreras (ma certo non quello della brutta incisione di Davis) con Karajan. Magari avrebbe replicato il miracolo del suo Radames. Un Manrico davvero trovatore, giovane, bello, muscoloso ma non troppo, poetico, appassionato e appassionante.

DM

[Luca]

Concordo con Francesco: purtroppo il Trovatore è un'opera che non ha l'edizione paradigmatica in cui tutti non sono solo al top ma 'servono' il personaggio. A me piace molto quella diretta da Votto, con Callas-Stignani-Tagliabue e Penno (poveretto, ma non pessimo) come Manrico. Ci sono dei momento veramente notevoli!

Salutoni, Luca.

[Enrico]

Per me Karajan con Price Corelli Simionato Bastianini Zaccaria.

[pbagnoli]

Io sto con Karajan 1.
Nonostante Di Stefano e la Barbieri