Natalie Dessay

[Luca]

Sempre nell'ambito dei (pochi) casi musicali e canori dei nostri tempi che hanno del fenomenale, vorrei proporre questa cantante come argomento di discussione. Sono venuto in possesso di alcuni video di documentari su di lei e sulla sua operazione alle corde vocali. Tuttavia ripreso il canto sembra essere rinata. Le recenti prove nella Figlia del Reggimento con Florez fanno sperare davvero bene. Artista anticonformista ed apparentemente sbarazzina, grazie anche ad una figura fisica elegante e minuta, la Dessay si è imposta nel mondo del teatro e del disco (il primo CD è stata la compilation delle Konzertarien di Mozart, nelle quali - ma questo è un mio parere - supera persino la pur strabiliante Gruberova dei tempi che furono). Tanti elementi me la rendono simpatica oltre alla voce che tutti conosciamo.

Ecco, io ho detto quanto penso. Lascio a voi di esprimervi.
Saluti, Luca.

[dottorcajus]

Mai ascoltata in teatro e quindi non pienamente giudicabile. Di lei ricordo solamente una mirabile Ofelia nell'Amleto.
Roberto

[MatMarazzi]

L'ho vista varie volte a teatro.
La definizione di "fenomenale" è estremamente calzante.
Ho avuto anche la fortuna, sempre col mio Wanderer Club, di vederla al suo debutto in Manon di Massenet a Ginevra.
Se credi che possa essere interessante, ti posso quotare il commento che scrissi in quell'occasione su un altro forum.

Salutoni,
Matteo


NATHALIE DESSAY (Ginevra. Manon)

Secondo me, la Dessay non è mai stata solo una macchina da sopracuti:
è una grande personalità.
Dietro il gusto per l'acrobazia, dietro certe frequenze disumane (e
oggi, temo, un po' compromesse) c'è qualcos'altro, che non si può
trovare nelle varie Devia e figlioccie (Mei, Ciofi, Rancatore...).
Una ricchezza interiore, una verità d'artista, che rendono alcune sue
incarnazioni straordinarie.
E' vero che nei ruoli romantici la sua organizzazione tecnica rivela
dei limiti (mi riferisco soprattutto a Lucie e Amina), ma nelle
Lakmé, nelle Olympia, nelle Zerbinetta, nelle Ophelie si coglie una
umanità disperatamente viva e moderna.

A Ginevra, l'ho sentita debuttare nel ruolo della sua vita: Manon.
Le ragazze di Parigi hanno caratteristiche inconfondibili
nell'immaginario collettivo... e credo non solo in quello.
Contemporaneamente ingenue ed espertissime; spregiudicate e candide;
generose ed egoiste fino alla crudeltà, semplici e raffinate, il
tutto con la massima naturalezza.
Trovare l'equilibrio in questi contrasti non è facile.
Puccini ci è riuscito forse solo con Musetta... ma secondo me non con
Mimì e meno ancora con Manon.
C'è invece riuscito Massenet: quale creatura operistica è più
parigina di Manon?
E quale cantante lo è più di Nathalie Dessay?

Non bella in senso classico, ma graziosa, minuta, acqua e sapone,
come la sua voce; si muove leggera come una ballerina, e, se risulta
seducente "en diable", è solo grazie alla semplicità del gesto e allo
sguardo indifeso, senza un'ombra di affettazione, con semplicità e
innata eleganza.
Il suo canto (lirico e trasparente) ha la perfezione scintillante di
un cristallo; ma del cristallo ha pure la fragilità... la sensazione
che debba spezzarsi con nulla.
Attrice strepitosamente brava, la Dessay riempie il palcoscenico
della sua esuberanza gioiosa e dà continuamente la sensazione di
interpreteare se stessa, conferendo alla sua incarnazione una verità
che personalmente non esito a considerare storica.
Se ne parlerà ancora della sua Manon: a Ginevra c'è solo stato il
debutto, ma presto credo che tutto il mondo ne farà la conoscenza.

[Luca]

Ottimo il tuo commento, Matteo, nel quale dici una cosa che condivido circa le 'virtuose di casa nostra' che lo sono per metà, almeno per me che le ho udite tutte anche dal vivo. Anzi credo che, sul piano puramente virtuosistico, la Dessay e, prima di lei, la Gruberova hanno rappresentato il meglio dell'era post-Sutherland: altre non ne riesco a trovare, non soltanto per le pure doti vocali, ma anche come statura interpretativa.
La Dessay è una cantante che si inserisce, ma con molte carte in più da giocare, nel filone delle grandi cantanti d'agilità francesi aggiungendo però rispetto ad esse una personalità davvero notevole.

Saluti, Luca.

[pbagnoli]

Je l'adore...
Non ho ancora capito se Manon sia effettivamente il ruolo della sua vita, anche perché - ahimè - non ce l'ho ancora sentita. Oltre a tutto in questo momento per me Manon è Annina Netrebko, grazie allo spettacolo di Vienna...
Sino a questo momento, per me il suo ruolo è Eurydice dell'Orphèe aux Enfers, del favoloso spettacolo di Pelly

[bergonzi]

Vidi per la prima volta la Dessay al vecchio Auditorium di Via della Conciliazione a Roma, in un programma con tutte arie di Mozart: fu una rivelazione e un trionfo. All'epoca, non era ancora molto conosciuta; mi piacque da subito.
Le sue prove in disco sono tutte ottime, con l'unica eccezione della Lucia, cantata in francese. Non è un problema di canto, ma di voce che, a mio parere, non si addice a Lucia.
Grande cantante, che speriamo riprenda i fasti degli esordi.

[VGobbi]

La Dessay, seppur ne abbiano parlato in tutto il mondo ed in tutte le salse, non ho mai potuto modo di sentirla discograficamente. Un grave errore il mio che cerchero' di rimediare al piu' presto.

Pero' una volta l'ho sentita dal vivo, in accoppiata con l'altro divo del momento, il (sopravalutato?) Juan Diego Florez. Il luogo era la Scala, periodo era prima del restauro, l'opera la Sonnambula. Non ebbi un grande ricordo, piu' che altro per l'opera stessa (l'ho sempre trovata di una noia pazzesca) piu' che nella perfomances dei due divi. Spero che mi capitera' di sentirla un'altra volta dal vivo, ma non in Amina per carita' ...

[bergonzi]

Si, hai ragione: Amina non va bene per lei, anche se la canta piuttosto bene.
La Dessay è un soprano di coloratura, perfetto per l'opera comique francese, nell'opera barocca (Haendel) e per i ruoli di soprano lirico leggero mozartiano. Ha una coloratura fantastica (o almeno l'aveva), ottima interprete, tecnicamente bravissima. Non ha un repertorio estesissimo, nonostante abbia cantato Lucia in francese e Sonnambula; la vcedo, forse, fra un 5-6 anni, in qualche ruolo rossiniano.

Florez: non è sopravvalutato, è molto bravo. Direi, piuttosto, che è eccessivamente lodato da critici ed appassionati, ma comunque in tempi di vacche magre, si tende a considerare fenomeno un'ottimo cantante.

[pbagnoli]

La Dessay è un soprano di coloratura, perfetto per l'opera comique francese, nell'opera barocca (Haendel) e per i ruoli di soprano lirico leggero mozartiano. Ha una coloratura fantastica (o almeno l'aveva), ottima interprete, tecnicamente bravissima...Florez: non è sopravvalutato, è molto bravo. Direi, piuttosto, che è eccessivamente lodato da critici ed appassionati, ma comunque in tempi di vacche magre, si tende a considerare fenomeno un'ottimo cantante.

D'accordissimo sulla Dessay, per la quale mi sperticherei in qualche elogio supplementare: è una vera Diva.
Su Flòrez non commento qui, perché altrimenti andiamo OT; ne abbiamo già parlato anche in editoriale, recuperabile dal database

[pbagnoli]

Riapro il thread per ringraziare Luca che mi ha mandato il video: lei è straordinaria oltre ogni più rosea previsione.
In scena è un demonio: non sta ferma un attimo! Mi sembra che l'intesa con Pelly sia perfetta e capisco perché abbia rinunciato alle performances scaligere.
Vocalmente è al suo meglio.
Insomma, credo che siamo dalle parti della perfezione: sono follemente innamorato di lei...

[VGobbi]

Questo spettacolo l'avevo visto trasmesso su Arte. Beh, permettersi di criticare la Dessay dopo una perfomance del genere, e' del tutto inconcepibile. Una furia la Dessay oltre che funambolicamente devastante dal punto di vista vocale. Impressionante!

Ed un forte, grande motivo di rimpianto che non abbia cantato alla Scala, seppur giustificata da ovvie ragioni extramusicali.

[marco]

l'ho appena vista in Manon a Barcellona e mi è piaciuta ancora di più rispetto alla Fille di Vienna
vocalmente era più sicura, voce più ferma, acuti più squillanti, oltre alla recitazione
forse la personalità più "forte" del teatro lirico odierno
in Italia non ha progetti, anche perchè nel nostro teatro più prestigioso sarebbe attesa "al varco" e forse è meglio che non ci venga affatto

[pbagnoli]

l'ho appena vista in Manon a Barcellona e mi è piaciuta ancora di più rispetto alla Fille di Vienna

Ho visto anch'io quel video (scaricato da Operashare).
Concordo con te sull'eccellenza della sua prestazione, ma la produzione non mi sembra straordinaria come quella di Pelly della Fille, per cui lei non fa tutto quel figurone che faceva a Vienna.
Secondo me lei si esalta al massimo quando va d'accordo con la produzione e, per di più, nelle parti "esagerate" il suo talento da animale da palcoscenico viene esaltato al massimo.
Le mie preferenze vanno quindi al video della Fille, di cui ringrazio ancora pubblicamente Luca, che trovo una delle cose migliori che ho visto negli ultimi tempi

[marco]

ho visto i due spettacoli in teatro e le mie considerazioni erano essenzialmente sulla prova della D., sulle sue condizioni vocali alla luce delle sue note vicissitudini

[giulia grisi]

Per gli amanti della Dessay, http://www.parterre.com, con le informazioni sulla generale di Lucia al Met.
Dopo tanti anni il Met produce una nuova Lucia dove accadono cose che, come ben immaginate, non han tanto l'aria di essere condivisibili per noi.
La descizione di quanto accade in scena è abbastanza puntuale:

"She runs upstage screaming and then sits on the stairs laughing maniacally" is the new "weeping bitterly, she consents to the horrible bargain"

That's a bit of the description of Natalie Dessay's Lucia mad scene, as dress-rehearsed at the Met earlier today and reported by La Cieca's spy. The complete report (including SPOILERS!) follows:

I'm sure some people will be up in arms over the production. It is set in the mid-19th century. The costumes are decent. Mariusz Kwiecien sounded good although he seemed to oversing at times, but I attribute that too the before noon rehearsal time. At any rate, he sounded amazing. In "Regnava nel silenzio," Zimmerman has an actress appear as the ghost that Lucia sings about. I'm sure some people will get their panties in a knot over it, but I think it was done pretty well.

In the mad scene, the set has a grand spiral stairway which leads to an open hallway which runs the entire length of the stage. Stage left is the bridal room. The top of the stairs is downstage right. Lucia enters wiping the blood of the dagger on her veil and then crosses to the top of the stairs. Just before she sings her first line, she runs down the stairs almost to the bottom of the stairway.

On the lines, "Un gelo me serpeggia nel sen! trema ogni fibra! vacilla il piè!" She slowly slumps to the stairs. She lies down on the step and then, fainting, rolls down the two steps to the stage floor. She eventually crosses downstage to the prompter's box where she sings much of the scene on her back. She sings, "Sparsa è di rose!" after holding up her bloody veil.

Later, she runs upstage screaming and then sits on the stairs laughing maniacally. Between verses of "Spargi d'amaro pianto", a doctor administers a shot (morphine?) which prompts the ornamentation of the second verse. Dessay is completely committed to the stage directions, so it works. I think she sounded good. I wish I had remembered my opera glasses. I was in the family circle.


Dai posts si evince anche che la gente abbia riso per bene alla scena della firma del contratto e che la stessa Dessay in conferenza stampa abbia domandato il perchè.
Medici che fanno le inezioni alla cabaletta ella pazzia ( Bagnoli, attento che potresti andare in scena con lei !) e scale elicoidali o simili....chissà, forse anche gli americani sono un po' perplessi da questa formula univoca che caratterizza le apparizioni della diva francese, allestimenti schock e sopra le righe, canto ormai deficitario e faticoso........

I post del sito raccontano le prima impressioni del pubblico: parlano già di eccesso di regia che distrae dalla musica, pochissimi o niente sopracuti, voce più piccola che nel Romeo et Juliette.................insomma , la diva è attesa tra perplessità, entusiasmi e scetticismi.

Vedremo se la diva uscirà intatta nella sua gloria o se una corretta ma musicale Massis saprà rubarle un po' di credibilità!!