Latitanze

[Rodrigo]

Un saluto a tutti. Forse sono indiscreto - e me ne scuso - ma noto che l'assenza del sign. Marazzi si prolunga oramai da diverse settimane. Per caso è cessata la sua collaborazione con il forum?
Sarebbe un gran peccato!

[pbagnoli]

Il sig. Marazzi, quando è incasinato col lavoro (gli altri non lo sono mai, invece!...) decide autonomamente di scomparire per settimane, che poi diventano mesi.
Non solo: non va nemmeno a vedere il sito, prima che - hai visto mai! - gli scappi di scrivere qualcosa...
Siccome sembra che sia solo io a farglielo rimarcare, provateci un po' tutti insieme; magari penserà che anche gli altri rubano un po' del loro tempo al lavoro per scambiare quattro chiacchiere con gli amici!

[VGobbi]

Il sig. Marazzi, quando è incasinato col lavoro (gli altri non lo sono mai, invece!...) decide autonomamente di scomparire per settimane, che poi diventano mesi.
Non solo: non va nemmeno a vedere il sito, prima che - hai visto mai! - gli scappi di scrivere qualcosa...
Siccome sembra che sia solo io a farglielo rimarcare, provateci un po' tutti insieme; magari penserà che anche gli altri rubano un po' del loro tempo al lavoro per scambiare quattro chiacchiere con gli amici!

Gli ho appena mandato sms!!! Spero di averlo svegliato dal letargo ...

[MatMarazzi]

Carissimi,
è lusinghiero essere "ricercati" quando si manca per un po'!
Ve ne sono grato.
come ha precisato Bagnolo sono stato presissimo (e lo sono tuttora) da un progetto che riguarda l'associazione di cui faccio parte, il wanderer.
Partirà dopodomani un ciclo di sei proiezioni d'opera in un cinema di Ferrara, tutto curato da noi, dalla scelta dei titoli, ai sottotitoli (spesso non esistono in italiano), all'organizzazione dell'impianto audio-video (abbiamo persino comprato casse da 500W), alla pubblicità, fino alle presentazioni dell'inquadramento storico dell'allestimento scelto (scelte direttoriali, interpreti in rapporto alla vicenda esecutiva, tagli registici, problemi filologici), ecc...
Il tutto fatto da noi, senza chiedere uno straccio di contributo o di "patrocionio" alla nostra amministrazione (ed è questo che ci rende più fieri, dato che l'Italia è il paese dove occuparsi di cultura significa tentar di spillare soldi al patrimonio pubblico).
Partiremo martedì. Il primo titolo sarà l'Otello del 76 di Milano (Kleiber, Zeffirelli, Domingo, Freni, Cappuccilli) e lo proietteremo in due visioni, al pomeriggio e alla sera. Venerdì scorso invece io stesso ho fatto, in un altro palazzo di Ferrara, la presentazione.
Ho parlato di Kleiber, di come il suo "crepuscolarismo" aderisca a meraviglia al "decadentismo" di Verdi e Boito. Abbiamo parlato del ruolo di Otello e delle sue trasformazioni da tenore eroico e contraltino tardo-romantico (Tamagno) a emblema di un declamato contorto, cupo e baritonale. Abbiamo parlato di Jago e delle sue evoluzioni (più o meno lecite) da baritono brillante e francese (Maurel) a satanasso vilains. Abbiamo parlato dei cattivi rapporti tra la Pantaleoni e Verdi e soprattutto abbiamo stilato la lista delle "inagurazioni" scaligere di Otello, dalle origini al 2001.
Insomma, capirete come nell'ultimo mese io non abbia potuto pensare ad altro. Però il risultato è a mio parere esaltante.
Peccato solo che, per questioni di diritto d'autore e per accordi con la Siae, queste proiezioni saranno aperte solo ai soci Wanderer. In compenso le presentazioni sono aperte a tutti.
Continueremo con un'opera al mese: la prossima sarà la Fille du Regiment Pelly-Dessay-Florez-Palmer da Vienna; poi l'Hercules Christie-Bondy-DiDonato da Parigi; poi il Don Giovanni di Guth da Salisburgo; poi un "dittico" composto da Suor Angelica (in tedesco, 1959, con la Jurinac e la Hoengen) e Tabarro (in svedese, 1956, con la Soderstrom); concluderemo col "Sogno di una notte di mezz'estate" di Britten nella regia di Carsen, con David Daniels.

In conclusione, è vero che sono stato un po' latitante da Operadisc (ma rimedierò); ma è anche vero che l'assenza è giustificata da un impegno grande sul fronte dell'Opera.... Soprattutto perché chi non ha i mezzi o il tempo di vedere cos'è oggi l'opera nelle vere capitali della musica (e deve quindi fidarsi delle fregnacce che arrivano da noi) può farsi un'idea di quali siano i livelli esaltanti a cui è giunta l'interpretazione operistica oggi, grazie a filmati che finora sono stati fruiti solo dagli appassionatissimi.
In virtù di questo impegno (faticoso ma credo lodevole) avrete un po' di pazienza con me.

Salutoni,
Mat

PS: vi saprò dire come è andata la nostra "prima", dopodomani.

[VGobbi]

Abbiamo parlato di Jago e delle sue evoluzioni (più o meno lecite) da baritono brillante e francese (Maurel) a satanasso vilains.

A chi ti riferisci?

Per il resto, beh mi sembra un progetto di cui andare orgogliosi. Peccato che la distanza m'impedisca di seguire una delle vostre programmazioni. Certo, se dovessi scegliere, senza ombra di dubbio punterei sul dittico tedesco

[Pruun]

l'Italia è il paese dove occuparsi di cultura significa tentar di spillare soldi al patrimonio pubblico

Lo so, sono spaventosamente OT e me ne scuso, però condivido solo in parte questa affermazione: fermo restando che hai tutta la mia stima e ammirazione per quello che state facendo (io tengo qualcosa di simile - ma molto meno raffinato - più o meno ogni anno a Mc, anche se ogni anno è una lotta per farlo..) e la stima cresce visto che lo fate da soli non credi che il DOVERE di uno stato sia anche selezionare CHI si occupa di cultura con QUALI progetti? Non tutte le iniziative servono a spillar soldi, no?

[MatMarazzi]

non credi che il DOVERE di uno stato sia anche selezionare CHI si occupa di cultura con QUALI progetti? Non tutte le iniziative servono a spillar soldi, no?

Pruun,
io mi chiedo perché la prima cosa che faccia uno che si occupa di cultura (di solito) è andare dall'assessore e chiedere soldi.
Non potrebbe la gente interessata pagare un biglietto (o associarsi a un club) e sostenere l'iniziativa in cui crede?
Perché deve sempre essere l'amministrazione a pagare? Perché la fruizione deve sempre essere gratuita?
Perché chi odia l'opera (o le persone che se ne occupano) deve essere costretto a vedere impegnati i soldi delle proprie tasse in queste iniziative!
Che le sostengano (liberamente) quelli che ci credono!
E soprattutto sei davvero convinto che un assessore (di qualsiasi schieramento sia) sappia distinguere fra progetti seri e progetti non seri? Devo dirti io in base a quali criteri un'amministrazione opera le sue selezioni?

Ehm... sì, siamo decisamente OT. Non è in discussione il mio rispetto per te e chiunque si impegni in questo settore, anche chiedendo contributi pubblici. Non lo condivido, ma lo rispetto.
E tuttavia ribadisco che sono fiero che il mio club dimostri che si possono fare cose di questo tipo senza chiedere una lira a nessuno. Abbiamo fatto un conto delle spese (noleggio sala, acquisto materiali, SIAE, services, promozione, affissioni, ecc...) e abbiamo chiesto a chi voleva partecipare di associarsi al club per coprire i costi.
E' così facile...
E soprattutto non ci costringe a "compromessi" di sorta.

Un salutone e buona fortuna anche ai tuoi progetti!
Mat

[Pruun]

No no, forse mi sono spiegato male, non mi riferivo a me nello specifico, non mi piace il concetto di:

Perché chi odia l'opera (o le persone che se ne occupano) deve essere costretto a vedere impegnati i soldi delle proprie tasse in queste iniziative!
Che le sostengano (liberamente) quelli che ci credono!

Secondo me, ma ripeto SECONDO ME, non è questo il punto. Chi non conosce l'opera DOVREBBE avere la possibilità di avvicinarcisi, senza spendere, o almeno con iniziative divulgative. E le tasse dovrebbero servire a finanziare questo come tutti gli altri aspetti della vita culturale di una città. A me annoia profondamente certo cinema d'autore, ma sarei ben felice di sapere che con le mie tasse ho finanziato una rassegna cittadina a ingresso gratuito per gli appassionati e i curiosi!
Non sto cercando di tirare acqua al mio mulino e scusami se ti ho dato quest'impressione.
è che dal tuo discorso mi pare di cogliere una sfiducia nella classe politica che condivido ma che nondimeno non approvo.

Devo dirti io in base a quali criteri un'amministrazione opera le sue selezioni?

Ma lo sappiamo via... però:

E soprattutto sei davvero convinto che un assessore (di qualsiasi schieramento sia) sappia distinguere fra progetti seri e progetti non seri?

No.
Ma è questo che mi fa imbestialire. Un assessore alla cultura è profumatamente pagato per quello che fa, allora DEVE saper riconoscere e distinguere tra progetti seri e non seri... è il suo mestiere! Se al negozio vendo un disco degli Iron Maiden a chi mi chiede i Metallica mi cacciano perché non fo il mio mestiere! Se al giornale scrivo che L'Heure Espagnole è un'opera del '700 mi prendo una ramanzina, perché non fo bene il mio mestiere!
Pur comprendendo le tue ragioni credo che ammettere "Ok, tanto i politici non sanno lavorare seriamente, allora è meglio non finanziare direttamente niente e amen" significa legittimare chi occupa una posizione senza averne le competenze pur essendo profumatamente pagato.
Spero di essermi spiegato meglio e scusate l'OT polemico.

[Maugham]

Un assessore alla cultura è profumatamente pagato per quello che fa... pur essendo profumatamente pagato.

Visto che il concetto l'hai ribadito due volte, senza entrare nel merito della discussione, vorrei solo dire che, per quel che ne so, gli stipendi degli assessori comunali sono tutt'altro che profumati. In un comune dai 50.000 ai 100.000 abitanti prendono circa 1700 euro netti al mese per tredici. Così ha dichiarato un quotidiano nazionale. Quelli degli assessori provinciali e regionali non li conosco perchè non li ho letti. Anch'io, in verità, pensavo che le loro paghe fossero più alte.
Ho detto questo solo per amore di precisazione perchè, a prescindere dalla paga, visto il ruolo che ricoprono, dovrebbero sapere dove mettere le mani.
Un insegnante non può giustificare la propria incompetenza appellandosi alla paga bassa.
Ciao
WSM

[Pruun]

La penso esattamente come te e, comunque, 1700 euro a me sembrano un signor stipendio... ma vabbé io forse son strano.
Comunque ti ringrazio della precisazione

[Milady]

Carissimi amici,
in base alla mia lunga e sconfortante esperienza, posso dire solo che gli assessori ( in genere ) e alla cultura ( in particolare) - pagati forse non molto, ma con sostanziosi e taciti benefits aggiunti ,che crescono velocemente , con lo stipendio, in proporzione alla densità di popolazione - non hanno, purtroppo, specifiche competenze in materia: dunque , non sanno distinguere un progetto serio da uno campato in aria.
Sono molto più disponibili a finanziare una qualsivoglia sagra del tortello o del brigidino - intendiamoci : il tortellino o il raviolo doc li adoro- , esibizioni dei più noti canterini della musica legggera o " amici" ( pittori, poeti e chi più ne ha più ne metta )- che ad una autentica promozione , del teatro d'opera , senza rendersi conto che . l'indotto nel caso in questione sarebbe molto più pingue di quel poco o nulla ( e in sconfortante rosso di bilancio) da loro immaginato.
Ho chiesto per anni un contributo per la Biblioteca dell' Istituto in cui insegnavo , che aveva falle paurose, a tutto danno dei nostri studenti. In più,l'ultima volta che sono andata col cappello in mano, era possibile acquistare a prezzo stracciato una magnifica biblioteca di settore ,di cui gli eredi volevano disfarsi il più presto possibile : una occasione unica.
Fui lodata dal Rettore (e da vari assessori alla cultura (?!) per la mia diligenza, ma soldi , mi assicurò ( e mi assicurarono) tutto dispiaciuto ( e tutti dolenti), non ce n'erano.
(C'erano invece - e proprio tanti, ma proprio tanti di più- per il solito questuante venuto proprio dopo di me e che proponeva per l'ennesima volta il solito convegno sul santo patrono, con ricche sagre mangerecce annesse : aria fritta , direbbe un giornalista , dato che si sentivano sempre le stesse persone strapagate dire imperturbabili le stesse cose da anni ed anni).
Uscita arrabbiatissima entrai , una volta , per sbaglio nella stanza di un alto dirigente .
Costui stava facendo montare nella sua stanza un megatelevisore , in vista dei campionati mondiali di calcio.
Spappagallai , interrogata in proposaito,quanto avevo sentito pontificare dalle somme autorità calcistiche della famiglia.
Il dirigente annuì, stette a parlare con me di calcio per una ventina di minuti , poi mi chiese il motivo della mia visita. XCol saorriso di chi passa sopra ad una marachella della Pierina di turno, stabilì allora una erogazione di soldi - la metà del fabbisogno,ma capace di sanare i vuoti più vistosi- accompagnando la benigna largizione con radioso : Lei è veramente molto preparata.
No comment.
Sarebbe compito istituzionale dello stato e dei suoi rappresentanti locali dare una buona educazione musicale di base e invogliare ,con una politica intelligente, le persone ne a conoscere l'opera ( come la musica classica, il balletto ed il teatro di prosa) e a prendere l'abitudine di frequentarla.
Fanno qualcosa per le scuole, ma non basta.Tra l'altro, considerando che si tratta di bambini o di ragazzi , propinano spesso operine che non sono proprio, per così dire, la crème de la crème.
Di prezzi veramente popolari non se ne parla ( e non se ne parlava)va neanche in periodi antecedenti alla crisi atuale.
Le famiglie poi , se non amano la lirica o la ritengono roba sorpassata o una sorta di cedimento a capricci elitari, preferiscono pagare mensilità salate per i clubs calcistici, fermo restando che lo sport ,se insegnato e praticato nella maniera giusta , è una sana ed entusiasmante scuola di vita. ( Ho visto su minuscoli campetti genitori e nonni dei ragazzini in campo sbraitare e dare di sé uno spettacolo miserevole, con tanto di insulti all'arbitero o ioncitando i pargoletti alla violenza).
Stanno proiettando in questo periodo nella mia città una rassegna di opere filmate , ma , oltre all'ora (ed all'ubicazione )infelici, c'è una tale mole burocratica da smaltire e così pochi posti , oltre a quelli riservati agli eletti ,che mi sono sentita cadere le braccia: non ne ho fatto di nulla.
Le associazioni che , come il Wanderer , riescono a mettere in piedi una manifestazione interessante e di alto livello come quella proposta sono veramente da lodare senza riserve.
Se amo l'opera è perchè sono stata educata ,senza forzature, fin da piccola a capirla e ad andare ad ascoltarla in piccionaia , allora sede dei veri intenditori, che beccavano senza pietà in primis i claqueurs prezzolati.
Bisognerebbe venire incontro alle famiglie perché educassero i figli a conoscere e ad apprezzare l'opera e la musica.
Ma sarebbe indispensabile che i potenziali educatori fossero già stati educati in questo senso oppure bisognerebbe metterli in grado di a svolgere questo non facile compito.
Con simpatia
Milady

[Leporello]

Signori e signore.
Avevo promesso al "dominus noster" Bagnolo di rientrare all'ovile... e sebbene in ritardo... eccomi!

Vi leggo.... quando posso ed ho tempo...
Purtroppo non scrivo, ed oramai ciò avviene da un pezzo, perchè onestamente non saprei cosa dire (tra l'altro ho sempre meno tempo da dedicare agli ascolti).
Cmq., (anche se non so quando lo farò) vi comunicherò le mie impressioni sul Così fan tutte che daranno al Bellini di Catania il prossimo 16/03.

P.S.
1) Chi ha scritto la recensione del Falstaff diretto da Gardiner e che allo stato attuale è in homepage?
Non sarebbe bene che ciascuno si assumesse le proprie responsabilità... critiche?

2) Possibile che del don Giovanni mozartiano non si scriva più una recensione dal Novembre del 2007?
Sarà forse stato vero che il mercato è stato sommerso dalla discografia mozartiana, ma snobbarla così, per due anni e più di fila, sostenendo che con l'edizione diretta da Jacobs si mette il punto ad un periodo e "la storia interpretativa di “Don Giovanni” ricomincia da qui", mi sembra quanto meno esagerato... Spero che avremo modo di riparlarne: diamo tempo al tempo.

Cmq., sappiate che io, anche se non mi vedete, ci sono

Gaetano T.

[pbagnoli]

Tanuzzo beddu,
quando vedi una recensione in home senza firma, vuol dire che è della Redazione e cioè mia, solo mia, di nessun altro fuorché mia! L'avevo già detto tante altre volte ma tu ci leggi troppo poco per ricordartene...
Quanto al Don Giovanni, siamo fermi a quel punto perché era la recensione del disco di Jacobs, vero punto fermo dell'interpretazione mozartiana.
Se non sbaglio avevo fatto più recentemente la recensione dello spettacolo di Kusej a Salisburgo.
Da allora - spero ne converrai - c'è stata poca roba meritevole di discussione in questo campo.

A questo punto, Loyola, ti sei preso un impegno.
Aspetto la tua recensione, altrimenti ti sospendo a divinis. Il giuro.

[VGobbi]

Che piacere rileggerti ... ma se devi tornare solo per parlare di Mozart ... allora tornati all'ovile ...

[Teo]

Itticusoooooo.... ma che piacerre rileggerti

Vedo che nonostante la "ruggine", rientri alla grande

Sarà forse stato vero che il mercato è stato sommerso dalla discografia mozartiana, ma snobbarla così, per due anni e più di fila, sostenendo che con l'edizione diretta da Jacobs si mette il punto ad un periodo e "la storia interpretativa di “Don Giovanni” ricomincia da qui", mi sembra quanto meno esagerato...

Carissimo Gaetano, ma come? dovresti sapere che il "nostro" amico Pietro in quanto a nomea prova maggiore sintonia con lo Zar di tutte le Russie che con il Pescatore di Galilea
Scherzi a parte, sono contento del tuo ritorno e spero tu possa dare seguito a quel tuo "avremo modo di parlarne".

Salutissimi.

Teo